Speranza?? Sarà....

"Quando il vaccino arriverà il problema sarà un altro, decidere a chi darlo. All'inizio ne avremo poche dosi, due o tre milioni. La mia proposta è che sia gratuito e che arrivi prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa".

 

Mi sembra giusto...

lasciamo che a morire siano i giovani.

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16 messaggi in questa discussione

16 minuti fa, il.pignonista ha scritto:

"Quando il vaccino arriverà il problema sarà un altro, decidere a chi darlo. All'inizio ne avremo poche dosi, due o tre milioni. La mia proposta è che sia gratuito e che arrivi prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa".

 

Mi sembra giusto...

lasciamo che a morire siano i giovani.

ma  i  giovani   sono  quelli   che    vogliono  andare   in   disco e  che  sostengono  che   a  loro  il  covid  fa  un  baffo  ?   Poi  non  mi    sembra   che    siano   quelli  più  a  rischio  se  non   si  mettono  loro a  rischio  ....

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26 minuti fa, il.pignonista ha scritto:

"Quando il vaccino arriverà il problema sarà un altro, decidere a chi darlo. All'inizio ne avremo poche dosi, due o tre milioni. La mia proposta è che sia gratuito e che arrivi prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa".

 

Mi sembra giusto...

lasciamo che a morire siano i giovani.

Mi pare di capire che lei sarebbe dell'idea di vaccinare prima quelli che non muoiono e non finiscono intubati.

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia&ved=2ahUKEwii1Njhn9XrAhWSOcAKHd30Dy4QFjAAegQIARAB&usg=AOvVaw0-fPqauEcUa9F1Uph0rf9W

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12 minuti fa, il.pignonista ha scritto:

ecco i diretti interessati

 

9_9

Spiritosone...... però i dati dicono che i giovani sotto i 40 anni di solito escono dagli ospedali (quando raramente ci finiscono) con le loro gambe.

Sopra i 70 anni, invece, spesso e poco volentieri, ma escono con i piedi in avanti.

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30 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Spiritosone...... però i dati dicono che i giovani sotto i 40 anni di solito escono dagli ospedali (quando raramente ci finiscono) con le loro gambe.

Sopra i 70 anni, invece, spesso e poco volentieri, ma escono con i piedi in avanti.

mi perdoni signor cortomaltse, ma la battuta ci stava tutta, in ogni caso le priorità sono decidsamente altre, lavoratori essenziali, quelli a contatto diretto col pubblico per esempio, in tutti settori, pubblico o privato.  Io ho 73 anni e un bypass aorta-bifemorale, quindi sarei fra i primi ad essere agevolato, ma le assicuro che preferirei fossero i miei nipoti ad essere vaccinati, comunque nel bene o nel male io la mia vita l'ho vissuta, e sarebbe egoistico da parte mia e da parte di chuinque sia over 70 chiedere che a rischiare, siano i giovani, anche se "apparentemente", come cita lei, pare siano meno a rischio. Mi stia bene.

:D

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39 minuti fa, il.pignonista ha scritto:

mi perdoni signor cortomaltse, ma la battuta ci stava tutta, in ogni caso le priorità sono decidsamente altre, lavoratori essenziali, quelli a contatto diretto col pubblico per esempio, in tutti settori, pubblico o privato.  Io ho 73 anni e un bypass aorta-bifemorale, quindi sarei fra i primi ad essere agevolato, ma le assicuro che preferirei fossero i miei nipoti ad essere vaccinati, comunque nel bene o nel male io la mia vita l'ho vissuta, e sarebbe egoistico da parte mia e da parte di chuinque sia over 70 chiedere che a rischiare, siano i giovani, anche se "apparentemente", come cita lei, pare siano meno a rischio. Mi stia bene.

:D

Io sono under 70. Penso che il personale sanitario debba avere la priorità. Poi le forze dell'ordine. Poi gli anziani e i soggetti a rischio. 

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ecco appunto, comincio a pensare che non si trattasse du una battuta.

(cagasotto)

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anch'io sono d'accordo col sig pignonista, vaccinare i giovani prima dei vecchi.

