Qui si scherza con il fuoco

Che questi abusivi e traditori del Pd stiano scherzando col fuoco, che stiano abusando di molte cose ma soprattutto della pazienza del popolo sovrano, io lo scrivo da anni, in particolare dopo il golpe istituzionale del governo Renzi che impose al parlamento di approvare a colpi di fiducia, come sotto il governo fascista, la legge elettorale (il fascistoide e incostituzionale Italicum). Oggi se ne accorge anche Roberto Speranza, oggi che il Pd (cioè il recidivo Renzi) chiede al governo Gentiloni di porre la fiducia sul Rosatellum bis (ovvero sulla Porcata ter dopo Porcellum e Italicum). Ecco le parole testuali del coordinatore di Mdp:

"Qui si sta scherzando col fuoco. Una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti viene approvata togliendo sovranità al parlamento. È oltre i limiti della democrazia".

Mentre i 5Stelle parlano di "atto eversivo" e di "golpe bianco".

Naturalmente non c'è bisogno di rifarsi alla famigerata legge Acerbo del 1923: può capirlo perfino uno con il titolo di studio della ministra Fedeli che in una repubblica parlamentare il governo che va a condizionare pesantemente il parlamento nella discussione e nell'approvazione della legge che serve a eleggere il parlamento stesso compie un atto del tutto abnorme, inammissibile, ai limiti dell'eversione.

Faccio appello al presidente Gentiloni, anche in nome degli ideali democratici e libertari che ha coltivato nella sua gioventù di militante comunista, di respingere al mittente il diktat fascista del suo segretario-caudillo. Il fascistello assetato di potere che dopo la mazzata del 4 dicembre ha perduto definitivamente la testa e ora vaneggia di blindare con la porcata elettorale il suo prossimo governo sostenuto dal Piduista di Arcore. Il fascistello è in piena crisi di astinenza, non ne può più di stare fuori da palazzo Chigi e dal giro internazionale, e non vuole correre rischi: dunque voto di fiducia sul Rosatellum renzusconiano (ma voterà la fiducia pure la Lega?). Se Gentiloni cederà (perdendo completamente e definitivamente la faccia) farò appello al popolo sovrano ed a me stesso. Dovremo scendere in piazza, nelle strade, davanti alle sedi del parlamento, per difendere a ogni costo, con ogni mezzo, la Costituzione e la democrazia.

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16 messaggi in questa discussione

4 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Che questi abusivi e traditori del Pd stiano scherzando col fuoco, che stiano abusando di molte cose ma soprattutto della pazienza del popolo sovrano, io lo scrivo da anni, in particolare dopo il golpe istituzionale del governo Renzi che impose al parlamento di approvare a colpi di fiducia, come sotto il governo fascista, la legge elettorale (il fascistoide e incostituzionale Italicum). Oggi se ne accorge anche Roberto Speranza, oggi che il Pd (cioè il recidivo Renzi) chiede al governo Gentiloni di porre la fiducia sul Rosatellum bis (ovvero sulla Porcata ter dopo Porcellum e Italicum). Ecco le parole testuali del coordinatore di Mdp:

"Qui si sta scherzando col fuoco. Una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti viene approvata togliendo sovranità al parlamento. È oltre i limiti della democrazia".

Mentre i 5Stelle parlano di "atto eversivo" e di "golpe bianco".

Naturalmente non c'è bisogno di rifarsi alla famigerata legge Acerbo del 1923: può capirlo perfino uno con il titolo di studio della ministra Fedeli che in una repubblica parlamentare il governo che va a condizionare pesantemente il parlamento nella discussione e nell'approvazione della legge che serve a eleggere il parlamento stesso compie un atto del tutto abnorme, inammissibile, ai limiti dell'eversione.

