La tua guerra è la nostra guerra

Inviata (modificato)

Cari forumisti (seri), cosa pensereste di un leader democratico occidentale che si rivolgesse a uno spietato dittatore o a un crudele satrapo mediorientale con le parole che fanno da titolo a questa discussione? Immagino che pensereste che si tratta, nella migliore delle ipotesi, di una ciofeca di leader democratico. Ebbene, un nostro ex presidente del Consiglio usò proprio quelle testuali parole, a dir poco compiacenti, quando incontrò il generale al Sisi, il tiranno golpista noto anche come il Pinochet delle piramidi. Essendo, come tutti sanno, un politucolo incline al salamelecco (con i potenti), il nostro dispensò ulteriori e copiosi fumi d'incenso, per esempio definendo il generale golpista: "A great leader" (sic). Nessuna meraviglia che la Storia abbia poi rapidamente emesso il suo giudizio inappellabile su quel nostro premierino: a very small, a very poor leader, prima ancora che egli fondasse il suo very small party (del 2% scarso).   

Oggi c'è chi polemizza o si scandalizza per la decisione del presidente Conte di concedere il nullaosta alla vendita di due fregate italiane alla marina egiziana. A mio avviso gli unici che hanno diritto a scandalizzarsi sono i genitori di Giulio Regeni, tutto il resto è noia (leggasi strumentalizzazione politica e ipocrisia).

Gli ipocriti e i nemici del governo fingono di ignorare che con l'Egitto abbiamo in essere, non certo da oggi, intensi e ingenti rapporti economici e commerciali. Non saranno certo due fregate a rendere l'Egitto il primo importatore di armi italiane: lo era già. Ma gli affari più grossi sono quelli dell'ENI (azienda pubblica) titolare delle concessioni su ingenti giacimenti sottomarini di gas lungo la costa egiziana. Qualcuno dirà: ma il gas metano non è un armamento. Vero, ma saranno proprio le royalties su quei giacimenti la maggiore fonte di finanziamento per il programma di ammodernamento delle forze militari di al Sisi. E allora cosa facciamo? Diciamo alla più grande azienda italiana di ritirarsi dall'Egitto per farsi rimpiazzare un minuto dopo da una multinazionale americana o inglese o francese? È anche vero che le due fregate potrebbero essere solo l'antipasto di una ben più ampia commessa. Si parla di ulteriori 4 fregate, 20 pattugliatori, 24 Eurofighter e vari M-346 per un importo di quasi 11 miliardi di dollari. Una commessa del genere sarebbe non solo ossigeno prezioso per la nostra industria e per i tempi bui che ci attendono, ma, come spesso accade nel settore, potrebbe innescare ulteriori ordini di questi prodotti italiani da parte di altri paesi. D'altra parte, se non gliele vendiamo noi le armi ad al Sisi, gliele vende qualcun altro. Es. la Francia e la Germania che negli ultimi 5 anni hanno eportato più armi di noi in Egitto (per 8 e 4,5 miliardi di dollari rispettivamente). Il caso Regeni grida vendetta e la questione di principio (i diritti umani) è importante, ma per un presidente del Consiglio non è meno importante il lavoro degli italiani. Quello che non deve fare Conte, e io sono certo che non lo farà MAI, è perdere la faccia abbassandosi ad adulare un satrapo come fece quel suo indegno predecessore. E pure quell'altro che andò addirittura a inginocchiarsi e a baciare la mano al colonnello golpista Gheddafi, dopo averlo definito: "Leader di libertà". Corsi e ricorsi storici del renzusconismo, ovvero dell'italica propensione al lecchinaggio. Qualche lekkino fazioso del forum protesterà: le leccate di cui si parla erano anteriori al caso Regeni. Già, ma erano posteriori a quello che Human Right Watch definisce "il più grave massacro di dimostranti nella storia dei crimini contro l'umanità". Il massacro di 1150 inermi cittadini che manifestavano al Cairo per il legittimo presidente Morsi contro il golpista al Sisi il 14 agosto del 2013. Quella ciofeca di presidente del Consiglio ne era perfettamente a conoscenza, eppure definì il massacratore: "A great leader". VERGOGNA!

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/06/regeni-il-senso-di-renzi-per-abd-al-sisi-chiama-grande-statista-il-pinochet-delle-piramidi-che-reprime-dissenso-nel-sangue/2435023/

Modificato da fosforo311
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Guardi sig fosforo, che quel giorno Leopoldino ha davvero sofferto, lui così garantista, ha dovuto sacrificarsi per il bene dell'italia.

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Inviata (modificato)

57 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Cari forumisti (seri), cosa pensereste di un leader democratico occidentale che si rivolgesse a uno spietato dittatore o a un crudele satrapo mediorientale con le parole che fanno da titolo a questa discussione? Immagino che pensereste che si tratta, nella migliore delle ipotesi, di una ciofeca di leader democratico. Ebbene, un nostro ex presidente del Consiglio usò proprio quelle testuali parole, a dir poco compiacenti, quando incontrò il generale al Sisi, il tiranno golpista noto anche come il Pinochet delle piramidi. Essendo, come tutti sanno, un politucolo incline al salamelecco (con i potenti), il nostro dispensò ulteriori e copiosi fumi d'incenso, per esempio definendo il generale golpista: "A great leader" (sic). Nessuna meraviglia che la Storia abbia poi rapidamente emesso il suo giudizio inappellabile su quel nostro premierino: a very small, a very poor leader, prima ancora che egli fondasse il suo very small party (del 2% scarso).   

