NUMERI

475 morti in un solo giorno: un mercoledÌ nero. Mai tanti neppure in Cina. Abbiamo in totale 2978 morti su 35713 casi. E pensare che qualcuno prendeva in giro il sottoscritto che il giorno del primo decesso in Italia, il 21 febbraio, aveva previsto fino a 3000 morti. Oggi direi: magari! Purtroppo tra oggi e domani supereremo la Cina in questo triste conteggio. Però sul sito del Ministero della Salute leggiamo che questo numero, 2978 morti, potrà essere confermato solo quando l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa del decesso. Bah! Questo è un virus strano. Se avesse in Germania la letalità che manifesta da noi, i tedeschi passati a miglior vita sarebbero oggi più di mille (per l'esattezza 1070) e invece sono 31 (su quasi 13.000 casi). Viceversa, se qui da noi il microbo si comportasse come con i tedeschi, i nostri 2978 morti andrebbero spalmati non sui 35.000 e rotti infetti che contiamo, ma su oltre 1,2 milioni di casi. Ovviamente nessuno può provare, ma nemmeno escludere, che i contagiati reali ed effettivi in Italia siano in totale dell'ordine del milione. Qualcuno dirà: in Germania l'epidemia è appena iniziata e avranno tutto il tempo per contare i loro morti. Ma prendiamo il caso della Corea, dove l'epidemia è iniziata 4 settimane prima che da noi. Con la nostra letalità in Corea dovrebbero avere 714 morti, e invece ne hanno 91. L'Austria confina con il Friuli, ma se avesse la mortalità del Friuli dovrebbe contare 124 morti e invece ne conta 5. Ieri il solito Brusaferro ci consolava con il solito argomento dell'elevata età media degli italiani. Ma questo può giustificare, e solo in parte, il gap di mortalità con la Cina (che non è certo un paese del Terzo Mondo), non con la Corea del Sud e men che meno con paesi come la Germania e il Giappone che hanno un'età mediana della popolazione (ovvero l'età che divide la metà più anziana dalla metà più giovane) perfino maggiore della nostra. Sconcertanti anche le differenze tra regione e regione. In Lombardia si registra una mortalità superiore all'11% sui casi osservati, nel vicino Veneto, dove l'epidemia è partita in contemporanea, è sotto il 3%. Però in Veneto hanno fatto, in rapporto alla popolazione, un numero di test quasi doppio di quello della Lombardia. Al momento la mortalità del Covid-19 in Italia (8,34%) è più del doppio della media mondiale (4,08%) e oltre 2 volte e mezza quella del resto del mondo (esclusi noi, San Marino e il Vaticano, sono al 3,24%). In altri termini noi facciamo alzare la media mondiale della mortalità di oltre 8 decimi di punto.  Ma il virus è sempre lo stesso in tutto il mondo, e il nostro sistema sanitario, nonostante i Formigoni, non è da Terzo Mondo. Per carità, è un virus temibile, specie per gli anziani ma non solo, però in Italia appare più cattivo di quello che è. O contiamo male i contagiati (nel senso che ne contiamo troppo pochi rispetto a quanti sono realmente) o contiamo male i morti (nel senso che contiamo tra i morti di coronavirus anche le vittime di altre patologie pregresse) o, più probabilmente, ambedue le cose. 

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31 messaggi in questa discussione

L'altra faccia della medaglia dice che: l'INPS ringrazia.

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5 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

....sul sito del Ministero della Salute leggiamo che questo numero, 2978 morti, potrà essere confermato solo quando l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa del decesso....

Deve scusarmi inossidabile Cazzaro napoletano, ma quando sapremo il numero totale dei morti ?? Può anticipare qualcosa ?? E soprattutto sarà valido quello che ci comunicherà l’Istituto Superiore della Sanità oppure quelli che ci da lei che rammento essere un Panzanaro nonché Cazzaro ?? No , lo chiedo perché vedo che continua a dare numeri e percentuali alla rinfusa senza avere nessuna valenza scientifica , senza aver letto nessuna cartella clinica e quindi senza sapere il numero preciso di coloro che sono deceduti per corona virus oppure per altre patologie che il corona virus ha soltanto accelerato . Lei e’ talmente idio ta che potrebbe persino affermare che in Italia si muore solo per infarto cardiaco perché a chiunque muore , il cuore , si arresta . Allo scopo le chiedo , formidabile Cazzaro. Se un ricoverato per Corona Virus cade dal letto e sbatte violentemente la testa in terra , lei lo considera morto per trauma cranico oppure per Corona Virus ?? 

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Inviata (modificato)

51 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Per carità, è un virus temibile...

