Virus:chi vive in roulotte,e chi sbarca negli hotel di lusso

10 messaggi in questa discussione

Io suggerisco la ristoratrice di dipingersi di nero e chiedere asilo politico così potrà usufruire degli stessi servizi dei clandestini negli alberghi di lusso, in alternativa si fa assumere dall'albergo di lusso come donna di servizio o cuoca.

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3 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Io suggerisco la ristoratrice di dipingersi di nero e chiedere asilo politico così potrà usufruire degli stessi servizi dei clandestini negli alberghi di lusso, in alternativa si fa assumere dall'albergo di lusso come donna di servizio o cuoca.

potrebbe essere  un idea di successo..tu l'hai gia' sperimentata?

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No, io no, io qualchenegro lo ho assunto perché non venisse ospitato in hotel di lusso ed evitare che lei li dovesse mantenere.

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5 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

No, io no, io qualchenegro lo ho assunto perché non venisse ospitato in hotel di lusso ed evitare che lei li dovesse mantenere.

e hai fatto benissimo..visto che poi parlate la stessa lingua...

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Infatti! Forse parlano l'italiano meglio di me.

Lei che lingua parla sig Frizz?

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1 minuto fa, ahaha.ha ha scritto:

Infatti! Forse parlano l'italiano meglio di me.

Lei che lingua parla sig Frizz?

la tua mentora è una trippona??

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Queste sono le discussioni che piacciono a me . Due minus habens che discutono tra loro del nulla e’ quanto di più istruttivo che può capitare di leggere . 

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4 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Queste sono le discussioni che piacciono a me . Due minus habens che discutono tra loro del nulla e’ quanto di più istruttivo che può capitare di leggere . 

fortuna che ci sono gli accu...lturati al par tua!! a pisa la moschea NON SI FARA?!!!
ahahahahahahahahahahahahaha

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Inviata (modificato)

Il tweet della ristoratrice non è raggiungibile, magari è uno sfortunato caso limite, ma io vedo troppi imprenditori piangere miseria, vedo troppi sfortunati. Se bastano due mesi o poco più di fermo attività per mandare sul lastrico un imprenditore (cioè in mezzo alla strada), allora delle due l'una: o era già messo malissimo e sarebbe fallito comunque, oppure lavorava solo con flusso di cassa e capitale esterno, che non è un buon modo di condurre un'impresa, anzi credo che in certi paesi sia addirittura illegale. Si conferma in ogni caso l'estrema fragilità del sistema economico basato sul libero mercato e sull'iniziativa privata, specie quando é molto (troppo) frammentato come in Italia. È anche vero che ci sono paesi più ricchi di noi che allo stress test di un virus che non è certo Ebola, né una guerra o una carestia, stanno rispondendo perfino peggio di noi. Noi abbiamo un grosso debito pubblico ma un forte risparmio privato (almeno così ci dicevano). Il primo lieviterà ancora, e non è una buona notizia per i nostri figli; il secondo di questi tempi sembra l'araba fenice, e non è una buona notizia per lo Stato e i contribuenti onesti. Oggi mi è capitato un episodio illuminante. Ho accompagnato mia moglie in un supermercato di alimentari. Arrivati alla cassa ci hanno regalato una colomba pasquale. Le regalavano a tutti: colombe da 1 kg, di marche non tra le più rinomate ma comunque ben note. E con due elementi in comune: scadenza il 15 luglio e ricetta classica cioè con i canditi. Sembra che i canditi non piacciano più agli italiani, infatti una cinquantina di pezzi erano rimasti invenduti nonostante il prezzo ridotto negli ultimi giorni ad appena 50 centesimi. Allora hanno preferito regalarle prima della scadenza. La cosa che mi ha colpito è che mentre facevamo la fila ho visto circa tre persone su quattro rifiutare il regalo con un "no grazie". Insomma, si piange miseria, si pretendono soldi a fondo perduto (cioè regali dallo Stato) ma si rifiuta un dono per il quale in molti paesi ci si azzufferebbe, con o senza pandemia. Mi viene in mente una frase di Philip Laroma Jezzi in un recente articolo sul FQ:

L'ITALIA È UN PAESE POVERO ABITATO DA RICCHI. 

 PS: la colomba l'abbiamo assaggiata alla fine della cena: era ottima.

Modificato da fosforo311
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