Anche oggi bellissima giornata

 A parte  la nuvoletta di ieri che è tornata a fare la sua apparizione nel cielo azzurro, sospinta da due refoli di vento.

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16 messaggi in questa discussione

Ieri qui ha piovuto tutto il giorno, oggi va meglio ma la temperatura si è un po' abbassata. La qualità dell'aria è ottima, idem la quiete pubblica, sembra quasi di vivere in campagna. Se sarò tra i vivi, questi aspetti dell'epidemia li rimpiangerò. Se fossimo una specie meno avida e più intelligente, superata una crisi faremmo in modo di eliminare solo le cose cattive che ha portato, conservando quelle buone. Il dramma sono i morti, le sofferenze, le restrizioni ai rapporti umani, mentre non sarebbe affatto un dramma, a mio avviso, vivere consumando il 50% in meno di energia. Consumeremmo (a testa) pur sempre 5 volte di più di quello che consumavamo  a inizio '800 quando eravamo già entrati nell'era industriale. Credo che potremmo vivere ugualmente felici, anzi più felici e più sani. Buona giornata.

 

Modificato da fosforo311

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la mia, sig. fosforo, era una metafora.

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1 minuto fa, ahaha.ha ha scritto:

la mia, sig. fosforo, era una metafora.

La nuvoletta cosa simboleggia?

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ci pensi un pò su, sig fosforo. Le dò solo un piccolo aiutino: anche stamattina è sorto un refolo di vento per farla riapparire in cielo.

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9 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

ci pensi un pò su, sig fosforo. Le dò solo un piccolo aiutino: anche stamattina è sorto un refolo di vento per farla riapparire in cielo.

Spero che non sia un problema di salute. Negli ultimi anni ho attraversato nuvoloni e li ho superati (quasi).

Modificato da fosforo311

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Non c'è alcun problema di salute sig fosforo, c'e solo una nuvoletta nel forum che un refolo di vento porta in alto perchè non scompaia.

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In questo momento, ahaha.ha ha scritto:

trovata la nuvoletta?

Mi arrendo.

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Immagini di alzarsi una mattina con il cielo completamente azzurro. E' una bellissima giornata e lei decide di uscire per una scampagnata alle falde del Vesuvio.

Appena uscito una nuvoletta le copre il sole e la segue passo passo, spruzzandole la pioggia sul viso. Lei decide allora di ritornarsene a casa a leggersi un libro, mentre dalla finestra può osservare  la nuvoletta che sta li ferma all'orizzonte.

Il giorno dopo stessa scena, nuvoletta ferma all'orizzonte, ma quando lei esce per una scampagnata, un refolo di vento la riporta su di lei spruzzandole ancora una volta la pioggia in faccia.

Terzo giorno, lei esce per la scampagnata, e un terzo refolo di vento riporta la nuvoletta su di lei..........

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A Napoli diremmo che quella nuvoletta è comme 'na zecca cavallina. Potrebbe essere una persona appiccicosa e fastidiosa da cui è difficile liberarsi. 

Comunque, tornando alla faccenda della qualità dell'aria, mi sono imbattuto in questo filmato impressionante:

https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-dalla-cappa-di-smog-al-cielo-limpido-nuova-delhi-prima-e-dopo-il-lockdown/358783/359339?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P9-S2.4-F4

Tenuto conto che Nuova Delhi è una megalopoli di 30 milioni di abitanti e che in India il Covid ha fatto finora meno di 700 morti, si potrebbe dedurre che almeno nella capitale questo virus stia salvando vite umane! In Italia (60 milioni di abitanti) lo smog causa circa 60.000 morti l'anno. Ma il nostro consumo di energia pro capite è 4 volte quello degli indiani.

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credo abbia individuato la nuvoletta sig fosforo.

Ma quando il consumo energetico indiano sarà, pro capite, pari al nostro, noi che faremo?

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4 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

credo abbia individuato la nuvoletta sig fosforo.

Ma quando il consumo energetico indiano sarà, pro capite, pari al nostro, noi che faremo?

Premesso che gli indiani hanno diritto quanto noi di consumare energia, credo che saranno cavoli amari per il mondo intero. Serve un radicale cambiamento del sistema economico globale. Quello vigente, basato sulla crescita continua dei consumi e della produzione, può portarci solo alla catastrofe. 

