Caro Padellaro, stavolta hai esagerato

Inviata (modificato)

Sul Fatto di ieri l'ex direttore e cofondatore Antonio Padellaro, giornalista che leggo e stimo da trent'anni, ha pubblicato un gradevole articolo dal titolo:

Berlusconi si stava trasfigurando.

Il senso era questo: da qualche tempo, specie nei mesi duri della pandemia, l'immagine dell'ex cavaliere sembrava cambiata e in qualche modo migliorata agli occhi degli italiani onesti. Non più il furfante, il teatrante e il puttaniere di sempre, ma l'immagine di un politico stagionato che si tiene saggiamente in secondo piano in un difficile frangente per intervenire di tanto in tanto con mo.derazione e senso di responsabilità. All'opposto cioè dello sfascismo irresponsabile, divisivo e vergognoso di Salvini e Meloni. Scrive Padellaro che "delle sue antiche birbonate si era perso perfino il ricordo, retrocesse a innocenti gherminelle...". Una volutamente ironica edulcorazione perché le fetenzie di Berlusconi e del berlusconismo ci vorranno altri decenni per dimenticarle. Ma ci sta. Come ci sta l'immagine crepuscolare e dolcemente ironica del Caimano trasfigurato nel "nonno buono delle favole" . Dopodiché il nonnetto - si rammarica Padellaro - ha rovinato tutto con la trovata della registrazione audio di un morto che parla. E che parla per farlo passare per vittima di magistrati cattivi e prevenuti. Una trovata tipica del vecchio Caimano, dell'imbroglione incallito, del lupo che perde il pelo ma non il vizio. E addio trasfigurazione! Purtroppo Antonio ha ceduto alla tentazione del finale a effetto ed è caduto in un paragone non solo esagerato ma a mio modesto avviso scorretto, e sorprendente per un giornalista della sua cultura. Ha paragonato il Berlusconi "trasfigurato" degli ultimi mesi nientemeno che a Jean Valjean, il protagonista de I Miserabili di Victor Hugo:

"Avevamo rimosso quasi tutto nell’illusione che, come il Jean Valjean di Victor Hugo, braccato dalla legge, il dono della grazia lo avesse riscattato concedendogli un’onesta vecchiaia".

Il paragone mi sembra molto forzato e improprio, e non solo perché accosta un nano della politica a una figura titanica della letteratura romantica (e universale a mio avviso). Jean Valjean, fu braccato sul serio dalla legge, altro che impunità e prescrizioni! L'ironia ci può stare ma Valjean non si fece 9 mesi di servizi sociali per delle birbonate o per avere frodato il fisco per milioni. Si fece 19 anni di bagno penale per avere rubato un pezzo di pane. Per fame. E dopo essere evaso e avere cambiato vita, illuminato dal gesto sublime di un vescovo, si fece arrestare due volte: la prima per salvare un innocente che stava per essere incarcerato al suo posto, la seconda per salvare la vita al suo persecutore e cacciatore, il terribile ispettore Javert. Jean Valjean non cambiò vita per diventare un nonnetto buono: bensì per diventare un eroe del bene.

Caro Antonio, leggendo questo tuo paragone ho fatto un salto sulla sedia. Teniamo separati i nani dagli eroi, il teatrino della politica italiana dalla grande letteratura, il cabarettista di Arcore da un personaggio eterno. Berlusconi avrebbe fatto prima a trasfigurarsi in Alcide De Gasperi che in Jean Valjean.

 https://infosannio.com/2020/07/03/berlusconi-si-stava-trasfigurando-ma-un-nastro-ce-lha-ridato/ 

Modificato da fosforo311
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5 messaggi in questa discussione

Ma perché proprio in De Gasperi?

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Ma perché proprio in De Gasperi?

È il primo nome di grande statista che mi è venuto in mente, egregio. Naturalmente il Puttaniere non sarà mai uno statista, ma al massimo un piduista, e men che meno al livello di un De Gasperi. Però trovo che sarebbe ancora più difficile per un cacasotto come lui diventare come Jean Valjean. Quella volta che si trovò al cospetto di Ilda Boccassini, detta la Tigre, lui era presidente del Consiglio ma sudò freddo. Saluti

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Inviata (modificato)

Soprattutto quando si trovo’ di fronte Travaglio Cakandrino Marco ...!! In quella occasione Calandra lo fece diventare paonazzo dalla paura . Ahahahahaha 

Modificato da mark222220

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Inviata (modificato)

Il povero torsolo è ossessionato da travaglio, che gli sfrucuglia Leopoldino un giorno sì e uno no.

Modificato da ahaha.ha

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