Faccio appello al presidente Gentiloni, anche in nome degli ideali democratici e libertari che ha coltivato nella sua gioventù di militante comunista, di respingere al mittente il diktat fascista del suo segretario-caudillo. Il fascistello assetato di potere che dopo la mazzata del 4 dicembre ha perduto definitivamente la testa e ora vaneggia di blindare con la porcata elettorale il suo prossimo governo sostenuto dal Piduista di Arcore. Il fascistello è in piena crisi di astinenza, non ne può più di stare fuori da palazzo Chigi e dal giro internazionale, e non vuole correre rischi: dunque voto di fiducia sul Rosatellum renzusconiano (ma voterà la fiducia pure la Lega?). Se Gentiloni cederà (perdendo completamente e definitivamente la faccia) farò appello al popolo sovrano ed a me stesso. Dovremo scendere in piazza, nelle strade, davanti alle sedi del parlamento, per difendere a ogni costo, con ogni mezzo, la Costituzione e la democrazia.

Ahahahaha . A me sembra che la testa la stai perdendo te . E fin qui niente di grave . Stai perdendo anche quello straccetto di dignità che ti era rimasta almeno in famiglia Citare la legge Acerbo del 23 e’ demenziale che , in un paese serio , non ti prenderebbe a calci nel Ku.lo, ma ti assegnerebbe ad una struttura pubblica per un TSO immediato senza se e senza ma . Provo una involontaria comicità nel lancio all’appello a Gentiloni in qualità di ex Comunista che sommato ai tuoi sperticati elogi verso Speranza dopo quelli lanciati verso Bersani e D’Alema sono più comici di un film di Stanlio e Olio primi anni 30. Ahahahah . Nelle tue idiozie ti facevo un momentino più serio se non più dignitoso . Sei su una brutta china , Cazzaro . La tua salute mentale ti sta abbandonando completamente ed e’ sotto gli occhi di tutti . Altro che ridere !! Bisognerà che mi adegui e mi comporti come si fa al cospetto di una persona malata . 

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In qualunque nazione democratica chi vince le elezioni governa;  ma le regole NO, le regole si scrivono tutti assieme perché le regole sono di tutti maggioranza e opposizione; questo vale per la costituzione, per le modifiche alla costituzione, per la legge elettorale; una legge elettorale fatta passare con un voto di fiducia è tutto meno che una cosa democratica, se poi la legge è fatta su misura per favorire certi a scapito di altri..la cosa si commenta da sola....   

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26 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

In qualunque nazione democratica chi vince le elezioni governa;  ma le regole NO, le regole si scrivono tutti assieme perché le regole sono di tutti maggioranza e opposizione; questo vale per la costituzione, per le modifiche alla costituzione, per la legge elettorale; una legge elettorale fatta passare con un voto di fiducia è tutto meno che una cosa democratica, se poi la legge è fatta su misura per favorire certi a scapito di altri..la cosa si commenta da sola....   

eh  si vero   specialmente   quando era  la  destra  a  farlo a  colpi  di maggioranza  mi  ricorda   tanto   il  porcellum...

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1 ora fa, etrusco1900 ha scritto:

In qualunque nazione democratica chi vince le elezioni governa;  ma le regole NO, le regole si scrivono tutti assieme perché le regole sono di tutti maggioranza e opposizione; questo vale per la costituzione, per le modifiche alla costituzione, per la legge elettorale; una legge elettorale fatta passare con un voto di fiducia è tutto meno che una cosa democratica, se poi la legge è fatta su misura per favorire certi a scapito di altri..la cosa si commenta da sola....   

Rammento che l’accordo sulle regole e’ stato fatto con la stragrande maggioranza delle forze politiche che siedono in Parlamento. Gli unici che non ci stanno sono i Grillebeti che dicono no a tutto ed alle microcostellazioni della sx sx sx che temono di scomparire dal momento che non hanno né la forza né  la capacità di fare una lista unica . Chiaro Etrusco ?? 

