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Carissimo Mancini.....
Iniziata da
cortomaltese-im,
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Inviata
Il livello culturale e intellettuale dei campioni (o ex campioni) del calcio, salvo rarissime eccezioni, è quello che è. L'ultimo esempio viene dallo strapagato Suarez, raccomandato di lusso alle prese con un esame di italiano. L'uruguagio è soprannominato Dracula perché in campo ha il morso facile, ma a me i suoi dentoni, più che un vampiro, ricordano quelli di un asino. Del resto, come è noto, il calcio è uno sport dove si usano molto più i piedi che la testa. E Roberto Mancini era bravissimo (con i piedi). Ieri il c.t. della nazionale ha detto, in buona fede, una colossale provolonata. Ha detto, replicando al ministro della Salute, che lo sport è un diritto come la scuola. Naturalmente egli non pensava allo sport in astratto e in generale, nel qual caso la provolonata sarebbe stata più lieve, e nemmeno al calcio in generale, quello in cui il 99,9% dei praticanti non ci guadagna niente o non arriva a fine mese, ma pensava ai professionisti strapagati della serie A e della nazionale, ai ricchi club e ai loro incassi milionari. L'osservazione di Corto Maltese è giusta: le chiusure degli stadi o le limitazioni di pubblico non limitano l'attività calcistica in sé, al massimo limitano gli stipendi dei calciatori. Però è anche vero che con il lockdown i campionati sono stati fermi per mesi e non è affatto escluso che non li si debba fermare ancora. Secondo me l'erroraccio di Mancini sta nel paragone con la scuola. I diritti dei cittadini sono molteplici. Anche essere vegetariani o collezionare francobolli sono diritti, ma c'è una scala di valori. Sicuramente l'istruzione occupa uno dei posti più alti, ma non più in alto del diritto alla salute. Certo uno dei modi per mantenersi in buona salute è praticare attività fisica, il che però è in generale cosa diversa dal fare sport, che implica la componente agonistica. Si ha diritto a fare sport ma si può vivere bene e in buona salute anche senza praticare discipline sportive. Mentre senza istruzione non si va da nessuna parte. Perfino un autodidatta (come il mio barbiere) ha avuto bisogno di qualcuno che lo istruisse e che gli insegnasse almeno a leggere e a scrivere, nonché i princìpi della civiltà e della logica. In tempo di guerra furono cancellate le Olimpiadi (con il Covid per ora sono state solo rimandate, ma ci sono forti dubbi anche per il 2021) e in Italia si fermarono i campionati sportivi, ma non si fermò la scuola. Mai: le lezioni si fermavano solo quando scattava l'allarme bombardamenti, cessato il quale si tornava in classe, come mi raccontavano i miei genitori. Mentre il Covid ha fermato per mesi anche la scuola. Quindi il paragone e le pretese di Mancini sono campati in aria. In un piano eventuale di chiusure mirate gli stadi andranno certamente chiusi molto prima delle scuole.
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