Oggi c'è chi polemizza o si scandalizza per la decisione del presidente Conte di concedere il nullaosta alla vendita di due fregate italiane alla marina egiziana. A mio avviso gli unici che hanno diritto a scandalizzarsi sono i genitori di Giulio Regeni, tutto il resto è noia (leggasi strumentalizzazione politica e ipocrisia).

Gli ipocriti e i nemici del governo fingono di ignorare che con l'Egitto abbiamo in essere, non certo da oggi, intensi e ingenti rapporti economici e commerciali. Non saranno certo due fregate a rendere l'Egitto il primo importatore di armi italiane: lo era già. Ma gli affari più grossi sono quelli dell'ENI (azienda pubblica) titolare delle concessioni su ingenti giacimenti sottomarini di gas lungo la costa egiziana. Qualcuno dirà: ma il gas metano non è un armamento. Vero, ma saranno proprio le royalties su quei giacimenti la maggiore fonte di finanziamento per il programma di ammodernamento delle forze militari di al Sisi. E allora cosa facciamo? Diciamo alla più grande azienda italiana di ritirarsi dall'Egitto per farsi rimpiazzare un minuto dopo da una multinazionale americana o inglese o francese? È anche vero che le due fregate potrebbero essere solo l'antipasto di una ben più ampia commessa. Si parla di ulteriori 4 fregate, 20 pattugliatori, 24 Eurofighter e vari M-346 per un importo di quasi 11 miliardi di dollari. Una commessa del genere sarebbe non solo ossigeno prezioso per la nostra industria e per i tempi bui che ci attendono, ma, come spesso accade nel settore, potrebbe innescare ulteriori ordini di questi prodotti italiani da parte di altri paesi. D'altra parte, se non gliele vendiamo noi le armi ad al Sisi, gliele vende qualcun altro. Es. la Francia e la Germania che negli ultimi 5 anni hanno eportato più armi di noi in Egitto (per 8 e 4,5 miliardi di dollari rispettivamente). Il caso Regeni grida vendetta e la questione di principio (i diritti umani) è importante, ma per un presidente del Consiglio non è meno importante il lavoro degli italiani. Quello che non deve fare Conte, e io sono certo che non lo farà MAI, è perdere la faccia abbassandosi ad adulare un satrapo come fece quel suo indegno predecessore. E pure quell'altro che andò addirittura a inginocchiarsi e a baciare la mano al colonnello golpista Gheddafi, dopo averlo definito: "Leader di libertà". Corsi e ricorsi storici del renzusconismo, ovvero dell'italica propensione al lecchinaggio. Qualche lekkino fazioso del forum protesterà: le leccate di cui si parla erano anteriori al caso Regeni. Già, ma erano posteriori a quello che Human Right Watch definisce "il più grave massacro di dimostranti nella storia dei crimini contro l'umanità". Il massacro di 1150 inermi cittadini che manifestavano al Cairo per il legittimo presidente Morsi contro il golpista al Sisi il 14 agosto del 2013. Quella ciofeca di presidente del Consiglio ne era perfettamente a conoscenza, eppure definì il massacratore: "A great leader". VERGOGNA!

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/06/regeni-il-senso-di-renzi-per-abd-al-sisi-chiama-grande-statista-il-pinochet-delle-piramidi-che-reprime-dissenso-nel-sangue/2435023/

La storia é colma di incontri a dir poco "ambigui'" Trump per esempio ha incontrato kim..ma noi diciamo.. quando il Berlusca "lustrava" le scarpe a Bush e faceva passare i loro incontri come un successo per il paese!!?? Anche Prodi del resto era il lacchè dei tedeschi..e' stato lui a mettere la tassa sull'euro..il cambio euro-lira a 1936,27 per fare un favore ai panzer..quindi stupirsi oggi..di qualche leccatina.. o servilismo del presidente di turno..e' come cadere dal pero..oppure non aver mai capito l'andazzo italiano nella scena internazionale.."arroganti coi più deboli zerbini coi potenti"  e l'unica alternativa per non piangere  e'  "nuc est bibendum" alla faccia loro e agli amici degli amici

Modificato da marzianobravo

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10 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Cari forumisti (seri), cosa pensereste di un leader democratico occidentale che si rivolgesse a uno spietato dittatore o a un crudele satrapo mediorientale con le parole che fanno da titolo a questa discussione? Immagino che pensereste che si tratta, nella migliore delle ipotesi, di una ciofeca di leader democratico. Ebbene, un nostro ex presidente del Consiglio usò proprio quelle testuali parole, a dir poco compiacenti, quando incontrò il generale al Sisi, il tiranno golpista noto anche come il Pinochet delle piramidi. Essendo, come tutti sanno, un politucolo incline al salamelecco (con i potenti), il nostro dispensò ulteriori e copiosi fumi d'incenso, per esempio definendo il generale golpista: "A great leader" (sic). Nessuna meraviglia che la Storia abbia poi rapidamente emesso il suo giudizio inappellabile su quel nostro premierino: a very small, a very poor leader, prima ancora che egli fondasse il suo very small party (del 2% scarso).   

Oggi c'è chi polemizza o si scandalizza per la decisione del presidente Conte di concedere il nullaosta alla vendita di due fregate italiane alla marina egiziana. A mio avviso gli unici che hanno diritto a scandalizzarsi sono i genitori di Giulio Regeni, tutto il resto è noia (leggasi strumentalizzazione politica e ipocrisia).