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12 minuti fa, mark20172 ha scritto:

Rammento che l’accordo sulle regole e’ stato fatto con la stragrande maggioranza delle forze politiche che siedono in Parlamento

Se l'accordo è stato fatto e sono sicuri della lealtà di chi quell'accordo lo ha sottoscritto, che senso ha mettere la fiducia?....  ricordiamoci che alla camera c'è una grande maggioranza, peccato che questa maggioranza sia frutto di una legge che la corte ha dichiarato incostituzionale.. e al senato? li dove la maggioranza non c'è e si va avanti a forza di tradimenti e  cambi di casacca (è stata rispettata la volontà degli elettori che hanno mandato al senato quei senatori facenti parte di uno schieramento e adesso se li trovano in uno schieramento opposto?) al senato, dicevo, se sono così sicuri dell'accordo di tutti che senso ha mettere la fiducia?... hanno forse paura che la stragrande maggioranza a favore della legge non ci sia ?.....

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1 minuto fa, etrusco1900 ha scritto:

Se l'accordo è stato fatto e sono sicuri della lealtà di chi quell'accordo lo ha sottoscritto, che senso ha mettere la fiducia?....  ricordiamoci che alla camera c'è una grande maggioranza, peccato che questa maggioranza sia frutto di una legge che la corte ha dichiarato incostituzionale.. e al senato? li dove la maggioranza non c'è e si va avanti a forza di tradimenti e  cambi di casacca (è stata rispettata la volontà degli elettori che hanno mandato al senato quei senatori facenti parte di uno schieramento e adesso se li trovano in uno schieramento opposto?) al senato, dicevo, se sono così sicuri dell'accordo di tutti che senso ha mettere la fiducia?... hanno forse paura che la stragrande maggioranza a favore della legge non ci sia ?.....

Te lo spiego subito : l’opposizione ha chiesto ed ottenuto il voto segreto fidando sui franchi tiratori . Avesse rinunciato a questo ed il voto fosse stato palese , la fiducia , che al momento comunque non e’ stata ancora chiesta , non sarebbe stata nemmeno pensata . In più ci sono pure oltre 200 emendamenti che hanno solo lo scopo di far ritardare la riforma . Il Paese non può attendere . Il Paese necessita , subito, così come oggi ha ribadito Mattarella, di una nuova legge elettorale 

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12 minuti fa, mark20172 ha scritto:

: l’opposizione ha chiesto ed ottenuto il voto segreto fidando sui franchi tiratori

se ci sono i franchi tiratori vuol dire che non a tutti questa riforma piace  e sono costretti a fare finta di gradire la riforma solo per tenersi la poltrona

 

14 minuti fa, mark20172 ha scritto:

Il Paese non può attendere . Il Paese necessita , subito, così come oggi ha ribadito Mattarella, di una nuova legge elettorale 

 giustissimo il paese non può attendere, peccato che quando la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'attuale legge anziché mettersi subito a fare una nuova legge elettorale si sono occupati di tutto e del contrario di tutto tranne che di fare una  nuova legge elettorale, hanno fatto trascorrere mesi, anzi anni e si sono ritrovati a fine legislatura senza legge elettorale  il paese non può attendere... peccato che il paese sia stato costretto ad attendere per anni,  diciamo attendere per tutto il tempo in cui è durata questa legislatura.... (vengono in mente quegli studenti che non fanno niente per tutto l'anno e poi  si mettono a studiare solo  la notte prima degli esami)

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2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

In qualunque nazione democratica chi vince le elezioni governa;  ma le regole NO, le regole si scrivono tutti assieme perché le regole sono di tutti maggioranza e opposizione; questo vale per la costituzione, per le modifiche alla costituzione, per la legge elettorale; una legge elettorale fatta passare con un voto di fiducia è tutto meno che una cosa democratica, se poi la legge è fatta su misura per favorire certi a scapito di altri..la cosa si commenta da sola....   