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anche i polli allevati all'aperto vivono felici inconsapevoli della catastrofe cui vanno incontro.

Noi lo sappiamo ma la strada è segnata, salvo che lei non trovi un modo per mettere d'accordo tutti gli stati del mondo.

Anche le popolazioni nomadi del Tibet abbandonano i pascoli con la speranza di una vita migliore in città

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

anche i polli allevati all'aperto vivono felici inconsapevoli della catastrofe cui vanno incontro.

Noi lo sappiamo ma la strada è segnata, salvo che lei non trovi un modo per mettere d'accordo tutti gli stati del mondo.

Anche le popolazioni nomadi del Tibet abbandonano i pascoli con la speranza di una vita migliore in città

Nei riguardi del global warming (e non solo: pensiamo a problemi globali come la disuguaglianza e i rischi sanitari), l'umanità si sta comportando proprio come i polli inconsapevoli della tua similitudine. Per giunta litighiamo da decenni su questioni chiarissime (il modello economico è insostenibile e la disuguaglianza genera povertà, conflitti e flussi migratori). Ovvero ci comportiamo come i polli litigiosi di Renzi nella similitudine del Manzoni. Ci si chiede come mai homo sapiens, la specie sulla carta più intelligente del pianeta, mostri così poca saggezza e lungimiranza, al limite dell'autolesionismo. Gli antropologi hanno una risposta molto precisa. Tendiamo a vivere da cicale più che da formiche. Siamo ingordi, tendiamo cioè a consumare più del necessario. Siamo inclini a vivere alla giornata, a preferire l'uovo oggi alla gallina domani, pensando solo a noi stessi, al nostro presente e al massimo al nostro futuro che sono pochi decenni di vita. Tutto questo, che potremmo sintetizzare nell'egoismo irresponsabile dell'uomo, secondo la scienza è purtroppo scritto nel nostro patrimonio genetico. E in gran parte dipenderebbe dal fatto che per almeno il 95% del tempo trascorso dalla nostra origine (200.000 anni) abbiamo vissuto per l'appunto alla giornata, come cacciatori e cercatori (di frutti selvatici, erbe e simili). Quando si riusciva a catturare una grossa preda, cosa che non accadeva tutti i giorni, la si divorava rapidamente, sia per la fame pregressa sia perché non c'erano metodi per conservare la carne. Anche i vegetali selvatici venivano mangiati, quando c'erano, con ingordigia, nella maggiore quantità possibile, perché erano ricchi di fibre e poco nutrienti. Per procurarsi cibo a sufficienza ci si doveva spostare continuamente su un grande territorio e si consumavano molte energie. Si pensava solo al presente. Gli egoisti e gli ingordi avevano maggiori probabilità di sopravvivere e di riprodursi. Solo circa 10.000 anni fa cominciammo a coltivare la terra (inizialmente e per migliaia di anni ancora solo nelle aree più fertili come la Mesopotamia) e ad allevare gli animali. E cominciammo a mettere da parte il raccolto, ad aspettare che i vitellini crescessero e a pensare al domani. E cominciammo a fermarci in un certo posto (provvisto di acqua) e a socializzare perché un grande campo richiedeva molte braccia ma poteva sfamare molti. Questa tendenza all'altruismo si è purtroppo invertita con la rivoluzione industriale (circa 250 anni fa) e con il sistema economico capitalista. Le macchine hanno reso via via meno indispensabili le braccia. E hanno consentito ai più avidi ed egoisti di arricchirsi a dismisura e di sfruttare li lavoro altrui. Ma siamo ormai entrati in un circolo vizioso. Consumiamo per produrre e non viceversa (come sarebbe logico). La pubblicità e l'emulazione non fanno altro che riattizzare l'atavico egoismo e l'atavica ingordigia. Stiamo ritornando a essere una specie predatoria, ma con armi molto più potenti e devastanti di quelle dei cacciatori della preistoria. Stiamo depredando il pianeta, ma il pianeta comincia a ribellarsi. Quindi ci sono solo tre possibilità. O ci avviamo all'estinzione, o ci troviamo un altro pianeta (possibilità remota) o la diamo vinta alla Natura e ritorniamo a rispettarla e ad assecondarla, cioè ritorniamo contadini, o almeno con la mentalità dei contadini. Saluti

Modificato da fosforo311

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Egoismo, dice bene sig fosforo, è l'egoismo che ci porterà alla perdizione.

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