Qualche virologo malato di protagonismo ha lanciato allarmi esagerati, politici e giornali di opposizione hanno vergognosamente strumentalizzato, hanno ricattato il governo e gettato olio sul fuoco. Sono riusciti a innescare, se non il panico, una psicosi collettiva, nazionale, senza precedenti. Ma sono sempre di più gli specialisti seri che cominciano a SMONTARE LA GRANDE BUFALA MEDIATICA DELLA PESTILENZA CINESE. Maria Rita Gismondo, virologa in prima linea, che dirige un laboratorio dove si fanno centinaia di analisi al giorno, ha parlato, evidentemente a ragion veduta, di "FOLLIA" COLLETTIVA innescata da un'infezione "APPENA PIÙ SERIA" di una normale influenza.

A pontificare in questi termini è stato

Burioni

Carmine Petruzziello

l'alcolizzato in SPE presso il bar O' Vesuvio di Boscotrecase

Marta Guindani

fosforo31

Comunque il rimedio è "test test test. Test come se non ci fosse un domani" , come ha avvertito il direttore dell'OMS

AMBECILLEEEEEEEEEEEEEEE

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Modificato da ilsauro24ore

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Inviata (modificato)

Poco fa il Tg2 si è collegato con Londra. L'inviato ha detto che gli esperti britannici stimano un numero effettivo di contagiati pari a circa 55.000. Al momento i positivi al test in UK sono 2626 con 103 morti e una mortalità osservata pari al 3,92%. Al momento è stato testato circa l'1 per mille della popolazione.  Se i contagiati fossero realmente 55.000, la mortalità scenderebbe allo 0,19%, cioè un po' più bassa di quella della Germania (0,24% al momento) e un po' più alta di quella di una normale influenza (0,1-0,15%). Se in Italia avessimo un uguale rapporto tra infetti reali e accertati, il nostro totale dei contagi salirebbe a quasi 750.000, e il dato della mortalità crollerebbe dall'8,34% allo 0,40%. Che è all'incirca quella attualmente misurata in Norvegia. Ma in questo momento arrivano in tavola gli spaghetti alle zucchine, quindi i numeri mettiamoli da parte.

Modificato da fosforo311

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

475 morti in un solo giorno: un mercoledÌ nero. Mai tanti neppure in Cina. Abbiamo in totale 2978 morti su 35713 casi. E pensare che qualcuno prendeva in giro il sottoscritto che il giorno del primo decesso in Italia, il 21 febbraio, aveva previsto fino a 3000 morti. Oggi direi: magari! Purtroppo tra oggi e domani supereremo la Cina in questo triste conteggio. Però sul sito del Ministero della Salute leggiamo che questo numero, 2978 morti, potrà essere confermato solo quando l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa del decesso. Bah! Questo è un virus strano. Se avesse in Germania la letalità che manifesta da noi, i tedeschi passati a miglior vita sarebbero oggi più di mille (per l'esattezza 1070) e invece sono 31 (su quasi 13.000 casi). Viceversa, se qui da noi il microbo si comportasse come con i tedeschi, i nostri 2978 morti andrebbero spalmati non sui 35.000 e rotti infetti che contiamo, ma su oltre 1,2 milioni di casi. Ovviamente nessuno può provare, ma nemmeno escludere, che i contagiati reali ed effettivi in Italia siano in totale dell'ordine del milione. Qualcuno dirà: in Germania l'epidemia è appena iniziata e avranno tutto il tempo per contare i loro morti. Ma prendiamo il caso della Corea, dove l'epidemia è iniziata 4 settimane prima che da noi. Con la nostra letalità in Corea dovrebbero avere 714 morti, e invece ne hanno 91. L'Austria confina con il Friuli, ma se avesse la mortalità del Friuli dovrebbe contare 124 morti e invece ne conta 5. Ieri il solito Brusaferro ci consolava con il solito argomento dell'elevata età media degli italiani. Ma questo può giustificare, e solo in parte, il gap di mortalità con la Cina (che non è certo un paese del Terzo Mondo), non con la Corea del Sud e men che meno con paesi come la Germania e il Giappone che hanno un'età mediana della popolazione (ovvero l'età che divide la metà più anziana dalla metà più giovane) perfino maggiore della nostra. Sconcertanti anche le differenze tra regione e regione. In Lombardia si registra una mortalità superiore all'11% sui casi osservati, nel vicino Veneto, dove l'epidemia è partita in contemporanea, è sotto il 3%. Però in Veneto hanno fatto, in rapporto alla popolazione, un numero di test quasi doppio di quello della Lombardia. Al momento la mortalità del Covid-19 in Italia (8,34%) è più del doppio della media mondiale (4,08%) e oltre 2 volte e mezza quella del resto del mondo (esclusi noi, San Marino e il Vaticano, sono al 3,24%). In altri termini noi facciamo alzare la media mondiale della mortalità di oltre 8 decimi di punto.  Ma il virus è sempre lo stesso in tutto il mondo, e il nostro sistema sanitario, nonostante i Formigoni, non è da Terzo Mondo. Per carità, è un virus temibile, specie per gli anziani ma non solo, però in Italia appare più cattivo di quello che è. O contiamo male i contagiati (nel senso che ne contiamo troppo pochi rispetto a quanti sono realmente) o contiamo male i morti (nel senso che contiamo tra i morti di coronavirus anche le vittime di altre patologie pregresse) o, più probabilmente, ambedue le cose. 

