Covid19..perché è giusto non allarmarsi

Allora dai dati ufficiali  in più di 8 mesi   vi sono : 43mln di contagi, più di 29mln di asintomatici ,  1mln e 160 mila decessi, quindi gli attuali positivi sarebbero poco meno di 13mln..i mass media dicono che il rapporto tra tamponi e positivi e del 13%..e tra positivi e deceduti?? E tra deceduti e popolazione mondiale...?? E' Un informazione deviata quella di tv e giornali, qual'e il rapporto tra 7miliardi  di persone e 1milione di decessi??? I decessi ...in piu' di 8 mesi   secondo  la proporzione sarebbe nettamente inferiore allo 0,1%, perche' non provate a fare anche  la proporzione 1milione di decessi in 240giorni..  insomma una letalita' quella del Covid inferiore a quella delle malattie per inquinamento,  ma non fateci ridere,chi fa allarmismo non sa leggere i dati..

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32 messaggi in questa discussione

Nessun allarmismo: in dieci giorni raddoppiati i contagi e i ricoveri nella mia provincia.

 

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Ma forse , Trottolina , saranno mica raddoppiati pure i tamponi ?? Te che dici ?

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Nessun allarmismo: in dieci giorni raddoppiati i contagi e i ricoveri nella mia provincia.

 

È tutto in proporzione ,più tamponi si fanno...e poi abbiamo avuto un estate tranquilla e trasparente,che ha illuso un po' gli italiani, il Covid19 come tutte le influenza stagionale si ripresenta puntualmente in autunno-inverno, ma per gli asintomatici non è neppure come prendere un raffreddore, per gli altri, a gradi differenziata da singolo paziente,ed episodio di contagio, fare la raccomandanzioni è tardivo...traduco...la soglia di attenzione si è abbassata, e quindi la forbice è tra la pastiglia e il respiratore, tra reparto ordinario e terapia intensiva, bassa ,media intensità, poi chi la ha alta è un numero sempre più esiguo, dato che gli operatori del settore sanitario, intervengono in tempo e conoscono già alcuni farmaci di prevenzione anti virus, i quali riducono la carica virale dello stesso, ..il problema degli ospedali?? Vi sono molti idi@*ti.. che si recano in pronto soccorso, quando dovrebbero restare a casa ,basta una linea di febbre..hai voglia..a spiegare e rispiegare, non gli entra in testa,come del resto ad alcuni forumisti che di Coronavirus nella maggior parte dei casi o si é asintomatici oppure si guarisce, 

Bel atmosfera in questo forum...ůűű

Modificato da marzianobravo

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1 ora fa, marzianobravo ha scritto:

Allora dai dati ufficiali  in più di 8 mesi   vi sono : 43mln di contagi, più di 29mln di asintomatici ,  1mln e 160 mila decessi, quindi gli attuali positivi sarebbero poco meno di 13mln..i mass media dicono che il rapporto tra tamponi e positivi e del 13%..e tra positivi e deceduti?? E tra deceduti e popolazione mondiale...?? E' Un informazione deviata quella di tv e giornali, qual'e il rapporto tra 7miliardi  di persone e 1milione di decessi??? I decessi ...in piu' di 8 mesi   secondo  la proporzione sarebbe nettamente inferiore allo 0,1%, perche' non provate a fare anche  la proporzione 1milione di decessi in 240giorni..  insomma una letalita' quella del Covid inferiore a quella delle malattie per inquinamento,  ma non fateci ridere,chi fa allarmismo non sa leggere i dati..

Caro Marziano, a te come a molti giornalisti, opinionisti (ma un virus non è un'opinione), politici e perfino a qualche addetto ai lavori come il noto pataccaro del San Raffaele, continua a sfuggire un concetto fondamentale che mi sforzo di ripetere e di argomentare da mesi:

 LA FORZA DEL CORONAVIRUS RISIEDE NEL NUMERO.

E il NUMERO non è affatto quello che leggiamo nei dati nazionali e mondiali, chiamiamolo N, ma è molto maggiore, perché solo una minima parte della popolazione viene testata e viene testata solo occasionalmente. Dunque i contagiati totali sono M>>N. Al momento in cui scrivo N≈44milioni.  Ma secondo l'OMS la migliore stima del totale dei contagi effettivi è il 10% della popolazione mondiale, cioè M≈780milioni. Questo a inizio ottobre, ma questo mese è stato finora quello con il maggiore incremento assoluto, di gran lunga, nei contagi diagnosticati, quindi è probabile che ci stiamo avvicinando al miliardo di casi effettivi. In definitiva a fine 2020 potremo ragionevolmente scrivere:  M≈1miliardoMa non finisce qui. M è il risultato di misure profilattiche individuali e collettive senza precedenti nella storia e applicate su scala globale. Nessuno può dire quanti sarebbero stati i contagiati (e di conseguenza i morti) in assenza di queste misure senza precedenti, diciamo che sarebbero stati K>M dove K sarebbe stato limitato non tanto dalla popolazione mondiale quanto dall'effetto gregge. Possiamo quindi dire, alla grossa, che avremmo avuto qualche miliardo di contagiati. Naturalmente il dato più importante e finale è la mortalità. Anche questa è largamente sottostimata, sebbene in misura minore rispetto all'incidenza dei contagi. Infatti il testing è senza dubbio più accurato nell'ambito dei casi gravi, ma non certo perfetto. Specie nei paesi poveri, ma non solo, si muore di Covid senza una diagnosi di positività. Al momento i decessi confermati sono circa 1,165 milioni corrispondenti a un tasso di letalità apparente (decessi confermati/casi confermati) pari al 2,66%. Ma il tasso di letalità effettivo (decessi effettivi/casi effettivi) è decisamente più basso. Secondo l'OMS la migliore stima sta tra lo 0,5% e l'1%, secondo il virologo Giorgio Palù scende allo 0,3%. Questi valori relativamente bassi della letalità effettiva inducono molti, inclusi alcuni addetti ai lavori come Palù, a sottostimare la pericolosità di questo patogeno. Non bisogna infatti confondere la mortalità con la letalità. La prima è pari al prodotto della seconda per l'incidenza dei casi nella popolazione. Indicandole con m e L rispettivamente e con P la popolazione mondiale, risulta m=LM/P. Da cui il totale dei decessi risulta pari a mP=LM. Assumendo, come fa l'OMS, 0,5%<L<1%, e se a fine anno sarà M≈1miliardo come è ragionevole prevedere, avremo a fine 2020 un totale di decessi effettivi da Covid compreso tra 5 e 10 milioni circa. Secondo l'autorevole rivista Lancet, i decessi correlati all'inquinamento atmosferico sono circa 7 milioni l'anno, quindi siamo nello stesso ordine di grandezza come mortalità.

In definitiva possiamo concludere che l'effetto della pandemia in questo 2020 sarà in prima approssimazione equivalente a quello che avremmo avuto senza il coronavirus ma RADDOPPIANDO GLI EFFETTI GLOBALI DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO. E scusate se è poco!

 

Modificato da fosforo311
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2 ore fa, mark222220 ha scritto:

Ma forse , Trottolina , saranno mica raddoppiati pure i tamponi ?? Te che dici ?

Lei ridicola marketta pisana, se sono raddoppiati i  contagi e pure i ricoveri, cosa pensa sia successo?

