Vesuvio che succede se erutta?

12 messaggi in questa discussione

speriamo mai.

sarebbe una novella catastrofe, visualizzando la prospettiva, di grandi dimensioni.

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3 ore fa, uvabianca111 ha scritto:

speriamo mai.

sarebbe una novella catastrofe, visualizzando la prospettiva, di grandi dimensioni.

Speriamo mai x i voti che prendete al sud ?

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Purtroppo non è SE, ma QUANDO;    in una nazione seria si inizierebbe un lavoro di lungo periodo in modo da disincentivare la costruzione di nuove costruzioni in quelle zone,  incentivi tanto per fare un esempio,  a chi abbatte una casa e rinuncia al cubaggio in modo che.  speriamo fra mille anni  , quando ci sarà l'eruzione Napoli sia una cittadina di poche migliaia di abitanti, quindi facile a sgomberare.

 

P.S. non so se sia vero, ma mi sembra di aver letto che in passato che erano stati dati contributi a chi  abbandonava una abitazione posta lungo i canaloni di scolo della lava sul  Vesuvio, che certi avevano  preso i contributi e poi anziché abbattere l'abitazione l'hanno affittata; se la notizia fosse vera, vuol dire che proprio non ci siamo......

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46 minuti fa, wronschi ha scritto:

Speriamo mai x i voti che prendete al sud ?

congratulazioni! sei riuscito ad esprimere un ragionamento veramente meskino.

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Che succede se si risveglia il Vesuvio? Bella domanda. Intanto ha ragione Etrusco nel riformularla: che succede quando si risveglia il Vesuvio? Perché parliamo di un vulcano attivo a tutti gli effetti, come testimoniano l'attività sismica e le fumarole, anche se in stato di quiescenza dal 1944. Un sonno di durata assolutamente anomala per il gigante che nei tre secoli precedenti, tra il 1631 e il 1944, aveva eruttato una cinquantina di volte. In seguito all'eruzione stromboliana del '44 il condotto magmatico, che era rimasto sostanzialmente aperto per tre secoli, si è chiuso ermeticamente (ed è sparito il classico pennacchio di fumo dal cratere) ma è chiaro che, sotto la pressione del magma e dei gas, il "tappo" di roccia prima o poi salterà ed è probabile che la prossima eruzione non sarà di tipo effusivo e nemmeno stromboliano, ma di tipo esplosivo, cioè un'eruzione subpliniana come quella del 1631 (che fece 4000 morti) o addirittura pliniana come quella che nel 79 rase al suolo Ercolano, Oplonti, Pompei e Stabia (dove, soffocato dalle esalazioni, trovò la morte Plinio il Vecchio, il naturalista che stava coraggiosamente studiando l'eruzione). Cosa accadrà all'inevitabile risveglio del gigante, che con ogni probabilità si alzerà dal letto di cattivo umore? Per fortuna, prima di farlo egli ci darà tutta una serie di segnali premonitori (incremento dell'attività sismica, microdeformazioni del suolo rilevabili dai satelliti, variazioni fisiche e chimiche nelle emissioni gassose, etc.) che consentiranno una previsione a breve. Il Vesuvio è probabilmente il vulcano più pericoloso al mondo, ma anche il più monitorato. Al momento il livello di allerta è verde, mentre per i Campi Flegrei siamo al livello giallo.  La Protezione Civile assicura che la popolazione dell'area vesuviana avrà almeno 72 ore di tempo per mettersi in salvo. Ma c'è da rabbrividire al solo pensiero del panico collettivo e del caos generale che scatterebbero dopo un annuncio del genere: si avvisa la popolazione che tra non meno di 72 ore il Vesuvio erutterà. Esiste naturalmente un piano di evacuazione per la cosiddetta Zona Rossa intorno al cratere. Ma stiamo parlando di 25 comuni e di un esodo biblico di quasi 800.000 persone. E' chiaro che molti preferiranno scappare in tutta fretta con mezzi propri, andando magari a intasare le vie di fuga. E molti scapperanno con mezzi propri anche dalla cosiddetta Zona Gialla che si estende fino ai quartieri di Napoli est e ad Avellino e non ha un piano di evacuazione. Questi piani esistono da molti anni, ma finora, che io sappia, non si è mai svolta una vera e propria simulazione o prova tecnica di evacuazione in nessuno dei comuni interessati. Non ci resterà che affidarci al Padreterno o a qualche santo (per chi ci crede), sperando che tutto vada per il meglio. Certo, se assumiamo come termine di paragone l'inefficienza e la disorganizzazione cui abbiamo assistito nelle ben due settimane impiegate per spegnere l'incendio sul Vesuvio, c'è poco da stare allegri. Poi potremmo anche chiederci se e quando queste 800.000 persone evacuate riavranno una casa. Dopo il terremoto del Belice (gennaio 1968) tra i 90.000 sfollati c'è ancora oggi qualcuno in attesa di sistemazione. Sfollati a vita.

