NOI COME L'IRAN
Iniziata da
fosforo311,
5 messaggi in questa discussione
2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:I test servono solo ad accertare le positività e successivamente l'isolamento, possibilmente coattivo, della persona colpita dal virus.
E ti pare poco, egregio? Individuare e isolare i portatori asintomatici (o quasi) e inconsapevoli, che sono molto probabilmente il principale veicolo di contagio per un virus di questo tipo (altrimenti come spiegare i quasi 6.000 nuovi casi di ieri?) è una misura profilattica fondamentale.
Ciò detto, probabilmente la virtù sta nel mezzo. Anche sulla scorta delle tue osservazioni, ho rivisto la mia posizione sul metodo che ho definito "coreano". Ora penso che, in attesa di farmaci e vaccini, sia meglio perseguire un ragionevole compromesso con il metodo "cinese". Mi rendo conto, infatti, che oggi è impossibile fare il test a 60 milioni di persone, e farlo anche a ripetizione (in teoria bisognerebbe ripeterlo ogni 5 giorni che è il tempo medio di incubazione del virus). Questo sarebbe possibile solo dopo avere messo a punto un test faidaté, semplice, economico, affidabile, come la striscetta dei diabetici. Ma anche in questo caso un infetto giovane e irresponsabile, che si sente bene, potrebbe non dichiarare la sua positività e andarsene in giro. Anche le misure "cinesi" sono difficili da applicare in modo molto rigido, cioè alla cinese. E sono in problema per l'economia e per chi non si rassegna alla decrescita, nemmeno a quella "felice". Ma i blocchi alla cinese si potrebbero allentare facendo molti test e facendoli in modo intelligente. Un esempio. Se in una piccola fabbrica o in un cantiere o in un ufficio ci sono 20 persone che per forza di cose devono lavorare abbastanza vicine l'una all'altra, allora si potrebbe fare il test a tutte queste 20 persone invece di chiudere la fabbrica, il cantiere o l'ufficio.
Saluti
Ho appena visto il dato della Lombardia, prepariamoci a un'altra doccia fredda con il bollettino nazionale delle 18. In questo momento io scommetterei la metà dei pochi soldi che ho che in Lombardia girano almeno 200.000 portatori sani inconsapevoli, ma potrebbero essere mezzo milione. È più che mai urgente individuarne il più possibile. E c'è un solo modo: moltiplicare i test.
Modificato da fosforo311
10 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Ho appena visto il dato della Lombardia, prepariamoci a un'altra doccia fredda con il bollettino nazionale delle 18. In questo momento io scommetterei la metà dei pochi soldi che ho che in Lombardia girano almeno 200.000 portatori sani inconsapevoli, ma potrebbero essere mezzo milione. È più che mai urgente individuarne il più possibile. E c'è un solo modo: moltiplicare i test.
con il tempo richiesto per testare 200/500 mila persone portatrici sane, almeno la metà supererà il periodo di quarantena che potrebbe esser loro imposto dopo l'accertamento.
Van benissimo i test ma cerchiamo di non esagerare, sig fosforo.
Soltanto un idio ta come il Cazzaro di Napoli , dal momento che tutta la comunità scientifica nazionale e’ d’accordo su questo punto , può pensare che solo fare lo screening su 60.000 di cittadini sia utile. Lo screening e’ utile sui sintomatici e perfettamente inutile sugli asintomatici perche’ un risultato di oggi potrebbe essere diverso tra 3/4 giorni . Quindi il cazzaro napoletano non solo farebbe inutilmente spendere alla collettività diverse centinaia di milioni di euro , ma non spiega nemmeno come e dove andrebbe fatta questa raccolta , i tempi e quali laboratori sarebbero coinvolti per le analisi e relative risultanze. Poi ci si meraviglia del perché e da quante testadiminkia e’ abitato il nostro Paese .
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Mi spiace non sono affatto d'accordo, non sono i test a fermare l'epidemia, servono provvedimenti atti ad evitare più contagi possibili e cure, meglio ancora se arriveranno vaccini in grado di funzionare veramente.
I test servono solo ad accertare le positività e successivamente l'isolamento, possibilmente coattivo, della persona colpita dal virus.
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