Gli ipocriti e i nemici del governo fingono di ignorare che con l'Egitto abbiamo in essere, non certo da oggi, intensi e ingenti rapporti economici e commerciali. Non saranno certo due fregate a rendere l'Egitto il primo importatore di armi italiane: lo era già. Ma gli affari più grossi sono quelli dell'ENI (azienda pubblica) titolare delle concessioni su ingenti giacimenti sottomarini di gas lungo la costa egiziana. Qualcuno dirà: ma il gas metano non è un armamento. Vero, ma saranno proprio le royalties su quei giacimenti la maggiore fonte di finanziamento per il programma di ammodernamento delle forze militari di al Sisi. E allora cosa facciamo? Diciamo alla più grande azienda italiana di ritirarsi dall'Egitto per farsi rimpiazzare un minuto dopo da una multinazionale americana o inglese o francese? È anche vero che le due fregate potrebbero essere solo l'antipasto di una ben più ampia commessa. Si parla di ulteriori 4 fregate, 20 pattugliatori, 24 Eurofighter e vari M-346 per un importo di quasi 11 miliardi di dollari. Una commessa del genere sarebbe non solo ossigeno prezioso per la nostra industria e per i tempi bui che ci attendono, ma, come spesso accade nel settore, potrebbe innescare ulteriori ordini di questi prodotti italiani da parte di altri paesi. D'altra parte, se non gliele vendiamo noi le armi ad al Sisi, gliele vende qualcun altro. Es. la Francia e la Germania che negli ultimi 5 anni hanno eportato più armi di noi in Egitto (per 8 e 4,5 miliardi di dollari rispettivamente). Il caso Regeni grida vendetta e la questione di principio (i diritti umani) è importante, ma per un presidente del Consiglio non è meno importante il lavoro degli italiani. Quello che non deve fare Conte, e io sono certo che non lo farà MAI, è perdere la faccia abbassandosi ad adulare un satrapo come fece quel suo indegno predecessore. E pure quell'altro che andò addirittura a inginocchiarsi e a baciare la mano al colonnello golpista Gheddafi, dopo averlo definito: "Leader di libertà". Corsi e ricorsi storici del renzusconismo, ovvero dell'italica propensione al lecchinaggio. Qualche lekkino fazioso del forum protesterà: le leccate di cui si parla erano anteriori al caso Regeni. Già, ma erano posteriori a quello che Human Right Watch definisce "il più grave massacro di dimostranti nella storia dei crimini contro l'umanità". Il massacro di 1150 inermi cittadini che manifestavano al Cairo per il legittimo presidente Morsi contro il golpista al Sisi il 14 agosto del 2013. Quella ciofeca di presidente del Consiglio ne era perfettamente a conoscenza, eppure definì il massacratore: "A great leader". VERGOGNA!

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/06/regeni-il-senso-di-renzi-per-abd-al-sisi-chiama-grande-statista-il-pinochet-delle-piramidi-che-reprime-dissenso-nel-sangue/2435023/

Nossignori !! Nossignori , non si rimane di stucco nel leggere un post del genere . Chi conosce il Cazzaro di Napoli e chi lo ha conosciuto piano piano , sa perfettamente che questo trasformista d’accatto e’ capace di questo e di ben altro. Questi omuncolo stroppiante e presuntuoso non sa dove sta di casa la dignità e per un motivo semplicissimo: avere la faccia come il Kulo non e’ un aspetto che lo irrita piu’ di tanto. E’ nato servo , vive da servo , morirà da servo . Un servo vigliacchetto che non ha nemmeno il coraggio , con la ridicola scusa che non mi legge ed a cui non credo nessuno , di intervenire sul mio post scritto su questo argomento , ma ne scrive uno a parte scappando dal confronto . Niente di male , lo inseguo io !!  Quando il Cazzaro napoletano parla di “altri ex presidenti del consiglio , si riferisce a Renzi . Dopo averlo definito ciofeca e politiculo incline al salamalecco. Ricordiamo i fatti : Premesso che non mi scandalizzo affatto se un primo ministro di un paese democratico incontra, discute e tratta con un leader di uno Stato di dubbie qualità democratiche quando ciò serve a difendere gli interessi politici e commerciali italiani ed e’ per questo che non biasimo o mi scandalizzo della trattativa è relativa conclusione della vendita di 2 navi all’Egitto del “Pinochet delle Piramidi”  Al Sisi , rammento che , all’epoca, Renzi andò in Egitto per difendere e consolidare gli interessi di varie ed importantissime aziende italiane che cola’ operavano ed operano . Queste aziende erano : Eni, Intesa San Paolo , Pirelli , Italcementi , Andaldo , Tecnimont , Cementir ed altre . Era il tempo in cui l’Egitto era attraversato da una situazione politica incerta e pericolosa con il dopo Mubarak ed erano incorso attentati ed azioni di guerriglia verso le aziende occidentali . Lo scopo di Renzi era quello di ottenere protezione e sicurezza per le nostre aziende.  Il Cazzaro di Napoli “insorse” e dopo aver definito Renzi un “Cagnolino al guinzaglio di quelle aziende “, lo ricopri di tutto l’armamentario di insulti di cui dispone ed alla fine concluse :” Non ci può essere nemmeno un motivo , nessuna ragione possibile ed immaginabile , per cui un leader di un Paese democratico debba discutere con il leader di un paese dittatoriale . Se lo fa deve essere preso a calci nel Kulo e spedito più lontano possibile “.  Questi i fatti !! Ora rileggetevi bene quel che afferma il Cazzaro napoletano nel suo post . Ora state attenti alla più piccola sfumatura che “questommemmerda” decora per giustificare quel che Giuseppi e Giggino O’Fischer hanno impostato con Al Sisi . Sto stronzolo *** da uomo non merita più nemmeno di essere chiamato Pulcinella . Pulcinella era una maschera bonaria e simpatica . Questo trasformista senza dignità meriterebbe solo gli sputi in faccia mentre , invece , c’è ancora un consumatore compulsivo di Teroldego che gli porta il caffè a letto . 

