Dj Fofo’ Bonafede se ne deve andare a pedate nel Kulo...

Inviata (modificato)

Un ministro coniglio tremante che cede ai ricatti mafiosi non può fare il ministro della Giustizia . Non e’ tollerabile !! Sarei curioso di sapere , e perché non lo ha ancora fatto , il Cazzaro di Napoli , che , quando i suoi amici a 5 stelle chiesero quelle di Josefa Idem ministro dello Sport del PD perché quest’ultima non aveva sanato un annesso di 10 mq, si indignò alzando il suo quintale e 20 kg sui pedali augurandole una pedata nel Kulo da parte degli italiani onesti . Un Magustrato simbolo dell’Antimafia trattato come una pezza da piedi da un inetto ed incapace grillino oramai diventato il simbolo della inconsistenza grillina. Vuoi ottenere con sicurezza un infimo risultato ?? Nessun problema !! Metti un grillino in un posto di rilievo dove serve la competenza ed onesta’ intellettuale ed il risultato e’ garantito.  Saluti

“Scontro durissimo tra Nino Di Matteo e Alfonso Bonafede. Il ministro della Giustizia viene accusato dal magistrato di non averlo nominato nel 2018 alla guida delle carceri italiane a causa dell’opposizione a questa eventuale designazione da parte dei boss mafiosi detenuti.

“Bonafede - ha affermato Di Matteo a “Non e’ l’arena” su La7 - mi chiese se ero disponibile ad accettare il ruolo di capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o, in alternativa, quello di direttore generale degli affari penali.
Chiesi 48 ore di tempo di tempo per dare una risposta”, ma “quando ritornai, avendo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, il ministro mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano pensato di nominare Basentini”.

In quell’arco di tempo, ha proseguito il magistrato che ha grande seguito fra i 5 Stelle, “alcune *** che il Gom della polizia penitenziaria aveva trasmesso alla Procura nazionale antimafia, ma anche alla direzione del Dap, quindi penso fossero conosciute dal ministro, avevano descritto la reazione di importantissimi capimafia, legati anche a Giuseppe Graviano e ad altri stragisti all’indiscrezione che io potessi essere nominato a capo del Dap”. Quei capimafia, racconta, dicevano “se nominano Di Matteo è la fine”. Tuttavia, “al di là delle loro valutazioni - aggiunge - andai a trovare il ministro 48 ore dopo, avevo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, ma improvvisamente mi disse che ci aveva ripensato”. Anzichè la nomina al Dap, nel secondo incontro, “il ministro mi chiese di accettare il ruolo di direttore generale al Ministero. Il giorno dopo gli dissi di non contare su di me perché non avrei accettato”.

Modificato da mark222220
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1 messaggio in questa discussione

Strano !! Il Cazzaro muto come un tarpone di fogna me lo aspettavo . Qualcun altro no !! 

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