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2 ore fa, fosforo31 ha scritto:

Che succede se si risveglia il Vesuvio? Bella domanda. Intanto ha ragione Etrusco nel riformularla: che succede quando si risveglia il Vesuvio? Perché parliamo di un vulcano attivo a tutti gli effetti, come testimoniano l'attività sismica e le fumarole, anche se in stato di quiescenza dal 1944. Un sonno di durata assolutamente anomala per il gigante che nei tre secoli precedenti, tra il 1631 e il 1944, aveva eruttato una cinquantina di volte. In seguito all'eruzione stromboliana del '44 il condotto magmatico, che era rimasto sostanzialmente aperto per tre secoli, si è chiuso ermeticamente (ed è sparito il classico pennacchio di fumo dal cratere) ma è chiaro che, sotto la pressione del magma e dei gas, il "tappo" di roccia prima o poi salterà ed è probabile che la prossima eruzione non sarà di tipo effusivo e nemmeno stromboliano, ma di tipo esplosivo, cioè un'eruzione subpliniana come quella del 1631 (che fece 4000 morti) o addirittura pliniana come quella che nel 79 rase al suolo Ercolano, Oplonti, Pompei e Stabia (dove, soffocato dalle esalazioni, trovò la morte Plinio il Vecchio, il naturalista che stava coraggiosamente studiando l'eruzione). Cosa accadrà all'inevitabile risveglio del gigante, che con ogni probabilità si alzerà dal letto di cattivo umore? Per fortuna, prima di farlo egli ci darà tutta una serie di segnali premonitori (incremento dell'attività sismica, microdeformazioni del suolo rilevabili dai satelliti, variazioni fisiche e chimiche nelle emissioni gassose, etc.) che consentiranno una previsione a breve. Il Vesuvio è probabilmente il vulcano più pericoloso al mondo, ma anche il più monitorato. Al momento il livello di allerta è verde, mentre per i Campi Flegrei siamo al livello giallo.  La Protezione Civile assicura che la popolazione dell'area vesuviana avrà almeno 72 ore di tempo per mettersi in salvo. Ma c'è da rabbrividire al solo pensiero del panico collettivo e del caos generale che scatterebbero dopo un annuncio del genere: si avvisa la popolazione che tra non meno di 72 ore il Vesuvio erutterà. Esiste naturalmente un piano di evacuazione per la cosiddetta Zona Rossa intorno al cratere. Ma stiamo parlando di 25 comuni e di un esodo biblico di quasi 800.000 persone. E' chiaro che molti preferiranno scappare in tutta fretta con mezzi propri, andando magari a intasare le vie di fuga. E molti scapperanno con mezzi propri anche dalla cosiddetta Zona Gialla che si estende fino ai quartieri di Napoli est e ad Avellino e non ha un piano di evacuazione. Questi piani esistono da molti anni, ma finora, che io sappia, non si è mai svolta una vera e propria simulazione o prova tecnica di evacuazione in nessuno dei comuni interessati. Non ci resterà che affidarci al Padreterno o a qualche santo (per chi ci crede), sperando che tutto vada per il meglio. Certo, se assumiamo come termine di paragone l'inefficienza e la disorganizzazione cui abbiamo assistito nelle ben due settimane impiegate per spegnere l'incendio sul Vesuvio, c'è poco da stare allegri. Poi potremmo anche chiederci se e quando queste 800.000 persone evacuate riavranno una casa. Dopo il terremoto del Belice (gennaio 1968) tra i 90.000 sfollati c'è ancora oggi qualcuno in attesa di sistemazione. Sfollati a vita.

