NOI COME L'IRAN

Al momento in cui scrivo sulla tabella di Wiki con i dati costantemente aggiornati paese per paese, si assiste a una "avvincente lotta" (virgolette obbligatorie) gomito a gomito tra 4 paesi, Spagna, Iran, Stati Uniti e Germania, per il terzo posto nella classifica mondiale dei casi di contagio (ovviamente ben dietro Cina e Italia). È rimasta staccata la Francia, dove probabilmente hanno qualche difficoltà con i tamponi. Mentre la Corea è quasi ferma all'ottavo posto perché l'epidemia è sotto controllo, pertanto credo che sarà presto raggiunta da UK e forse anche da Svizzera e Olanda.

https://en.wikipedia.org/wiki/2019–20_coronavirus_pandemic_by_country_and_territory

Tra i paesi di alta classifica spiccano i dati assolutamente abnormi della mortalità osservata in Italia (8,6%) e Iran (7,6% in questo momento), come pure quello della Germania ma per la ragione opposta (su oltre 20.000 casi quelli mortali sono per ora solo lo 0,35%). Sulla tabella Italia e Iran sono accompagnate da due noticine, (e) ed (f) rispettivamente, le quali dicono in sostanza la stessa cosa. Ovvero spiegano la mortalità abnorme dei due paesi con le limitazioni alla diagnosi dei casi positivi. A conferma di quanto scrivo da settimane: il virus è uguale in tutti i paesi e la mortalità osservata dipende dall'efficienza del sistema sanitario ma soprattutto da quanti test si fanno e su chi si fanno. La nota (e) per l'Italia recita:

Dal 27 febbraio in poi vengono testate solo le persone sintomatiche a rischio.

Mentre alla nota (f) per l'Iran leggiamo:

Causa scarsità delle risorse, il test è limitato solo ai casi severi. 

Ma quella adottata in Italia dal 27 febbraio non è una strategia mirata, non è una scelta voluta, bensì forzata e dovuta alla scarsità dei kit e dei laboratori necessari per il test. Lo ha detto senza mezzi termini il prof. Massimo Galli del Sacco di Milano qualche giorno fa in tv:

"La verità vera è che non ci sono le forze per fare tamponi a tutti".

Di conseguenza, in Italia come in Iran, il tasso di letalità osservato del Cov è elevato in modo abnorme rispetto alla media mondiale perché mancano le risorse per eseguire un numero di test adeguato allo stato di avanzamento dell'epidemia in questi due paesi. Ma l'Iran  è un paese sottoposto da decenni a durissime sanzioni e restrizioni economiche e commerciali. Quindi le sue difficoltà per eseguire i test e curare i malati sono più che comprensibili. A noi le risorse non le hanno tagliate USA e Israele con le loro sanzioni: ce le siamo tagliate da soli affidando a politici e amministratori incapaci e corrotti la gestione della nostra sanità pubblica.

 

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5 messaggi in questa discussione

3 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Di conseguenza, in Italia come in Iran, il tasso di letalità osservato del Cov è elevato in modo abnorme rispetto alla media mondiale perché mancano le risorse per eseguire un numero di test adeguato allo stato di avanzamento dell'epidemia in questi due paesi.

Mi spiace non sono affatto d'accordo, non sono i test a fermare l'epidemia, servono provvedimenti atti ad evitare più contagi possibili e cure, meglio ancora se arriveranno vaccini in grado di funzionare veramente.

I test servono solo ad accertare le positività e successivamente l'isolamento, possibilmente coattivo, della persona colpita dal virus.

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

I test servono solo ad accertare le positività e successivamente l'isolamento, possibilmente coattivo, della persona colpita dal virus.

E ti pare poco, egregio? Individuare e isolare i portatori asintomatici (o quasi) e inconsapevoli, che sono molto probabilmente il principale veicolo di contagio per un virus di questo tipo (altrimenti come spiegare i quasi 6.000 nuovi casi di ieri?) è una misura profilattica fondamentale. 

