disinformazione bufalara e diretoreto il megafono
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pm610,
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L’uomo a sinistra lo conoscete. È quello che ieri ha diffuso l’ennesima fake news, quella dei 7 euro a testa “per tutti gli italiani”.
L’uomo a destra si chiama invece Gennaro Sangiuliano. Direttore del TG2, è stato spesso accusato di aver trasformato il telegiornale in “TgSalvini”.
E oggi, all'ora di pranzo, il tg di Sangiuliano è andato in soccorso di Salvini sulla bufala di ieri. In che modo? Facendola rilanciare all'ora di punta dal suo telegiornale. Senza una mezza parola (mezza!) sulle migliaia di contestazioni che tutti (tutti) hanno fatto a quella gigantesca bufala. Ma fermi perché c’è anche di più. Il Tg 2 ha ben pensato di rilanciare quella bufala andando anche ad aggravarla, parlando di 6 euro per ciascun italiano e non 7 come diceva Salvini stesso.
Capito quindi? Sui social il “capitano” è stato sbugiardato. Lì il tentativo di manipolazione è fallito grazie alle persone che lo hanno inchiodato. Ma per chi sui social non c’è, e si informa solo al telegiornale, la prateria è libera. E così oggi, all'ora di pranzo, milioni di italiani si sono dovuti bere la bufala di Salvini senza sapere che fosse una fake news. Il tutto in una televisione pubblica. Pagata da tutti.
Un gesto vergognoso. Davvero vergognoso. Per il quale ci auguriamo che vengano presi provvedimenti.
Perché qui ritorna un grande tema: che prima ancora dei politici bufalari, il problema è un altro.
Quello dei giornalisti che li aiutano.
Caro ragionier cosofracchia anche un bambino ha capito che i 400 milioni stanziati dal governo sono per l'acquisto di generi alimentari per le famiglie indigenti, che c'entra che lei li divide per 60 milioni di italiani? Facendo credere ai soliti italiani, che lei considera dei ***, che il governo gli darà la miseria di 7 euro a testa. Ma questo non mi preoccupa perché siamo abituati alle sue castronerie da bar, quello che preoccupa che lei ha chiesto un tavolo al governo per prendere delle decisioni insieme per il paese, le voglio ricordare che mai come in questo momento nella storia dell'Italia, il tempo fa la differenza fra la vita e la morte quindi faccia la seconda cosa buona nella sua vita, la prima a cui non finiremo mai di ringraziarla è stata quando si è tolto dal governo, se ne vada anche da questo tavolo con il governo perché farà perdere solo tempo, con conseguenze facilmente immaginabili per la vita di milioni di italiani. Fiducioso di poterla ringraziare di cuore presto per la sua decisione di volere liberare della sua presenza la politica italiana, solo così, dato che porta anche iella, ci libereremo anche del coronavirus e finalmente gli italiani inizieranno di nuovo a vivere. W tutti.
Chi poteva essere il GE NIO che ha diviso 400 milioni per 60 milioni di italiani?
🤦🤦🤦🤦🤦🤦
È stata una vera botta di cu lo non averlo al governo in un momento così drammatico
Questo emerito ***
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Inviata
“Dal governo sei euro a testa. Non sarà troppo?”: a cosa serve l’informazione (e il servizio pubblico) se rilancia le bufale dei politici? Il Tg2 delle 13 oggi ha mandato in onda un servizio sul DPCM soccorso alimentare con i buoni spesa del governo ripetendo le parole di Matteo Salvini di ieri – anzi, riducendo i sette euro del Capitano a sei – e senza spiegare che sono sbagliate perché la somma non è destinata a tutti indistintamente, ma soltanto alle persone in difficoltà che verranno individuate dai comuni, ai quali spetta il compito di ripartire le risorse in base agli indici di povertà e alla densità della popolazione residente nel suo territorio. E quindi non si tratta di 6 o 7 euro a testa.
Come il Tg2 rilancia la bufala di Salvini sui 7 euro a testa per l’emergenza Coronavirus
A protestare oggi la pagina facebook del Partito Democratico: “E così, da oggi all'ora di pranzo, milioni di italiani a casa hanno ricevuto un’informazione falsa e per giunta anche ulteriormente distorta. Troviamo l’episodio grave. Molto grave. Perché la Rai è la televisione di Stato. E non può permettersi non solo di rilanciare bufale che offendono e deridono le famiglie italiane in difficoltà. Ma addirittura di aggravarne il contenuto a danno di una delle cose più preziose che abbiamo in questo momento: l’informazione”.
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