 

 

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Bravo ser torsolo di cazzaro da Pisa, ancora una volta ha dimostrato di essere un servo perfetto, ops chiedo scusa, un maggiordomo perfetto per vuotare il pitale di leopoldino il grande.

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10 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Guardi sig fosforo, che quel giorno Leopoldino ha davvero sofferto, lui così garantista, ha dovuto sacrificarsi per il bene dell'italia.

Buongiorno, egregio. Non credo che abbia sofferto molto. Quella del salamelecco, come tutti sanno, è la sua cultura (ereditata dal suo ispiratore e modello: il lekkino di Arcore). Quanto a pudore e dignità... stendiamo un velo pietoso. A suo tempo - e lo dico anche a Marziano -invece soffrimmo e ci vergognammo noi, noi italiani seri e democratici, nell'essere rappresentati da un premier che si abbassava a quei livelli di piaggeria con un tiranno golpista e sanguinario e che parlava (o belava) a nome dell'intero popolo italiano: "La tua guerra è la nostra guerra". Nostra??!!! Parla per te, politucolo che non sei altro! Dopodiché, come leggiamo nell'articolo allegato, il politucolo nonché premier per caso, non pago della figuraccia mondiale, andò ad Al Jazeera, la più importante tv del mondo arabo, per continuare a tessere le lodi del tiranno (certe lingue sono instancabili) e si disse "orgoglioso della nostra amicizia". Repetita iuvant: parla per te, politucolo che non sei altro! Si possono intrattenere rapporti commerciali anche con Stati canaglia (e noi ne intratteniamo a decine), altra cosa è l'amicizia. Quello fu, senza ombra di dubbio, uno dei punti più bassi, una delle pagine più vergognose della nostra politica estera. Saluti

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11 ore fa, marzianobravo ha scritto:

La storia é colma di incontri a dir poco "ambigui'" Trump per esempio ha incontrato kim..ma noi diciamo.. quando il Berlusca "lustrava" le scarpe a Bush e faceva passare i loro incontri come un successo per il paese!!?? Anche Prodi del resto era il lacchè dei tedeschi..e' stato lui a mettere la tassa sull'euro..il cambio euro-lira a 1936,27 per fare un favore ai panzer..quindi stupirsi oggi..di qualche leccatina.. o servilismo del presidente di turno..e' come cadere dal pero..oppure non aver mai capito l'andazzo italiano nella scena internazionale.."arroganti coi più deboli zerbini coi potenti"  e l'unica alternativa per non piangere  e'  "nuc est bibendum" alla faccia loro e agli amici degli amici

Ti rimando alla mia risposta ad Ahaha. Ma ti faccio anche notare che la diplomazia è cosa molto diversa dalla piaggeria. Si possono stipulare accordi commerciali senza lekkare il kulo dei dittatori. Queste cose lasciamole fare ai venditori di pentole e ai tappetari come Berlusconi, che in gioventù vendeva scope elettriche e che andò a inchinarsi davanti a Gheddafi e a baciargli la mano. Un rappresentante delle istituzioni rappresenta la Nazione e deve farlo con dignità e onore. Sempre. Nell'occasione di cui parli Prodi probabilmente cedette alla Germania, ma questo non significa che si calò le brache. Il quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500). Dio solo sa quale sarebbe stato il cambio per noi ottimale. Il più serio e preparato degli economisti non ne ha la più pallida idea. E se dice di averla, puoi essere certo che non è né serio né preparato. Saluti

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Cazzaro Napoletano , Con la faccia che tieni , si vergognerebbe pure il Kulo al pensiero di avere una collega come la tua faccia . Ma di che caz.z.o di amicizia parli , ebe te !! Sei un trasformista di infimo livello , il classico napoletano senza dignità ma spocchioso e borioso senza che tu abbia nessun requisito , facile al piagnisteo che giudichi in modi diversi lo stesso episodio a seconda di lo espleta . Ed infatti non hai negato niente di quello di cui ti “accuso” per un semplice motivo : non puoi farlo perché sai che ho detto il vero e sai che se solo lo smentisci ti trovo il post e ti sfanculo davanti a tutti . Ed allora i soliti bla bla bla e ricerca del servetto Veneto che ti viene a “dare una mano “. Ma te senti sto idio ta !! Parla di Renzi come un amico di Al Sisi mentre proprio quest’ultimo e’ stato invitato a Roma dai tuoi amici Giuseppi e Giggino . Ti rammento , idio ta , che Renzi , tramite Gentiloni , era talmente amico di Al Sisi , che al tempo dell’omicidio Regeni fece rientrare l’Ambasciatore Italiano dal Cairo e convoco’ quello egiziano a Roma per dure reprimende . E queste sono le più dure reazioni diplomatiche che uno Stato può fare ad un altro. Giuseppi e Giggino hanno accolto Al Sisi a Roma in pompa magna , gli hanno offerto un ricevimento da nababbi , abbracci e strette di mano calorosi e ampie risate a 70 denti . E te , ebe te , mi vieni a parlare di pudore e dignità . Ti dovresti vergognare te e tutta la parentela che hai a giro nel mondo . Ma non lo farai , le mer de puzzano . Te più di tutte le altre . 

Modificato da mark222220

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18 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Ti rimando alla mia risposta ad Ahaha. Ma ti faccio anche notare che la diplomazia è cosa molto diversa dalla piaggeria. Si possono stipulare accordi commerciali senza lekkare il kulo dei dittatori. Queste cose lasciamole fare ai venditori di pentole e ai tappetari come Berlusconi, che in gioventù vendeva scope elettriche e che andò a inchinarsi davanti a Gheddafi e a baciargli la mano. Un rappresentante delle istituzioni rappresenta la Nazione e deve farlo con dignità e onore. Sempre. Nell'occasione di cui parli Prodi probabilmente cedette alla Germania, ma questo non significa che si calò le brache. Il quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500). Dio solo sa quale sarebbe stato il cambio per noi ottimale. Il più serio e preparato degli economisti non ne ha la più pallida idea. E se dice di averla, puoi essere certo che non è né serio né preparato. Saluti

Ognuna delle parti può avere un opinione..ma il bel paese è una vita che sulla scena internazionale..è debole..questa è incapacità non solo del Berlusca e Prodi...ma anche Renzi e Conte..Non sono credibili agli occhi dei partner UE e della Nato..Non è una novità il loro basso profilo istituzionale..e l'incocludenza delle proposte...esposte..la scusante dei nostri onorevoli può essere la scarsa preparazione della società civile la quale non fa da traino economico (dato che il governo fa solo le leggi) non ha le idee per rilanciare il paese..strutturalmente poco industriosi..e laboriosi..insomma in Italia  ci sono più parassiti che lavoratori..altrimenti non andremmo sempre col cappello in mano in Europa 

 

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52 minuti fa, marzianobravo ha scritto:

Ognuna delle parti può avere un opinione..ma il bel paese è una vita che sulla scena internazionale..è debole..questa è incapacità non solo del Berlusca e Prodi...ma anche Renzi e Conte..Non sono credibili agli occhi dei partner UE e della Nato..Non è una novità il loro basso profilo istituzionale..e l'incocludenza delle proposte...esposte..la scusante dei nostri onorevoli può essere la scarsa preparazione della società civile la quale non fa da traino economico (dato che il governo fa solo le leggi) non ha le idee per rilanciare il paese..strutturalmente poco industriosi..e laboriosi..insomma in Italia  ci sono più parassiti che lavoratori..altrimenti non andremmo sempre col cappello in mano in Europa 

 

Forse sei troppo giovane e non ricordi che nella Prima Repubblica, eccetto forse gli ultimi anni, l'Italia, paese fondatore, era molto rispettata in Europa, alla pari con Germania e Francia. E lo stesso mi pare di poter dire per Giuseppe Conte. Che, a differenza di vari predecessori, non va con il cappello in mano e non ritorna con il cappello vuoto, ma con dei buoni risultati in tasca. Questo Recovery fund non va sopravvalutato ma è molto meglio di niente. Quando c'erano dei migranti da sistemare in Europa, Conte alzava il telefono e gli altri rispondevano. Caro Marziano, i leader europei non hanno l'anello al naso. Conoscono benissimo lo squallore della classe politica italiana. Di Berlusconi ridevano, di Renzi pensavano: questo qui continua a darci pacche sulle spalle, ma non è buono nemmeno a raccontare barzellette. Ma il prof. Conte non appartiene a quella casta. Non è un mestierante della politica e non è uno che ha chiesto favori alla politica. Già solo per questo è tenuto in ben altra considerazione. 

Modificato da fosforo311

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3 ore fa, mark222220 ha scritto:

Nossignori , non si rimane di stucco nel leggere un post del genere . Chi conosce il Cazzaro di Napoli e chi lo ha conosciuto piano piano , sa perfettamente che questo trasformista d’accatto é capace di questo e di ben altro.

Hai perfettamente ragione. Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 è capace di ben altro. 

Il 16 agosto 2017 scriveva, nel post delle ore 18.28, quanto segue:

"... il povero Gentiloni, sempre alla vigilia di Ferragosto e sempre speculando sul clima vacanziero per non dare nell'occhio, ha dovuto sobbarcarsi un altro ingrato e imbarazzante compito. Telefonare alla famiglia di Giulio Regeni per abbozzare qualche timida spiegazione in merito alla vergognosa e non a caso ferragostana decisione del governo di riallacciare i rapporti diplomatici con l'Egitto del tiranno golpista e torturatore, generale Al Sisi..."

Lo so che non ci credi che il cialtronissimo pulcinella panzanaro fosforo31 possa avere scritto una cosa del genere, alla luce di quello che si legge oggi.

Allego pertanto il link al post di cui sopra

https://forum.virgilio.it/argomento/8169-ferragosto-caldo-per-un-imbarazzato-e-imbarazzante-gentiloni/

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Modificato da ilsauro24ore

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Urka !! Questa e’ una bomba che e’ scoppiata in mano al Cazzaro Napoletano. Deve andare a caga re , sta facciaakulo !!

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Ci va come lei e tutti  noi una volta al giorno,ser torsolo di cazzaro Pisano.

O lei ci va una volta alla settimana?

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AhahHahaha , non renderti ridicolo più di quel sei Sanchino. Su, fai il bravo !! 

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4 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Ti rimando alla mia risposta ad Ahaha. Ma ti faccio anche notare che la diplomazia è cosa molto diversa dalla piaggeria. Si possono stipulare accordi commerciali senza lekkare il kulo dei dittatori. Queste cose lasciamole fare ai venditori di pentole e ai tappetari come Berlusconi, che in gioventù vendeva scope elettriche e che andò a inchinarsi davanti a Gheddafi e a baciargli la mano. Un rappresentante delle istituzioni rappresenta la Nazione e deve farlo con dignità e onore. Sempre. Nell'occasione di cui parli Prodi probabilmente cedette alla Germania, ma questo non significa che si calò le brache. Il quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500). Dio solo sa quale sarebbe stato il cambio per noi ottimale. Il più serio e preparato degli economisti non ne ha la più pallida idea. E se dice di averla, puoi essere certo che non è né serio né preparato. Saluti

Guardi Sig. Fosforo (e vale anche per il Sig. Marziano) che:

A) I tedeschi pagarono 2 marchi per avere 1 euro.

