I gufi allarmisti mica ignorano..la verità??NON sanno leggere

Siamo arrivati a questa conclusione 

..i gufi allarmisti hanno paura di essere contagiati..macché... siamo noi che abbiamo paura la trasmissione del loro anafalbetismo..xché di questo si tratta..come i muli da soma.. vanno dritti x la loro strada coi paraocchi..guai ha guardarsi in giro..ha confrontarsi macché..Zangrillo e Bassetti..due negazionisti ..certamente..come loro sono Albert Einstein ...noi apparteniamo al popolo..ma non ci sentiamo così sc.e.mi..magari per qualcuno lo siamo...ma devono confutare la cosa coi fatti...come del resto provino a smentire ..che gli ospedali sono vuoti...bel rebus vero??

Modificato da marzianobravo

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16 minuti fa, marzianobravo ha scritto:

Siamo arrivati a questa conclusione 

..i gufi allarmisti hanno paura di essere contagiati..macché... siamo noi che abbiamo paura la trasmissione del loro anafalbetismo..xché di questo si tratta..come i muli da soma.. vanno dritti x la loro strada coi paraocchi..guai ha guardarsi in giro..ha confrontarsi macché..Zangrillo e Bassetti..due negazionisti ..certamente..come loro sono Albert Einstein ...noi apparteniamo al popolo..ma non ci sentiamo così sc.e.mi..magari per qualcuno lo siamo...ma devono confutare la cosa coi fatti...come del resto provino a smentire ..che gli ospedali sono vuoti...bel rebus vero??

Se qualcuno si crede Albert Einstein..noi gli diciamo  "che c.a.z.z.o ci fai sulla pianta.!!.scendi subito...tutta quell'aria ti fa male"..Insomma nessuno è infallibile..xro' ci sarà qualcuno serio???

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Zangrillo  e Bussetti  valgono   come   gli  altri  che  li  smentiscono  poi  dal  medico  del pregiudicato  piduista  è  tutto  dire...non  è  che  è  in  conflitto  d'interessi  dover  tenere   a  disposizione  la  sua  clinica  per  il  covid   quanti  soldi li fa  perdere  ?  Ma  si   lei  è  socio della  santadechè e  del  brigatore   non  può    parlare  altrimenti 

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Caro Marziano, da tempo ho la sensazione che tu confonda l'allarme con l'allarmismo e la prudenza con la paura. Il che è come confondere l'essere persone perbene con il perbenismo o l'essere uomini veri con il maschilismo. Sono cose molto diverse anche se ognuno è libero di pensare come crede.

Però i numeri sono numeri e non c'è opinione che tenga. Oggi abbiamo registrato in Italia 642 nuovi positivi, per trovarne di più dobbiamo risalire a quasi 3 mesi fa, al 23 maggio (669). Quel giorno avemmo però 119 morti, oggi "solo" 7. Il 31 maggio contammo ancora 75 morti ma Zangrillo disse che il virus era "clinicamente inesistente". I casi attivi sono in crescita dal 29 luglio quando toccarono il minimo a quota 12.230. In 3 settimane sono saliti di oltre 3000 unità, oggi sono 15.360. Naturalmente sono molti meno che a maggio: il 23 maggio erano quasi 58.000. Anche i ricoveri in terapia intensiva sono in netta crescita per quanto su valori assoluti ancora bassi. Il minimo fu toccato anche per questo parametro il 29 luglio con 38 ricoverati gravi. Oggi sono 66. Il 23 maggio erano 572. Questi numeri spiegano perché oggi abbiamo assai meno morti che a fine maggio. Non perché il virus sia clinicamente morto ma perché è meno diffuso: oggi abbiamo assai meno casi attivi e assai meno casi gravi. Questi ultimi però ci sono e sono in aumento: 28 letti in più occupati nei reparti di terapia intensiva in 3 settimane. Ma in queste ultime 3 settimane i pazienti entrati in terapia intensiva sono molti di più di 28. Infatti in questo periodo abbiamo avuto 283 morti. Ipotizzando che solo la metà di questi, cioè 142, siano passati dai reparti intensivi prima del decesso, essi hanno liberato altrettanti posti. Aggiungendo i 28 di cui sopra siamo a 170, cui dobbiamo aggiungere i guariti o i dimessi dalle terapie intensive. Voglio sperare che in questa fase dell'epidemia da questi reparti escano più vivi che morti. Speranza basata anche sul giudizio del dottor Zangrillo. Ammettendo allora che almeno in 142 siano usciti vivi dalle terapie intensive in tre settimane, il totale degli ingressi sale a 312. Arrotondiamo a 300: vuol dire che ultimamente entrano in terapia intensiva circa 100 malati gravi a settimana. Con buona pace di Zangrillo. I numeri sono ancora relativamente bassi ma il trend è preoccupante. Da 38 a 66 ricoverati in terapia intensiva in 3 settimane. Un semplice calcolo mostra che, tenendo costante questo ritmo di crescita, in circa 5 mesi, cioè a fine gennaio, ritorneremo al drammatico picco di aprile: 4068 ricoverati in terapia intensiva. 

Modificato da fosforo311

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