Che si siano dati una martellata sulle dita per farsi ricoverare?

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

....secondo il virologo Giorgio Palù scende allo 0,3%. Questi valori relativamente bassi della letalità effettiva inducono molti, inclusi alcuni addetti ai lavori come Palù, a sottostimare la pericolosità di questo patogeno. Non bisogna infatti confondere la mortalità con la letalità....

 

Hai capito ??? Il notissimo virologo di fama mondialissima Prof Cazzaro di Napoli , percuote e rimette a posto un imbexxillotto qualsiasi come il Prof Giorgio Palù’ . Ma chi caz.z.o crede di essere quest’ultimo!! . Stia bene attento, invece ,  a quel che dice ed espande nel mondo scientifico il virologo dei Quartieri Spagnoli Fosforuccio nostro. Eccheccazzo , quella  fetecchia del Prof Palu’ confonde e sottovaluta. Addirittura scambia la mortalità con la letalita’  ...Bene ha fatto il Prof Cazzaro a farglielo notare e redarguirlo severamente minacciandolo di espellerlo da O’Festival della mozzarella in carrozza .....:: !! 

Giorgio Palù Professore ordinario di Microbiologia e Virologia Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare Università degli Studi di Padova
Data e luogo di nascita
05.01.1949 - Oderzo (TV)
Sede di lavoro
Dipartimento di Medicina Molecolare,
Università di Padova,
Via A. Gabelli 63 - 35121 PADOVA, Italy Tel. +39 (0)49 8272350/8211325
Cell. +39 335 7088381
Fax +39 (0)49 8272355/8211997
Email: giorgio.palu@unipd.it
 Laurea in Medicina e Chirurgia col massimo dei voti e la lode (1973); Esame di Stato (1974); E.C.F.M.G. (1976) (abilitazione all'esercizio della professione medica negli Stati Uniti); Diploma di Specializzazione in Oncologia (1976) e in Patologia Generale (1979)
Carriera
Medico interno presso le Università di Trieste e Parma (1973-74)
Assistente ospedaliero in Oncologia medica, Ospedale di Padova (1974-76)
Post Doctoral Fellow e Research Associate presso l’Istituto Tumori Jules Bordet, Université Libre, Bruxelles (1975), il Chester Beatty Research Institute-Royal Marsden Hospital, Royal Cancer Institute, London University, UK (1976-79) e il Department of Pharmacology, Yale University, U.S.A. (1979-80)
Assistente ordinario in Microbiologia, Università di Parma (1980-82)
Professore associato in Virologia, Università di Padova (1983-89)
Professore I fascia di Microbiologia, Università di Padova dal 1989
Attività accademica, didattica, assistenziale e gestionale
Direttore dell'Istituto di Microbiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Padova dal 1991 al 2000. Direttore del Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche dell’Università di Padova dal 2000 al 2002. Visiting professor presso la Division of Virology, NIMR/MRC, London (1980, 1985, 1987); il Department of Molecular Biochemistry and Biophysics, Yale University (1982, 1984, 1986); la Division of Human Retrovirology, Dana Farber Cancer Institute, Harvard Medical School (1990-91). Docente di Virologia, Microbiologia, Terapia genica, Biotecnologie microbiche, Microbiologia applicata, in corsi di laurea delle Facoltà di Scienze MMFFNN, Farmacia, Medicina e Chirurgia ed in numerose Scuole di specializzazione. Coordinatore dei Dottorati di Ricerca in Virologia e Biomedicina e Presidente dei Corsi di Laurea in Biotecnologie sanitarie e Biotecnologie mediche. Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive (V.O. dal 2011). Adjunct Professor in

Neurosciences, Department of Neurosciences, Temple University Medical School, Philadelphia (PA, USA, dal 2007); Adjunct Professor in Science and Technology, Department of Biology, Temple University, School of Sciences, Philadelphia (PA, USA, dal 2010); Direttore del Servizio di Virologia dell'Azienda Ospedaliera di Padova dal 1996 e dell’U.O.A. di Microbiologia e Virologia dal Gennaio 2000. Cofondatore del Centro di Ricerche Interdipartimentale sulle Biotecnologie Innovative dell'Università di Padova e membro del Consiglio e del Comitato tecnico-scientifico del centro medesimo, 1992-1997, 2002-2004. Consigliere d’amministrazione e Componente del CTS del Consorzio Interuniversitario Venetonanotech, Parco scientifico Galilei, Incubatore d’impresa Università di Padova (2003). Componente di Commissioni di Facoltà, Ateneo, Regione Veneto, Ministero della Sanità-ISS - Esperto del Consiglio Superiore di Sanità (2003 – 2005). ProRettore dell’Università di Padova per le relazioni internazionali e i rapporti con le Università estere (2002 - 2004). Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova (2004 - 2011). Direttore del “polo padovano” del Laboratorio Regionale per le cellule staminali e la terapia cellulare e genica (GMP - Cell- Factory Regionale). Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Padova (dal 1 genn. 2012).
Borse di studio e riconoscimenti
Fondazione Callerio (1973); British Council (1976, 1992); Medical Research Council and Leukaemia Research Foundation (1978); Consiglio Nazionale delle Ricerche (1980); New York Academy of Sciences (1981); Istituto Superiore di Sanità (1990); Third European Award on Gene Therapy (1995); Clemson University distinct scholar (1995); Gene Therapy Award for the first clinical trial of combined gene therapy of glioblastoma (1997); L. Pauling award for Molecular Medicine (1997); International Prize in Medicine Bruno da Longobucco (2005); Cavaliere della Confraternita dei Chevaliers du Tastevin (Bourgogne 24 ott. 2009).
Affiliazioni e incarichi
American Society for Microbiology; Society for General Microbiology; European Society of Gene Therapy; American Society of Gene Therapy (co-chair, cancer gene therapy); Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche (direttivo); Lega Italiana per la Lotta alle Malattie Virali (direttivo); European Federation of Biotechnology (rappresentante italiano); European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (scientific committee); International and Italian Herpes Management Forum (direttivo); Società Italiana per le Malattie Sessualmente Trasmesse (direttivo); Società Italiana di Virologia-SIV (Presidente); European Society for Virology (Presidente Vicario); Corresponding Member of the Gesellschaft für Virologie (GfV); Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie (CNBB – Gruppo di lavoro Industria e Formazione); Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM – Comitato Scientifico permanente); Commissione Nazionale per la lotta contro l’AIDS (Comitato di Presidenza e Comitato scientifico); Panel scientifico European Center for Diseases Control (ECDC) Stoccolma; membro italiano della Federation of European Microbiological Societies FEMS; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (componente gruppo di lavoro congiunto per la ricerca biomedica); Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (componente Commissione Nazionale Ricerca e Commissione Nazionale Programmazione); esperto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; componente della Commissione Consultiva Tecnico Scientifica per la valutazione dei farmaci, AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco); componente del Gruppo di lavoro per l’analisi del project financing relativo al Nuovo Polo della Salute di Padova; componente

del Gruppo di esperti della valutazione della Qualità della Ricerca ANVUR-MIUR (GEV- 06) in Italia (dal 2012).
Boards editoriali
Expert Opinion in Herpesviruses; Cancer Therapy; Gene Therapy and Molecular Biology; Tumor Targeting; Journal of NeuroVirology; Gene Therapy; Infectious Agents and Cancer; BMC Pharmacology and Toxicology (Associate Editor); Infectious Disease Journal; Current Medical Chemistry (Guest Editor); Journal of Plant Pathology & Microbiology; Infection International (Electronic Edition); Journal of Clinical and Experimental Pathology.
Esperienza scientifica
Autore di oltre 380 pubblicazioni, comparse su riviste internazionali di biomedicina, citate in letteratura più di 5400 volte, per un IF totale superiore a 1600 e un h-index pari a 36 (ISI WEB of Knowledge). Autore inoltre di 35 tra reviews, capitoli di libri e volumi. Gli articoli dal 2001 al 2010 corrispondono a 218 con IF totale pari a 1081,128, IF medio 5,076, h-index: 23 (dati estratti, per il periodo 2001-2010, da ISI WEB of Knowledge). Le pubblicazioni riguardano principalmente argomenti di Microbiologia e Virologia clinica, molecolare e applicata (biotecnologie); Chemioterapia antimicrobica e antitumorale; Oncologia medica e sperimentale; sviluppo di terapie cellulari e molecolari nonché disegno di vettori per il trasferimento genico, vaccinologia e terapia genica in ambito oncologico, infettivologico e in patologie genetiche. Titolare, in prima persona e con gli allievi, di numerosi fondi di ricerca di istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali (Regione Veneto, MIUR, FIRB, Ministero della Sanità, ISS-AIDS, Comunità Europea - ERC e Framework Program -, CNR, ANRS, EEC Foundation, Bill Melinda Gates Foundation, Fondazione Banca degli Occhi, Fondazione Foribica, Fondazione Biomed oltre che GSK, MERCK, SANOFI-Pasteur, BMS), Titolare di brevetti e licenze per diagnostica molecolare, produzione di farmaci antitumorali e vettori virali per terapia genica. Consulente scientifico di aziende farmaceutiche (3M, GSK, Merck, Sanofi- Pasteur) e di “spin off companies” di biotecnologie. Referee di numerose riviste scientifiche internazionali; Esaminatore esterno all’esame per il conseguimento del titolo di Ph.D. in Biochemistry (University of Kent), in Virology (University of London), in Molecular Biology (Università di Heidelberg) ed in Molecular Medicine (Università di Ulm); Valutatore di progetti di ricerca per UE, MIUR, CNR, l’Istituto Superiore di Sanità, il National Institute of Health, il Medical Research Council; Organizzatore di svariati convegni scientifici internazionali e relatore su invito in numerose, prestigiose sedi accademiche e di ricerca di tutto il mondo (Harvard, Yale, UCL, ICL, ICRF, UCSD, UCLA, Mayo, Columbia, Stanford).

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2 ore fa, marzianobravo ha scritto:

È tutto in proporzione ,più tamponi si fanno...e poi abbiamo avuto un estate tranquilla e trasparente,che ha illuso un po' gli italiani, il Covid19 come tutte le influenza stagionale si ripresenta puntualmente in autunno-inverno, ma per gli asintomatici non è neppure come prendere un raffreddore, per gli altri, a gradi differenziata da singolo paziente,ed episodio di contagio, fare la raccomandanzioni è tardivo...traduco...la soglia di attenzione si è abbassata, e quindi la forbice è tra la pastiglia e il respiratore, tra reparto ordinario e terapia intensiva, bassa ,media intensità, poi chi la ha alta è un numero sempre più esiguo, dato che gli operatori del settore sanitario, intervengono in tempo e conoscono già alcuni farmaci di prevenzione anti virus, i quali riducono la carica virale dello stesso, ..il problema degli ospedali?? Vi sono molti idi@*ti.. che si recano in pronto soccorso, quando dovrebbero restare a casa ,basta una linea di febbre..hai voglia..a spiegare e rispiegare, non gli entra in testa,come del resto ad alcuni forumisti che di Coronavirus nella maggior parte dei casi o si é asintomatici oppure si guarisce, 

Bel atmosfera in questo forum...ůűű

"......conoscono già alcuni farmaci di prevenzione anti virus, i quali riducono la carica virale dello stesso....."

PUÒ INDICARNE ALMENO TRE, MARZIANO SAPIENTINO ?

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28 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Hai capito ??? Il notissimo virologo di fama mondialissima Prof Cazzaro di Napoli , percuote e rimette a posto un imbexxillotto qualsiasi come il Prof Giorgio Palù’ . Ma chi caz.z.o crede di essere quest’ultimo!! . Stia bene attento, invece ,  a quel che dice ed espande nel mondo scientifico il virologo dei Quartieri Spagnoli Fosforuccio nostro. Eccheccazzo , quella  fetecchia del Prof Palu’ confonde e sottovaluta. Addirittura scambia la mortalità con la letalita’  ...Bene ha fatto il Prof Cazzaro a farglielo notare e redarguirlo severamente minacciandolo di espellerlo da O’Festival della mozzarella in carrozza .....:: !! 

Giorgio Palù Professore ordinario di Microbiologia e Virologia Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare Università degli Studi di Padova
Data e luogo di nascita
05.01.1949 - Oderzo (TV)
Sede di lavoro
Dipartimento di Medicina Molecolare,
Università di Padova,
Via A. Gabelli 63 - 35121 PADOVA, Italy Tel. +39 (0)49 8272350/8211325
Cell. +39 335 7088381
Fax +39 (0)49 8272355/8211997
Email: giorgio.palu@unipd.it
 Laurea in Medicina e Chirurgia col massimo dei voti e la lode (1973); Esame di Stato (1974); E.C.F.M.G. (1976) (abilitazione all'esercizio della professione medica negli Stati Uniti); Diploma di Specializzazione in Oncologia (1976) e in Patologia Generale (1979)
Carriera
Medico interno presso le Università di Trieste e Parma (1973-74)
Assistente ospedaliero in Oncologia medica, Ospedale di Padova (1974-76)
Post Doctoral Fellow e Research Associate presso l’Istituto Tumori Jules Bordet, Université Libre, Bruxelles (1975), il Chester Beatty Research Institute-Royal Marsden Hospital, Royal Cancer Institute, London University, UK (1976-79) e il Department of Pharmacology, Yale University, U.S.A. (1979-80)
Assistente ordinario in Microbiologia, Università di Parma (1980-82)
Professore associato in Virologia, Università di Padova (1983-89)
Professore I fascia di Microbiologia, Università di Padova dal 1989
Attività accademica, didattica, assistenziale e gestionale
Direttore dell'Istituto di Microbiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Padova dal 1991 al 2000. Direttore del Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche dell’Università di Padova dal 2000 al 2002. Visiting professor presso la Division of Virology, NIMR/MRC, London (1980, 1985, 1987); il Department of Molecular Biochemistry and Biophysics, Yale University (1982, 1984, 1986); la Division of Human Retrovirology, Dana Farber Cancer Institute, Harvard Medical School (1990-91). Docente di Virologia, Microbiologia, Terapia genica, Biotecnologie microbiche, Microbiologia applicata, in corsi di laurea delle Facoltà di Scienze MMFFNN, Farmacia, Medicina e Chirurgia ed in numerose Scuole di specializzazione. Coordinatore dei Dottorati di Ricerca in Virologia e Biomedicina e Presidente dei Corsi di Laurea in Biotecnologie sanitarie e Biotecnologie mediche. Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive (V.O. dal 2011). Adjunct Professor in

Neurosciences, Department of Neurosciences, Temple University Medical School, Philadelphia (PA, USA, dal 2007); Adjunct Professor in Science and Technology, Department of Biology, Temple University, School of Sciences, Philadelphia (PA, USA, dal 2010); Direttore del Servizio di Virologia dell'Azienda Ospedaliera di Padova dal 1996 e dell’U.O.A. di Microbiologia e Virologia dal Gennaio 2000. Cofondatore del Centro di Ricerche Interdipartimentale sulle Biotecnologie Innovative dell'Università di Padova e membro del Consiglio e del Comitato tecnico-scientifico del centro medesimo, 1992-1997, 2002-2004. Consigliere d’amministrazione e Componente del CTS del Consorzio Interuniversitario Venetonanotech, Parco scientifico Galilei, Incubatore d’impresa Università di Padova (2003). Componente di Commissioni di Facoltà, Ateneo, Regione Veneto, Ministero della Sanità-ISS - Esperto del Consiglio Superiore di Sanità (2003 – 2005). ProRettore dell’Università di Padova per le relazioni internazionali e i rapporti con le Università estere (2002 - 2004). Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova (2004 - 2011). Direttore del “polo padovano” del Laboratorio Regionale per le cellule staminali e la terapia cellulare e genica (GMP - Cell- Factory Regionale). Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Padova (dal 1 genn. 2012).
Borse di studio e riconoscimenti
Fondazione Callerio (1973); British Council (1976, 1992); Medical Research Council and Leukaemia Research Foundation (1978); Consiglio Nazionale delle Ricerche (1980); New York Academy of Sciences (1981); Istituto Superiore di Sanità (1990); Third European Award on Gene Therapy (1995); Clemson University distinct scholar (1995); Gene Therapy Award for the first clinical trial of combined gene therapy of glioblastoma (1997); L. Pauling award for Molecular Medicine (1997); International Prize in Medicine Bruno da Longobucco (2005); Cavaliere della Confraternita dei Chevaliers du Tastevin (Bourgogne 24 ott. 2009).
Affiliazioni e incarichi
American Society for Microbiology; Society for General Microbiology; European Society of Gene Therapy; American Society of Gene Therapy (co-chair, cancer gene therapy); Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche (direttivo); Lega Italiana per la Lotta alle Malattie Virali (direttivo); European Federation of Biotechnology (rappresentante italiano); European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (scientific committee); International and Italian Herpes Management Forum (direttivo); Società Italiana per le Malattie Sessualmente Trasmesse (direttivo); Società Italiana di Virologia-SIV (Presidente); European Society for Virology (Presidente Vicario); Corresponding Member of the Gesellschaft für Virologie (GfV); Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie (CNBB – Gruppo di lavoro Industria e Formazione); Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM – Comitato Scientifico permanente); Commissione Nazionale per la lotta contro l’AIDS (Comitato di Presidenza e Comitato scientifico); Panel scientifico European Center for Diseases Control (ECDC) Stoccolma; membro italiano della Federation of European Microbiological Societies FEMS; Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (componente gruppo di lavoro congiunto per la ricerca biomedica); Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (componente Commissione Nazionale Ricerca e Commissione Nazionale Programmazione); esperto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; componente della Commissione Consultiva Tecnico Scientifica per la valutazione dei farmaci, AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco); componente del Gruppo di lavoro per l’analisi del project financing relativo al Nuovo Polo della Salute di Padova; componente

del Gruppo di esperti della valutazione della Qualità della Ricerca ANVUR-MIUR (GEV- 06) in Italia (dal 2012).
Boards editoriali
Expert Opinion in Herpesviruses; Cancer Therapy; Gene Therapy and Molecular Biology; Tumor Targeting; Journal of NeuroVirology; Gene Therapy; Infectious Agents and Cancer; BMC Pharmacology and Toxicology (Associate Editor); Infectious Disease Journal; Current Medical Chemistry (Guest Editor); Journal of Plant Pathology & Microbiology; Infection International (Electronic Edition); Journal of Clinical and Experimental Pathology.
Esperienza scientifica
Autore di oltre 380 pubblicazioni, comparse su riviste internazionali di biomedicina, citate in letteratura più di 5400 volte, per un IF totale superiore a 1600 e un h-index pari a 36 (ISI WEB of Knowledge). Autore inoltre di 35 tra reviews, capitoli di libri e volumi. Gli articoli dal 2001 al 2010 corrispondono a 218 con IF totale pari a 1081,128, IF medio 5,076, h-index: 23 (dati estratti, per il periodo 2001-2010, da ISI WEB of Knowledge). Le pubblicazioni riguardano principalmente argomenti di Microbiologia e Virologia clinica, molecolare e applicata (biotecnologie); Chemioterapia antimicrobica e antitumorale; Oncologia medica e sperimentale; sviluppo di terapie cellulari e molecolari nonché disegno di vettori per il trasferimento genico, vaccinologia e terapia genica in ambito oncologico, infettivologico e in patologie genetiche. Titolare, in prima persona e con gli allievi, di numerosi fondi di ricerca di istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali (Regione Veneto, MIUR, FIRB, Ministero della Sanità, ISS-AIDS, Comunità Europea - ERC e Framework Program -, CNR, ANRS, EEC Foundation, Bill Melinda Gates Foundation, Fondazione Banca degli Occhi, Fondazione Foribica, Fondazione Biomed oltre che GSK, MERCK, SANOFI-Pasteur, BMS), Titolare di brevetti e licenze per diagnostica molecolare, produzione di farmaci antitumorali e vettori virali per terapia genica. Consulente scientifico di aziende farmaceutiche (3M, GSK, Merck, Sanofi- Pasteur) e di “spin off companies” di biotecnologie. Referee di numerose riviste scientifiche internazionali; Esaminatore esterno all’esame per il conseguimento del titolo di Ph.D. in Biochemistry (University of Kent), in Virology (University of London), in Molecular Biology (Università di Heidelberg) ed in Molecular Medicine (Università di Ulm); Valutatore di progetti di ricerca per UE, MIUR, CNR, l’Istituto Superiore di Sanità, il National Institute of Health, il Medical Research Council; Organizzatore di svariati convegni scientifici internazionali e relatore su invito in numerose, prestigiose sedi accademiche e di ricerca di tutto il mondo (Harvard, Yale, UCL, ICL, ICRF, UCSD, UCLA, Mayo, Columbia, Stanford).

Scusi, ma con tutti questi titoli, incarichi, convegni, etc. etc. etc., le confesserò che mi sorge un dubbio: come farà il Professore a tenere sempre un livello di eccellenza ? In conseguenza di questo dubbio, anziché al Prof. Giorgio Palù, mi affiderei a Piero Pelù.

Perché canti "Crisanti, pensaci tu....."

Piero Pelu biografia

 

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Si figuri tutti quelli che titoli , incarichi etc etc non ne hanno . Si figuri quelli come il Prof emerito Cazzaro della Ca nisciuno e’ fesso University di Gragnano.. !!

 

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3 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Caro Marziano, a te come a molti giornalisti, opinionisti (ma un virus non è un'opinione), politici e perfino a qualche addetto ai lavori come il noto pataccaro del San Raffaele, continua a sfuggire un concetto fondamentale che mi sforzo di ripetere e di argomentare da mesi:

 LA FORZA DEL CORONAVIRUS RISIEDE NEL NUMERO.