Ciò detto, probabilmente la virtù sta nel mezzo. Anche sulla scorta delle tue osservazioni, ho rivisto la mia posizione sul metodo che ho definito "coreano". Ora penso che, in attesa di farmaci e vaccini, sia meglio perseguire un ragionevole compromesso con il metodo "cinese". Mi rendo conto, infatti, che oggi è impossibile fare il test a 60 milioni di persone, e farlo anche a ripetizione (in teoria bisognerebbe ripeterlo ogni 5 giorni che è il tempo medio di incubazione del virus). Questo sarebbe possibile solo dopo avere messo a punto un test faidaté, semplice, economico, affidabile, come la striscetta dei diabetici. Ma anche in questo caso un infetto giovane e irresponsabile, che si sente bene, potrebbe non dichiarare la sua positività e andarsene in giro.  Anche le misure "cinesi" sono difficili da applicare in modo molto rigido, cioè alla cinese. E sono in problema per l'economia e per chi non si rassegna alla decrescita, nemmeno a quella "felice". Ma i blocchi alla cinese si potrebbero allentare facendo molti test e facendoli in modo intelligente. Un esempio. Se in una piccola fabbrica o in un cantiere o in un ufficio ci sono 20 persone che per forza di cose devono lavorare abbastanza vicine l'una all'altra, allora si potrebbe fare il test a tutte queste 20 persone invece di chiudere la fabbrica, il cantiere o l'ufficio. 

Saluti

  

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Inviata (modificato)

Ho appena visto il dato della Lombardia, prepariamoci a un'altra doccia fredda con il bollettino nazionale delle 18. In questo momento io scommetterei la metà dei pochi soldi che ho che in Lombardia girano almeno 200.000 portatori sani inconsapevoli, ma potrebbero essere mezzo milione. È più che mai urgente individuarne il più possibile. E c'è un solo modo: moltiplicare i test.

https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_marzo_21/coronavirus-docente-occorre-moltiplicare-tamponi-soltanto-cosi-si-contiene-l-epidemia-1f71260a-6b4c-11ea-8bdc-8d7efa0d8720.shtml

 

Modificato da fosforo311

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10 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Ho appena visto il dato della Lombardia, prepariamoci a un'altra doccia fredda con il bollettino nazionale delle 18. In questo momento io scommetterei la metà dei pochi soldi che ho che in Lombardia girano almeno 200.000 portatori sani inconsapevoli, ma potrebbero essere mezzo milione. È più che mai urgente individuarne il più possibile. E c'è un solo modo: moltiplicare i test.

https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_marzo_21/coronavirus-docente-occorre-moltiplicare-tamponi-soltanto-cosi-si-contiene-l-epidemia-1f71260a-6b4c-11ea-8bdc-8d7efa0d8720.shtml

 

con il tempo richiesto per testare 200/500 mila persone portatrici sane, almeno la metà supererà il periodo di quarantena che potrebbe esser loro imposto dopo l'accertamento.

Van benissimo i test ma cerchiamo di non esagerare, sig fosforo.

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Soltanto un idio ta come il Cazzaro di Napoli , dal momento che tutta la comunità scientifica nazionale e’ d’accordo su questo punto , può pensare che solo fare lo screening su 60.000 di cittadini sia utile. Lo screening e’ utile sui sintomatici e perfettamente inutile sugli asintomatici perche’ un risultato di oggi potrebbe essere diverso tra 3/4 giorni . Quindi il cazzaro napoletano non solo farebbe inutilmente spendere alla collettività diverse centinaia di milioni di euro , ma non spiega nemmeno come e dove andrebbe fatta questa raccolta , i tempi e quali laboratori sarebbero coinvolti per le analisi e relative risultanze.  Poi ci si meraviglia del perché e da quante testadiminkia e’ abitato il nostro Paese . 

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