Chiunque oggi parli con un medico di base, si rende conto che i contagiati censiti sono un decimo di quelli effettivi. Nella stragrande maggioranza dei casi, poche linee di febbre, un po' di tosse, poco mal di gola. Come un banale raffreddore. Ma con il rischio dell'aggravamento sempre presente. In famiglia abbiamo adottato una scheda: tre volte al giorno controlliamo febbre e saturazione. Che Iddio ce la mandi buona.....(o almeno un po' gnocca).

PS: di tante *** sentite in questi tempi, le devo riconoscere un buon consiglio. SMETTETE SUBITO DI FUMARE. Contro il coronavirus non servirà a un kazzo, ma forse ci risparmierà un tumore polmonare.

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Inviata (modificato)

2 ore fa, fosforo311 ha scritto:

475 morti in un solo giorno: un mercoledÌ nero. Mai tanti neppure in Cina. Abbiamo in totale 2978 morti su 35713 casi. E pensare che qualcuno prendeva in giro il sottoscritto che il giorno del primo decesso in Italia, il 21 febbraio, aveva previsto fino a 3000 morti. Oggi direi: magari! Purtroppo tra oggi e domani supereremo la Cina in questo triste conteggio. Però sul sito del Ministero della Salute leggiamo che questo numero, 2978 morti, potrà essere confermato solo quando l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa del decesso. Bah! Questo è un virus strano. Se avesse in Germania la letalità che manifesta da noi, i tedeschi passati a miglior vita sarebbero oggi più di mille (per l'esattezza 1070) e invece sono 31 (su quasi 13.000 casi). Viceversa, se qui da noi il microbo si comportasse come con i tedeschi, i nostri 2978 morti andrebbero spalmati non sui 35.000 e rotti infetti che contiamo, ma su oltre 1,2 milioni di casi. Ovviamente nessuno può provare, ma nemmeno escludere, che i contagiati reali ed effettivi in Italia siano in totale dell'ordine del milione. Qualcuno dirà: in Germania l'epidemia è appena iniziata e avranno tutto il tempo per contare i loro morti. Ma prendiamo il caso della Corea, dove l'epidemia è iniziata 4 settimane prima che da noi. Con la nostra letalità in Corea dovrebbero avere 714 morti, e invece ne hanno 91. L'Austria confina con il Friuli, ma se avesse la mortalità del Friuli dovrebbe contare 124 morti e invece ne conta 5. Ieri il solito Brusaferro ci consolava con il solito argomento dell'elevata età media degli italiani. Ma questo può giustificare, e solo in parte, il gap di mortalità con la Cina (che non è certo un paese del Terzo Mondo), non con la Corea del Sud e men che meno con paesi come la Germania e il Giappone che hanno un'età mediana della popolazione (ovvero l'età che divide la metà più anziana dalla metà più giovane) perfino maggiore della nostra. Sconcertanti anche le differenze tra regione e regione. In Lombardia si registra una mortalità superiore all'11% sui casi osservati, nel vicino Veneto, dove l'epidemia è partita in contemporanea, è sotto il 3%. Però in Veneto hanno fatto, in rapporto alla popolazione, un numero di test quasi doppio di quello della Lombardia. Al momento la mortalità del Covid-19 in Italia (8,34%) è più del doppio della media mondiale (4,08%) e oltre 2 volte e mezza quella del resto del mondo (esclusi noi, San Marino e il Vaticano, sono al 3,24%). In altri termini noi facciamo alzare la media mondiale della mortalità di oltre 8 decimi di punto.  Ma il virus è sempre lo stesso in tutto il mondo, e il nostro sistema sanitario, nonostante i Formigoni, non è da Terzo Mondo. Per carità, è un virus temibile, specie per gli anziani ma non solo, però in Italia appare più cattivo di quello che è. O contiamo male i contagiati (nel senso che ne contiamo troppo pochi rispetto a quanti sono realmente) o contiamo male i morti (nel senso che contiamo tra i morti di coronavirus anche le vittime di altre patologie pregresse) o, più probabilmente, ambedue le cose. 