B) Noi pagammo 2.000 lire per avere 1 euro.

C) Noi pagavamo 1.000 lire per avere 1 marco.

Dal che deriva che 1 euro per i tedeschi e gli italiani ha avuto lo stesso prezzo.

La matematica non era una opinione neppure ai tempi di Khol e Prodi.....

(passatemi, S.V.P. gli arrotondamenti).

 

 

 

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42 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Nell'occasione di cui parli Prodi probabilmente cedette alla Germania, ma questo non significa che si calò le brache. Il quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500). Dio solo sa quale sarebbe stato il cambio per noi ottimale. Il più serio e preparato degli economisti non ne ha la più pallida idea. E se dice di averla, puoi essere certo che non è né serio né preparato.

Non occorre cercare il più serio e preparato degli economisti. Anzi: non occorre scomodare nessun economista.

Basta scomodare il marito di Caterina Balivo, che è un economista esattamente come lo è il cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro fosforo31.

Il compromesso tra inflazione e bassa competitività delle nostre azienda esiste solo nel contenitore vuoto di forma prepuzioidale che il cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro fosforo31 impiega per separare le orecchie.

Ecco svelato il mistero:

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

Basta leggere il punto 3 del Regolamento CE n. 2866/98.

Perfino il marito di Caterina Balivo ci è riuscito.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:

Non occorre cercare il più serio e preparato degli economisti. Anzi: non occorre scomodare nessun economista.

Il compromesso tra inflazione e bassa competitività delle nostre azienda esiste solo nel contenitore vuoto ....

Ecco svelato il mistero:

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

Basta leggere il punto 3 del Regolamento CE n. 2866/98.

 

Signori, il nostro incorreggibile Saurino pane e vino purtroppo ha alzato il gomito anche oggi. Sostiene che il tasso di cambio lira/euro non c'entrava nulla (??!!) con l'inflazione e con la competitività delle nostre imprese esportatrici. Roba da matti! Anzi da bocciatura all'istante ai test di ammissione alla facoltà di Economia. Avrei proprio voluto vederlo attuato, all'epoca, il cambio auspicato (o rimpianto come occasione mancata) da molti (decerebrati): 1000 lire per un euro. Io ne avrei approfittato al volo per comprarmi una bella Porsche Boxster, praticamente a metà prezzo, e avremmo visto (per poco tempo prima di ridurci alla fame) le nostre strade invase da Mercedes e Bmw, mentre le Punto e le Panda, in quanto utilitarie di lusso, sarebbero sparite dalle strade tedesche e del resto dell'Eurozona. Signori, questo qui non è che non studia, non è che gli manca solo l'abc dell'economia (e di molto altro): questo qui non capisce letteralmente un tubo. Non è capace non dico di ragionare ma nemmeno di pensare in modo decente, e poi si illude perfino di poter dare lezioni e si permette di insultare gli altri. Stendiamo un velo pietoso e diciamo che è sotto i fumi dell'alcol. A proposito, prova a immaginare quanto sarebbero costati un caffé o una bottiglia di vino entrando in Eurozona con un cambio a 3000 lire. Il compromesso ci fu eccome! E quel documento è solo un pezzo di carta firmato dagli Stati membri, frutto di un (sofferto e laborioso) accordo tra le parti. L'Italia avrebbe potuto impuntarsi e scegliere un cambio diverso, certo non di molto, ma avrebbe potuto farlo. 

Modificato da fosforo311

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4 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Hai perfettamente ragione. Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 è capace di ben altro. 

Il 16 agosto 2017 scriveva, nel post delle ore 18.28, quanto segue:

"... il povero Gentiloni, sempre alla vigilia di Ferragosto e sempre speculando sul clima vacanziero per non dare nell'occhio, ha dovuto sobbarcarsi un altro ingrato e imbarazzante compito. Telefonare alla famiglia di Giulio Regeni per abbozzare qualche timida spiegazione in merito alla vergognosa e non a caso ferragostana decisione del governo di riallacciare i rapporti diplomatici con l'Egitto del tiranno golpista e torturatore, generale Al Sisi..."

Lo so che non ci credi che il cialtronissimo pulcinella panzanaro fosforo31 possa avere scritto una cosa del genere, alla luce di quello che si legge oggi.

Allego pertanto il link al post di cui sopra

https://forum.virgilio.it/argomento/8169-ferragosto-caldo-per-un-imbarazzato-e-imbarazzante-gentiloni/

Signori, sono costretto a ripetermi: è un vero piacere per me vedere le mie due ombrette fedeli, Marchino leopoldino e Saurino pane e vino, andare d'amore e d'accordo come due angioletti e darsi francescanamente ragione a vicenda. La missione laica che abbracciai fin dalla gioventù, riappacificare le persone, ha inanellato un altro successo. I nuovi arrivati del forum non ci crederanno, ma vi assicuro (e i veterani ve lo confermeranno) che fino a non molto tempo fa questi due si azzuffavano verbalmente, ma di brutto, dalla mattina alla sera.  Ora sono uniti e affiatati nel battagliare contro il sottoscritto. Battagliare si fa per dire, perché per me queste anime gemelle sono come due gemelli di Francesco Ferrucci. Ma sono bene affiatati anche nel dividersi le legnate che, con mode.razione e indulgenza, gli somministro. 