Come si sa, muoiono parecchi giovani ma i vecchi muoiono tutti, quindi non c'è differenza se avranno o non avranno il vaccino,  per di più, se muore anticipatamente un vecchio, il giovane avrà il vantaggio di una pensione in meno da sostenere.:DO.o

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Se posso dire la mia, ciascuno può pensare come crede, ma in un paese civile e in uno stato di diritto la vita di un 90enne malato terminale  vale esattamente quanto quella di un lattante assetato e pimpante. Non credo proprio che ci sia una norma o una legge nel nostro ordinamento che prescriva o suggerisca qualcosa di diverso da quanto sopra. E in uno stato di diritto le scelte del governo devono conformarsi alla Costituzione e alle leggi. Naturalmente, in presenza di una risorsa limitata, la logica e un principio di economia suggeriscono di usarla nel modo più efficiente possibile. Ebbene, qual è la finalità della risorsa vaccino? È immunizzare, cioè proteggere le persone da un patogeno potenzialmente letale. Ma nel caso del Covid-19 la letalità effettiva varia fortemente (entro ben 5 ordini di grandezza) in relazione all'età e alla eventuale presenza di comorbità. Di conseguenza, le prime dosi disponibili di un eventuale vaccino (N.B. non è affatto detto che se ne troverà uno efficace) andranno somministrate agli operatori sanitari e agli anziani con comorbità, ma anche un giovane con gravi patologie dovrebbe essere tra i primi a vaccinarsi. Un analogo principio fu applicato nelle fasi più critiche dell'epidemia quando nei reparti di terapia intensiva non c'era posto per tutti i malati gravi. In quel caso fu giusto dare la precedenza ai più giovani, ma non perché le loro vite fossero più preziose, bensì perché i più giovani avevano maggiori probabilità di rispondere positivamente al trattamento intensivo. Quella scelta, per quanto dolorosa, rendeva più efficiente l'uso di una risorsa limitata (posti in terapia intensiva) finalizzata a salvare vite. 

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

la vita di un 90enne malato terminale  vale esattamente quanto quella di un lattante assetato e pimpante.

ecco si appunto, pari opportunità.

:/

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In Italia come nel mondo, signor fosforo, indipendentemente che ci sia uno stato di diritto oppure no, vige una legge naturale: sopravvive il più forte.

O comunque chi ha maggiori risorse nell'adattarsi.

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11 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Se posso dire la mia, ciascuno può pensare come crede, ma in un paese civile e in uno stato di diritto la vita di un 90enne malato terminale  vale esattamente quanto quella di un lattante assetato e pimpante. Non credo proprio che ci sia una norma o una legge nel nostro ordinamento che prescriva o suggerisca qualcosa di diverso da quanto sopra. E in uno stato di diritto le scelte del governo devono conformarsi alla Costituzione e alle leggi. Naturalmente, in presenza di una risorsa limitata, la logica e un principio di economia suggeriscono di usarla nel modo più efficiente possibile. Ebbene, qual è la finalità della risorsa vaccino? È immunizzare, cioè proteggere le persone da un patogeno potenzialmente letale. Ma nel caso del Covid-19 la letalità effettiva varia fortemente (entro ben 5 ordini di grandezza) in relazione all'età e alla eventuale presenza di comorbità. Di conseguenza, le prime dosi disponibili di un eventuale vaccino (N.B. non è affatto detto che se ne troverà uno efficace) andranno somministrate agli operatori sanitari e agli anziani con comorbità, ma anche un giovane con gravi patologie dovrebbe essere tra i primi a vaccinarsi. Un analogo principio fu applicato nelle fasi più critiche dell'epidemia quando nei reparti di terapia intensiva non c'era posto per tutti i malati gravi. In quel caso fu giusto dare la precedenza ai più giovani, ma non perché le loro vite fossero più preziose, bensì perché i più giovani avevano maggiori probabilità di rispondere positivamente al trattamento intensivo. Quella scelta, per quanto dolorosa, rendeva più efficiente l'uso di una risorsa limitata (posti in terapia intensiva) finalizzata a salvare vite. 