E il NUMERO non è affatto quello che leggiamo nei dati nazionali e mondiali, chiamiamolo N, ma è molto maggiore, perché solo una minima parte della popolazione viene testata e viene testata solo occasionalmente. Dunque i contagiati totali sono M>>N. Al momento in cui scrivo N≈44milioni.  Ma secondo l'OMS la migliore stima del totale dei contagi effettivi è il 10% della popolazione mondiale, cioè M≈780milioni. Questo a inizio ottobre, ma questo mese è stato finora quello con il maggiore incremento assoluto, di gran lunga, nei contagi diagnosticati, quindi è probabile che ci stiamo avvicinando al miliardo di casi effettivi. In definitiva a fine 2020 potremo ragionevolmente scrivere:  M≈1miliardoMa non finisce qui. M è il risultato di misure profilattiche individuali e collettive senza precedenti nella storia e applicate su scala globale. Nessuno può dire quanti sarebbero stati i contagiati (e di conseguenza i morti) in assenza di queste misure senza precedenti, diciamo che sarebbero stati K>M dove K sarebbe stato limitato non tanto dalla popolazione mondiale quanto dall'effetto gregge. Possiamo quindi dire, alla grossa, che avremmo avuto qualche miliardo di contagiati. Naturalmente il dato più importante e finale è la mortalità. Anche questa è largamente sottostimata, sebbene in misura minore rispetto all'incidenza dei contagi. Infatti il testing è senza dubbio più accurato nell'ambito dei casi gravi, ma non certo perfetto. Specie nei paesi poveri, ma non solo, si muore di Covid senza una diagnosi di positività. Al momento i decessi confermati sono circa 1,165 milioni corrispondenti a un tasso di letalità apparente (decessi confermati/casi confermati) pari al 2,66%. Ma il tasso di letalità effettivo (decessi effettivi/casi effettivi) è decisamente più basso. Secondo l'OMS la migliore stima sta tra lo 0,5% e l'1%, secondo il virologo Giorgio Palù scende allo 0,3%. Questi valori relativamente bassi della letalità effettiva inducono molti, inclusi alcuni addetti ai lavori come Palù, a sottostimare la pericolosità di questo patogeno. Non bisogna infatti confondere la mortalità con la letalità. La prima è pari al prodotto della seconda per l'incidenza dei casi nella popolazione. Indicandole con m e L rispettivamente e con P la popolazione mondiale, risulta m=LM/P. Da cui il totale dei decessi risulta pari a mP=LM. Assumendo, come fa l'OMS, 0,5%<L<1%, e se a fine anno sarà M≈1miliardo come è ragionevole prevedere, avremo a fine 2020 un totale di decessi effettivi da Covid compreso tra 5 e 10 milioni circa. Secondo l'autorevole rivista Lancet, i decessi correlati all'inquinamento atmosferico sono circa 7 milioni l'anno, quindi siamo nello stesso ordine di grandezza come mortalità.

In definitiva possiamo concludere che l'effetto della pandemia in questo 2020 sarà in prima approssimazione equivalente a quello che avremmo avuto senza il coronavirus ma RADDOPPIANDO GLI EFFETTI GLOBALI DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO. E scusate se è poco!

 

Caro fosforo, le tue previsioni come al solito sono riportate al rialzo, sui contagiati ancora ancora se ne può discutere, dato che non si può fare tamponi e test a tutti,qualche asintomatico può sfuggire, ma solo quelli, dato che chi ha i sintomi viene rilevato..e poi.. sui morti..ma come fa a sfuggire un deceduto?? Si fa omissione?? Poco credibile..i decessi sono quelli ufficiali..non si scappa,non c'è scappatoia, e nemmeno una supercazzola che non li segnala ..x quanto riguarda i trattamenti medici usati odiernamente contro il Covid, basta informarsi sul web se desiderato,nn vi è bisogno di altro almeno per quello che riguarda un forumista, ovvio per un medico il.discorso.e' diverso 

Modificato da marzianobravo

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6 ore fa, mark222220 ha scritto:

Ma forse , Trottolina , saranno mica raddoppiati pure i tamponi ?? Te che dici ?

Se conta i TAMPAX, sicuramente !!

Veda che il raddoppio dei positivi si può spiegare con il raddoppio dei tamponi.

Ma il raddoppio dei ricoveri e dei decessi ??

Dipendono dal numero dei tamponi anche quelli ??

Mammifacciailpiacere.......

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Come fa un deceduto a sfuggire ai test??? Te lo faccio spiegare da un "esperto", il sindaco di Bergamo: 

https://www.open.online/2020/03/22/coronavirus-gori-per-ogni-deceduto-per-covid-ce-ne-sono-tre-che-muoiono-in-casa-di-polmonite-e-senza-test/

Per non parlare degli anziani che morivano come mosche di polmonite nelle RSA lombarde senza essere testati. In marzo e aprile i tamponi erano largamente insufficienti in rapporto all'espansione del contagio, specie in certe zone. Basta pensare che il massimo dei positivi della prima ondata fu toccato il 21 marzo con 6.557 nuovi casi. Ma quel giorno i morti (ufficiali) furono ben 793 quindi con tutta probabilità la circolazione effettiva del virus era ben maggiore di quella raggiunta per ora nella seconda ondata. Il 21 marzo furono processati 26.336 tamponi, il 25 ottobre ne abbiamo processati 161.880 e abbiamo scoperto 21.273 positivi. Se ne avessimo processati162mila il 21 marzo probabilmente ne avremmo trovati ben più di 21mila. In Francia domenica scorsa sono stati testati oltre 52mila nuovi positivi, ma le autorità dicono che i nuovi infetti sono almeno 100mila al giorno. Se 50mila infetti sfuggono al test, stai sicuro che in Francia anche qualche decesso comincia a sfuggire ai bollettini ufficiali. D'altra parte ci sono i dati ISTAT. La mortalità in Italia negli ultimi anni è sostanzialmente stabile, ma dato che la popolazione residente è in leggera diminuzione, nel 2018 e nel 2019 i morti erano un po' diminuiti rispetto al picco raggiunto nel 2017. Quest'anno sono tornati ad aumentare a causa del Covid ma almeno a marzo e aprile sono aumentati molto più di quanto si poteva prevedere dai dati Covid ufficiali. Secondo l'Istat ci sono in quei due mesi 16.904 morti di troppo. Nulla di più facile che la gran parte di questi fossero malati di Covid non testati. 

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1 ora fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Se conta i TAMPAX, sicuramente !!

Veda che il raddoppio dei positivi si può spiegare con il raddoppio dei tamponi.

Ma il raddoppio dei ricoveri e dei decessi ??

Dipendono dal numero dei tamponi anche quelli ??

Mammifacciailpiacere.......

Io le farò anche il piacere e di questo la ringrazio . Però sono anche una persona che si informa . E lo faccio per rimanere coerente senza farsi prendere da eccessi di un tipo o di un tipo diametralmente opposto . Sui Tampax non rispondo ritenendo esageratamente ironica la sua considerazione  .  Ma sul perché ci siano più morti invece si . Credo che vada ricercata nell’aumento dell’età media dei contagiati . L’andamento della malattia e’  “ondulante” ma sicuramente , però , l’aumento dell’età media dei nuovi contagiati si traduce in un maggior numero di persone colpite che presentano un rischio maggiore di andare incontro a complicanze gravi e potenzialmente mortali . Se a ciò si aggiunge che l’Italia e’ un Paese dove ci sono più anziani con comorbilita’ superiori a quelle degli anziani di altri Paesi , mi sembrerebbe una risposta adeguata alla sua domanda . 

