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Inviata
Non sto indicando una data. Come no? Come no? Apriamo le scuole, il 4 maggio, dopo aver fatto un buchino sul dito per guardare dentro se il virus se ne è andato
Sto dicendo che è arrivato il momento di ragionare su come riaprire. Già già se non c'è lui che ragiona gli altri non sono capaci di ragionare.
I leader devono guidare, non inseguire, non sono dei follower. Avendo fallito come leader, si limiti a fare il follower
Altrimenti la politica diventa populismo e si seguono solo i sondaggi. Già già lui i sondaggi non li guarda
E allora è un discorso di verità quello che io faccio. Con il Covid-19 siamo chiamati a convivere per un anno, forse due, questo non lo dice nessuno. Come non lo dice nessuno? Giornalisti, commentatori, e virologi lo hanno prospettato. E se anche nessuno lo dicesse è quello che temiamo tutti.
Dobbiamo attendere il vaccino. Ma va? Ma cosa va dicendo? Il vaccino? Ma per farne che?
Immaginiamo di stare chiusi in casa con la gente che fa la fame o troviamo un modo per gestire questa fase? Se non ci sono quattrini certo che si fa la fame, e allora si fa in maniera di non farli morire di fame almeno fino a quando Burloni e compagni ce lo diranno.
Possibile che nessuno comprenda la drammatica importanza di questa domanda? Possibile che si debba minimizzare questo problema così grave? Nessuno minimizza e tutti sono consapevoli di questo problema. Le fabbriche quelle che hanno i requisiti, in qualche maniera continuano a lavorare, il problema si presenta per le singole partite iva e per i piccoli artigiani, che se non lavorano non incassano e quindi non mangiano, e prima di morire di fame prendono il forcone. Non lo faranno c'è Leopoldino che pensa per tutti.
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