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Sbaglierò io, ma avverto una inusuale “sobrietà” da parte di Salvini (e Meloni) nel commentare il massacro inaudito e straziante di Willy Monteiro a Colleferro.
Strano, perché di solito sono politici che parlano molto.
Verrebbe quasi da pensare che, se la vittima non fosse stata di colore e gli assassini non fossero stati italiani (e fascisti), entrambi avrebbero parlato molto, ma molto di più.
E magari, se la vittima fosse stata italiana e i macellai extracomunitari, ci avrebbero marciato per anni con la propaganda.
Ma sicuramente sbaglio io.
Oggi sceneggiata ad imitazione della statuina di Milano , cosa già vista e hanno ben poca fantasia questi bufalari maldestri
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Inviata
Riflessione seria basata sulla logica.
Oggi Alessandro Vergallo, presidente degli anestesisti italiani, dice chiaramente che "I pazienti che arrivano in terapia intensiva hanno sviluppato la malattia come nei mesi di inizio della pandemia. Non ci convince chi dice che il patogeno si è indebolito".Ovviamente al lancio della notizia si è scatenato l’inferno.Un commento però in particolare mi ha colpito: “Ma ci provate gusto a fare terrorismo?”.Ora io non voglio scadere nel “professorismo” fastidioso, altezzoso. Ma davvero ho trovato quel commento, e tanti altri sulla stessa falsa riga, di un’immaturità unica.Perché infatti il dott. Vergallo, medico professionista, dovrebbe provare piacere a fare terrorismo? O Speranza, o Conte o chiunque altro sia nelle condizioni di fare appelli o affermazioni in materia (in un senso o nell’altro: come medico o istituzione). Non passa per il cervello che non sia terrorismo, ma pura constatazione? O, meglio ancora, responsabilità?Io penso allora che questa immaturità, che spesso coglie tante persone (tutti eh, siamo tutti umani), rischi però ora di creare un enorme problema culturale in questo Paese. Di incancrenirsi e diventare parte del sistema, portandoci a volere, a desiderare che qualcuno ci chiuda davvero gli occhi sui problemi che non vogliamo vedere, perché così è più comodo.E ciò è un problema perché è così che nascono i "mostri” in politica: quando c’è un popolo che inizia a chiedere che gli si dica non la cosa più giusta, ma quella più comoda, iniziano a spuntare i venditori di fumo pronti ad offrirgliela in cambio del voto. Venditori di fumo che una volta pieni di voti si trasformano, puntualmente, in "mostri".
E il risultato sulla società è quasi sempre un disastro. Garantito.
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