Egregio Etrusco e caro Pm610, le vostre considerazioni sono ambedue condivisibili. Non c'è scritto nella Costituzione, ma è del tutto ovvio che in democrazia parlamentare la regola del gioco democratico, cioè la legge elettorale, DEVE farla il parlamento e DEVE essere il frutto di un equo compromesso tra maggioranza e opposizione. Il che non vuol dire fingere di dialogare con l'opposizione e poi procedere a colpi di maggioranza come fu fatto con il Porcellum, o peggio a colpi di fiducia come avvenne con l'Italicum (e con la legge Acerbo sotto il fascismo), ma vuol dire accogliere una parte degli emendamenti proposti dall'opposizione al testo base della maggioranza, anche su punti qualificanti come potevano essere per il Rosatellum le preferenze  e un moderato premio di maggioranza nel proporzionale e il voto disgiunto per l'uninominale. Correzioni che nella fattispecie, come potrebbe confermare qualsiasi costituzionalista serio, avrebbero anche nettamente  migliorato un testo che sembra volutamente scritto con i piedi dai servi sciocchi di turno (Ettore Rosato ed Emanuele Fiano) riusciti incredibilmente, come scrive oggi Scanzi sul FQ, a confezionare una porcata addirittura più mefitica del Porcellum e dell'Italicum. Purtroppo a posteriori possiamo dire che i padri costituenti commisero un errore nell'affidare a legge ordinaria le regole del voto. Non potevano prevedere che al posto dei De Gasperi, dei Nenni e dei Togliatti sarebbero arrivati squallidi politicanti come Renzi e Berlusconi con la loro antidemocratica pretesa di personalizzare la politica e cucirsi addosso su misura il sistema elettorale. Peraltro nella nostra Costituzione un sistema elettorale c'è pur scritto, in forma implicita ma non troppo, all''art. 48 che sancisce che il voto dei cittadini è "eguale". È il sistema proporzionale puro, senza soglie di sbarramento né premi di maggioranza, e con le preferenze in applicazione dell'art.1 perché se la sovranità appartiene al popolo questo deve poter scegliere almeno i suoi più diretti rappresentanti, cioè i parlamentari. È in sostanza il sistema che è stato in vigore per tutta la Prima Repubblica, periodo storico di grande crescita e di grande stabilità politica.  I governi si alternavano spesso, ma la maggioranza era sempre quella: la Dc e il centrosinistra. E la Dc non fu mai sfiorata dall'idea di approvare una legge maggioritaria, di blindare i suoi governi con un bonus di maggioranza che l'avrebbe resa padrona del paese e delle istituzioni, come sognava di fare il fascistello Renzi con l'Italicum. In verità  la cosiddetta "legge truffa" del 1953 prevedeva sì un premio di maggioranza, ma solo per l'eventuale lista che avesse già superato il 50% dei voti. Insomma, una norma mirata a consolidare una maggioranza già espressa dagli elettori, eppure fu definita una truffa ed ebbe vita breve. All'epoca l'Italia era un paese molto più serio e democratico di oggi, aveva grandi statisti ma nessuna primadonna assetata di visibilità e potere. E vi assicuro che la Democrazia Cristiana, partito che non ho mai votato e sempre combattuto, era un partito infinitamente più serio e democratico, e perfino molto più a sinistra del sedicente Partito Democratico del caudillo Renzi. Oggi la politica italiana è scesa a un livello di squallore mai visto, neppure negli anni di Tangentopoli. Il caudillo vuole che il governo metta la fiducia sulla legge elettorale, ma lui non ci mette la faccia. Avete visto Renzi nei tg di oggi? No, avete visto solo i suoi scagnozzi. La politica è in mano a gentaglia senza pudore, senza dignità. Hanno una maggioranza schiacciante, Pd, Lega e FI, eppure chiedono il votodi fiducia. Hanno di fatto nominato i loro parlamentari con le liste bloccate, eppure non si fidano del voto segreto, cioè del voto libero previsto dai regolamenti parlamentari. Questi non sono più partiti politici, sono covi di serpenti e di ladri di democrazia.