Di sicuro , per il Cazzaro Napoletano , una qualche responsabilità ce l'avranno pure De Luca e Renzi ...!! Ahahahahahaha 

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5 ore fa, wronschi ha scritto:

Speriamo mai x i voti che prendete al sud ?

solito razzista del kazzo come lui fosse Svedese amico dei mie stivali anche tu sei un *** rispetto alla germania, olanda, francia, svezia etc etc o credi di essere un nobile ?

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2 ore fa, mark20172 ha scritto:

Di sicuro , per il Cazzaro Napoletano , una qualche responsabilità ce l'avranno pure De Luca e Renzi ...!! Ahahahahahaha 

Qui non si tratta di dare la responsabilità a questo o quell'uomo politico,  qui c'è da decenni una intera classe dirigente che per non allarmare la popolazione e per continuare a prendere i voti continua beatamente a ignorare il problema; poi se quando (speriamo il più tardi possibile) il vulcano farà quello che per sua natura è normale che faccia , si darà la colpa alla fatalità,  all'imprevedibilità delle cose,  al fato avverso,   ci sarà chi penserà agli immensi affari economici e ai guadagni della ricostruzione........  perché in Italia le cose funzionano così.

 

P.S.  quando in Italia avvengono catastrofi naturali, si dice che non si è costruito bene, che bisogna costruire con criteri antisismici,   però bisogna anche dire che ci sono zone dove non si deve assolutamente costruire come , per esempio, nelle zone soggette a alluvione; secondo VOI nella zona di Napoli si dovrebbe continuare a costruire oppure no?.. che ne pensate?...

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3 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Qui non si tratta di dare la responsabilità a questo o quell'uomo politico,  qui c'è da decenni una intera classe dirigente che per non allarmare la popolazione e per continuare a prendere i voti continua beatamente a ignorare il problema; poi se quando (speriamo il più tardi possibile) il vulcano farà quello che per sua natura è normale che faccia , si darà la colpa alla fatalità,  all'imprevedibilità delle cose,  al fato avverso,   ci sarà chi penserà agli immensi affari economici e ai guadagni della ricostruzione........  perché in Italia le cose funzionano così.

 

P.S.  quando in Italia avvengono catastrofi naturali, si dice che non si è costruito bene, che bisogna costruire con criteri antisismici,   però bisogna anche dire che ci sono zone dove non si deve assolutamente costruire come , per esempio, nelle zone soggette a alluvione; secondo VOI nella zona di Napoli si dovrebbe continuare a costruire oppure no?.. che ne pensate?...

Buona sera, Etrusco. Stendiamo un velo pietoso sulla lapidaria "risposta" che hai citato, e che mi hai costretto a leggere, del decerebrato lecchino del Tappetaro. Indubbiamente l'abusivismo edilizio è un problema molto grave e molto italiano. Estremamente dannoso per le casse dello Stato, per i contribuenti onesti e per l'ambiente. Le case e le villette abusive sono quasi una cartina di tornasole dell'inefficienza e della corruzione dei nostri politici e dei nostri pubblici amministratori, a livello centrale e locale. E la Campania, lo dico a malincuore perché è la mia regione, è un caso emblematico. Mi ricordo che nel 2011 il Delinquente (che io all'epoca chiamavo l'Impunito) si incontrò a palazzo Grazioli con un folto gruppo di sindaci campani di centrodestra che gli chiedevano una sanatoria o una sospensione degli abbattimenti. Fu uno degli ultimi show del Puttaniere (prima che il Pd e Renzi lo risuscitassero) il quale, tra una barzelletta sconcia e l'altra, assicurò l'impegno suo e del governo. Il Pd e i giornaloni di sinistra all'epoca lanciarono fulmini e saette, ma poi, quando al governo (nazionale e regionale) ci sono saliti loro, hanno fatto in sostanza la stessa politica in materia di abusivismo. Incoerenza? Sì, ma fino a un certo punto, perché alla fine sarebbe ben strano che una maggioranza e un governo abusivi si mettessero a reprimere l'abusivismo edilizio. In Campania le costruzione abusive sono decine di migliaia, forse centinaia di migliaia, in effetti si spingono fin sulle pendici del Vesuvio, che è un pericoloso vulcano attivo e un'area protetta. Ma noi campani, come è noto, siamo anche persone religiose (il sottoscritto è un'eccezione che conferma la regola). Ebbene, ai tempi dell'Impunito e del suo governatore Caldoro girava dalle mie parti una storiella con un fondo di verità. Si diceva che in ogni abitazione abusiva non mancasse mai un altarino con un cero acceso a San Silvio (Berlusconi). Oggi quegli altarini ci sono ancora, ma vi si venera l'immaginetta sacra di San Vincenzo (De Luca):

http://www.corriere.it/cronache/17_marzo_16/campania-sanatoria-de-luca-che-salva-70-mila-case-abusive-16852cb6-09cb-11e7-a31e-79311351b4fb.shtml?refresh_ce-cp

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/15/news/si_vota_in_senato_la_legge_blocca_demolizioni-165490771/

E non mi si venga a raccontare, come ieri facevano i berlusconiani e come oggi fanno gli abusivi del Pd, che gli abusivisti in fondo sono povera gente che per necessità si costruisce una casa senza licenza. Nulla di più falso. Un poveraccio al massimo si costruisce una baracca, le case abusive, a parte oneri e imposte che hanno un peso marginale, costano quanto quelle legali, anzi possono costare perfino di più perché in genere non sono grossi condomini ma villette o palazzine con tutti i comfort progettate per singole o per poche famiglie. L'identikit del tipico abusivista campano è presto detto: si tratta di un benestante di mezza età, con prole in età da matrimonio da sistemare sotto un tetto, grosso evasore fiscale, in genere ben ammanigliato con qualche ras della politica e/o della camorra, oltre che con grosse imprese edili operanti in nero, e munito di buoni avvocati capaci di scongiurare l'abbattimento o di rinviarlo alle calende greche, ovvero alla prossima immancabile sanatoria. Naturalmente non solo nel paese di Pulcinella (che non è la Campania ma l'Italia intera) ma anche nei paesi seri agli abusivisti viene concesso un tetto, solo che è un tetto legale, anzi un tetto pubblico: il tetto di un carcere.

Saluti

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4 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Buona sera, Etrusco. Stendiamo un velo pietoso sulla lapidaria "risposta" che hai citato, e che mi hai costretto a leggere, del decerebrato lecchino del Tappetaro. Indubbiamente l'abusivismo edilizio è un problema molto grave e molto italiano. Estremamente dannoso per le casse dello Stato, per i contribuenti onesti e per l'ambiente. Le case e le villette abusive sono quasi una cartina di tornasole dell'inefficienza e della corruzione dei nostri politici e dei nostri pubblici amministratori, a livello centrale e locale. E la Campania, lo dico a malincuore perché è la mia regione, è un caso emblematico. Mi ricordo che nel 2011 il Delinquente (che io all'epoca chiamavo l'Impunito) si incontrò a palazzo Grazioli con un folto gruppo di sindaci campani di centrodestra che gli chiedevano una sanatoria o una sospensione degli abbattimenti. Fu uno degli ultimi show del Puttaniere (prima che il Pd e Renzi lo risuscitassero) il quale, tra una barzelletta sconcia e l'altra, assicurò l'impegno suo e del governo. Il Pd e i giornaloni di sinistra all'epoca lanciarono fulmini e saette, ma poi, quando al governo (nazionale e regionale) ci sono saliti loro, hanno fatto in sostanza la stessa politica in materia di abusivismo. Incoerenza? Sì, ma fino a un certo punto, perché alla fine sarebbe ben strano che una maggioranza e un governo abusivi si mettessero a reprimere l'abusivismo edilizio. In Campania le costruzione abusive sono decine di migliaia, forse centinaia di migliaia, in effetti si spingono fin sulle pendici del Vesuvio, che è un pericoloso vulcano attivo e un'area protetta. Ma noi campani, come è noto, siamo anche persone religiose (il sottoscritto è un'eccezione che conferma la regola). Ebbene, ai tempi dell'Impunito e del suo governatore Caldoro girava dalle mie parti una storiella con un fondo di verità. Si diceva che in ogni abitazione abusiva non mancasse mai un altarino con un cero acceso a San Silvio (Berlusconi). Oggi quegli altarini ci sono ancora, ma vi si venera l'immaginetta sacra di San Vincenzo (De Luca):

http://www.corriere.it/cronache/17_marzo_16/campania-sanatoria-de-luca-che-salva-70-mila-case-abusive-16852cb6-09cb-11e7-a31e-79311351b4fb.shtml?refresh_ce-cp

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/15/news/si_vota_in_senato_la_legge_blocca_demolizioni-165490771/

E non mi si venga a raccontare, come ieri facevano i berlusconiani e come oggi fanno gli abusivi del Pd, che gli abusivisti in fondo sono povera gente che per necessità si costruisce una casa senza licenza. Nulla di più falso. Un poveraccio al massimo si costruisce una baracca, le case abusive, a parte oneri e imposte che hanno un peso marginale, costano quanto quelle legali, anzi possono costare perfino di più perché in genere non sono grossi condomini ma villette o palazzine con tutti i comfort progettate per singole o per poche famiglie. L'identikit del tipico abusivista campano è presto detto: si tratta di un benestante di mezza età, con prole in età da matrimonio da sistemare sotto un tetto, grosso evasore fiscale, in genere ben ammanigliato con qualche ras della politica e/o della camorra, oltre che con grosse imprese edili operanti in nero, e munito di buoni avvocati capaci di scongiurare l'abbattimento o di rinviarlo alle calende greche, ovvero alla prossima immancabile sanatoria. Naturalmente non solo nel paese di Pulcinella (che non è la Campania ma l'Italia intera) ma anche nei paesi seri agli abusivisti viene concesso un tetto, solo che è un tetto legale, anzi un tetto pubblico: il tetto di un carcere.

Saluti

Che avevo detto ?? Il Cazzaro in un modo o in un altro il PD e Renzi ce lo deve sempre inserire e non certo per fargli un complimento . Niente di male , per carità , oramai tutti possono constatare il vomitevole livello che ha raggiunto il Bufalaro campano impregnato come e' di odio e di schifez.za conclamata dallo stesso Cazzaro partenopeo . Non tutto , però , e' perduto. Appena Tomasino Montanari e tutta la formidabile armata della sx sx prenderà il potere assisteremo ad una biblica distruzione ed ad un formidabile abbattimento edilizio che partirà dalla Campania per poi giungere in ogni parte del Parse . W Marx, W Lenin, W Mao Tse Tung ...!! 

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20 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Buona sera, Etrusco. Stendiamo un velo pietoso sulla lapidaria "risposta" che hai citato, e che mi hai costretto a leggere, del decerebrato lecchino del Tappetaro. Indubbiamente l'abusivismo edilizio è un problema molto grave e molto italiano. Estremamente dannoso per le casse dello Stato, per i contribuenti onesti e per l'ambiente. Le case e le villette abusive sono quasi una cartina di tornasole dell'inefficienza e della corruzione dei nostri politici e dei nostri pubblici amministratori, a livello centrale e locale. E la Campania, lo dico a malincuore perché è la mia regione, è un caso emblematico. Mi ricordo che nel 2011 il Delinquente (che io all'epoca chiamavo l'Impunito) si incontrò a palazzo Grazioli con un folto gruppo di sindaci campani di centrodestra che gli chiedevano una sanatoria o una sospensione degli abbattimenti. Fu uno degli ultimi show del Puttaniere (prima che il Pd e Renzi lo risuscitassero) il quale, tra una barzelletta sconcia e l'altra, assicurò l'impegno suo e del governo. Il Pd e i giornaloni di sinistra all'epoca lanciarono fulmini e saette, ma poi, quando al governo (nazionale e regionale) ci sono saliti loro, hanno fatto in sostanza la stessa politica in materia di abusivismo. Incoerenza? Sì, ma fino a un certo punto, perché alla fine sarebbe ben strano che una maggioranza e un governo abusivi si mettessero a reprimere l'abusivismo edilizio. In Campania le costruzione abusive sono decine di migliaia, forse centinaia di migliaia, in effetti si spingono fin sulle pendici del Vesuvio, che è un pericoloso vulcano attivo e un'area protetta. Ma noi campani, come è noto, siamo anche persone religiose (il sottoscritto è un'eccezione che conferma la regola). Ebbene, ai tempi dell'Impunito e del suo governatore Caldoro girava dalle mie parti una storiella con un fondo di verità. Si diceva che in ogni abitazione abusiva non mancasse mai un altarino con un cero acceso a San Silvio (Berlusconi). Oggi quegli altarini ci sono ancora, ma vi si venera l'immaginetta sacra di San Vincenzo (De Luca):