Chiunque oggi parli con un medico di base, si rende conto che i contagiati censiti sono un decimo di quelli effettivi. Nella stragrande maggioranza dei casi, poche linee di febbre, un po' di tosse, poco mal di gola. Come un banale raffreddore. Ma con il rischio dell'aggravamento sempre presente. In famiglia abbiamo adottato una scheda: tre volte al giorno controlliamo febbre e saturazione. Che Iddio ce la mandi buona.....(o almeno un po' gnocca).

PS: di tante kaxzate sentite in questi tempi, le devo riconoscere un buon consiglio. SMETTETE SUBITO DI FUMARE. Contro il coronavirus non servirà a un kazzo, ma forse ci risparmierà un tumore polmonare.

Modificato da cortomaltese-im

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Deve scusarmi inossidabile Cazzaro napoletano, ma quando sapremo il numero totale dei morti ?? Può anticipare qualcosa ?? E soprattutto sarà valido quello che ci comunicherà l’Istituto Superiore della Sanità oppure quelli che ci da lei che rammento essere un Panzanaro nonché Cazzaro ?? No , lo chiedo perché vedo che continua a dare numeri e percentuali alla rinfusa senza avere nessuna valenza scientifica , senza aver letto nessuna cartella clinica e quindi senza sapere il numero preciso di coloro che sono deceduti per corona virus oppure per altre patologie che il corona virus ha soltanto accelerato . Lei e’ talmente idio ta che potrebbe persino affermare che in Italia si muore solo per infarto cardiaco perché a chiunque muore , il cuore , si arresta . Allo scopo le chiedo , formidabile Cazzaro. Se un ricoverato per Corona Virus cade dal letto e sbatte violentemente la testa in terra , lei lo considera morto per trauma cranico oppure per Corona Virus ?? 

Ottima domanda quest'ultima: secondo lei?

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Inviata (modificato)

1 ora fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Chiunque oggi parli con un medico di base, si rende conto che i contagiati censiti sono un decimo di quelli effettivi. Nella stragrande maggioranza dei casi, poche linee di febbre, un po' di tosse, poco mal di gola. Come un banale raffreddore. Ma con il rischio dell'aggravamento sempre presente. In famiglia abbiamo adottato una scheda: tre volte al giorno controlliamo febbre e saturazione. Che Iddio ce la mandi buona.....(o almeno un po' gnocca).

PS: di tante kaxzate sentite in questi tempi, le devo riconoscere un buon consiglio. SMETTETE SUBITO DI FUMARE. Contro il coronavirus non servirà a un kazzo, ma forse ci risparmierà un tumore polmonare.

Concordo grosso modo sul fattore 10, forse in Italia è anche più alto.

Non ho capito bene questo controllo della "saturazione". Anche se quando ero in ospedale forse lo facevano anche a me. Ricordo vagamente perché ho fatto quasi tabula rasa di quei giorni. I tre luoghi che più detesto sono gli ospedali, le banche e gli studi di avvocati e notai. 

Il fumo predispone alla bronchite cronica che è un fattore di rischio per chi ha il coronavirus. Sembra inoltre che indebolisca il sistema immunitario. Certamente causa o può causare decine di altri problemi, dal cancro alla caduta dei capelli, dalla disfunzione erettile ai danni (seri) alle ossa.

A casa mia abbiamo un bel terrazzino assolato e abbiamo anticipato la stagione dell'abbronzatura. Il Sole (evitando gli eccessi) è un potente alleato del sistema immunitario. 

Modificato da fosforo311

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La verità è che abbiamo troppi vecchi in Italia, i network l'hanno sempre detto, l'Italia è una nazione di vecchi, e questa è una malattia che abbatte soprattutto anziani, no? Soprattutto di nonni. temo che qualche nipote dovrà fare a meno di farsi raccontare qualche fiaba dal prossimo anno, in compenso, come ha detto qualcuno sopra, l'IMPS risparmierà in erogazioni. 

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Inviata (modificato)

29 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

 

.....A  casa mia abbiamo un bel terrazzino assolato e abbiamo anticipato la stagione dell'abbronzatura. Il Sole (evitando gli eccessi) è un potente alleato del sistema immunitario. 

E certo ...come no , Cazzaro !!   Eccheccazzo , ora abbiamo pure il cazzaro in veste di Fisico Nucleare e Dermatologo ...

SOLE: ABBASSA LE NOSTRE DIFESE IMMUNITARIE 
 

. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Nuovo capo di accusa per i raggi ultravioletti. Questa volta sono chiamati in causa per la loro azione sul sistema immunitario: abbassandone le difese, espongono maggiormente a rischio di tumore e tubercolosi, per ora confermato solo sull'animale, e di eritemi, virus e malattie infettive sull'uomo. 

