Macchine volanti

14 messaggi in questa discussione

Inviata (modificato)

6 ore fa, overdrivers ha scritto:

Guardate questo Concorde" che meraviglia

https://youtu.be/FwY_dPjkz7c

Bellino, ma l'originale era un'altra cosa.

Il Concorde io lo paragono alla Lamborghini Miura: se qualcuno lo disegnasse oggi, sarebbe considerato un futurista troppo fantasioso. E se non fosse stato troppo grande, sarebbe finito anch'esso al MoMA di New York. Un aereo degli anni '70, incredibile, meraviglioso, ma estremamente sfortunato. Addirittura c'è chi pensa che la maledizione del Concorde si sia abbattuta anche sulla quasi omonima Costa Concordia. Raggiungeva Mach 2,04, cioè oltre il doppio della velocità del suono, con una velocità di crociera di Mach 1,76 (2180 km/h). A titolo di confronto un caccia F-35 non supera Mach 1,6. E trasportava un centinaio di passeggeri da Londra a New York in tre ore e mezza (ma poteva farlo in 2h52' record tutt'ora imbattuto). Nella pubblicità veniva definito l'aereo che arriva prima di partire. E non era solo uno slogan. Viaggiando verso ovest si poteva decollare da Londra dopo il tramonto e atterrare a New York in pieno giorno. Lo spettacolo era impareggiabile: da una quota di crociera di oltre 17.000 metri la curvatura terreste appare evidente. Non era un viaggio spaziale ma quasi. Nel progetto furono affrontati e risolti problemi che all'epoca sembravano insormontabili: problemi strutturali, di stabilità, di aerodinamica, di dissipazione termica. Per frenare l'aereo all'atterraggio furono inventati i freni al carbonio e il dispositivo antibloccaggio (ABS) poi trasferiti alle automobili. Purtroppo gli ingegneri non fanno miracoli e il Concorde beveva come un cammello: 17 litri/100km/passeggero contro i circa 3 litri dei più grandi e moderni aerei di linea subsonici come l'Airbus A-380. Inizialmente non sembrò un tallone d'Achille, ma i primi due colpi di sfortuna, le crisi petrolifere del 1973 e del 1979, trasformarono il Concorde in un mezzo alla portata dei soli vip. Un biglietto costava almeno il triplo rispetto alla concorrenza e dei 500 esemplari previsti ne furono prodotti e consegnati appena 20. I voli continuarono fino al 2000, il Concorde era considerato un aereo molto costoso ma anche molto veloce ed estremamente confortevole e sicuro: nessun incidente di rilievo. Ma il 25 luglio 2000 un Dc-10 decollato dall'aeroporto Charles De Gaulle lascia sulla pista un pezzo di metallo che fa scoppiare uno pneumatico di un Concorde in fase di decollo 4 minuti dopo. Un pesante pezzo di gomma centra in pieno un serbatoio sotto un'ala a 300 km/h. L'onda d'urto provoca l'apertura del bocchettone di rifornimento e la fuoriuscita di carburante. Altri frammenti tranciano un cavo elettrico del carrello e il carburante prende fuoco. A quel punto la pista era purtroppo diventata troppo corta per frenare, i piloti sono costretti a decollare nella speranza di poter scendere su un altro vicinissimo aereporto parigino. Spengono il motore danneggiato ma il carrello non rientra e di conseguenza è difficile accelerare per guadagnare portanza e riequilibrare l'aereo. Viene meno anche un altro motore e il Concorde si schianta su un albergo. Muoiono all'istante i 100 passeggeri, i 9 componenti dell'equipaggio e 4 persone a terra. Una incredibile serie di eventi sfortunati. Ma non finiscono lì. Chiarita la dinamica del disastro, il Concorde dopo oltre un anno riprende il suo servizio di linea. Ma la scelta della data è infelice: l'11 settembre 2001. Un Concorde è di nuovo in volo proprio mentre sono in corso i dirottamenti e gli attacchi alle Torri Gemelle. Che determineranno una grave crisi nel traffico aereo e una crisi economica globale. Nel 2003 la Guerra del Golfo causa una ulteriore impennata del prezzo del petrolio e a ottobre dello stesso anno il Concorde viene ritirato definitivamente dal servizio. Sfortuna a parte, era un aereo tecnicamente eccelso, esteticamente affascinante e anche molto spettacolare. In questo filmato si nota l'elevato angolo di attacco al decollo (tipico degli aerei militari con ala a delta). Dopo circa 60 secondi il Concorde abbatte la barriera del  suono e si ode il tremendo bang sonico (quando l'aereo è già a molti km di distanza).

https://youtu.be/5MCETiKCLhc

 

Modificato da fosforo311
2 persone è piaciuto questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Inviata (modificato)