Quanto al caso Regeni, voglio ricordare che sono passati oltre 4 anni dalla tragedia. Se Leopoldino tramite il suo prestanome decise di riallacciare i rapporti diplomatici con l'Egitto del suo AMICO Al Sisi, mentre quelli economici e commerciali non furono MAI interrotti, è appena evidente che nessuno poteva seriamente chiedere al presidente Conte di rinunciare a una commessa per miliardi dollari che darà lavoro alle imprese italiane in un momento difficilissimo come questo. Se poi qualcuno propone di mandare i paracadutisti della Folgore a catturare i massacratori di Giulio, o un drone a eliminare il tiranno come fecero gli USA con il generale Soleimani, ne possiamo anche discutere. 

Modificato da fosforo311

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14 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Signori, il nostro incorreggibile Saurino pane e vino purtroppo ha alzato il gomito anche oggi. Sostiene che il tasso di cambio lira/euro non c'entrava nulla (??!!) con l'inflazione e con la competitività delle nostre imprese esportatrici. Roba da matti!

Caro il mio cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro, la sola roba da matti è che continui a blaterare di economia senza sapere un beato azzoc della materia.

Inoltri dimostri  per l'ennesima volta di non avere ancora imparato a leggere.

NON HAI IMPARATO A LEGGERE A QUATTRO ANNI E NON HAI IMPARATO A LEGGERE A SESSANTA 

Per il tasso di cambio lira/euro non occorre scomodare l'inflazione e la competitività delle nostre imprese. E non c'è stato nemmeno un compromesso, se non nel contenitore vuoto di forma prepuzioidale che usi per separare le orecchie.

Basta leggere il punto 3 del Regolamento CE 2866/98:

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

"considerando che a norma del regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio, del 17 giugno1997, relativo a talune disposizioni per l'introduzione dell'euro, ogni riferimento all'ecu contenuto in uno strumento giuridico è sostituito da un riferimento all'euro ad un tasso di un euro per un ecu; che l'articolo 109 L, paragrafo 4, seconda frase, stabilisce che l'adozione dei tassi di conversione non deve di per sé modificare il valore esterno dell'ecu; che ciò viene garantito adottando, come tassi di conversione, i tassi di cambio delle monete degli Stati membri rispetto all'ecu determinati dalla Commissione il 31 dicembre 1998, in base alla procedura consueta per il calcolo dei tassi ufficiali giornalieri relativi all'ecu".

L'Italia era tra gli Stati che avevavo aderito allo SME. Il tasso di cambio della lira, come quello di tutte le altre valute degli Stati aderenti allo SME, era definito in termini di ECU, acronimo che sta per European Currency Unit

https://it.wikipedia.org/wiki/Unità_di_conto_europea

Per quanto riguarda la facoltà di economia ti faccio sommessamente presente che il sottoscritto in una facoltà di economia ci è entrato e ne è uscito con un bel pezzetto di carta. Al contrario tu non sei nemmeno entrato nella facoltà di economia della "Carmine Petruzziello Barbershop University".

TI ricordo inoltre che in questo forum tutti, forse con l'eccezione di Sancho Risata,  hanno capito che sei un cialtronissimo cazzaro seriale che inventa balle galattiche su cose di cui non hai minima competenza.

Come appunto il tasso di cambio lira/euro.

Povero ed inconsapevole coppoladiminchia panzanaro, pensi di fare la lezioncina al sottoscritto invece la vuoi fare alla Consob

http://www.consob.it/web/investor-education/l-eta-corrente

e alla Banca Centrale Europea

http://www.ircri.it/wp-content/uploads/2015/05/Parere-sui-tassi-di-conversione-tra-leuro-e-le-monete-degli-Stati-membri-che-hanno-adottato-leuro_31.12.1998.pdf

TEST TEST TEST LA PIZZA DI MICHELE

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti 

 

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37 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

 

... Per il tasso di cambio lira/euro non occorre scomodare l'inflazione e la competitività delle nostre imprese. E non c'è stato nemmeno un compromesso, se non nel contenitore vuoto di forma prepuzioidale che usi per separare le orecchie.

Basta leggere il punto 3 del Regolamento CE 2866/98:

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

"considerando che a norma del regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio, del 17 giugno1997, relativo a talune disposizioni per l'introduzione dell'euro, ogni riferimento all'ecu contenuto in uno strumento giuridico è sostituito da un riferimento all'euro ad un tasso di un euro per un ecu; che l'articolo 109 L, paragrafo 4, seconda frase, stabilisce che l'adozione dei tassi di conversione non deve di per sé modificare il valore esterno dell'ecu; che ciò viene garantito adottando, come tassi di conversione, i tassi di cambio delle monete degli Stati membri rispetto all'ecu determinati dalla Commissione il 31 dicembre 1998, in base alla procedura consueta per il calcolo dei tassi ufficiali giornalieri relativi all'ecu".

L'Italia era tra gli Stati che avevavo aderito allo SME. Il tasso di cambio della lira, come quello di tutte le altre valute degli Stati aderenti allo SME, era definito in termini di ECU, acronimo che sta per European Currency Unit

https://it.wikipedia.org/wiki/Unità_di_conto_europea

Ti sbagli di grosso, scrivi e attacchi link a casaccio, perché non sai pensare con la tua testa, non conosci la storia, non conosci i trattati. Puoi avere anche 7 lauree, ma sei una dimostrazione del fatto, ben noto, che nel paese di Pulcinella si laureano cani e porci.

È con l'Euro che l'Italia ha perso la sua sovranità monetaria, non con L'ECU.

Ripeto, ficcatelo bene nella tua zucca vuota, perché da quanto scrivi si evince che pensi esattamente e bovinamente IL CONTRARIO: 

È con l'Euro che l'Italia ha perso la sua sovranità monetaria, non con L'ECU. 