Saluti

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57 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

se ci sono i franchi tiratori vuol dire che non a tutti questa riforma piace  e sono costretti a fare finta di gradire la riforma solo per tenersi la poltrona

 

 giustissimo il paese non può attendere, peccato che quando la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'attuale legge anziché mettersi subito a fare una nuova legge elettorale si sono occupati di tutto e del contrario di tutto tranne che di fare una  nuova legge elettorale, hanno fatto trascorrere mesi, anzi anni e si sono ritrovati a fine legislatura senza legge elettorale  il paese non può attendere... peccato che il paese sia stato costretto ad attendere per anni,  diciamo attendere per tutto il tempo in cui è durata questa legislatura.... (vengono in mente quegli studenti che non fanno niente per tutto l'anno e poi  si mettono a studiare solo  la notte prima degli esami)

Che nessuno se ne sia occupato  dillo a chi ha votato No al referendum costituzionale . Aggiungo : prima dell’ estate PD . M5S e Lega avevano trovato l’accordo sul tedeschellum poi naufragato grazie al M5S che si e’ rimangiatio la ostina . Concludo : La fiducia e’ un meccanismo previsto dall’ordinamento e dai regolamenti parlamentari . Altro che colpo di stato come sta dicendo un Cazzaro di Napoli 

Modificato da mark20172

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57 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Egregio Etrusco e caro Pm610, le vostre considerazioni sono ambedue condivisibili. Non c'è scritto nella Costituzione, ma è del tutto ovvio che in democrazia parlamentare la regola del gioco democratico, cioè la legge elettorale, DEVE farla il parlamento e DEVE essere il frutto di un equo compromesso tra maggioranza e opposizione. Il che non vuol dire fingere di dialogare con l'opposizione e poi procedere a colpi di maggioranza come fu fatto con il Porcellum, o peggio a colpi di fiducia come avvenne con l'Italicum (e con la legge Acerbo sotto il fascismo), ma vuol dire accogliere una parte degli emendamenti proposti dall'opposizione al testo base della maggioranza, anche su punti qualificanti come potevano essere per il Rosatellum le preferenze  e un moderato premio di maggioranza nel proporzionale e il voto disgiunto per l'uninominale. Correzioni che nella fattispecie, come potrebbe confermare qualsiasi costituzionalista serio, avrebbero anche nettamente  migliorato un testo che sembra volutamente scritto con i piedi dai servi sciocchi di turno (Ettore Rosato ed Emanuele Fiano) riusciti incredibilmente, come scrive oggi Scanzi sul FQ, a confezionare una porcata addirittura più mefitica del Porcellum e dell'Italicum. Purtroppo a posteriori possiamo dire che i padri costituenti commisero un errore nell'affidare a legge ordinaria le regole del voto. Non potevano prevedere che al posto dei De Gasperi, dei Nenni e dei Togliatti sarebbero arrivati squallidi politicanti come Renzi e Berlusconi con la loro antidemocratica pretesa di personalizzare la politica e cucirsi addosso su misura il sistema elettorale. Peraltro nella nostra Costituzione un sistema elettorale c'è pur scritto, in forma implicita ma non troppo, all''art. 48 che sancisce che il voto dei cittadini è "eguale". È il sistema proporzionale puro, senza soglie di sbarramento né premi di maggioranza, e con le preferenze in applicazione dell'art.1 perché se la sovranità appartiene al popolo questo deve poter scegliere almeno i suoi più diretti rappresentanti, cioè i parlamentari. È in sostanza il sistema che è stato in vigore per tutta la Prima Repubblica, periodo storico di grande crescita e di grande stabilità politica.  I governi si alternavano spesso, ma la maggioranza era sempre quella: la Dc e il centrosinistra. E la Dc non fu mai sfiorata dall'idea di approvare una legge maggioritaria, di blindare i suoi governi con un bonus di maggioranza che l'avrebbe resa padrona del paese e delle istituzioni, come sognava di fare il fascistello Renzi con l'Italicum. In verità  la cosiddetta "legge truffa" del 1953 prevedeva sì un premio di maggioranza, ma solo per l'eventuale lista che avesse già superato il 50% dei voti. Insomma, una norma mirata a consolidare una maggioranza già espressa dagli elettori, eppure fu definita una truffa ed ebbe vita breve. All'epoca l'Italia era un paese molto più serio e democratico di oggi, aveva grandi statisti ma nessuna primadonna assetata di visibilità e potere. E vi assicuro che la Democrazia Cristiana, partito che non ho mai votato e sempre combattuto, era un partito infinitamente più serio e democratico, e perfino molto più a sinistra del sedicente Partito Democratico del caudillo Renzi. Oggi la politica italiana è scesa a un livello di squallore mai visto, neppure negli anni di Tangentopoli. Il caudillo vuole che il governo metta la fiducia sulla legge elettorale, ma lui non ci mette la faccia. Avete visto Renzi nei tg di oggi? No, avete visto solo i suoi scagnozzi. La politica è in mano a gentaglia senza pudore, senza dignità. Hanno una maggioranza schiacciante, Pd, Lega e FI, eppure chiedono il votodi fiducia. Hanno di fatto nominato i loro parlamentari con le liste bloccate, eppure non si fidano del voto segreto, cioè del voto libero previsto dai regolamenti parlamentari. Questi non sono più partiti politici, sono covi di serpenti e di ladri di democrazia.

