non ha una laurea..manco un diplometto..ma è diventata climatologa
Iniziata da
director12,
12 messaggi in questa discussione
1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:Ha detto delle cose talmente condivisibili che a lei, sig Frizz, manco passano per la zucca.
ha parlato quello che le fa il maestro manzi serale
È invidioso della ministra che non c'ha la laurea, sig Frizz, perché ha idee e parla meglio di lei?
12 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:È invidioso della ministra che non c'ha la laurea, sig Frizz, perché ha idee e parla meglio di lei?
mi sa che il geloso sei tu....questa ti fa sudare....sara' perchè ha la tua stessa tessera sindacale?? bè...ti basta poco allora....
No, no, è sempre stato invidioso della signora fin dalla sua nomina a ministra, sig Frizz.
20 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:No, no, è sempre stato invidioso della signora fin dalla sua nomina a ministra, sig Frizz.
e tu che sono 50anni che fai il sindacalista,lo sei rimasto....bei tempi quando facevi la tessera ai bidelli ,tuoi colleghi
Caro direttoretto, forse non hai mai messo piede in un ateneo italiano, altrimenti avresti scoperto che in Italia si laureano cani e porci. E lo avresti capito presto, prima guardando i professori (raccomandati), poi anche gli studenti e i laureandi (idem c. s.). Personalmente l'ultimo metro di giudizio che uso per stimare la cultura di una persona è il suo titolo di studio. Credimi: ho conosciuto decine di laureati (o sedicenti tali, alcuni anche in questo forum), inclusi vari docenti e professionisti affermati, che sono molto (ma molto) meno colti del mio barbiere, che è un autodidatta con la terza media.
La ministra Bellanova ha espresso concetti del tutto condivisibili. E non è necessario essere climatologi per esprimerli. D'altra parte io sono certo che, in qualità di ministra dell'Agricoltura, si è documentata a dovere sulla (non semplice) materia. Quindi, anche se ha la terza media, stai sicuro che di mutamenti climatici la Bellanova oggi ne sa più di te e di me.
Purtroppo possiamo anche essere sicuri che la ministra ha iniziato a studiare il global warming da meno di 4 anni e tre mesi. Perché altrimenti si sarebbe indignata quando il suo attuale leader invitò gli italiani (in tv in prima serata) a disertare le urne per il referendum contro le trivelle in mare (aprile 2016), invitandoli cioè a violare l'art. 48 della Costituzione, che afferma: l'esercizio del voto "è dovere civico". E per giunta buttando nel cesso qualche centinaio di milioni di euro di denaro pubblico per sabotare il quorum negando l'election day, cioè l'accorpamento con elezioni amministrative. Purtroppo la Bellanova, che all'epoca era viceministra allo Sviluppo Economico, non solo non si indignò, ma imitò l'allora Tappetaro (così lo definiva Renato Brunetta) lanciando il medesimo vergognoso appello a boicottare il referendum NO TRIV dalle pagine dell'Unità. Ora, l'inottemperanza all'importantissimo "dovere civico" sancito dall'art.48 della Costituzione non comporta sanzioni (male: a mio avviso andrebbero introdotte). Tuttavia, chiunque sia investito di un pubblico potere e si adoperi, abusando della propria funzione, A INDURRE GLI ELETTORI ALL'ASTENSIONE è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (art. 98 del T.U. delle leggi elettorali per la Camera, la cui applicazione si estende, tramite l'art.51 della legge 352/1970, al referendum abrogativo e a quello confermativo). In poche parole, chi diserta le urne è senza dubbio un pessimo cittadino che infrange la Costituzione, ma non incorre in sanzioni. Però una figura istituzionale che induce gli elettori ad astenersi da elezioni o referendum commette un reato passibile della pena del carcere. A questo punto tu mi dirai: ma allora perché l'attuale ministra, oggi ecologista ieri pro-trivelle, e l'allora Tappetaro non andarono in galera? Bella domanda, ma la risposta è molto semplice. Perché questo non è un paese serio, bensì è il paese di Pulcinella (con rispetto parlando di Pulcinella che al confronto con certi personaggi sarebbe una persona serissima). In questo squinternato paese non solo si laureano cani e porci (che non di rado fanno carriera politica). Ma ci sono molte leggi dello Stato (di Pulcinella) che restano sulla carta. Per es. quella citata o quella, caso ancora più clamoroso, che VIETA a personaggi in conflitto di interessi come Berlusconi di essere eletti a cariche pubbliche.
