legge ad personam
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director12,
10 messaggi in questa discussione
9 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Mi rifiuto di credere che il Pd o qualsiasi altro partito possa avere depenalizzato gli atti vandalici con danneggiamento di un bene privato come l'automobile o di un bene pubblico come un autobus di linea. Fornisci qualche dettaglio in più.
ecco perito,accontentato!! non stare troppo male..è la mera realta'!! lo dico io?? none..ma VIRGILIO MOTORI!! ah la legge è del pd...cosi'..tanto per cambiare...vero wronsco,quello che asserisce che il pd ha legiferato per gli italiani..il panzopne ligure!!
http://motori.virgilio.it/notizie/danneggiare-auto-non-e-piu-reato/98607/?ref=virgilio
La vergogna non e’ tanto Direttoretto abituato alle notizie di cronaca nera , la vergogna sta nel Cazzaro Napoletano che chiede spiegazioni allo scopo di poter attaccare il PD . Tra poco alleati nell’accozzaglia ??
di Valeria Zeppilli – La depenalizzazione del reato di danneggiamento, introdotta dal d.lgs. n. 7/2016, a primo acchito ha lasciato molti a bocca aperta: davvero compiere atti vandalici non è più reato? Questa conclusione, in realtà, è un po' troppo affrettata, dato che a essere incluso negli interventi del 2016 che hanno letteralmente spazzato via molteplici fattispecie di reato è solo il danneggiamento semplice.
Con la conseguenza che coloro che, ad esempio, hanno l'orribile vizio di rigare le auto parcheggiate lungo le pubbliche vie non potranno sperare di farla franca da una condanna penale.
Si tratta, del resto, di una prassi davvero odiosa, già di per sé difficile da combattere e che la depenalizzazione avrebbe ingiustamente privato dei suoi connotati di gravità.
Esposizione alla pubblica fede
Ma perché si tratta ancora di reato?
Perché il d.lgs. n. 7/2016 ha espressamente lasciato fuori dalla depenalizzazione le fattispecie aggravate di danneggiamento, tra le quali rientrano anche quelle compiute su una delle cose indicate dall'articolo 625, numero 7, del codice penale.
Tale ultima norma, in particolare, si riferisce, oltre che alle cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, alle cose sottoposte a sequestro o pignoramento e alle cose destinate a pubblico servizio o a pubblica utilità, difesa o reverenza, anche alle cose esposte alla pubblica fede, come sono, appunto, le auto parcheggiate lungo la strada.
Se la lettura della norma non bastasse, a conferma di tale conclusione e del fatto che rigare l'auto altrui parcheggiata per strada è ancora oggi reato è intervenuto il sottosegretario alla giustizia, nel corso di un'audizione alla Commissione Giustizia alla Camera.
Auto custodita in parcheggio privato
È però importante non cadere in confusione: l'ipotesi appena menzionata va tenuta distinta da quella in cui l'auto oggetto di atti vandalici sia parcheggiata all'interno di un luogo privato, come ad esempio all'interno del parcheggio condominiale.
In quest'ultimo caso, infatti, manca l'esposizione del bene alla pubblica fede e non può più parlarsi di reato. L'unica possibilità che la vittima ha è quindi quella di rivolgersi al giudice civile, per trovare giustizia e far sì che l'autore del misfatto sia condannato anche al pagamento di una sanzione a titolo di illecito civile, come previsto dal d.lgs. n. 7/2016 (ovverosia al pagamento di una somma di denaro compresa tra 100 euro e 8mila euro).
Vai alla guida "Il reato di danneggiamento"
Data: 09/12/2016 09:00:00
Autore: Valeria Zeppilli
Danneggiamento aggravato: rigare l'auto è ancora reato
2 minuti fa, mark20172 ha scritto:Danneggiamento aggravato: rigare l'auto è ancora reato
La depenalizzazione non riguarda il comportamento di chi compie atti vandalici sulle auto parcheggiate lungo la pubblica via
Se qualche immigrati vandalizza la vostra auto, quindi, non rischia più il carcere ma solo sanzioni amministrative che partono da 100 euro fino a un massimo di 8mila euro. Che non pagherà mai, ovviamente. Se invece il proprietario è nelle vicinanze dell’auto vandalizzata o addirittura al suo interno: in questo caso il bene non risulta più essere esposto alla “pubblica fede”, ma rimane sotto la custodia di chi lo possiede. Quindi non scatta l’aggravante e il reato rientra nell’alveo di quelli depenalizzati. E’ una legge ad hoc di centri sociali e immigrati, le due tipologie amate dal PD che più si danno al vandalismo, spesso con persone all’interno dell’auto. NON MESCOLARE LE CARTE,PISANO DEL CA@@O....
Contenti testediminkia??Depenalizzazione atti vandalici sulle auto: un chiarimento
Insurvisor 10.19.2016
Il decreto legislativo 7 del gennaio 2016 sulle depenalizzazione ha creato un gran caos tra Polizia, Carabinieri, compagnie di assicurazione e Cassazione: è infatti successo molto spesso, negli ultimi mesi, che dei cittadini si siano rivolti alle autorità competenti per denunciare degli atti vandalici subiti alle proprie automobili, vedendosi però rifiutare questa possibilità. Questo è successo perché il decreto sulla depenalizzazione ha cancellato dal Codice penale il reato di danneggiamento semplice, il che ha portato Polizia e Carabinieri a rifiutare molte denunce per atti vandalici, come le classiche quanto odiose righe sulle portiere fatte con le chiavi da teppisti o presunti tali. Ma è davvero così che va interpretato questo decreto? E qual è la differenza tra reato semplice e reato aggravato, intorno alla quale gira tutto il provvedimento?
Il decreto sulla depenalizzazione e il caos operativo
Tutto questo caos è il frutto di una comunicazione incompleta e sommaria a livello delle istituzioni: l'Arma dei Carabinieri, per esempio, ha sì comunicato ai propri comandi l'entrata in vigore del decreto legislativo riguardante le depenalizzazioni, senza però fornire ulteriori disposizioni operative per eventuali atti di vandalismo. Da qui il caos, quando invece sarebbe bastato precisare che non è stato modificato in nessun modo l'aspetto penale relativo al danneggiamento dei veicoli, il quale prevede sempre e comunque una sanzione pecuniaria amministrativa fino agli 8.000 euro. Questo significa che, nel momento in cui qualcuno trova la propria auto fatta oggetto di atti vandalici, può prima di tutto attivare l'eventuale polizza 'atti vandalici' sottoscritta con la propria compagnia di assicurazione, e poi sporgere denuncia presso la più vicina stazione di Polizia o dei Carabinieri.
Reato di danneggiamento semplice e aggravato
Il reato di danneggiamento vandalico, dunque, resta, ma è tutto qui: è anche perseguibile d'ufficio. Questo significa che le indagini delle forze dell'ordine non abbisognano nemmeno dell'interesse della parte denunciate, fino ad arrivare ad un eventuale processo. A chiarire questo aspetto è stato il sottosegretario alla Giustizia durante un'audizione della Commissione Giustizia alla Camera. Ma perché il reato di danneggiamento delle automobili non è stato modificato dal decreto? Facile da spiegare: tale reato non è infatti 'semplice', bensì 'aggravato', in quanto realizzato su «cose esposte per necessità alla pubblica fede». Se infatti una persona parcheggia l'auto lungo la strada o in un parcheggio pubblico, la espone automaticamente alla 'pubblica fede': da qui la possibilità di perseguire d'ufficio senza nemmeno la necessità di una denuncia. Il reato di danneggiamento diventerebbe invece semplice laddove l'automobile risultasse posteggiata in parcheggi dotati di sorveglianza.
4 minuti fa, mark20172 ha scritto:Contenti testediminkia??Depenalizzazione atti vandalici sulle auto: un chiarimento
Insurvisor 10.19.2016
Il decreto legislativo 7 del gennaio 2016 sulle depenalizzazione ha creato un gran caos tra Polizia, Carabinieri, compagnie di assicurazione e Cassazione: è infatti successo molto spesso, negli ultimi mesi, che dei cittadini si siano rivolti alle autorità competenti per denunciare degli atti vandalici subiti alle proprie automobili, vedendosi però rifiutare questa possibilità. Questo è successo perché il decreto sulla depenalizzazione ha cancellato dal Codice penale il reato di danneggiamento semplice, il che ha portato Polizia e Carabinieri a rifiutare molte denunce per atti vandalici, come le classiche quanto odiose righe sulle portiere fatte con le chiavi da teppisti o presunti tali. Ma è davvero così che va interpretato questo decreto? E qual è la differenza tra reato semplice e reato aggravato, intorno alla quale gira tutto il provvedimento?