Saluti

Eh eh eh , Cazzaro !! Eppure te lo dicevo , mentre ti riempivi la bocca di “formidabile legnata “, di “ Batosta storica” che con l’accozzaglia non saresti andato troppo lontano. Ma te , forse perche’ inebriato di aver mandato a casa il Caudillo Renzi con il decisivo apporto di Casa Pound e Forza Nuova , te ne facevi beffe e continuavi comizi per tutta Napoli . Chissà , forse era meglio l’Italicum ..!! 

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È durata poche ore la resistenza, ammesso che ci sia stata, del presidente del Consiglio Gentiloni al diktat del segretario-caudillo del suo partito. La ministra Finocchiaro ha annunciato che il governo porrà tre volte la questione di fiducia sulla legge elettorale in aula nei prossimi giorni. Qualche volta l'avevo scherzosamente chiamato Coniglioni, anche ripensando ai tempi in cui, da  ministro delle TLC del governo Prodi, Gentiloni avrebbe dovuto fare quella legge sul pluralismo del sistema mediatico (all'epoca dominato da Berlusconi) che non ebbe mai il coraggio di fare. Ma  in realtà io non sapevo, fino a poco fa, se il signor Paolo Gentiloni fosse un uomo e un politico serio, coerente e senza padroni, magari solo un po' troppo prudente e titubante, o un mansueto coniglio come tanti, messo a palazzo Chigi a fare il prestanome di un ladro di democrazia. Ora ogni dubbio è sciolto. Questo poveraccio che a 20 anni militava nell'estrema sinistra e che a 60 finisce per fare il prestanome del fascistello Renzi e l'apripista di Renzusconi, più volte interrogato sulla legge elettorale aveva sempre glissato, se ne era sempre lodevolmente dichiarato incompetente, essendo essa, a suo dire, materia di esclusiva pertinenza del parlamento. Ecco cosa diceva da neo-premier nel discorso di insediamento in parlamento:

https://youmedia.fanpage.it/video/al/WdzWa-SwmJDnu5BZ

Che delusione, Paolo!

Naturalmente il loquace segretario-caudillo del Pd, che è il regista indiscusso di tutto questo ennesimo scempio di democrazia, in questa giornata politicamente calda non ha emesso finora una sola parola pubblica. Da codardo qual è non ci ha messo la faccia, ha mandato avanti i suoi ascari e prestanomi, al massimo ci comunicherà il suo ottimistico pensiero con un tweet impastato di miele e retorica.