 

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5 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Scusi, ma con tutti questi titoli, incarichi, convegni, etc. etc. etc., le confesserò che mi sorge un dubbio: come farà il Professore a tenere sempre un livello di eccellenza ? In conseguenza di questo dubbio, anziché al Prof. Giorgio Palù, mi affiderei a Piero Pelù.

Perché canti "Crisanti, pensaci tu....."

Egregio Cortomaltese, leggendo il kilometrico CV del prof. Giorgio Palù sono stato colto dal tuo medesimo dubbio. Per quella che è la mia piccola esperienza di studente universitario posso dirti che i docenti che occupano una pletora di cariche e poltrone si danno per lo più arie da primadonna ma spesso sono meno bravi, sul piano scientifico e su quello didattico, dei docenti che si fanno il mazzo tra l'aula e il laboratorio. Non sono in grado di giudicare il livello scientifico di Palù, un medico specializzato in oncologia che a un certo punto della carriera abbraccia la virologia, dove colleziona cariche à gogo, e che a fine carriera si dà pure alle neuroscienze. Sorge però il sospetto che in virologia la concorrenza alle poltrone sia meno agguerrita che nelle altre due discipline. Una cosa è certa, la virologia non è la matematica superiore né la fisica delle particelle ed è materia assai meno vasta e complessa delle altre due citate. I virus, come è noto, sono tra le più elementari forme di vita, molto più semplici degli organismi unicellulari come i batteri, anzi c'è chi li considera una via di mezzo tra il mondo animale e la materia inanimata. Quindi un virologo non ha alcun titolo per guardare dall'alto in basso epidemiologi, infettivologi, etc. Parliamo tra l'altro di discipline assolutamente non meno importanti della virologia in tema di lotta al Covid. Il Palù assume per l'appunto l'inconfondibile aria della primadonna e la prosopopea del guru dalla fama universale in questo video diventato virale nei giorni scorsi.

https://www.youtube.com/watch?v=F3BIVK38OQ4

Questo oncologo in pensione ignorato da Wikipedia e dalle tv nazionali, questo brillante collezionista di poltrone in una nicchia delle scienze biologiche, va su una tv locale veneta per giudicare colleghi molto più famosi di lui definendoli "paravirologi" o "pseudovirologi", e anche peggio come dirò più avanti. Divide implicitamente i virologi in quelli di serie A e quelli di serie B. Della serie A fa solo qualche nome altisonante straniero, mentre degli italiani si limita a dire che nessuno di quelli bravi va in tv (sottinteso: come non ci va lui). In tv ci vanno solo gli "pseudovirologi" a mischiarsi con la politica da talk show e con lo spettacolo di varietà. Con tono sprezzante, palesemente appesantito dall'invidia e dal livore, il Palù tira poi in ballo il prof. Andrea Crisanti, l'unico degli "pseudo" di cui fa il nome. Lo introduce dapprima con il tipico paternalismo dei baroni universitari:  "un mio allievo". Poi lo dileggia apertamente: "Crisanti è un esperto di zanzare". Intanto viene smentito dall'università di Padova: Crisanti non è mai stato allievo di Palù. Il quale sarà pure un autorevole virologo ma sembra ignorare che le zanzare sono i vettori di tutta una serie di terribili malattie che causano nel complesso circa 3 milioni di morti l'anno. Solo che non fanno notizia perché la quasi totalità di questi decessi avviene nei paesi poveri e poverissimi. E il prof. Crisanti, scienziato romano di grande serietà e modestia, ma di fama mondiale, è uno dei massimi esperti del settore. In particolare, alla guida di un team di ricerca del prestigioso Imperial College di Londra, ha ottenuto uno dei risultati più importanti e promettenti in tema di lotta alla malaria, malattia endemica che miete oltre 400mila vittime l'anno, soprattutto in Africa e soprattutto bambini sotto i 5 anni. Crisanti è stato uno dei primi al mondo, al di fuori della Cina, a evidenziare l'importanza del testing e del tracing anche sugli asintomatici per limitare la diffusione del contagio. Palù non è d'accordo, nell'attuale situazione italiana secondo lui non ha senso fare il tampone agli asintomatici. Bene, lasciamo gli infetti inconsapevoli e senza sintomi liberi di spargere il virus per la penisola per tutto il loro periodo di infettività. Crisanti non sarà un virologo ma in questa pandemia si è fatto valere molto più di molti virologi e infinitamente più del pensionato Palù. Tra l'altro nel suo laboratorio di Padova ha realizzato con il suo team un macchinario per processare tamponi a basso costo unitario (2,5 euro) e a grande velocità (7000 al giorno). Per il resto nel video il poltronista dice solo banalità. Tipo: i positivi non sono malati. Avrebbe dovuto dire: non tutti sono malati, e anche gli asintomatici possono contagiare, far ammalare e far morire. Inoltre banalizza il dato della letalità del Covid paragonandola a quelle molto più alte di Sars e Mers ma omettendo di precisare che un patogeno a bassa letalità può uccidere milioni di persone se è molto contagioso (nel nostro caso molto più contagioso dei coronavirus della Sars e della Mers).  Anche il pluridecorato Palù sembra non avere chiara la differenza tra letalità e mortalità.     

Modificato da fosforo311

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Bene! Chiudiamo tutto gli over 65 in casa con il divieto di darsi martellate sulle dita e le morti crolleranno nel giro di 15 giorni.

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4 ore fa, mark222220 ha scritto:

Si figuri tutti quelli che titoli , incarichi etc etc non ne hanno . Si figuri quelli come il Prof emerito Cazzaro della Ca nisciuno e’ fesso University di Gragnano.. !!

 

Coronavirus, il virologo Palù: "Positivo non vuol dire malato e contagioso". Ed è polemica.

Mi scusi, sig. Mark, ma se un accademico illustrissimo condivide la stessa fesseria del nostro Marziano, i miei dubbi aumentano.

Infatti se lei incontra una bella Trottolina che gliela vuol mollare, e le dice di essere positiva,  prima di copulare qualche dubbio le viene certamente.

La Trottolina le dirà che il Professore ed il Marziano assicurano che "positivo non vuol dire malato o contagioso", e la supplicherà disperatamente. 

Tuttavia lei, persona di squisita intelligenza, terrà il volatile ben chiuso nella patta dei pantaloni.

E sa perché ? 

Perché lei è ben consapevole che sia il Marziano che il Professore, nonché la Trottolina Amorosa, peccano di "assenza dell'avverbio", e "blaterazione al negativo", gravissime malattie che colpiscono gli sbruffoni.

Pensi se avessero detto: " Positivo vuol dire SICURAMENTE non malato e non contagioso ".

Ecco, quando metteranno quell'avverbio lei potrà penetrare la Trottolina. Prima, glielo consiglio vivamente, solo seghe !!!

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2 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Coronavirus, il virologo Palù: "Positivo non vuol dire malato e contagioso". Ed è polemica.