L'occasione per fare il punto sui rischi delle radiazioni ultraviolette e' stato un seminario dal titolo ''Radiazione UV: Salute e ambiente'', organizzato dall'Istituto Superiore di Sanita', dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tenuto si oggi a Roma presso l'ISS. 

''E' stato dimostrato che le radiazioni ultraviolette abbassano le difese immunitarie, non solo a livello locale nella parte esposta al sole, ma a livello sistemico - ha spiegato Roberto Bertollini, direttore della divisione europea del Centro per l'Ambiente e la Salute dell'OMS - causando una minore resistenza agli agenti patogeni. Sull'animale, recenti studi hanno rilevato un aumento del rischio, dopo esposizione, a malattie quali il tumore cutaneo, la tubercolosi e altre malattie quali leishmaniosi, schistosomiasi, herpes e citomegalovirus. E' questa una delle 'strade' piu' interessanti che i ricercatori stanno percorrendo - aggiunge Bertollini - e che portera', speriamo al piu' presto possibile, alla scoperta di meccanismi finora sconosciuti implicati nell'eziologia di diverse malattie''. 

(Fei/Zn/Adnkronos)
 
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Modificato da mark222220

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13 minuti fa, vincent29264 ha scritto:

La verità è che abbiamo troppi vecchi in Italia, i network l'hanno sempre detto, l'Italia è una nazione di vecchi, e questa è una malattia che abbatte soprattutto anziani, no? Soprattutto di nonni. temo che qualche nipote dovrà fare a meno di farsi raccontare qualche fiaba dal prossimo anno, in compenso, come ha detto qualcuno sopra, l'IMPS risparmierà in erogazioni. 

Non è vero che abbiamo troppi vecchi; abbiamo pochi giovani e quindi ci sono molti vecchi rispetto alla popolazione: quella dei molti vecchi è solo una conseguenza statistica del fatto che in Italia per decenni si sono fatti pochi figli a causa di politiche dissennate contro la famiglia; c'è chi ha pensato di rimediare ai pochi giovani facendo arrivare immigrati ma le conseguenze sono queste:  http://www.imolaoggi.it/2020/03/19/io-esco-quando-voglio-migrante-aggredisce-volontari-protezione-civile/

 

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I ricercatori della School of Medicine dell’Università di Yale e del Yale Cancer Center hanno scoperto che al termine dell’esposizione al sole non viene meno l’azione nociva dei raggi ultravioletti (UV), che invece continuano a danneggiare le nostre cellule per qualche ora.  I risultati dello studio, appena pubblicato su Science, portano gli scienziati a ritenere che una possibile prevenzione di questi danni “tardivi” possa venire da protezione ulteriore e più duratura. 

I RAGGI UV.
Il sole danneggia la pelle. Quando colpiti dai raggi UV, le cellule dell’epidermide produttrici di melanina e deputate proprio alla protezione dalle radiazioni ultraviolette, i melanociti, vanno incontro a delle modificazioni che non sempre vengono riparate dai meccanismi biomolecolari. La lesione principale indotta dagli UV al DNA è la formazione di dimeri di pirimidina ciclobutano (CPD) che provocano una deformazione sui filamenti del Dna in cui due ‘lettere’ attaccano e legano il codice, impedendo che l’informazione contenuta in esso possa essere letta correttamente.
 

 

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L'ABBRONZATURA FA BENE O FA MALE?

Non è vero che il sole fa bene alla salute. L 'esposizione ai raggi solari è un sicuro fattore di rischio per la pelle: ecco allora semplici regole per non correre rischi.

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Il sole fa bene, la tintarella è salutare ed evita la depressione, basta la crema per non rischiare scottature... Arriva la bella stagione, le vacanze sono alle porte e su giornali, televisioni e radio si leggono e sentono i soliti falsi miti sull'abbronzatura.

 

 


La realtà, senza tanti complimenti, è una soltanto: il sole fa male alla pelle. I benefici dell'esposizione ai raggi solari, infatti, sono molto inferiori al rischio di sviluppare tumori e alla certezza di fare invecchiare precocemente la pelle. La parola d’ordine, dunque, è prendere il sole con molta ***, proteggendosi ed evitando le ore più calde

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Mutazioni pericolose per il Dna anche nelle due o tre ore successive all’esposizione al sole

Ma Sanjay Premi della Yale University e colleghi hanno scoperto che le cellule responsabili della colorazione della pelle (melanociti) possono accumulare mutazioni pericolose anche nelle due o tre ore successive all’esposizione al sole. Probabilmente i radicali liberi prodotti dalle radiazioni eccitano un elettrone della melanina e quando questa energia viene rilasciata il Dna subisce ulteriori lesioni. Quello che generalmente consideriamo un pigmento protettivo ha, in realtà, anche un potenziale fototossico, soprattutto nei soggetti con capelli rossi e occhi azzurri, incarnato chiaro e lentiggini, che hanno maggiori quantità di una particolare forma di melanina (feomelanina). Gli autori dello studio immaginano che nel futuro oltre alla crema pre-esposizione useremo anche un prodotto protettivo post-esposizione, con ingredienti capaci di interferire con il meccanismo appena descritto. 

