consigli ai riastoratori:cambiate mestiere.chi lo dice?? una forza politica!!!
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director12,
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3 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:Lei sosterrebbe il ristorante senza clienti con i soldi statali sig Frizz? Fino a quando tornano i clienti?
ovvio..meglio sostenere i clandestini infetti!!!
6 ore fa, director12 ha scritto:ovvio..meglio sostenere i clandestini infetti!!!
I clandestini bengalesi infetti lavorano nei ristoranti italiani. Questo mentre lei suona il culopiffero nell'orchestrina del dehor......
6 ore fa, ahaha.ha ha scritto:Lei sosterrebbe il ristorante senza clienti con i soldi statali sig Frizz? Fino a quando tornano i clienti?
“Smentiamo categoricamente i virgolettati attributi al Vice Ministro Laura Castelli, riportati anche oggi da alcuni organi di stampa”. Così, in una nota, l’Ufficio Stampa del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, che elenca poi parte dei virgolettati in questione e ribadisce che non sono attribuibili a castelli.
bene,allora sentiamo parola per parola quello che ha detto:
curriculum vitae della ministra:
Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria e la laurea triennale in economia aziendale presso l'Università degli Studi di Torino, lavora per un breve periodo in un centro di *** fiscale.[1] (CAF)
In seguito approda in consiglio regionale come assistente del consigliere regionale del centrosinistra Mariano Turigliatto, della lista a supporto della candidata presidente di centrosinistra Mercedes Bresso. In quel periodo tenta la strada delle elezioni provinciali in una lista civica di supporto alla sinistra, nel 2009.
A seguito della mancata rielezione del consigliere Turigliatto[2], viene presa come portaborse tra le file degli staffisti del neogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in regione Piemonte.da wikipedia
Vale anche per il pregiudicato che diceva ai giovani andate a cercare fortuna all'estero o sposate uno ricco come me ?
Le parole, smentite o meno, della viceministra grillina dell'Economia possono essere giudicate premature, forse anche ciniche, ma certo non sono infondate né ispirate da pregiudizio verso una categoria, bensì da un doveroso realismo. Tempo fa mi pare di avere espresso un concetto analogo, e non solo in riferimento ai ristoratori. Per chi gestisce un ristorante, un cinema, una discoteca, forse anche un albergo o una palestra con poco spazio, meglio cambiare attività che insistere in un settore in grave crisi. O almeno cominciare a prepararsi a un eventuale cambio. Mentre dal punto di vista dello Stato è chiaro che gli aiuti devono privilegiare necessariamente le attività più produttive e più capaci di creare o almeno conservare il lavoro. Visto che per la sussistenza minima c'è già il reddito di cittadinanza (magari da potenziare, altro che abolire come dice Salvini!). La durissima trattativa europea di queste ore conferma che, con buona pace dei populisti e dei venditori di fumo, il denaro non piove dal cielo e non cresce sugli alberi. Quindi, mai come oggi, la spesa pubblica deve essere improntata ai criteri della massima oculatezza, intelligenza e lungimiranza. Lo spreco è sempre una brutta cosa, di questi tempi è un delitto. Certo, tutti speriamo che la pandemia finisca al più presto, magari grazie a un vaccino, ma al momento le prospettive non sono rosee, tutt'altro. La cosa più importante, oggi più che mai, è l'equità. Un ristoratore che faceva 200 coperti al giorno e che oggi ne fa solo 50, certamente soffre, ma soffre di più chi ne faceva 40 e oggi non arriva a 10. Quest'ultimo deve essere aiutato per primo, magari per convertirsi a un'altra attività.
Modificato da fosforo31120 ore fa, fosforo311 ha scritto:Le parole, smentite o meno, della viceministra grillina dell'Economia possono essere giudicate premature, forse anche ciniche, ma certo non sono infondate né ispirate da pregiudizio verso una categoria, bensì da un doveroso realismo. Tempo fa mi pare di avere espresso un concetto analogo, e non solo in riferimento ai ristoratori. Per chi gestisce un ristorante, un cinema, una discoteca, forse anche un albergo o una palestra con poco spazio, meglio cambiare attività che insistere in un settore in grave crisi. O almeno cominciare a prepararsi a un eventuale cambio. Mentre dal punto di vista dello Stato è chiaro che gli aiuti devono privilegiare necessariamente le attività più produttive e più capaci di creare o almeno conservare il lavoro.
Gianluigi Paragone: “Le vergognose parole della Castelli contro i ristoratori sono il punto più basso di un governo incapace e arrogante con chi è in difficoltà, ma si fa servile pecorella con i più forti.
A proposito, presidentiello Conte, com’era quella cosa che in Europa era tutto ok e che l’Italia finalmente conta? Cambiate business e levatevi di torno…”
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Lei sosterrebbe il ristorante senza clienti con i soldi statali sig Frizz? Fino a quando tornano i clienti?
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