Il capo del 118: Gli errori gravi che stiamo facendo, come correggerli

Sentite cosa dice il capo del 118 Mario Balzanelli, presidente della Società italiana sistema 118, ecco gli errori da correggere subito!
"Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi. Da quando una persona comincia a respirare male fino all’insufficienza acuta grave l’evoluzione è rapidissima. E va da trenta minuti a tre ore. Perché non iniziamo le terapie agli oligosintomatici, quelli con pochi sintomi, positivi al tampone? Oggi queste persone vengono lasciate a casa a ’svernare’. Quando la situazione precipita, non resta che intubare chi sta male. Ecco il punto chiave. E questa è la mia battaglia. Perché quando fai la tac, il polmone è già distrutto. Ripeto: dobbiamo fare i tamponi ai casi sospetti e quindi trattare con gli antivirali tutti quelli che si dimostrano positivi al Covid-19 e che stanno a casa. Infine per i malati a casa bisogna anticipare la rivelazione dell’insufficienza respiratoria acuta con il saturimetro, strumento che dovrebbe essere a casa di tutti i pazienti sospetti Covid o positivi che stanno in isolamento. Questo si deve capire. E ritengo assolutamente inadeguato che un’emergenza squisitamente sanitaria sia stata affidata alla Protezione Civile e non al ministero della Salute. Bisogna fare i tamponi subito e iniziare subito le terapie.
Secondo: tutti i casi positivi devono essere messi in quarantena centralizzata, in posti dedicati. Non possono tornare a casa, dove infettano i familiari, le Asl convertano gli ospedali chiusi. Destinino allo scopo i palazzetti dello sport. Possono fare tende da campo. Ma il Covid non doveva e non deve entrare negli ospedali. Perché se entra, ha un indice di contagiosità nosocomiale altissimo, del 41%. Quindi, portarlo dentro è un errore catastrofico"
Quanto agli equipaggi del 118
"Le persone sono furibonde. Mancano i dispositivi di protezione individuale, le uniche mascherine in grado di farci stare tranquilli davvero sono del tipo FFP3. Ma non ci sono per tutti, mi arrivano mai l da tante regioni. Vuol dire che i i nostri mezzi potrebbero fermarsi. Le persone si rifiutano di andare a morire, perché lo Stato non le protegge. Si stanno moltiplicando gli esposti alle procure della Repubblica. Io cerco di parlare con tutti, proviamo a fare gruppo. Ma quando questa storia sarà finita, si faranno i conti del perché ci sono stati tutti questi contagi tra i sanitari".

Ma possibile che mettono così a rischio le persone lasciandole a casa senza cure? Consigliando solo qualche tachipirina...

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https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-malati-1.5082414

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