Modificato da fosforo3119 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Caro direttoretto, forse non hai mai messo piede in un ateneo italiano, altrimenti avresti scoperto che in Italia si laureano cani e porci. E lo avresti capito presto, prima guardando i professori (raccomandati), poi anche gli studenti e i laureandi (idem c. s.). Personalmente l'ultimo metro di giudizio che uso per stimare la cultura di una persona è il suo titolo di studio. Credimi: ho conosciuto decine di laureati (o sedicenti tali, alcun
per una volta sono d'accordo con te..egg.geom...quando affermi che in italia si laureano cani e porci....quoto..specie quelli del sud..tutti con 110 e lode!! poi se i cavalcavia crollano....o lasciano le pinze nella pancia degi pazienti..incidente di percorso
Modificato da director12In questo momento, director12 ha scritto:per una volta sono d'accordo con te..egg.geom...quando affermi che in italia si laureano cani e porci....quoto..specie quelli del sud..tutti con 110 e lode!! poi se i cavalcavia crollano....incidente di percorso
I cani e i porci stanno al Nord come al Sud. Le famiglie degli studenti meridionali sono sensibilmente più povere di quelle degli studenti del Nord e questo influenza il rendimento negli studi. In genere in senso negativo ma talora anche in senso positivo perché stimola la voglia di riscattarsi e di emergere. Gli studenti del Nord sono mediamente più preparati, ma le punte, gli allievi brillanti, sono più numerosi al Sud.
In ogni caso i ponti non cadono (se non in casi rarissimi) per l'impreparazione o gli errori dei progettisti (l'ing. Morandi era un'autorità mondiale nel settore dei ponti strallati), bensì per l'incuria e per l'ingordigia di chi bada soprattutto al profitto (la buona manutenzione costa).
6 minuti fa, fosforo311 ha scritto:I cani e i porci stanno al Nord come al Sud. Le famiglie degli studenti meridionali sono sensibilmente più povere di quelle degli studenti del Nord e questo influenza il rendimento negli studi. In genere in senso negativo ma talora anche in senso positivo perché stimola la voglia di riscattarsi e di emergere. Gli studenti del Nord sono mediamente più preparati, ma le punte, gli allievi brillanti, sono più numerosi al Sud.
In ogni caso i ponti non cadono (se non in casi rarissimi) per l'impreparazione o gli errori dei progettisti (l'ing. Morandi era un'autorità mondiale nel settore dei ponti strallati), bensì per l'incuria e per l'ingordigia di chi bada soprattutto al profitto (la buona manutenzione costa).
non solo ponti e cavalcavia..ma anche medicina:
Direttoretto, ora mi deludi! Non c'è bisogno della laurea per capire che la malasanità e la carenza di strutture non dipendono dal livello delle università ma dalla politica. D'altra parte molti bravi dottori e chirurghi meridionali lavorano al Nord (insieme a tantissimi insegnanti del Sud). Se poi anche a Milano servono più di tre mesi di lista d'attesa per farsi operare di cancro alla prostata, vuol dire che con i vari Fontana e Gallera e dopo i vari Formigoni siete messi male anche in Lombardia.
ORMAI I CONSULENTI DELLA LEGA BECCATI A PORTARE SOLDI IN FONDI NERI ALL'ESTERO SONO DI PIÙ DEI NUOVI CONTAGI DI COVID
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata
Ha detto delle cose talmente condivisibili che a lei, sig Frizz, manco passano per la zucca.
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti