il governo dei kompagni sta dalla parte dei ceti deboli...difatti ecco un ottimo esempio

 “La crescita economica non può più essere considerata sufficiente per favorire una vita felice”, disse il premier Giuseppe Conte il 22 giugno scorso durante il Forum internazionale del Gran Sasso. “Il nostro piano di resilienza sarà motore della crescita”, ha detto ieri il primo ministro intervenendo al centenario di Confagricoltura. Un lodevole chiodo fisso quello di Conte: la crescita economica dell’Italia. Peccato che l’azione del suo governo sia un disastro totale e a crescere nel frattempo sono soltanto le bollette dell’energia che i cittadini italiani dovranno pagare da ottobre. Ecco l’unico concreto risultato ottenuto dalle politiche dell’esecutivo giallofucsia: il rialzo record nel prossimo trimestre delle tariffe, che saliranno per l’elettricità del 15,6% e del gas naturale dell’11,4%. Insomma dal primo ottobre al 31 dicembre ci ritroveremo a dover pagare bollette salatissime. Secondo Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, questo impressionante aumento è dovuto alla ripresa delle attività economiche dopo il lockdown e il conseguente incremento della domanda di energia soprattutto per quanto riguarda le imprese. Ora, non sappiamo se ridere o piangere, ma a pelle propendiamo più per la seconda opzione. Parlare di ripresa delle “attività economiche” ci risulta piuttosto offensivo nei confronti di chi è stato costretto a tenere chiusa la propria attività per mesi e adesso si ritrova a stringere i denti per arrivare alla fine del mese. Se poi per “ripresa” intendiamo la semplice riapertura, va da sé che questo aumento esponenziale è ancor più incomprensibile e inaccettabile.

Modificato da director12

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