Ciao Fosforo da d/b – finalmente si riesce a dialogare tecnicamente senza la “zavorra” polemica. Grazie per la interessante descrizione e ricostruzione della vita dell'aereo francese. Ricorderai anche l'aereo “Caravelle” francese. Bello ed elegante, ma con un grosso difetto. I motori posteriori sotto i timoni di coda. In estate tutto bene, il flusso d'aria ai motori ed il relativo raffreddamento erano sicuri. Esisteva il problema “ghiaccio invernale”. Il ghiaccio presente sulle ali anteriori si staccava ed andava a colpire con precisione da poligono di tiro i motori posteriori mandandoli in avaria. Sul canale trentacinque focus hanno dedicato alcune puntate ai “disastri aerei” ed anche ad altre catastrofi marittime e ferroviarie. - conoscerai sicuramente la “teoria del cigno nero” ove un evento assai improbabile si verifica con una ripetitività ciclica. - Sulla pagina di “ambiente e natura” ho inserito due miei scritti dai titoli – ingegneria dei disastri e rischio collegato – la fiaba di monte misterioso. (si riferiscono a reali situazioni in Veneto e per non cacciarmi nei guai ho dovuto trasformarle in fiaba/favola romanzata).  - Ciao Fosforo da d/b ed a presto ... uniti si vince.

Modificato da dune-buggi

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
3 ore fa, dune-buggi ha scritto:

Ciao Fosforo da d/b – finalmente si riesce a dialogare tecnicamente senza la “zavorra” polemica. Grazie per la interessante descrizione e ricostruzione della vita dell'aereo francese. Ricorderai anche l'aereo “Caravelle” francese. Bello ed elegante, ma con un grosso difetto. I motori posteriori sotto i timoni di coda. In estate tutto bene, il flusso d'aria ai motori ed il relativo raffreddamento erano sicuri. Esisteva il problema “ghiaccio invernale”. Il ghiaccio presente sulle ali anteriori si staccava ed andava a colpire con precisione da poligono di tiro i motori posteriori mandandoli in avaria. Sul canale trentacinque focus hanno dedicato alcune puntate ai “disastri aerei” ed anche ad altre catastrofi marittime e ferroviarie. - conoscerai sicuramente la “teoria del cigno nero” ove un evento assai improbabile si verifica con una ripetitività ciclica. - Sulla pagina di “ambiente e natura” ho inserito due miei scritti dai titoli – ingegneria dei disastri e rischio collegato – la fiaba di monte misterioso. (si riferiscono a reali situazioni in Veneto e per non cacciarmi nei guai ho dovuto trasformarle in fiaba/favola romanzata).  - Ciao Fosforo da d/b ed a presto ... uniti si vince.

Ciao d/b, questa cosa sul Caravelle non mi giunge del tutto nuova. Nei primi anni '60 i miei genitori festeggiarono le nozze di legno con un fine settimana a Parigi. Partirono da Capodichino su un aereo che all'epoca era considerato modernissimo. Posso dire che era un Caravelle perché mio padre lo fotografò con la sua Ferrania. Ma di tanto in tanto raccontavano a noi bambini quell'esperienza quasi con terrore (a Napoli diciamo "fare i vermi come i capitoni") e la paragonavano a un giro sulle montagne russe. Probabilmente incontrarono delle turbolenze. Fatto sta che il viaggio di ritorno lo fecero in treno e quello fu il primo e ultimo volo della loro vita. In seguito a quei racconti conservo tuttora una certa paura dell'aereo, e volo pochissimo. Mentre sulle montagne russe di Edenlandia (un grande parco giochi di Napoli) non ci ho mai messo piede. Comunque è un po' strano quel grosso difetto che hai descritto perché i francesi vantano una grande tradizione aeronautica. I primi uomini a volare non furono i fratelli Wright ma due francesi a bordo di una mongolfiera, e la prima fabbrica industriale di aerei nacque in Francia. Poi trovo che il Rafale sia un bellissimo caccia, come lo erano anche il Mirage e il Super Etendard (sempre della Dassault). Quest'ultimo diede qualche dispiacere alla marina britannica durante la guerra delle Falkland. Ultimamente ha avuto guai seri anche un modernissimo aereo della Boeing, forse troppo computerizzato. Saluti

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Interdizione_al_volo_del_Boeing_737_MAX

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Ciao Fosforo da d/b - buona domenica mattina di sole. - Interessante il velivolo della pattuglia acrobatica francese - mi sembra sia il modello Alpha Jet - Speriamo che le nostre Frecce Tricolori sostituiscano il vecchio tre tre nove con il più moderno tre quattro sei (o forse tre quattro cinque) - anche se trovo più avanzato il tre quattro sei - ciao a presto e fammi avere conferma sul prossimo aereo delle "Frecce".

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
21 ore fa, overdrivers ha scritto:

Nulla a che vedere con questo progetto di auto volante senza combustione

https://youtu.be/X-QxBLKyiEU

ah ah ah fortissima..sai che delusione ai vari gretini di turno?? idea:su motoretta  apedali farei girare il mondo alla gratina...quella originale....

