dune-buggi

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  1. Madonne che ridono, dove si trovano – sono stufo di queste statue in gesso eseguite con il pantografo copiatore. All'interno di esse un radiocomando tipo giocattolo per farle sgocciolare liquido colorato. Basta con queste frottole, per poi costruirci la chiesetta attorno e farci i soldi con i pelle/poco/grinaggi. Cerco solo e solamente statue e statuette di madonne e santi, … chi ridono, bevono, giocano a carte, e quando è possibile sco/pano come tutte le persone normali.-
  2. TAPS - tocco del silenzio (silenzio fuori ordinanza) nasce nel 1862 durante la guerra civile americana tra esercito confederato ed esercito dell' unione. Il brano è poi stato ripreso da Ninni Rosso modificando sostanzialmente il testo. Coloro che desiderano conoscere le origini ed il testo integrale lo trovano in internet allegato ad un filmato. - Altre canzoni da ricordare sono – “Angelita di Anzio” (si riferisce allo sbarco alleato del gennaio del 1944) - “Jhon Brown” (prima metà del mille ottocento, guerra di secessione americana) entrambe interpretate dai “Marcellos Ferial” – oppure “la riva bianca la riva nera” relativa alla guerra di indipendenza spagnola – altre ancora di riferiscono alla indipendenza greca - “la locomotiva di Francesco Guccini dedicata al ferroviere Pietro Rigosi (seconda metà del mille ottocento) - Sul sito "ildeposito.org" si trovano i testi e gli spartiti musicali di diverse canzoni che hanno fatto storia.- un cordiale saluto da d/b – giovedi ventotto marzo duemila ventiquattro - firmato d/b .-
  3. TAPS - tocco del silenzio (silenzio fuori ordinanza) nasce nel 1862 durante la guerra civile americana tra esercito confederato ed esercito dell' unione. Il brano è poi stato ripreso da Ninni Rosso modificando sostanzialmente il testo. Coloro che desiderano conoscere le origini ed il testo integrale lo trovano in internet allegato ad un filmato. - Altre canzoni da ricordare sono – “Angelita di Anzio” (si riferisce allo sbarco alleato del gennaio del 1944) - “Jhon Brown” (prima metà del mille ottocento, guerra di secessione americana) entrambe interpretate dai “Marcellos Ferial” – oppure “la riva bianca la riva nera” relativa alla guerra di indipendenza spagnola – altre ancora di riferiscono alla indipendenza greca - “la locomotiva di Francesco Guccini dedicata al ferroviere Pietro Rigosi (seconda metà del mille ottocento) - Sul sito "ildeposito.org" si trovano i testi e gli spartiti musicali di diverse canzoni che hanno fatto storia.- un cordiale saluto da d/b – domenica dieci febbraio -
  4. Vinile – quanti ricordano il vecchio vinile, sia a quarantacinque che trentatre giri. Per me anta/anta sono piacevoli ricordi dei miei venti anni. Anche le vecchie musica/cassette permettevano di ascoltare i nostri brani preferiti in auto. Le mitiche sigle delle colonne sonore da film erano i miei brani preferiti.
  5. . . .
  6. Spettabile Saggio del Tevere (sigla S.d.T.) - (alias amico della chimica, tre.otto, lel.otto) - buona mattina di martedi ventisei marzo duemila ventiquattro alle ore otto e qualche minuto – personalmente sto facendo colazione con frutta fresca, due biscotti alle mandorle, un infuso alle erbe di montagna. Desidero farle giungere i miei dispettosi saluti, prima che la rubrica venga chiusa.-
  7. Chi sarà ultimo … un gioco a chi arriva ultimo – nel ciclismo vi è una strana sfida al contrario. Se non riesci ad arrivare primo, allora arriva ultimo. La mitica maglia nera. Ecco, sarà divertente sapere chi (tra di noi) sarà ultimo nel inserire il suo scritto, prima della chiusura. L’ultimo della fila. Come al cinema, facile prenotarsi primi, basta mettersi il fila il giorno prima. Se nella sala vi sono solo cento posti, divertente è arrivare ultimi o penultimo. Allora ci sarà un gioco a restare indietro, a cedere il proprio posto in fila. Venerdi ventinove ci divertiremo.
  8. Ciao ragazzi/e, buon mercoledi ventisette aprile (anno duemila ventiquattro) ore diciassette e qualche minuto. Venerdi ventinove sarà l’ultimo giorno di scrittura. Cominciate a pedalare sulla vostra bicicletta. Piano, senza spingere, lasciate passare gli altri, io non ci sarò, preferisco guardare la scena del traguardo dalla torre del castello. Da parte mia trovo più divertente sorridere alla vita, aiutando gli altri a trovare il lato comico di essa (la vita). Ciao ragazzi/e … speriamo che il giornale pubblichi il nome dell’ultimo arrivato. In premio … un apri bottiglie, anzi un apri fiasco di vino rosso. Ciao, proseguite senza di me, alla nuova isola non vado, buon viaggio.-
  9. Mancano due giorni allo stop. Mi rende felice una cosa … - poter pestare i piedi, e dare un pugno nello stomaco, ai ricchi e potenti. Strano, sono tutti tesserati sinistrati. Guardiamo gli elenchi. Ex dirigenti di banca o aziendali. Ex ministri. Ex rimaneggia/tori vari. Ma ancora tesserati a sinistra. (ex negozi poco illuminati, attuali palazzi del quadrupede cornuto). Tutti bravi a dire che “gli altri” devono fare e contribuire. Nessuno di loro rinuncia ad una parte dei loro ingenti profitti. Ancora meno nessuno esegue attivamente il volontariato di strada per i più bisognosi. Nessun sinistro si rende concretamente utile. Basta andare a vedere lo schedario del loro gruppo e poi confrontarlo con i fatti concreti. – mancano due giorni allo stop, per troppi anni ricchi e potenti hanno fatto i mantenuti, ora prendere un fucile ad acqua (quello che adoperavamo da bambini) caricarlo a vino ed annaffiarli per bene. Non serve a nulla, ma almeno li costringe a cambiarsi di abito.-
  10. Dopo la chiusura la vita continua (ed anche meglio) – da parte mia torno ai miei vecchi interessi. Anzi, con il cambio dell’ora e l’avanzare della bella stagione, troverò sicuramente spazi utili. Mi riferisco a treni e ferrovie, in modo particolare quelle minori, a scartamento ridotto, quelle oramai abbandonate e dimenticate. Purtroppo rimane poco come materiale viaggiante. Restano le vecchie strutture delle stazioni, alcune delle quali bene restaurati ed adibite ad uso turistico e ristorazione. Merita una visita il museo ferroviario di Campo Marzio a Trieste, oppure il museo dei trasporti Luciano Nicolis di Villafranca Verona. – buon mercoledi ventisette marzo duemila ventiquattro.- firmato d/b – (voi come trascorrerete il tempo dopo la chiusura della rubrica .?.?.) –