Conte e la verità sul vertice europeo

Il vertice europeo si è concluso ieri con un risultato al massimo delle possibilità da parte di Conte ...e l'applauso di tutti i ministri..membri dell'Unione..alle 6 di mattina..il.dato che noi osserviamo??..in fondo questi aiuti della Ue arriveranno il prossimo anno.. a pandemia già conclusa.(a meno di una seconda ondata).e in piena recessione economica ..Non potremmo farci molto conto..dato che in autunno '20 arrivano le prime scadenze e verdetti sui conti dello stato..cosa farà Conte?? Questa bollente estate..non è altro che il preludio per una successiva stagione ancora più scottante...Il governo dovrà resistere agli attacchi (In caso di tassazione) del paese borghese, e lavoratore,e dell'opposizione che soffiera' sul fuoco x scippare la poltrona  già traballante dello schieramento giallorosso..le prime avvisaglie vi sono tutte..Fra poco si andrà al mare..al ritorno meglio prepararsi..ci sarà da ridere o piangere in base all'evolversi della situazione 

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2 messaggi in questa discussione

Il Recovery Fund, egregio Marziano, è una cosa grossa, direi una storica novità, e una grande e irrinunciabile possibilità per l'Italia e per l'Europa. Si tratta in sostanza di bond (obbligazioni) a garanzia europea, un primo cruciale passo verso quel debito pubblico europeo (o debito unico) e quel tasso di interesse unico che avrebbero dovuto logicamente accompagnare l'operazione della moneta unica se questa fosse stata pensata con maggiore coerenza, ambizione e lungimiranza. È del tutto evidente che una moneta unica non si armonizza bene con diversi debiti sovrani e i relativi spread e finisce alla lunga per dilatare gli squilibri tra le diverse economie. La mutualizzazione del debito, non a caso sostenuta soprattutto dai paesi mediterranei, comincia a riequilibrare le cose. E lo fa in modo strutturale, almeno questa è l'idea, ben diversamente cioè dalle pezze a colore della BCE e del Quantitative Easing. Ovviamente ci si augura che i paesi mediterranei riescano a investire i fondi almeno altrettanto bene che i paesi nordici. E questa è, per quanto ci riguarda, la prossima grande battaglia del presidente Conte e del governo. Naturalmente, ripeto, è un percorso in fieri, ci sono elementi migliorabili, ma già l'avere negato il diritto di veto al tulipano stitico Rutte e ai PAESI EGOISTI è una cosa fondamentale. Egoisti e presuntuosi, altro che frugali! Questi fanno i loro porci (con la "o" aperta) comodi con il fiscal dumping e volevano porci (con la "o" chiusa) i veti, ma alla fine hanno capito che Conte è un osso troppo duro per loro, che se fosse saltata la trattativa poteva saltare l'Unione, e che dalla prossima i primi a saltare sarebbero stati loro. Avrebbero fatto l'Unione degli Stitici, la moneta l'avrebbero chiamata guttalax. La vittoria diplomatica di Conte non è stata tanto il convincere gli stitici, un gioco da ragazzi per lui, ma il convincere la cancelliera Merkel. Leggi un po' qui cosa avrebbero pensato i tedeschi, fino a poco tempo fa, di eurobond e mutualizzazione del debito:

https://www.teleborsa.it/News/2020/04/27/recovery-fund-facciamo-chiarezza-cos-e-e-perche-rappresenta-una-battaglia-vinta-per-l-italia-133.html#.Xxb-T20za00

 

 

Modificato da fosforo311

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6 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Il Recovery Fund, egregio Marziano, è una cosa grossa, direi una storica novità, e una grande e irrinunciabile possibilità per l'Italia e per l'Europa. Si tratta in sostanza di bond (obbligazioni) a garanzia europea, un primo cruciale passo verso quel debito pubblico europeo (o debito unico) e quel tasso di interesse unico che avrebbero dovuto logicamente accompagnare l'operazione della moneta unica se questa fosse stata pensata con maggiore coerenza, ambizione e lungimiranza. È del tutto evidente che una moneta unica non si armonizza bene con diversi debiti sovrani e i relativi spread e finisce alla lunga per dilatare gli squilibri tra le diverse economie. La mutualizzazione del debito, non a caso sostenuta soprattutto dai paesi mediterranei, comincia a riequilibrare le cose. E lo fa in modo strutturale, almeno questa è l'idea, ben diversamente cioè dalle pezze a colore della BCE e del Quantitative Easing. Ovviamente ci si augura che i paesi mediterranei riescano a investire i fondi almeno altrettanto bene che i paesi nordici. E questa è, per quanto ci riguarda, la prossima grande battaglia del presidente Conte e del governo. Naturalmente, ripeto, è un percorso in fieri, ci sono elementi migliorabili, ma già l'avere negato il diritto di veto al tulipano stitico Rutte e ai PAESI EGOISTI è una cosa fondamentale. Egoisti e presuntuosi, altro che frugali! Questi fanno i loro porci (con la "o" aperta) comodi con il fiscal dumping e volevano porci (con la "o" chiusa) i veti, ma alla fine hanno capito che Conte è un osso troppo duro per loro, che se fosse saltata la trattativa poteva saltare l'Unione, e che dalla prossima i primi a saltare sarebbero stati loro. Avrebbero fatto l'Unione degli Stitici, la moneta l'avrebbero chiamata guttalax. La vittoria diplomatica di Conte non è stata tanto il convincere gli stitici, un gioco da ragazzi per lui, ma il convincere la cancelliera Merkel. Leggi un po' qui cosa avrebbero pensato i tedeschi, fino a poco tempo fa, di eurobond e mutualizzazione del debito:

https://www.teleborsa.it/News/2020/04/27/recovery-fund-facciamo-chiarezza-cos-e-e-perche-rappresenta-una-battaglia-vinta-per-l-italia-133.html#.Xxb-T20za00

 

 

Vede sig.fosforo ..proprio perché c'è la moneta unica e la zona euro... i paesi nordici e latini dovevano arrivare ad un compromesso..nn si deve e non bisogna farsi abbacinare..dagli slogan.... esempio come "neanche un cent all'italia"... hanno la stessa rilevanza degli slogan leghisti ..in una casa comune e doveroso venirsi incontro e cercare il bene comune..difatti ogni membro dell'Unione dice di aver vinto e porterà in trionfo nei rispettivi paesi questo successo...Se lei pensa che Rutte torni a casa con la coda tra le gambe..si sbaglia di grosso...gli olandesi sotto la spinta della Merkel hanno concesso..e noi abbiamo fatto la stessa cosa...per il bene comune di stare uniti in europa

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