http://www.corriere.it/cronache/17_marzo_16/campania-sanatoria-de-luca-che-salva-70-mila-case-abusive-16852cb6-09cb-11e7-a31e-79311351b4fb.shtml?refresh_ce-cp

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/15/news/si_vota_in_senato_la_legge_blocca_demolizioni-165490771/

E non mi si venga a raccontare, come ieri facevano i berlusconiani e come oggi fanno gli abusivi del Pd, che gli abusivisti in fondo sono povera gente che per necessità si costruisce una casa senza licenza. Nulla di più falso. Un poveraccio al massimo si costruisce una baracca, le case abusive, a parte oneri e imposte che hanno un peso marginale, costano quanto quelle legali, anzi possono costare perfino di più perché in genere non sono grossi condomini ma villette o palazzine con tutti i comfort progettate per singole o per poche famiglie. L'identikit del tipico abusivista campano è presto detto: si tratta di un benestante di mezza età, con prole in età da matrimonio da sistemare sotto un tetto, grosso evasore fiscale, in genere ben ammanigliato con qualche ras della politica e/o della camorra, oltre che con grosse imprese edili operanti in nero, e munito di buoni avvocati capaci di scongiurare l'abbattimento o di rinviarlo alle calende greche, ovvero alla prossima immancabile sanatoria. Naturalmente non solo nel paese di Pulcinella (che non è la Campania ma l'Italia intera) ma anche nei paesi seri agli abusivisti viene concesso un tetto, solo che è un tetto legale, anzi un tetto pubblico: il tetto di un carcere.

Saluti

Comunque , per sputtana.re definitivamente i Cazzaro , subito precipitatosi ad accusare De Luca ed Il PD ( What else ) sara' opportuno citare una sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto giurisprudenza è che smentisce in toto le solite bufale de Cazzaro Partenopeo . 

Il Meridiano News

Sentenza anti-abbattimenti: bocciato il governo Renzi, si riaprono le pratiche dei condoni

 redazione

2 anni fa

La Corte Costituzionale dà ragione alla Campania, i comuni potranno acquisire e rivendere gli edifici abusivi entro la fine del 2015

NAPOLI – In un periodo in cui la cronaca racconta di numerosi episodi di abbattimenti, arriva una sentenza importante: quella che la Corte Costituzionale ha emanato respingendo il ricorso presentato dal governo Renzi contro la regione Campania, confermando di fatto la possibilità per i comuni di dare un sostanziale giro di vite all’annosa questione degli abusi edilizi.

Lo scorso anno, infatti, Caldoro diede la possibilità di archiviare le pratiche di condono (fatte nell’85 e nel ’94) acquisendo gli immobili al patrimonio comunale e permettendo poi la rivendita agli stessi proprietari. Le amministrazioni locali avranno perciò tempo fino a fine 2015 per chiudere tutte le pratiche, attraverso una procedura semplificata che snellirà i tempi e permetterà a tantissimi cittadini di non vedersi demolito il proprio investimento.

Per leggere il testo completo della sentenza, CLICCA QUI.

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9 ore fa, mark20172 ha scritto:

La Corte Costituzionale dà ragione alla Campania, i comuni potranno acquisire e rivendere gli edifici abusivi entro la fine del 2015

Scusate se intervengo di nuovo;  visto che ci sono abitazioni costruite lungo i canaloni di discesa della lava del Vesuvio, forse sarebbe stato meglio se la sentenza avesse detto :   comuni dovranno acquisire e ABBATTERE gli edifici abusivi entro la fine del 2015

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