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16 ore fa, fosforo31 ha scritto:Mai stretto amicizie sul web. Talora anch'io ab.uso di questa parola nei miei post, ma si tratta sempre di amicizie virtuali dietro le quali possono celarsi, come purtroppo mi è capitato, personaggi talmente infidi e squallidi che nella vita reale li eviteresti come gli escrementi di cane sul marciapiede. Non escludo tuttavia che sul web possano nascere vere e profonde amicizie, che però avranno sempre bisogno della conoscenza personale, diretta, fisica, per dirsi veramente tali. Siamo fatti di carne e ossa, non di transistor e bit. Abbiamo un cervello, non un microprocessore; un cuore, un carattere e uno stile di vita, non un sistema operativo. Internet è uno strumento potente, ma non va sopravvalutato. È solo l'ultima evoluzione del tam tam e dei corni di bue con i quali i nostri progenitori si scambiavano messaggi nella giungla o nella savana. Da quando imparai a leggere (avevo 4 anni) sono sempre stato un insaziabile lettore (oggi meno perché gli occhi e il cervello si affaticano). La mia cameretta era satura di libri, ma a volte mi chiedo, con un certo rammarico, cosa avrei potuto leggere e cosa sarei potuto diventare da grande se nella mia cameretta degli anni '60 e '70 ci fosse stato un pc, con i motori di ricerca, con Wiki, con una finestra aperta sul mondo, sul presente e sul passato, con Excel, Matlab e Simulink, con Mathematica e gli altri potentissimi software matematici, tecnici e scientifici a disposizione dei ragazzi e degli studenti di oggi. Ma poi un mio amico, anziano docente di matematica e fisica nei licei, mi dice che i ragazzi d'oggi non usano il computer e lo smartphone per leggere i classici né le enciclopedie on line (se non quando vi sono obbligati per svolgere i compiti a casa), e men che meno per fare simulazioni matematiche, ma lo usano soprattutto per chattare e cinguettare sui social e per farsi le seghe nei siti por.no. Cose che magari avrei fatto anch'io se fossi nato nella generazione digitale. E allora ringrazio il Padreterno di avermi fatto nascere nel '59, generazione analogica, e mi tengo stretti i miei vecchi libri ingialliti. Come diceva Wittgenstein, il progresso ci appare sempre molto più grande di quello che è.
Saluti
Te lo dico io cosa saresti diventato : Un co@lione come lo sei adesso. Un co@lione perdipiu' presuntuoso che ci tiene a farci sapere che sapeva già leggere e scrivere a 4 anni, che magari a 6 anni sapeva già fare le equazioni e che a 9 anni aveva già letto il Manzoni ed il Capitale di Marx . Il Web, certo non esisteva ( ma vah), ma ti sei rifatto in seguito dimostrando quanto sei imbattibile nei copiainvolla aggiungendoci , ad arte , qualche tua considerazione . Dammi retta , chi ha capito veramente chi sei e chi ti utilizza per quel che sei diventato , sono le donne della tua famiglia che ti utilizzano per quelle che sono le tue naturali capacità : quelle di adibirti alle faccende domestiche mentre vanno a fare shopping .
Ohibò, il maleducato del forum interviene. Avevo parlato genericamente di escrementi e lui si è sentito chiamato in causa. La cosa non mi sorprende, mi sorprendo però del molto tempo libero a disposizione dell'incivile, il quale lo spreca per indirizzarmi post che non leggo (come nessun altro forumista a quanto pare) se non, talora e con molta pazienza, fino al primo insulto. Ma questo compare per lo più già nel titolo, o alla prima o seconda riga, e allora buonanotte. Non ricordo bene chi fosse quello che definiva il web "la discarica del pensiero". Visti certi soggetti, come non dargli ragione?
Modificato da fosforo318 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Ohibò, il maleducato del forum interviene. Avevo parlato genericamente di escrementi e lui si è sentito chiamato in causa. La cosa non mi sorprende, mi sorprendo però del molto tempo libero a disposizione dell'incivile, il quale lo spreca per indirizzarmi post che non leggo (come nessun altro forumista a quanto pare) se non, talora e con molta pazienza, fino al primo insulto. Ma questo compare per lo più già nel titolo, o alla prima o seconda riga, e allora buonanotte. Non ricordo bene chi fosse quello che definiva il web "la discarica del pensiero". Visti certi soggetti, come non dargli ragione?
Naturalmente oltre che Cazzaro , presuntuoso sei pure bugiardo . Affermi che non mi leggi e poi rispondi ad un mio post . Allora, visto che ti dai pure la zappa sui piedi , oltre che Cazzaro , presuntuoso e bugiardo , sei pure ridicolo !!
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Mai stretto amicizie sul web. Talora anch'io ab.uso di questa parola nei miei post, ma si tratta sempre di amicizie virtuali dietro le quali possono celarsi, come purtroppo mi è capitato, personaggi talmente infidi e squallidi che nella vita reale li eviteresti come gli escrementi di cane sul marciapiede. Non escludo tuttavia che sul web possano nascere vere e profonde amicizie, che però avranno sempre bisogno della conoscenza personale, diretta, fisica, per dirsi veramente tali. Siamo fatti di carne e ossa, non di transistor e bit. Abbiamo un cervello, non un microprocessore; un cuore, un carattere e uno stile di vita, non un sistema operativo. Internet è uno strumento potente, ma non va sopravvalutato. È solo l'ultima evoluzione del tam tam e dei corni di bue con i quali i nostri progenitori si scambiavano messaggi nella giungla o nella savana. Da quando imparai a leggere (avevo 4 anni) sono sempre stato un insaziabile lettore (oggi meno perché gli occhi e il cervello si affaticano). La mia cameretta era satura di libri, ma a volte mi chiedo, con un certo rammarico, cosa avrei potuto leggere e cosa sarei potuto diventare da grande se nella mia cameretta degli anni '60 e '70 ci fosse stato un pc, con i motori di ricerca, con Wiki, con una finestra aperta sul mondo, sul presente e sul passato, con Excel, Matlab e Simulink, con Mathematica e gli altri potentissimi software matematici, tecnici e scientifici a disposizione dei ragazzi e degli studenti di oggi. Ma poi un mio amico, anziano docente di matematica e fisica nei licei, mi dice che i ragazzi d'oggi non usano il computer e lo smartphone per leggere i classici né le enciclopedie on line (se non quando vi sono obbligati per svolgere i compiti a casa), e men che meno per fare simulazioni matematiche, ma lo usano soprattutto per chattare e cinguettare sui social e per farsi le seghe nei siti por.no. Cose che magari avrei fatto anch'io se fossi nato nella generazione digitale. E allora ringrazio il Padreterno di avermi fatto nascere nel '59, generazione analogica, e mi tengo stretti i miei vecchi libri ingialliti. Come diceva Wittgenstein, il progresso ci appare sempre molto più grande di quello che è.
Saluti
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