Una interessante , lucida ed impietosa analisi su Peppino Calderola...!! Sapete chi l'ha fatta ?? Calandrino Travaglio ! Ed ora Cazzaro ???

C’erano una volta gli «indipendenti di sinistra», che si candidavano col Pci ma non erano proprio Pci, diciamo limitrofi, periferici, attigui. Qualcuno li attaccava perché non erano tanto indipendenti. Un po’ come i paesi «non allineati», sempre piuttosto allineati all’Urss contro gli Usa. Ora i tempi sono cambiati, infatti è nata una nuova categoria dello spirito: quella dei dipendenti di sinistra. Sono, costoro, delle leggiadre personcine che si dicono di sinistra, per carità. Ma son sempre d’accordo con Berlusconi. Infatti sono onnipresenti sui giornali e le tv di Berlusconi, pardon del «principale esponente dello schieramento a noi avverso» (avverso, poi, si fa per dire). Lì, con grave sprezzo del pericolo, sostengono quant’è bravo Berlusconi, quant’è bello Berlusconi, quanto sbaglia la sinistra a non confluire in Berlusconi. 

Nell’ultima fase della scorsa legislatura si eran ribattezzati «volonterosi» e «coraggiosi». In effetti ci vuole un bel coraggio a elogiare Berlusconi sui giornali e le tv di Berlusconi. Uno dei più fervidi avanguardisti del genere è Peppino Caldarola, quello che voleva a tutti i costi che il Pd si alleasse col Pdl, ma non con Di Pietro (che gli fa orrore, come del resto a Berlusconi). Da qualche mese scrive sul Riformista, edito dalla famiglia Angelucci, il cui capostipite s’è candidato nel Pdl. Ora, dopo la vittoria di Berlusconi, Caldarola collabora pure col Giornale di Berlusconi: rubrica dal titolo «Visto da sinistra». Visto chi? Ovviamente Berlusconi. Visto come? Benissimo, ci mancherebbe.

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