Napule millecolore ....!!

E poi un ebe te mi chiama razzista antinapoletano !! No no , giusto e codificato !! Napoli e’ la palla al piede dell’Italia ...!! 

ECONOMIA
24/08/2020 15:21 CEST

3mila aziende sospettate di frode della cassa Covid

L’indagine Inps ha stilato una blacklist con tutte le aziende attenzionate, ora al vaglio per l’accertamento di possibili reati. Sicilia in testa alla speciale classifica (con 465 aziende), ma da sola Napoli è subito sotto

 
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
3mila aziende sospettate di frode della cassa
AVI ROZEN VIA GETTY IMAGES

Qualcuno ha pensato di tirare dentro un cugino o comunque un parente, insomma qualcuno di fidato da far figurare come dipendente. Qualcun altro ha pensato all’amico, altrettanto fidato. Tutti sono stati attenti alla stessa cosa: indicare una data precisa nella comunicazione inviata all’Inps per la nuova assunzione. Entro e non oltre il 17 marzo. Perché il 17 marzo è stato approvato il Cura Italia, il decreto del Governo che ha messo in moto la macchina della cassa integrazione per fronteggiare l’emergenza Covid. I parenti e gli amici sono risultati così lavoratori anche se in quell’azienda non ci hanno messo mai piede. E l’azienda ha potuto chiedere per loro i soldi della cassa. I soldi dello Stato, quindi degli italiani. E potrebbero averlo fatto migliaia di aziende. La Direzione antifrode e gli ispettori dell’Inps ne hanno bloccate 3.075. Tutte a rischio frode. 

Ma quella delle assunzioni retrodatate non è il solo escamotage che queste aziende furbette hanno messo in campo per provare a ottenere la cassa Covid. L’alert è scattato anche per assunzioni fittizie, non solo retroattive, e anche per aziende fittizie. Arriva la crisi, arrivano i soldi dello Stato, nascono nuove aziende. Create ad hoc solo per ottenere la cassa integrazione. Il rischio di una frode è nella possibilità che queste aziende esistano solo sulla carta, quella inviata all’Istituto di previdenza per informarlo dell’iscrizione avvenuta. Perché? La risposta è nella natura di queste neo aziende: fanno parte di settori incompatibili con il lockdown. 

I dati 

C’è un’indagine, di cui Huffpost è a conoscenza, che la Direzione e gli ispettori di vigilanza dell’Inps hanno portato a termine il 31 luglio. Contiene una black list con tutte le aziende a rischio frode proprio in relazione alla richiesta e all’ottenimento della cassa integrazione Covid. Aziende che sono state bloccate dall’Istituto e che ora sono al vaglio delle strutture preposte per l’accertamento della frode. Un check che si accompagna a un’istruttoria da parte delle sedi dislocate sul territorio per respingere definitivamente la richiesta dell’ammortizzatore sociale. 

L’indagine prende in considerazione il periodo aprile-giugno e il numero delle aziende che hanno provato a intascarsi la cassa integrazione pagata dallo Stato è di gran lunga superiore a quello registrato nell’intero 2019. L’anno scorso, infatti, le aziende attenzionate e bloccate sono state circa 2.300. Quest’anno sono 3.075, ma in appena tre mesi. 

La geografia delle aziende a rischio frode

Il fenomeno è trasversale se si prende in considerazione l’ubicazione delle aziende. Si va dalla Sicilia, con 465 aziende, al Lazio (265), all’Emilia-Romagna (238). In testa c’è la Direzione coordinamento metropolitano di Napoli (l’Inps ha venti direzioni regionali, una per ogni Regione, ma per tre città esiste anche una Direzione di coordinamento metropolitano) con 457 casi. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

1 messaggio in questa discussione

neanche questa sua denuncia ha interessato i suoi numerosi lettori, ridicola marketta pisana dalla boccuccia d'oro.

10rih6x.gif

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora