Socialismo : da Togliatti a Conte
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marzianobravo,
7 messaggi in questa discussione
Eppure vi sono alcuni che argomentano chiaramente..nel quale l'Italia ha seguito il modello cinese un paese capital- marxista..Non proprio il massimo della democrazia ..abbiamo applicato alla lettera l'idea..il costume lockdown della muraglia comunista..ed è sotto gli occhi che ci sono altre nazioni europee che hanno fatto forme soft di chiusura ..perché non seguire quelle?? Già come tutte le domande si avranno risposte in futuro..ardua sentenza ai posteri come si dice..ma altre vie forse si potevano seguire..
Ci vorrebbe sul serio un po' di socialismo. Socialismo serio, socialismo duro, intendo. Oggi il CEO di una multinazionale americana dell'elettronica, settore che non è assolutamente tra i più danneggiati dalla pandemia, si è svegliato con la luna storta e ha LICENZIATO 190 dipendenti di uno stabilimento di Marcianise, nel casertano. BASTA! I lavoratori e il popolo sovrano devono riappropriarsi dei mezzi produttivi. E c'è un solo modo: lo Stato deve tornare in grande stile a farsi imprenditore. Espandendo le attività delle aziende pubbliche, che sono le più grandi, le più produttive e le più competitive aziende italiane. Mentre gli imprenditori privati, salvo eccezioni, in questi decenni hanno fatto disastri inenarrabili. Basta guardare il rating di FCA: prossimo al livello spazzatura. E NAZIONALIZZANDO, CON LA FORZA SE NECESSARIO, le aziende che licenziano, che chiudono fabbriche e che delocalizzano all'estero dopo avere ricevuto sussidi pubblici.
4 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Ci vorrebbe sul serio un po' di socialismo. Socialismo serio, socialismo duro, intendo.
Il cialtronissimo cazzaro seriale fosforo31 non deve fare altro che chiedere asilo politico alla Corea del Nord.
Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti
E perché io? In Corea del Nord mandiamoci i notai e gli avvocati che chiedono sussidi allo Stato. O mandiamoci Elkann e gli imprenditori che piangono miseria. Ma stiano attenti. Se Kim poi li becca a spartirsi dividendi, o a fare lavorare a nero dipendenti cassintegrati (italico vizietto diffuso da sempre, ma soprattutto di questi tempi), li dà in pasto ai cani. E forse fa anche bene.
Per quanto mi riguarda, non ho mai chiesto allo Stato una sola lira di sussidi straordinari.
1 ora fa, fosforo311 ha scritto:Ci vorrebbe sul serio un po' di socialismo. Socialismo serio, socialismo duro, intendo. Oggi il CEO di una multinazionale americana dell'elettronica, settore che non è assolutamente tra i più danneggiati dalla pandemia, si è svegliato con la luna storta e ha LICENZIATO 190 dipendenti di uno stabilimento di Marcianise, nel casertano. BASTA! I lavoratori e il popolo sovrano devono riappropriarsi dei mezzi produttivi. E c'è un solo modo: lo Stato deve tornare in grande stile a farsi imprenditore. Espandendo le attività delle aziende pubbliche, che sono le più grandi, le più produttive e le più competitive aziende italiane. Mentre gli imprenditori privati, salvo eccezioni, in questi decenni hanno fatto disastri inenarrabili. Basta guardare il rating di FCA: prossimo al livello spazzatura. E NAZIONALIZZANDO, CON LA FORZA SE NECESSARIO, le aziende che licenziano, che chiudono fabbriche e che delocalizzano all'estero dopo avere ricevuto sussidi pubblici.
Le faccio un esempio.tutto italiano..croce rossa italiana dal 2014 e passata da organizzazione o ente pubblico a privato..ma non ha pagato i TFS(trattamento fine servizio) a dipendenti che lavoravano da 35 anni...intascandosi piu' di 100 milioni di euro ...e i vertici sono rimasti gli stessi..come vede i furbetti ci sono sia nel pubblico che nel privato oppure passano da una sponda verso l'altra...è una mentalità di questo paese..."fotti.. che vivi meglio" molto applicata dalle Alpi all'etna.. radicata nella testa
Il 22/5/2020 in 18:53 , marzianobravo ha scritto:Con la pandemia sanitaria si è realizzato il sogno di Togliatti..il socialismo...la chiusura in casa di tutte le persone(Con eco dal balcone) che provavano un nuovo stile di libertà..e poi turismo..commercianti..imprese in ginocchio..gli spostamenti ridotti al minimo..e poi regole..regole..regole..l'italia è diventata come la Cecoslovacchia..la Jugoslavia..l'unione sovietica..dove lo stato è regolatore della società in tutti i suoi aspetti...con l'occasione del virus si e compiuto il disegno di livellare la società..e non distingue più tra doveri e diritti ..libertà e costrizione..lo stato in mano a pochi uomini i quali gestiscono .a loro piacimento .se Conte venisse defenestrato..come si aspettano i suoi detrattori..si ipotizza che voglia fare un suo partito..Non si voglia mai
Se lo lasci dire: il virus avrà sovietizzato l'Italia, ma non del tutto. Infatti in URSS scrivere un post come il suo la portava dritto in Siberia.
Piccola differenza.
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Vorrei far presente tuttavia che si è verificato un evento eccezionale.
Un evento a caso. Coronavirus.
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