la nuova prossima geografia italica
Iniziata da
dune-buggi,
16 messaggi in questa discussione
7 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:Bellissima Italia Futura, piena di fika di tutti i colori !!!
fantageopolitica per menti labili non supportata da nessun dato
Il Corpo Forestale dello Stato è stato sciolto nel dicembre del duemila sedici ... facendolo confluire nei Carabinieri (se proprio si voleva chiudere sarebbe stato logico farlo confluire nella Polizia). Sarebbe interessante conoscere il nome del ministro che ha commesso una simile assurdità e per quali motivi.
1 ora fa, cortomaltese-*** ha scritto:Dica a Fedriga di mettere i reticolati a Gorizia.
stiamo organizzando le procedure per stendere le reti elettriche come si fa con le mucche e le pecore effinché non escano da recinto, ma anche per non far entrare i lupi ed altri predatori.
3 minuti fa, dune-buggi ha scritto:stiamo organizzando le procedure per stendere le reti elettriche come si fa con le mucche e le pecore effinché non escano da recinto, ma anche per non far entrare i lupi ed altri predatori.
Bravi !
26 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:Bravi !
magari per non far uscire certi padani ?
parco giochi per kumu nisti al pascolo - da sinistra a destra -
seicentodieci - centotrentacinque - cortomaltese - risataaltoadige -
sul retro altri due soggetti in fase di indottrinamento
Modificato da dune-buggi
In questo momento, pm610 ha scritto:fuori campo quella nera chiamata d&b
certo, hai ragione, le pecore dal manto nero sono quelle che offrono il latte più pregiato. Quelle bianche solo la lana. Mi viene in mente un paragone tra i cigni bianchi (insignificanti e tutti uguali) ed i cigni neri, assai più nobili ed indipendenti. - buona pioggia bellunese a tutti.
Caro d/B, nelle immagini di questa tua discussione ciò che mi salta subito all'occhio è la presenza di molte frontiere, direi troppe, troppe linee di confine, o troppe linee di "chiusura" come direbbe un topologo. Queste linee che separano due o più insiemi sono molto delicate, sia sotto l'aspetto politico che sotto quello matematico (o topologico). Bisognerebbe tagliarle, come si è fatto per i parlamentari. Io non so come cambierà la geografia dell'Italia o del mondo nei prossimi decenni o secoli. Ma temo che cambierà soprattutto nelle fasce costiere. Nel senso che rischiamo di vederle arretrare e di vedere sparire atolli, piccole isole e intere città come Venezia, MOSE o non MOSE. È recente un articolo su Nature dove si parla degli effetti irreversibili dello scioglimento dei ghiacci dell'Antartide nel caso in cui superassimo una soglia di temperatura alla quale siamo ormai pericolosamente vicini. Mentre è ben noto che se anche si sciogliessero tutti i ghiacci galleggianti dell'Artico il livello dei mari non si alzerebbe di un solo millimetro (per la stessa ragione per la quale un cubetto di ghiaccio che galleggia emergendo oltre il bordo di un bicchiere pieno, sciogliendosi non fa uscire una sola goccia d'acqua dal bicchiere). Il problema è duplice, perché lo scioglimento dei ghiacci del Polo Sud non solo farebbe alzare di metri il livello dei mari, ma ridurrebbe l'albedo della Terra, cioè il suo coefficiente di riflessione della radiazione solare, e la temperatura globale crescerebbe ulteriormente (questo vale anche per lo scioglimento dei ghiacci artici). Inoltre gli scienziati ci dicono che una volta sciolti questi ghiacci, per farli riformarli non basterebbe ritornare alla temperatura che c'era prima ma bisognerebbe scendere a un valore sensibilmente più basso. In altri termini lo scioglimento e la riformazione dei ghiacci è un processo con isteresi. Per capirci, analogo quello tipico di un termostato (dove la temperatura che lo porta in ON è diversa e maggiore di quella che lo porta in OFF) o del ciclo di magnetizzazione-smagnetizzazione di un materiale ferromagnetico. Anche il processo del riscaldamento globale legato all'effetto serra non può essere invertito semplicemente riducendo le emissioni antropiche di gas serra. Perché la concentrazione di questi gas in atmosfera tenderebbe comunque ad aumentare. Perfino azzerando le emissioni (come Bill Gates si augura che avvenga entro il 2050) servirebbero secoli o forse millenni prima di tornare ai valori di temperatura dell'era preindustriale. Davanti a questi problemi e a queste sfide globali ed epocali che ci attendono (noi e le future generazioni), e rispetto ai quali perfino questa pandemia è poca cosa, a me pare che le linee di frontiera non siano altro che intralci. La cosa migliore è unire le forze e le intelligenze e seguire la scienza quando ci indica dove stiamo andando e i rischi che corriamo se non cambiamo rotta, ma anche quando ci dice da dove veniamo. E la scienza ci dice che con tutta probabilità noi (intendo 7 miliardi e mezzo di persone su questo pianeta) discendiamo TUTTI da un'unica donna, la cosiddetta Eva Mitocondriale. Una donna vissuta in Africa circa 150.000 anni fa. Forse, se pensassimo a questo fatto, a questa antica nonna comune di tutti noi, non ci guarderemmo l'un l'altro come lupi, ma come fratelli e sorelle (o almeno come cugini) che stanno tutti sulla stessa barca. Saluti
Modificato da fosforo311Crea un account o accedi per commentare
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