L'ECU nasce negli anni '70, La Banca Centrale italiana svalutò la lira nel'92 e avrebbe potuto farlo a suo piacimento anche dopo, tenuto conto di fattori come competitività e inflazione, eccetto che negli ultimi 2 anni (dal '97 al '99) che erano i soli vincolati dal trattato di Maastricht (ma in realtà ci furono aggiustamenti anche dopo il '97).  

Se non capisci questo, inutile insistere in questa sterile discussione, che peraltro non c'entra un tubo con il tema della discussione.  

Modificato da fosforo311

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Non stiamo parlando di quando l'Italia ha perso la propria sovranità monetaria. Stiamo parlando di questa monumentale ca ga ta

Nell'occasione di cui parli Prodi probabilmente cedette alla Germania, ma questo non significa che si calò le brache. Il quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500). Dio solo sa quale sarebbe stato il cambio per noi ottimale. Il più serio e preparato degli economisti non ne ha la più pallida idea. E se dice di averla, puoi essere certo che non è né serio né preparato.

La monumentale ca ga ta è stata firmata dal cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro fosforo31, non dal sottoscritto.

Trattasi di monumentale ca ga ta per il semplice motivo che nell'occasione non si è cercato un compromesso tra inflazione e bassa competitività delle nostre aziende esportatrici.

Con l'introduzione dell'euro al posto dell'ECU non si è fatto altro che cristallizzare definitivamente quello che era il tasso di cambio lira/ECU al 31 dicembre 1998

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

Sul fatto che in Italia si possano laureare cani e porci concordo perfettamente con te: ammesso che sia vero che sei laureato in ingegneria, sei la dimostrazione lampante di tale assunto.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti 

 

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Ci spieghi perché è una kagata, sig lucertolona.

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1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:

Con l'introduzione dell'euro al posto dell'ECU non si è fatto altro che cristallizzare definitivamente quello che era il tasso di cambio lira/ECU al 31 dicembre 1998

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1998:359:0001:0002:IT:PDF

Insisti con quel pezzo di carta del 1998. Forse all'epoca eri alle elementari o si conferma che non conosci la storia. Te la racconto io. Nel '98 i giochi, almeno per noi (cioè per il tasso di cambio lira/euro), erano in sostanza già fatti. Qui si parlava di Prodi e di una sua eventuale resa alla Germania. Marzianobravo lo definiva "lacché della Germania" e io gli ho risposto. In realtà quella resa da molti all'epoca fu giudicata un successo. Il momento cruciale è l'Ecofin del 25 novembre 1996. Dal '97 non sarebbe stato possibile svalutare né rivalutare (salvo minimi aggiustamenti). La delegazione italiana era capeggiata dal ministro Ciampi, con lui c'erano Draghi, all'epoca dirigente del Tesoro, e il governatore Fazio.  L'obbiettivo di Ciampi (e del premier Prodi) era quota 1000, che secondo il governo era un giusto compromesso tra competitività e inflazione e che era anche la quota giudicata minima da Confindustria. Ma c'era chi pretendeva quote molto più basse: i sostenitori della lira forte. Ma attenzione: non si parlava di cambio lira/euro o lira/ecu, bensì di cambio lira/marco!  La Germania offriva 950, ma si diceva disposta ad arrivare al massimo a 970. Alla fine Ciampi ottenne 990. Fu esattamente quel giorno che si concretizzò il compromesso di cui parlavo. Difatti, quando nel  '99 nacque l'Euro, cioè quando furono fissati tutti i cambi delle valute nazionali (a 6 cifre significative), il cambio marco/ecu era 1,95583 che moltiplicato per 990 dà esattamente (entro le 6 cifre significative) 1936,27 cioè il cambio irrevocabile lira/euro. Se Ciampi avesse ottenuto il massimo, cioè 1000 lire per un marco, un euro varrebbe 1955,83 lire. Una certa sudditanza verso la Germania ci fu, ma non fu esattamente una resa o una calata di brache. Ricordiamoci che l'Italia non era quella di uno o due decenni prima, i parametri erano tra i peggiori e c'era chi voleva tenerci fuori. C'era stata una crisi economica, c'era stata Tangentopoli, c'era stato il primo governo del Piduista...  

https://books.google.it/books?id=2Bat9xk5J0IC&pg=PA26&lpg=PA26&dq=ecofin+novembre+1996+ciampi+990&source=bl&ots=YL_JRAeKnI&sig=ACfU3U04lxjaqxExbiSu9tDzMP0pXMJ8_Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiUismQ0PfpAhXspYsKHV2QBzsQ6AEwAHoECAkQAQ#v=onepage&q=ecofin novembre 1996 ciampi 990&f=false

 

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Dove trovo scritto nel libro di Luigi Spaventa che "... in quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici (che avremmo avuto per es. con un cambio a 1500)" ?

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Modificato da ilsauro24ore

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Ahahahahahaha , siamo alla follia !! Ma te guarda cosa ti inventa il Cazzaro di Napoli !! Tra poco , pur di mascherare la caga ta partorita , parlerà delle rose di maggio , del colore dei capelli dello zio emigrato in Brasile , della sfogliatella di Ciro O’Pasticcere.  Cazzaro , sienti a me :” Devi solo informarci da dove ricavi l’informazione che “ in quel momento l'Italia era debolissima sul piano internazionale e bisognava cercare un compromesso tra l'inflazione (che avremmo avuto per es. con un cambio a 2500 lire per un euro) e la bassa competitività delle nostre aziende esportatrici “.                            
   Stop , il resto e’ fanfaluca , ululati al vento , petine . 

Modificato da mark222220

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