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Frecce Tricolori – primo maggio duemila diciannove – Rivolto programma di apertura – Un video della durata di circa mezz'ora che merita di essere visto – in attesa del nuovo aereo il tre quattro sei – Buona domenica di sole a voi tutti – 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, dune-buggi ha scritto:

Ciao Fosforo da d/b - buona domenica mattina di sole. - Interessante il velivolo della pattuglia acrobatica francese - mi sembra sia il modello Alpha Jet - Speriamo che le nostre Frecce Tricolori sostituiscano il vecchio tre tre nove con il più moderno tre quattro sei (o forse tre quattro cinque) - anche se trovo più avanzato il tre quattro sei - ciao a presto e fammi avere conferma sul prossimo aereo delle "Frecce".

Buona domenica anche a te, nel Sole e nel caldo io ci spero molto.

L'Alenia Aermacchi M-346 è uno dei migliori addestratori al mondo, non a caso i piloti della aeronautica militare israeliana completano il loro corso di addestramento avanzato proprio sugli M-346. Ci si chiede se un eccellente addestratore non potrebbe essere modificato in un buon caccia leggero da combattimento, per sostituire i vecchi Amx e magari anche gli ancora più vecchi Tornado. La risposta è sì, infatti è stata approntata la versione M-346FA (Fighter Attack):

https://www.difesaonline.it/mondo-militare/mezzi/m-346-fa-piccolo-temibile-capolavoro-nazionale

Cos'ha da invidiare il nostro piccolo gioiello a un rinomato (ed eccellente) caccia leggero come il Saab Gripen? Secondo me nulla, a parte il motore più performante dell'aereo svedese. Gli Honeywell garantiscono all'Aermacchi buone prestazioni e molti Paesi che non possono permettersi di acquistare i più costosi caccia multiruolo di IV e V generazione potrebbero farci più di un pensierino. Ma io non vedo perché non potremmo progettare da soli, o meglio ancora in un consorzio europeo, un nuovo motore adatto a questo aereo. Oggi le tecnologie di stampa 3d sui metalli consentono di semplificare molto la progettazione dei motori aeronautici. La General Electric ha sviluppato un motore per elicottero composto da sole 16 parti su un modello originale che ne aveva 900. Molto interessante per il nostro aereo potrebbe essere la tecnologia blisk che consente di stampare turbine leggere ad alta efficienza in un pezzo unico (rotore+lame):

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Blisk

A mio avviso un M-346FA opportunamente potenziato potrebbe costituire, per i Paesi che ripudiano la guerra aggressiva, un'alternativa perfino agli F-35. Ne potremmo vendere molte centinaia, in Europa e nel mondo, anche più dell'addestratore. Colgo l'occasione per dire che, con i chiari di luna che ci attendono, sarebbe cosa buona, giusta e urgente tagliare la commessa dei costosi F-35 della Lockheed. Ne sono previsti 90, teniamoci i 13 F-35A già acquistati e operativi, magari arriviamo a 15 o 20, compriamo i 15 F-35B a decollo corto e atterraggio verticale previsti per la Marina Militare (serviranno per la Cavour e la Trieste) e chiudiamola lì. E vadano a farsi friggere i generali dell'Aeronautica che pretendono anche 15 F-35B. Comprare la versione STOVL (molto più costosa e molto meno performante della versione base) può avere un senso per la Marina, dato che il mercato non offre altre alternative ai vecchi Harrier, ma sarebbe un lusso e uno spreco inauditi acquistarli per l'Aeronautica Militare. E vorrei proprio sapere chi è quel decerebrato (per non dire di peggio) che li ha fatti inserire nella commessa. Saluti

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

ottime spiegazioni tecniche - mi rammarica una sola cosa ... di essere il solo a ripescare gli scritti interessanti ed utili del passato.   

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Interessanti e utili, sig auto da sabbia?

Utili a chi?

Per me può essere interessante e utile un trattore Lamborghini o Same piuttosto che un John Deere o New Holland.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Interessanti e utili, sig auto da sabbia?

Utili a chi?

Per me può essere interessante e utile un trattore Lamborghini o Same piuttosto che un John Deere o New Holland.

 

Locomobile – Museo Agrario 

trattore agricolo da pianura

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Interessanti e utili, sig auto da sabbia?

Utili a chi?

Per me può essere interessante e utile un trattore Lamborghini o Same piuttosto che un John Deere o New Holland.

Origini. L'azienda venne fondata nel 1932 da Giovanni Carraro, come produttrice regionale di seminatrici per l'agricoltura. Negli anni cinquanta l'azienda comincia a realizzare trattori completi e negli anni sessanta nasce il primo trattore Carraro, con il marchio "Tre Cavallini".  - il meglio del made in Veneto -   

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora