Concordo in Toto . Complimenti Prof. Onida !!

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Valerio Onida sul Rosatellum bis: "Non è incostituzionale, ma è contraddittorio"

Il costituzionalista al Corriere: "Finalmente il Parlamento si è mosso". Ma serve un correttivo: "Occorrono due schede o almeno il voto disgiunto"

 10/10/2017 08:42 CEST | Aggiornato 3 ore fa
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NURPHOTO VIA GETTY IMAGES
 

Non vede profili di incostituzionalità, ma una contraddittorietà di contenuto. In un'intervista al Corriere della Sera, il costituzionalista Valerio Onida parla del Rosatellum bis che approda in Aula alla Camera, frutto di un patto a quattro fra Pd, Ap, Lega e Forza Italia. "È un bene che il Parlamento, seppure con un forte ritardo, si sia preso la responsabilità di dare una legge elettorale al Paese" spiega il giurista, in passato molto critico nei confronti dell'Italicum, spiegando che "non possiamo certo andare a votare con due "residuati bellici" frutto delle sentenze di parziale annullamento della Consulta". Vede "un passo in avanti" con la legge, che assicura "un sistema omogeneo per Camera e Senato", ma anche "una contraddizione: l'elezione nel collegio uninominale non è più veramente tale se il voto è unico per l'uninominale e la lista. Occorrono due schede o almeno il voto disgiunto".

 

"Più che di profili di diretta incostituzionalità, parlerei di una contraddittorietà interna a proposito di un sistema formalmente misto che però non consente di distinguere tra voto nel collegio uninominale e voto di lista nel collegio plurinominale".

 

Per Onida il difetto della legge sta sul fatto che la «x» tracciata sul nome del candidato trasmette automaticamente il voto alla lista collegata o all'intera coalizione.

 

"Questo è il difetto del testo, e costituisce una contraddizione interna. Costringere l'elettore a trasferire il suo voto sulla lista (o sulle liste) collegata è una forzatura che travisa il carattere uninominale, seppure per un terzo, della legge. Vuol dire favorire l'alterazione, se non la falsificazione, della volontà dell'elettore" [...] "È illogico che non si consentano due voti distinti, uno per il collegio uninominale, al singolo candidato, e uno alla lista per il collegio plurinominale. Con il sistema previsto il voto nel collegio uninominale è in realtà un voto di lista".

 

Secondo Onida, "l'introduzione di due schede diverse, per l'uninominale e per il proporzionale, oppure il voto disgiunto, come per l'elezione dei sindaci, renderebbe la legge elettorale in esame più conforme alla logica di un sistema misto". Il costituzionalista auspica che non si proceda con voto di fiducia -"sarebbe decisamente una forzatura" - né con il canguro - "un trucco che toglie la voce al Parlamento".

 

M5S parla di golpe istituzionale, teme di perdere in tutti i collegi. Secondo Onida

"Non è detto che le cose vadano così. È vero che nell'uninominale conta il candidato ma alla fine c'è anche il simbolo del partito che fa la sua parte, e forse per molti persino prevale. I grillini non dovrebbero temere il voto nei collegi uninominali perché semmai esso va a favore dei partiti (o delle coalizioni) più grandi, che possono sperare di eleggere il loro candidato, e a sfavore dei partiti minori (non coalizzati). E poi c'è la quota proporzionale. Funzionava 

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