 

 

Chi usa le creme protettive si sente autorizzato ad esporsi molto al sole

Ma Marcello Monti dell’Istituto Humanitas considera un approccio del genere poco efficace. «La cultura delle creme solari può essere controproducente. Perché ci illudono di poter restare impunemente al sole». Il dermatologo del centro milanese non è l’unico a pensarla così. Chi usa le creme con filtri chimici per gli ultravioletti ha un falso senso di sicurezza e potrebbe finisce per scottarsi di più di chi si ripara restando all’ombra o indossando cappelli e vestiti, confermano le ricerche di Eleni Linos dell’Università della California a San Francisco. A ostacolare la prevenzione è l’idea - opinabile ma diffusa nella cultura occidentale contemporanea - che la pelle abbronzata sia più bella. «È così che i melanomi continuano a crescere e colpiscono in misura sempre maggiore giovani e donne. Anche i carcinomi cutanei sono in aumento», ci dice Monti. 

 

Bisogna favorire un cambiamento culturale rispetto alla desiderabilità dell’abbronzatura

Per fortuna oggi le lampade abbronzanti attraggono meno persone rispetto al passato, ma i cambiamenti climatici promettono un numero crescente di giornate limpide e negli ultimi anni sono aumentati molto i viaggi nei paesi tropicali. L’esposizione sporadica tipica dei vacanzieri sembra più pericolosa di quella continuativa a cui è sottoposto chi lavora all’aria aperta. La diagnosi precoce consente di salvare quasi tutti dal melanoma, ma è necessario intervenire nei primi 6-12 mesi. Prevenire, al solito, è meglio che curare. La ricetta più efficace, probabilmente, è quella sperimentata in Australia, che detiene il record dei melanomi ma è finalmente riuscita a invertire la tendenza. Creare aree ombreggiate nei luoghi all’aperto, educare sui rischi, favorire un cambiamento culturale rispetto alla desiderabilità dell’abbronzatura. Che ci piaccia oppure no, anche quando andiamo in spiaggia, dovremmo imparare a coprirci di più.

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Concordo grosso modo sul fattore 10, forse in Italia è anche più alto.

Non ho capito bene questo controllo della "saturazione". Anche se quando ero in ospedale forse lo facevano anche a me. Ricordo vagamente perché ho fatto quasi tabula rasa di quei giorni. I tre luoghi che più detesto sono gli ospedali, le banche e gli studi di avvocati e notai. 

Il fumo predispone alla bronchite cronica che è un fattore di rischio per chi ha il coronavirus. Sembra inoltre che indebolisca il sistema immunitario. Certamente causa o può causare decine di altri problemi, dal cancro alla caduta dei capelli, dalla disfunzione erettile ai danni (seri) alle ossa.

A casa mia abbiamo un bel terrazzino assolato e abbiamo anticipato la stagione dell'abbronzatura. Il Sole (evitando gli eccessi) è un potente alleato del sistema immunitario. 

Con il SATURIMETRO ( in farmacia costa 25/30 euro, su Amazon la metà ), si controlla l'ossigenazione del sangue. Più il valore è vicino a 100, meglio è. Un valore buono è tra 95 e 98. Se scende verso 90 bisogna cominciare a preoccuparsi (ipossia lieve). Sotto 90 chiami l'ambulanza. Va da sé che una infiammazione broncopolmonare riduce il valore SPO2 a livelli critici.

 

 
 
 
 

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info melanoma

Allo stato attuale delle conoscenze, l'eccessiva esposizione alla luce solare risulta essere il fattore ambientale più importante nell'insorgenza del melanoma. Anche l'alto numero di nei, elemento importante di rischio geneticamente determinato, è comunque influenzato dall'eccessiva carico di raggi solari. L'azione carcinogenetica delle radiazioni del Sole è ben documentata, soprattutto per i tumori epiteliali nelle popolazioni geneticamente predisposte. Queste sono composte in gran parte da persone "melano-compromesse" che presentano capelli rossi, occhi azzurri, efelidi, carnagione chiara e hanno scarsa capacità ad abbronzarsi e suscettibilità alle scottature.