Il problema se cosi si può dire..come nel picco della pandemia vi è stato il panico, anche nell'accedere al vaccino vi sarà trambusto, ognuno penserà a sé tenterà di scavalcare la fila, alcuni saranno presi x la gola ed invitati a pagare ,la campagna a scopo di lucro,in fermento, scene già viste con mascherine, guanti,,insomma ci facciamo sempre riconoscere, italiani brava gente?? Un luogo comune tratto da un film che come tale rimane solo su pellicola, guardatela in faccia la realtà, e meno dura,e cominciate a farvi il segno della croce ...si salvi chi può..

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

In Italia come nel mondo, signor fosforo, indipendentemente che ci sia uno stato di diritto oppure no, vige una legge naturale: sopravvive il più forte.

O comunque chi ha maggiori risorse nell'adattarsi.

È vero, questa è una legge della Natura (e non solo della giungla come a volte la si definisce), ma è anche vero che una sola delle innumerevoli specie esistenti in natura si è evoluta verso la società civile e lo Stato di diritto. Queste dunque sono eccezioni e non regole nel mondo naturale, e una delle loro peculiarità è per l'appunto il proteggere, il privilegiare i più deboli. Se fosse stato una scimmia antropomorfa, probabilmente Stephen Hawking sarebbe morto poco dopo la comparsa dei primi sintomi della sua grave malattia invalidante. Ma gli scimpanzé non scoprono l'evaporazione quantistica dei buchi neri. Peraltro l'evoluzione di una specie non è mai del tutto casuale. Nelle specie animali generalmente sono i genitori che si prendono cura dei figli (per il tempo strettamente necessario) e non viceversa. In altri termini io credo che la pietas, il sentimento tenuto in somma considerazione dagli antichi (oggi lo è assai meno) e raffigurato nell'immagine di Enea che trasporta sulle spalle il vecchio padre Anchise, abbia origine in un istinto primordiale della nostra specie. Il quale ha avuto un concreto e importante ritorno in termini evoluzionistici perché vivere a lungo significa accumulare molte esperienze e poterle trasmettere ai giovani, anche per più di una singola generazione. Perfino le società più ciniche e guerriere ma civili, come Sparta, proteggevano i deboli. Quella dei bambini malati e deformi che venivano abbandonati al freddo e alle bestie feroci nei boschi del monte Taigeto è solo una leggenda. Le ossa ritrovate appartengono solo ad adulti, probabilmente criminali condannati a morte. L'istinto di protezione verso i deboli è così forte da spingere talora ad atti e comportamenti eroici, al sacrificio della vita. Purtroppo anche le regole di pietà e di civiltà hanno le loro ampie eccezioni. Ci fanno inorridire le testimonianze sulle bestie schifose che si sono accanite contro un ragazzo coraggioso ma esile, fino a infierire sul suo corpo inerme. L'istinto primordiale di protezione verso i deboli era assente in quelle bestie? Non credo, credo che sia stato sopraffatto e oscurato dall'odio razziale, l'istinto animalesco che talora deborda nei soggetti più irrazionali, incivili e ignoranti.  

Modificato da fosforo311

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

È vero, questa è una legge della Natura (e non solo della giungla come a volte la si definisce), ma è anche vero che una sola delle innumerevoli specie esistenti in natura si è evoluta verso la società civile e lo Stato di diritto. Queste dunque sono eccezioni e non regole nel mondo naturale, e una delle loro peculiarità è per l'appunto il proteggere, il privilegiare i più deboli. Se fosse stato una scimmia antropomorfa, probabilmente Stephen Hawking sarebbe morto poco dopo la comparsa dei primi sintomi della sua grave malattia invalidante. Ma gli scimpanzé non scoprono l'evaporazione quantistica dei buchi neri. Peraltro l'evoluzione di una specie non è mai del tutto casuale. Nelle specie animali generalmente sono i genitori che si prendono cura dei figli (per il tempo strettamente necessario) e non viceversa. In altri termini io credo che la pietas, il sentimento tenuto in somma considerazione dagli antichi (oggi lo è assai meno) e raffigurato nell'immagine di Enea che trasporta sulle spalle il vecchio padre Anchise, abbia origine in un istinto primordiale della nostra specie. Il quale ha avuto un concreto e importante ritorno in termini evoluzionistici perché vivere a lungo significa accumulare molte esperienze e poterle trasmettere ai giovani, anche per più di una singola generazione. Perfino le società più ciniche e guerriere ma civili, come Sparta, proteggevano i deboli. Quella dei bambini malati e deformi che venivano abbandonati al freddo e alle bestie feroci nei boschi del monte Taigeto è solo una leggenda. Le ossa ritrovate appartengono solo ad adulti, probabilmente criminali condannati a morte. L'istinto di protezione verso i deboli è così forte da spingere talora ad atti e comportamenti eroici, al sacrificio della vita. Purtroppo anche le regole di pietà e di civiltà hanno le loro ampie eccezioni. Ci fanno inorridire le testimonianze sulle bestie schifose che si sono accanite contro un ragazzo coraggioso ma esile, fino a infierire sul suo corpo inerme. L'istinto primordiale di protezione verso i deboli era assente in quelle bestie? Non credo, credo che sia stato sopraffatto e oscurato dall'odio razziale, l'istinto animalesco che talora deborda nei soggetti più irrazionali, incivili e ignoranti.  