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1 ora fa, fosforo31 ha scritto:

È durata poche ore la resistenza, ammesso che ci sia stata, del presidente del Consiglio Gentiloni al diktat del segretario-caudillo del suo partito. La ministra Finocchiaro ha annunciato che il governo porrà tre volte la questione di fiducia sulla legge elettorale in aula nei prossimi giorni. Qualche volta l'avevo scherzosamente chiamato Coniglioni, anche ripensando ai tempi in cui, da  ministro delle TLC del governo Prodi, Gentiloni avrebbe dovuto fare quella legge sul pluralismo del sistema mediatico (all'epoca dominato da Berlusconi) che non ebbe mai il coraggio di fare. Ma  in realtà io non sapevo, fino a poco fa, se il signor Paolo Gentiloni fosse un uomo e un politico serio, coerente e senza padroni, magari solo un po' troppo prudente e titubante, o un mansueto coniglio come tanti, messo a palazzo Chigi a fare il prestanome di un ladro di democrazia. Ora ogni dubbio è sciolto. Questo poveraccio che a 20 anni militava nell'estrema sinistra e che a 60 finisce per fare il prestanome del fascistello Renzi e l'apripista di Renzusconi, più volte interrogato sulla legge elettorale aveva sempre glissato, se ne era sempre lodevolmente dichiarato incompetente, essendo essa, a suo dire, materia di esclusiva pertinenza del parlamento. Ecco cosa diceva da neo-premier nel discorso di insediamento in parlamento:

https://youmedia.fanpage.it/video/al/WdzWa-SwmJDnu5BZ

Che delusione, Paolo!

Naturalmente il loquace segretario-caudillo del Pd, che è il regista indiscusso di tutto questo ennesimo scempio di democrazia, in questa giornata politicamente calda non ha emesso finora una sola parola pubblica. Da codardo qual è non ci ha messo la faccia, ha mandato avanti i suoi ascari e prestanomi, al massimo ci comunicherà il suo ottimistico pensiero con un tweet impastato di miele e retorica.

Che vi dicevo ?? Fosforuccio ha già buttato a mare Gentiloni ?? Lo aveva pure chiamato compagno Paolo !!  Ahahahahah . Maloox in vista !! A scatoloni ...!! 

Modificato da mark20172

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Mentre nell'aula sorda e grigia della Camera si procede alle votazioni, sotto il ricatto del partito fascista, pardon del partito democratico e del suo governo abusivo; mentre parlamentari rassegnati e proni (con rare eccezioni come Rosy Bindi) e ormai perfettamente consci della loro impotenza e della loro inutilità sfilano mestamente per deporre le loro schede, il responsabile di tutto ciò, il rottamatore della sinistra e della democrazia italiana, il caudillo maleducato, il buono a nulla capace di tutto, il logorroico venditore di aria fritta, CODARDAMENTE TACE. Da ieri, da quando è partito il suo "COLPO DI MANO" (così lo definisce Ezio Mauro) che ha soli tre precedenti nella storia d'Italia, il vigliacco di Rignano non ha ancora emesso una sola sillaba. Le pagine nere della Storia si scrivono in silenzio. VERGOGNA! Come pure tace il cointeressato ex cavaliere. Ma, conoscendo la boria e la logorrea dei due personaggetti, siamo certi che da ieri i due compagni di merende si stanno scambiando telefonate e messaggini di congratulazioni e salamelecchi, con qualche scongiuro perché sono superstiziosi come tutti gli ignoranti e perché alla fine resta pur sempre, almeno pare, un voto segreto.

