"Se la buona letteratura è quella che riesce a esprimere lo “spirito del tempo”, senza dubbio Michel Houellebecq deve essere considerato un grande scrittore. Come ha notato Pierluigi Battista, Houellebecq è particolarmente “fortunato” nel riuscire a pubblicare i suoi romanzi in concomitanza con eclatanti episodi di cronaca, sorprendentemente correlati ai fatti e personaggi narrati. Troppo fortunato, perché la coincidenza possa essere considerata casuale. Era già accaduto con Piattaforma (2001) e Sottomissione (2015) usciti in contemporanea con le stragi in una discoteca di Bali e nella redazione di Charlie Hebdo; si ripete ora con questo scioccante Serotonina, pubblicato mentre la Francia è sconvolta dalla protesta violenta dei gilet gialli.
Florent è un uomo maturo e depresso, schiacciato – prima ancora che dai fallimenti esistenziali e sentimentali – dal suo stesso, cupo cinismo. Il tono dell’io narrante è amaro e sarcastico, un distillato di solitudine e sofferenza che scorre ininterrotto e che non risparmia nulla e nessuno, spietato con il pensiero conformista ma soprattutto con se stesso...."
Scrive il recensore di questo libro molto atteso dopo il successo dei primi due romanzi, leggerò anche questo sicuramente
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2019/01/30/news/serotonina-michel-houellebecq-una-fogliata-di-libri-235248/