Il rischio di melanoma è particolarmente alto se l'eccessiva esposizione avviene in età giovanile: una corretta prevenzione primaria deve essere impostata fin dalla nascita. In una popolazione come quella italiana, formata principalmente da persone con fototipo 3 e 4, i messaggi devono essere improntati al buon senso e indirizzati a sostituire il concetto di esposizione solare fine a se stessa e dell'abbronzatura a tutti i costi, con il piacere di stare all'aria aperta e il principio di evitare i possibili danni conseguenti. Più incisivo e mirato deve essere il messaggio indirizzato a persone predisposte che pur, senza generare eccessiva ansia, deve indicare i reali rischi connessi con l'esposizione solare: dalle scottature all'invecchiamento cutaneo e all'insorgenza di tumori della pelle. Possono essere consigliate creme solari ad alta protezione che, per essere efficaci, devono essere applicate più volte nella giornata, essere resistenti all'acqua e alla traspirazione e contenere filtri per raggi UVA e UVB. I preparati con soli filtri UVB, riducendo le scottature, favoriscono infatti le esposizioni prolungate che aumentano il rischio di cancro.

Data l'incertezza sulla reale efficacia nel prevenire i tumori delle creme con filtri solari, è necessario insistere sulla fotoprotezione da attuare con indumenti, cappelli con visiera, camicie, magliette, occhiali ed evitando di stare al sole nelle ore centrali della giornata (11-16). Al fine di ridurre il rischio più importante di neoplasie cutanee, cioè le scottature in età infantile, i messaggi devono essere rivolti a genitori, medici scolastici, insegnanti delle scuole elementari e operatori dell'area sportiva. Deve essere coinvolto inoltre il medico di medicina generale che, conoscendo i propri assistiti, è in grado di selezionare le persone a rischio.

 

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Se vuoi vado avanti , eh Cazzaro ?? Napoletano !!

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I dati sono incontestabili: al 19 marzo 2020 sono stati registrati 3.405 decessi.

Il cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro fosforo31 aveva sentenziato a modo suo. Allego testimonianza documentale che certifica definitivamente che il mendace pulcinella napoletano è un cialtronissimo coppoladiminchia panzanaro.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Perle di saggezza.jpg

 
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2 ore fa, vincent29264 ha scritto:

La verità è che abbiamo troppi vecchi in Italia, i network l'hanno sempre detto, l'Italia è una nazione di vecchi, e questa è una malattia che abbatte soprattutto anziani, no? Soprattutto di nonni. temo che qualche nipote dovrà fare a meno di farsi raccontare qualche fiaba dal prossimo anno, in compenso, come ha detto qualcuno sopra, l'IMPS risparmierà in erogazioni. 

 

2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Non è vero che abbiamo troppi vecchi; abbiamo pochi giovani e quindi ci sono molti vecchi rispetto alla popolazione: quella dei molti vecchi è solo una conseguenza statistica del fatto che in Italia per decenni si sono fatti pochi figli a causa di politiche dissennate contro la famiglia; c'è chi ha pensato di rimediare ai pochi giovani facendo arrivare immigrati ma le conseguenze sonoqueste:  http://www.imolaoggi.it/2020/03/19/io-esco-quando-voglio-migrante-aggredisce-volontari-protezione-civile/

Fatto sta che la Natura prima o poi aziona dei meccanismi di regolazione. Per esempio nei paesi del Terzo Mondo dove il tasso di fertilità è altissimo (fino ai 7 figli in media per donna nel Niger) è altissima anche la mortalità infantile a causa di virus e batteri. Anche questo coronavirus ha tutta l'aria di essere un meccanismo di regolazione demografica, ma in senso contrario. È nato in Cina dove fino al 2013 la legge vietava di mettere al mondo più di un figlio. Diventa via via più pericoloso al crescere dell'età, tra i bambini la mortalità è prossima a zero. Di conseguenza Covid-19 farà molto probabilmente più vittime tra i popoli ricchi con bassa natalità ed elevata età mediana, che in quelli poveri. In Italia l'età mediana è 45,5 anni (cioè metà della popolazione ha 45,5 anni o più), in Germania e in Giappone supera i 47 anni. In diversi paesi africani, in Afghanistan e nella Striscia di Gaza, la mediana è sotto i 20 anni. In Niger, Mali e Uganda è sotto i 16. Il meccanismo di regolazione agisce anche in modi più sottili. Per esempio costringendo i ricchi e benestanti del Nord del mondo a stare a lungo tappati in casa. La cicogna potrebbe arrivare in queste famiglie.