Mi scusi, sig. Mark, ma se un accademico illustrissimo condivide la stessa fesseria del nostro Marziano, i miei dubbi aumentano.

Infatti se lei incontra una bella Trottolina che gliela vuol mollare, e le dice di essere positiva,  prima di copulare qualche dubbio le viene certamente.

La Trottolina le dirà che il Professore ed il Marziano assicurano che "positivo non vuol dire malato o contagioso", e la supplicherà disperatamente. 

Tuttavia lei, persona di squisita intelligenza, terrà il volatile ben chiuso nella patta dei pantaloni.

E sa perché ? 

Perché lei è ben consapevole che sia il Marziano che il Professore, nonché la Trottolina Amorosa, peccano di "assenza dell'avverbio", e "blaterazione al negativo", gravissime malattie che colpiscono gli sbruffoni.

Pensi se avessero detto: " Positivo vuol dire SICURAMENTE non malato e non contagioso ".

Ecco, quando metteranno quell'avverbio lei potrà penetrare la Trottolina. Prima, glielo consiglio vivamente, solo seghe !!!

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3 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Coronavirus, il virologo Palù: "Positivo non vuol dire malato e contagioso". Ed è polemica.

Mi scusi, sig. Mark, ma se un accademico illustrissimo condivide la stessa fesseria del nostro Marziano, i miei dubbi aumentano.

Infatti se lei incontra una bella Trottolina che gliela vuol mollare, e le dice di essere positiva,  prima di copulare qualche dubbio le viene certamente.

La Trottolina le dirà che il Professore ed il Marziano assicurano che "positivo non vuol dire malato o contagioso", e la supplicherà disperatamente. 

Tuttavia lei, persona di squisita intelligenza, terrà il volatile ben chiuso nella patta dei pantaloni.

E sa perché ? 

Perché lei è ben consapevole che sia il Marziano che il Professore, nonché la Trottolina Amorosa, peccano di "assenza dell'avverbio", e "blaterazione al negativo", gravissime malattie che colpiscono gli sbruffoni.

Pensi se avessero detto: " Positivo vuol dire SICURAMENTE non malato e non contagioso ".

Ecco, quando metteranno quell'avverbio lei potrà penetrare la Trottolina. Prima, glielo consiglio vivamente, solo seghe !!!

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Guardate qui come l'ottimo Andrea Crisanti percula (elegantemente senza nominarlo) il supponente virologo in pensione che lo aveva gratuitamente dileggiato. Nonché tutti gli irresponsabili e gli pseudoscienziati che ancora oggi, dopo decine di pubblicazioni sulle riviste internazionali, contestano l'importanza fondamentale del tracciamento degli asintomatici. "La vera lotta contro il virus è una lotta contro chi lo trasmette" dice Crisanti. E aggiunge: escludere gli asintomatici dal tracciamento sarà "una catastrofe annunciata". E non manca di bollare quelle Regioni sciagurate e incapaci che non hanno predisposto il personale e i mezzi per il tracciamento. Addita invece ad esempio i paesi che hanno usato il tracciamento per domare il virus. Come la Cina che è arrivata a fare 9 milioni di tamponi per individuare asintomatici. Crisanti si riferisce alla città di Quingdao (9,4  milioni di abitanti), di cui ho già  parlato nel forum, dove l'intera popolazione è stata testata in 5 giorni per spegnere un piccolo focolaio di 12 casi positivi. 

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/10/26/coronavirus-crisanti-tracciamento-asintomatici

 

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14 ore fa, marzianobravo ha scritto:

Allora dai dati ufficiali  in più di 8 mesi   vi sono : 43mln di contagi, più di 29mln di asintomatici ,  1mln e 160 mila decessi, quindi gli attuali positivi sarebbero poco meno di 13mln..i mass media dicono che il rapporto tra tamponi e positivi e del 13%..e tra positivi e deceduti?? E tra deceduti e popolazione mondiale...?? E' Un informazione deviata quella di tv e giornali, qual'e il rapporto tra 7miliardi  di persone e 1milione di decessi??? I decessi ...in piu' di 8 mesi   secondo  la proporzione sarebbe nettamente inferiore allo 0,1%, perche' non provate a fare anche  la proporzione 1milione di decessi in 240giorni..  insomma una letalita' quella del Covid inferiore a quella delle malattie per inquinamento,  ma non fateci ridere,chi fa allarmismo non sa leggere i dati..

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15 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Come fa un deceduto a sfuggire ai test??? Te lo faccio spiegare da un "esperto", il sindaco di Bergamo: 

https://www.open.online/2020/03/22/coronavirus-gori-per-ogni-deceduto-per-covid-ce-ne-sono-tre-che-muoiono-in-casa-di-polmonite-e-senza-test/

Per non parlare degli anziani che morivano come mosche di polmonite nelle RSA lombarde senza essere testati. In marzo e aprile i tamponi erano largamente insufficienti in rapporto all'espansione del contagio, specie in certe zone. Basta pensare che il massimo dei positivi della prima ondata fu toccato il 21 marzo con 6.557 nuovi casi. Ma quel giorno i morti (ufficiali) furono ben 793 quindi con tutta probabilità la circolazione effettiva del virus era ben maggiore di quella raggiunta per ora nella seconda ondata. Il 21 marzo furono processati 26.336 tamponi, il 25 ottobre ne abbiamo processati 161.880 e abbiamo scoperto 21.273 positivi. Se ne avessimo processati162mila il 21 marzo probabilmente ne avremmo trovati ben più di 21mila. In Francia domenica scorsa sono stati testati oltre 52mila nuovi positivi, ma le autorità dicono che i nuovi infetti sono almeno 100mila al giorno. Se 50mila infetti sfuggono al test, stai sicuro che in Francia anche qualche decesso comincia a sfuggire ai bollettini ufficiali. D'altra parte ci sono i dati ISTAT. La mortalità in Italia negli ultimi anni è sostanzialmente stabile, ma dato che la popolazione residente è in leggera diminuzione, nel 2018 e nel 2019 i morti erano un po' diminuiti rispetto al picco raggiunto nel 2017. Quest'anno sono tornati ad aumentare a causa del Covid ma almeno a marzo e aprile sono aumentati molto più di quanto si poteva prevedere dai dati Covid ufficiali. Secondo l'Istat ci sono in quei due mesi 16.904 morti di troppo. Nulla di più facile che la gran parte di questi fossero malati di Covid non testati. 

Per ogni deceduto di Covid c'è ne sono tre che muoiono in casa di polmonite e senza test...   ecco un altra bufala ben servita sul piatto d'argento, ma se viene intasato il pronto soccorso per qualche linea di febbre,come lo si può chiamare?? ,insomma gli italiani si allarmano al primo effimero sintomo... e poi ,tutti i decessi sono stati registrati, a meno che i becchini non siano antropofagi..  :)

Modificato da marzianobravo

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Caro Marziano, non attribuirmi cose che non ho scritto. Quella bufala te la sei inventata tu. Ho solo scritto che in marzo e aprile 2020 c'è stato un eccesso di mortalità pari a circa 17.000 rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti e rispetto ai circa 28.000 decessi da Covid certificati in quei due mesi. Non lo dico io lo dice l'ISTAT. Questi eccessi di mortalità ci sono in molti altri paesi. Per es. negli USA, secondo il CDC che è la massima autorità sanitaria, fino al 3 ottobre erano morte circa 299.000 persone in più del previsto alla luce della mortalità degli anni precedenti. Ma in quel momento i decessi confermati da Covid erano circa 214.000 quindi ne mancavano all'appello 85.000. Con tutta probabilità erano per la maggior parte malati di Covid mai testati:

https://www.statnews.com/2020/10/20/cdc-data-excess-deaths-covid-19/

*** di passata che ieri in Cekia sono morte 182 persone. E la Cekia la prima ondata non l'aveva quasi vista. Facendo le proporzioni è come se in Italia ne fossero morte più di mille. Altro che se c'è da allarmarsi! 