Ci dispiace ma nell'antica Sparta si facevano sacrifici umani di infanti per ingraziarsi gli dei,se una matrona rimaneva vedova veniva sacrificata col defunto,altro che difesa dei più deboli ,la nostra società occidentale tanto definita civile si attesta sugli stessi canoni,si usa la distruzione psicologica,lo stress,le intimidazioni, le costrizioni fino alla perdita del lavoro,e la mancanza di prospettiva futura,altro esempio le barriere architettoniche con eventuale umiliazione degli invalidi ,si sta facendo poco x i deboli,di fatto il Rdc che dovrebbe togliere dalla strada i disperati non ha avuto gli effetti desiderati, dobbiamo andare avanti?? Speriamo sia sufficiente 

Modificato da marzianobravo

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l'inps, ente pagatore di pensioni anzianità, vekkiaia ed altre,  l'idea di salvare i giovani sarà preferita affinkè, con dipartita precoce anziani pensionati, possibilmente vedovi ( niente reversibilità) , risparmierà denaro da spendere in scempiaggini tra cui pagare pensione a ki bastano poki anni di posa kulo su certe seggiole o persone propense allungare periodo di lavoro agli altri tranne se stessi.

son sempre stata dell'idea ke alla nostra ora, virus o vaccino si partirà.

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56 minuti fa, marzianobravo ha scritto:

Ci dispiace ma nell'antica Sparta si facevano sacrifici umani di infanti per ingraziarsi gli dei,se una matrona rimaneva vedova veniva sacrificata col defunto,altro che difesa dei più deboli ,la nostra società occidentale tanto definita civile si attesta sugli stessi canoni,si usa la distruzione psicologica,lo stress,le intimidazioni, le costrizioni fino alla perdita del lavoro,e la mancanza di prospettiva futura,altro esempio le barriere architettoniche con eventuale umiliazione degli invalidi ,si sta facendo poco x i deboli,di fatto il Rdc che dovrebbe togliere dalla strada i disperati non ha avuto gli effetti desiderati, dobbiamo andare avanti?? Speriamo sia sufficiente 

Come al solito non citi le fonti di ciò che scrivi. I sacrifici umani, riti religiosi praticati nelle culture primitive e presso alcune antiche civiltà erano rarissimi nell'antica Grecia. A Sparta furono aboliti già all'epoca di Licurgo (VIII secolo a.c.). Mentre la faccenda dei bambini handicappati gettati da un rupe del monte Taigeto è una pura leggenda. Nel dirupo sono state trovate solo ossa di adulti, cioè di criminali condannati a morte. Sui sacrifici delle vedove fai confusione con il rito indiano del Sati. A Sparta il capofamiglia non era l'uomo ma la donna. 

Il reddito di cittadinanza, dopo una partenza lenta, si sta rivelando un grande successo. Al momento ne beneficiano oltre 1 milione di nuclei familiari per un totale di circa 3 milioni di persone. Secondo il sociologo De Masi è una delle più importanti riforme degli ultimi 30 anni e ha contribuito ad abbassare la disuguaglianza. 

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