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6 ore fa, mark222220 ha scritto:

Deve scusarmi inossidabile Cazzaro napoletano, ma quando sapremo il numero totale dei morti ?? Può anticipare qualcosa ?? E soprattutto sarà valido quello che ci comunicherà l’Istituto Superiore della Sanità oppure quelli che ci da lei che rammento essere un Panzanaro nonché Cazzaro ?? No , lo chiedo perché vedo che continua a dare numeri e percentuali alla rinfusa senza avere nessuna valenza scientifica , senza aver letto nessuna cartella clinica e quindi senza sapere il numero preciso di coloro che sono deceduti per corona virus oppure per altre patologie che il corona virus ha soltanto accelerato . Lei e’ talmente idio ta che potrebbe persino affermare che in Italia si muore solo per infarto cardiaco perché a chiunque muore , il cuore , si arresta . Allo scopo le chiedo , formidabile Cazzaro. Se un ricoverato per Corona Virus cade dal letto e sbatte violentemente la testa in terra , lei lo considera morto per trauma cranico oppure per Corona Virus ?? 

Sig. Mark.....suvvia. La craniata è di un ricoverato CON Coronavirus. Non deceduto PER coronavirus.

Dipende dalla PREPOSIZIONE che si usa.

Ora vorrei intanto chiarire che INFARTO e ARRESTO CARDIACO sono cose diverse.

In secondo luogo adotterei una fonte unica: ISS, OMS,Protezione Civile, Burioni, Gismondi.......Basta definirla prima e accettarla tutti.

In terzo luogo le allegherei un PDF molto chiaro, anche se non aggiornatissimo, ma assolutamente valido sul piano metodologico e statistico-tabellare.

Infine le ricordo che se i contagiati ufficiali saranno > 100.000 e i morti ormai sono > 3.000 lei dovrà venire da Pisa a Genova per una scalata alla Madonna della Guardia.

 

 

 

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3 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Non è vero che abbiamo troppi vecchi; abbiamo pochi giovani e quindi ci sono molti vecchi rispetto alla popolazione: quella dei molti vecchi è solo una conseguenza statistica del fatto che in Italia per decenni si sono fatti pochi figli a causa di politiche dissennate contro la famiglia; c'è chi ha pensato di rimediare ai pochi giovani facendo arrivare immigrati ma le conseguenze sono queste:  http://www.imolaoggi.it/2020/03/19/io-esco-quando-voglio-migrante-aggredisce-volontari-protezione-civile/

 

Quell'extracomunitario stava andando a fare la spesa in Via Condotti, come domenica il capitone.

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Oggi abbiamo tristemente superato i 3000 morti (salvo correzioni al ribasso da parte dell'ISS in merito alla definizione della causa di morte), abbiamo superato anche la Cina e un forumista decerebrato FESTEGGIA. Sissignori, festeggia! Questo poveraccio non vedeva l'ora. Oggi può finalmente festeggiare per l'errore del sottoscritto che il 21 febbraio scorso, alle ore 18:15, aveva previsto per l'Italia un massimo di 3000 morti. Oggi 19 marzo i morto sono 3405. Naturalmente il decerebrato festeggia a modo suo, cioè a suon di insulti. Trascura i lutti ma trascura pure qualche dettaglio. Il 21 febbraio alle 18:15 avevamo ZERO MORTI in Italia.  Adriano Trevisan, pensionato di Vo Euganeo, morì in tarda serata verso le 23. Avevamo due turisti cinesi ricoverati a Roma, un positivo rientrato dalla Cina e 17 casi in due piccoli focolai immediatamente sottoposti a quarantena. Bene, visto che è tappato in casa a scrivere provolonate, assegno un compitino al decerebrato. Vada su Google e ci dica quanti, in Italia, prima delle 23 del 21 febbraio, formulavano previsioni più pesanti di quella del sottoscritto: fino a 100.000 contagi e 3000 morti. Un suo amichetto affetto dalla medesima patologia di funzione cerebrale ridotta (alla separazione delle orecchie), ben 5 giorni dopo, quando i casi erano lievitati a 450 e i morti a 12, formulò una previsione "un poco" più ottimistica: arriveremo alla fine dell'epidemia con 96 morti e 3600 casi. I 96 morti li superammo 20 giorni fa, il 29 febbraio. Il decerebrato non festeggiò e non insultò. I due da qualche tempo vanno d'amore e d'accordo. In passato si bastonavano a vicenda dalla mattina alla sera. Da tempo si sono ambedue bevuti il cervello: mal comune, mezzo gaudio! Nemico comune da odiare e da insultare, gaudio intero! La missione laica che ho abbracciato nella vita non è prevedere i numeri del Lo.tto né le vittime delle epidemie. Bensì riappacificare le persone. Se il mio Paese non fosse in lutto, oggi festeggerei io.

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Devo riconoscere i meriti del sig fosforo.

E sufficiente che scriva due righe per scatenare i deambulatori culturali.

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