In tanto squallore consoliamoci leggendo il magnifico, illuminante editoriale di Marco Travaglio e l'accorato appello finale.

https://infosannio.wordpress.com/2017/10/11/un-altro-4-dicembre-di-marco-travaglio/

 

Modificato da fosforo31

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Che in una repubblica parlamentare il governo ponga la fiducia su un provvedimento di iniziativa parlamentare e di pertinenza parlamentare (la legge che regola l'elezione delle Camere) è un fatto già abnorme e a mio modesto avviso anche incostituzionale, con buona pace della Consulta (organo insindacabile ma non infallibile), in quanto contrario allo spirito e forse anche alla lettera della Costituzione (vedasi per esempio l'ultimo comma dell'art.72). Ma che il governo ponga la fiducia, con una scelta di portata storica, su una legge di questa importanza e il presidente del Consiglio sia assente in aula e silente fuori dall'aula (come quel vigliacco del suo mandante) è un fatto semplicemente vergognoso. Ha detto bene Alfredo D'Attorre nel suo accorato intervento: oggi Coniglioni, pardon Gentiloni, ha perso la faccia.

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10 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Che in una repubblica parlamentare il governo ponga la fiducia su un provvedimento di iniziativa parlamentare e di pertinenza parlamentare (la legge che regola l'elezione delle Camere) è un fatto già abnorme e a mio modesto avviso anche incostituzionale, con buona pace della Consulta (organo insindacabile ma non infallibile), in quanto contrario allo spirito e forse anche alla lettera della Costituzione (vedasi per esempio l'ultimo comma dell'art.72). Ma che il governo ponga la fiducia, con una scelta di portata storica, su una legge di questa importanza e il presidente del Consiglio sia assente in aula e silente fuori dall'aula (come quel vigliacco del suo mandante) è un fatto semplicemente vergognoso. Ha detto bene Alfredo D'Attorre nel suo accorato intervento: oggi Coniglioni, pardon Gentiloni, ha perso la faccia.

Ahahahaha , quello che ieri era il Compagno Paolo ( Gentiloni ) oggi torna ad essere Coniglioni !! Rammento al Cazzaro, sempre più uomo di mer da che il ricorrere alla Fiducia fa parte di quelle prerogative della Costituzione che ti sei vantato,  immondo personaggetto da due soldi,   di aver difeso nel referendum costituzionale . Ora non ti va invece bene dufenderla ? Vabbene che ora , enorme e presuntuoso co@lione , ti dipingi pure come esperto costituzionalista , ma sarà meglio che taci prima che le tue donne oltre che il bagno ti affidino pure la cucina da riassestate . Stai male molto male ed il Maloox non ti e’ più sufficiente . 

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Alla fine dunque il caudillo parlò. Incassati i primi voti di fiducia (ma con appena 307 e 308 favorevoli, che sono meno della metà dei seggi alla Camera), il mandante dell'ennesimo colpo basso alla democrazia si  è degnato di dedicare un paio di minuti al suo misfatto (con un monologo ovviamente, niente domande, niente contraddittorio) intervenendo alla presentazione di un libro di Fassino. Ha ringraziato Ezio Mauro per avere parlato "solo" di colpo di mano e non di colpo di Stato, ed ha attaccato senza citarlo il FQ che nel titolo di oggi aveva ribattezzato Fascistellum la leggiaccia scritta per riportare il caudillo a palazzo Chigi col sostegno del piduista. Poi, come avrei scommesso, si è implicitamente paragonato a De Gasperi (poteva mai l'allievo di Rignano essere da meno del maestro di Arcore che faceva la stessa cosa?) il quale nel '53 pose la fiducia sulla legge elettorale. Come avrei scommesso, il tappetaro ha però omesso di ricordare che quella legge passò alla storia come "legge truffa" e che fu il più grosso errore politico nella carriera dello statista trentino. Inoltre, e avrei scommesso anche questo, non si è paragonato a Mussolini, eppure fu proprio il duce ad aprire la strada ai vari Renzi e Gentiloni, essendo  il primo nella storia a far votare una legge elettorale a colpi di fiducia. Alla fine del monologo un giornalista ha chiesto perché mai non si mette la fiducia pure sullo ius soli, ma il caudillo ha glissato, anzi ha fatto finta di non aver sentito. 

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