RENZI SEI UNA JENA.

Renzi al premier Conte: «Se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare ci direbbero di riaprire»

Adesso ascolta le parole di due Sindaci. Quelli di Alzano e Nembro.

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.facebook.com/ReportRai3/videos/677955689626126/&ved=2ahUKEwjmuuObqo3pAhULAxAIHXwvBpQQo7QBMAJ6BAgBEAE&usg=AOvVaw2_Y3UENkfEfFGUt_6LNpdv

PERCHÉ TANTI A BERGAMO E BRESCIA SONO MORTI PERCHÉ LE JENE COME RENZI, SALVINI E MELONI NON HANNO VOLUTO CHIUDERE IN FRETTA.

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4 messaggi in questa discussione

Se potessero ritornare li prenderebbero a calci in Q.lo

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Inviata (modificato)

Io  credo   che  i  morti   di Bergamo e  non  solo  meritino   il  rispetto  e  il loro  sacrificio  non  si  possa  usare  per   far  la  più  bassa  e  becera  politica   chiamandoli a  sostegno  di   qualcosa  che  certamente   non  appoggerebbero assolutamente , pensando  ai loro  figli e  ai loro  nipoti in pericolo   di  contagio .  Oggi  è certo  che   di  coronavirus    sono  morti e  non  di  fame  e/o  per  mancanza  di  soldi ed  infatti ad  oggi  nessuno  è morto  di fame  ma  tantissimi    per  il  virus .   Cosa  si  vuole  sterminare  gli  Italiani    per  quattro  soldi   che  poi   vanno in  mano  ai  soliti    noti  mentre  gli  altri  continuerebbero a  morire   "  DI FAME  "  ?

Modificato da pm610

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Una bassezza...per cercar voti, tra chi non avrebbe mai voluto chiudere, si tira in causa anche questo, se fossero vivi invece magari chiederebbero più incisività nelle restrizioni...

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C’e’ una Italia un po’ bugiarda ed incosciente che vive di pregiudizi e poi , fortunatamente , un’altra Italia che ragiona . 
Renzi al Senato ha ricordato gli anziani morti di Covid -19 dicendo che “quando chiediamo di riaprire, con gradualità e in sicurezza, che non sia sottovalutazione del virus, pensiamo di onorare la gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, che ci avrebbe detto ripartite anche per noi, perché ha fatto della vita, in tutti i momenti, un’occasione di sacrificio e di fatica.”.
Che cosa c’è di poco dignitoso a ricordare chi ha contribuito, come loro, a costruire la nostra società col proprio lavoro e la propria intelligenza, aggiungendo che avrebbe di certo voluto vedere questa società “ripartire”, magari crescere, non declinare. 

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