Modificato da fosforo311

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9 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Guardate qui come l'ottimo Andrea Crisanti percula (elegantemente senza nominarlo) il supponente virologo in pensione che lo aveva gratuitamente dileggiato. Nonché tutti gli irresponsabili e gli pseudoscienziati che ancora oggi, dopo decine di pubblicazioni sulle riviste internazionali, contestano l'importanza fondamentale del tracciamento degli asintomatici. "La vera lotta contro il virus è una lotta contro chi lo trasmette" dice Crisanti. E aggiunge: escludere gli asintomatici dal tracciamento sarà "una catastrofe annunciata". E non manca di bollare quelle Regioni sciagurate e incapaci che non hanno predisposto il personale e i mezzi per il tracciamento. Addita invece ad esempio i paesi che hanno usato il tracciamento per domare il virus. Come la Cina che è arrivata a fare 9 milioni di tamponi per individuare asintomatici. Crisanti si riferisce alla città di Quingdao (9,4  milioni di abitanti), di cui ho già  parlato nel forum, dove l'intera popolazione è stata testata in 5 giorni per spegnere un piccolo focolaio di 12 casi positivi. 

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/10/26/coronavirus-crisanti-tracciamento-asintomatici

 

E come no !! Accidenti se lo percula !! Ahahahahaha . La cosa che mi fa molto piacere e’ quella di constatare che in questo forum vegetano virologi di assoluto valore mondiale . Ce ne sono diversi !! Poi ce ne e’ uno di livello stratosferico . Già. qualche mese fa, affermò senza arrossire e senza rendersi conto del livello di ridicolo con cui si era immerso , che un Premio Nobel ( sissignori , avete capito bene , un Premio Nobel ...) era inferiore a lui . Ora , dall’alto della sua fama conquistata nel campo medico scientifico mondiale sulla base delle decine e decine di pubblicazioni tradotte in tutte le lingue , sui numerosi convegni internazionali a cui e’ stato invitato come relatore , sulla scorta dei prestigiosi riconoscimenti che le migliori University hanno a lui riservato per l’impegno profuso alla ricerca ed alla formazione dei migliori “cervelli “, il Cazzaro di Napoli ( era a lui che mi rivolgevo ) si prende “giustamente” la briga di dare del pischello al Prof Giorgio Palu’. Lo considera indegno di guardare dall’alto al basso epidemiologi ed infettivologi . Lo definisce un guru costruito dalla televisione e siccome il Cazzaro se ne intende , lo “massacra” definendolo un borioso . Hai capito il nostro Cazzaro ?? Il Cazzaro ha i titoli accademici e medico scientifici per giudicare Il Prof Palu’ . Insomma , Palu’ e’ una vera e propria eccellenza in campo mondiale . Una delle sole 5 personalità non statunitensi a cui e’ stati concesso di tenere Main Congress alla Yale University , alla Columbus University , Alla Stanford University , Titolare della Cattedra alla Philadelphia University , Presidente della Società Europea di Virologia , Riconoscinenti ricevuti da tutte le più titolate Fondazioni di Biotecnologie Molecolari , autore di oltre 380 pubblicazioni tutte tradotte.  Insomma , l’Ebe te napoletano , si sente in diritto ed in dovere di dare dell’incompetente a uno così !!  Il Cazzaro ha fortuna . Oggi esiste internet ed allora gli idio ti , i poveracci, gli invidiosi , i boriosi, li si esprimono . Riavvolgiamo il nastro e torniamo ai tempi dove personaggi simili (come il Cazzaro) salivano su di una panchina di un giardinetto ed inscenavano un comizietto contro qualcuno e/o qualcosa . Ecco , ora pensate a Fisforuccio ed immaginatelo sopra la panchina che urla la sua superiorità nei confronti di Premio Nobel , poi dare dell’incompetente ad uno come il Prof Palu’ . Ecco , io credo che una persona misericordiosa , chiamerebbe una ambulanza affinché il poveretto fosse immediatamente ricoverato nel reparto psichiatria di una struttura ospedaliera pubblica . Ah , pubblico l’intervista del Prof . verso Crisanti . Onestamente se c’e un perculato , mi sembra quest’ultimo e non z Palu’ .

Roma, 19 ott – Altro che virologo, Crisanti è un «entomologo, esperto di zanzare». Così il professor Giorgio Palù, intervenendo a Tv7 Group, ha definito l’«espertone» di coronavirus Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova e guru stellato della pandemia che fa tremare gli italiani ogni volta che apre bocca. Perché sono sempre cattive notizie o previsioni catastrofiche: in una delle sue ultime usciteCrisanti si era addirittura calato nei panni di un moderno grinch del coronavirus, sostenendo che «un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing», creando il panico in tutta la popolazione – specialmente nel settore turistico e del commercio, che con le feste natalizie contava di risollevarsi dal baratro economico causato dall’emergenza sanitaria.

Catastrofico e arrogante

 
 

Crisanti non si limita al catastrofismo, ma ci dà dentro anche sul versante dell’arroganza: ricordiamo ancora i toni della sua querelle con Bassetti, per esempio. Chissà, quindi, se la bastonata di Palù avrà donato un po’ di umiltà al professore padovano. Sì perché Crisanti è stato allievo di Palù, professore di Neuroscienze all’Università di Philadelphia e presidente della Società europea di Virologia. Innanzitutto il luminare ha specificato che Crisanti non è un virologo ma un entomologo, ovvero un esperto di insetti – fatto già evidenziato dal professor Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele, a luglio.

Parassitologo ed entomologo

«Crisanti è un mio allievo. Nel senso che accademicamente l’ho chiamato io da Londra. Non è un virologo. Non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Negli ultimi dieci anni non ne ha mai pubblicato neanche uno di microbiologia. Ma è un esperto di zanzare, come entomologo». Nell’ottobre 2019 Palù aveva ceduto a Crisanti il posto alla guida del Dipartimento di Medicina Molecolare all’Università di Padova. Ai tempi ne parlava così: «C’era bisogno di un sostituto e l’abbiamo trovato in Andrea Crisanti, una figura di primo piano: medico, parassitologo, con una formazione internazionale. La parassitologia sarà la dimensione del futuro: pensiamo ai cambiamenti climatici, ai nuovi parassiti che si vanno diffondendo e ai cosiddetti vettori, gli insetti che trasmettono alcune malattie. Ad esempio la zanzara tigre è vettore di zika, dengue, chikungunya e febbre gialla». Parassitologo ed entomologo: il patentino di virologo glielo ha dato, sostanzialmente, la stampa mainstream. Che è un po’ come dire di essere laureati all’Università della vita su Facebook, per intenderci.

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