Il decreto sulla depenalizzazione e il caos operativo
Tutto questo caos è il frutto di una comunicazione incompleta e sommaria a livello delle istituzioni: l'Arma dei Carabinieri, per esempio, ha sì comunicato ai propri comandi l'entrata in vigore del decreto legislativo riguardante le depenalizzazioni, senza però fornire ulteriori disposizioni operative per eventuali atti di vandalismo. Da qui il caos, quando invece sarebbe bastato precisare che non è stato modificato in nessun modo l'aspetto penale relativo al danneggiamento dei veicoli, il quale prevede sempre e comunque una sanzione pecuniaria amministrativa fino agli 8.000 euro. Questo significa che, nel momento in cui qualcuno trova la propria auto fatta oggetto di atti vandalici, può prima di tutto attivare l'eventuale polizza 'atti vandalici' sottoscritta con la propria compagnia di assicurazione, e poi sporgere denuncia presso la più vicina stazione di Polizia o dei Carabinieri.
Reato di danneggiamento semplice e aggravato
Il reato di danneggiamento vandalico, dunque, resta, ma è tutto qui: è anche perseguibile d'ufficio. Questo significa che le indagini delle forze dell'ordine non abbisognano nemmeno dell'interesse della parte denunciate, fino ad arrivare ad un eventuale processo. A chiarire questo aspetto è stato il sottosegretario alla Giustizia durante un'audizione della Commissione Giustizia alla Camera. Ma perché il reato di danneggiamento delle automobili non è stato modificato dal decreto? Facile da spiegare: tale reato non è infatti 'semplice', bensì 'aggravato', in quanto realizzato su «cose esposte per necessità alla pubblica fede». Se infatti una persona parcheggia l'auto lungo la strada o in un parcheggio pubblico, la espone automaticamente alla 'pubblica fede': da qui la possibilità di perseguire d'ufficio senza nemmeno la necessità di una denuncia. Il reato di danneggiamento diventerebbe invece semplice laddove l'automobile risultasse posteggiata in parcheggi dotati di sorveglianza.
QUINDI SE NE DEDUCE CHE I VaNDALI DEI CENTRI SOCIALI,gli ospiti sgraditi che vandalizzano auto a colpi di machete...non fruiranno di questa legge???
Ps:ambecilleeeeee!!! anche un po kornutto
1 ora fa, director12 ha scritto:QUINDI SE NE DEDUCE CHE I VaNDALI DEI CENTRI SOCIALI,gli ospiti sgraditi che vandalizzano auto a colpi di machete...non fruiranno di questa legge???
Ps:ambecilleeeeee!!! anche un po kornutto
Ahahahah, mi sembrava impossibile che Direttoretto non avesse capito che invece e’ tutto l’opposto...!!
13 minuti fa, mark20172 ha scritto:Ahahahah, mi sembrava impossibile che Direttoretto non avesse capito che invece e’ tutto l’opposto...!!
leggere è una cosa...leggere e capire è tutt'altra.RIDICOLO!! vo idi sx sapere solo minimizzare le vostre gazzate!!
9 minuti fa, director12 ha scritto:leggere è una cosa...leggere e capire è tutt'altra.RIDICOLO!! vo idi sx sapere solo minimizzare le vostre gazzate!!
Ammetterò che questa di una legge ad personam a favore dei centri sociali non l’avevo ancora sentita . Ahahahaha
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Mi rifiuto di credere che il Pd o qualsiasi altro partito possa avere depenalizzato gli atti vandalici con danneggiamento di un bene privato come l'automobile o di un bene pubblico come un autobus di linea. Fornisci qualche dettaglio in più.
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