Tamurriata napoletana contro Corona O’Virussss ...

5 messaggi in questa discussione

47 minuti fa, mark222220 ha scritto:

Questo , insieme alle ricette di Fosforo terranno lontano i napoletani da Corona O’ Virusss  https://youtu.be/3PmI-6hsnN8

Tengono distanze regolamentari ?

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Questo , insieme alle ricette di Fosforo terranno lontano i napoletani da Corona O’ Virusss  https://youtu.be/3PmI-6hsnN8

Burioni ha detto che a Benevento non si può battere il tamburello sul balcone che le vibrazioni fanno volare il virus, sig maggiordomo?

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Iniziativa molto bella, filmato illuminante, per me quasi commovente. La musica, dai canti tribali a We are the world, dall'Inno alla Gioia ai canti di Wuhan, accomuna e avvicina i popoli e le persone. In questi frangenti difficili indossiamo la mascherina ma finalmente ci togliamo la maschera. Dimentichiamo il superfluo e ci ricordiamo di essere chi siamo. Nell'incombenza minacciosa della fine, lo Spirito prevale sulla materia e ci riporta alle origini. Come nacque la musica? Nacque nella notte dei tempi per superare, con la potenza del corno e del tamburo, le distanze tra i simili, sperduti nella foresta. E per lanciare, con la gradevole armonia dei suoni, un messaggio pacifico. Il suono di alcuni strumenti antichissimi, come il tamburo e il tamburello napoletano, serviva anche, per l'appunto, per scacciare gli spiriti maligni, i portatori invisibili di pestilenze e di morte. Ma il primo strumento in assoluto fu la bocca, la prima musica il canto. Se non fossimo animali sociali, non esisterebbe il linguaggio, ma nemmeno la musica e il canto. L'assonanza armoniosa tra voci diverse, come nel canto degli uccelli, fu esperienza comunicativa molto anteriore al linguaggio. La ninna nanna e il canto funebre erano i due terminali dell'esperienza comunicativa. Ambedue canti di speranza: per una vita che nasce  e per una vita che muore e che potrà rinascere. La cantillazione ebraica e i cori liturgici dei primi cristiani nelle catacombe erano la voce identitaria di comunità disperse e perseguitate. La musica è il suono dell'amore, il canto la voce della speranza. Le espressioni più alte della libertà dell'uomo. 

https://youtu.be/EBUa3WkStFg

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Mi perdoni sig fosforo

Ma ora lei vuol mettersi in concorrenza col sig. Maggiordomo in fatto di divulgazione culturale?

Comunque, mi rendo conto di rasentare la trivialità, il secondo strumento,  quasi a parità  con la bocca, fu il Q.lo, o meglio, il suo orifizio. 

 

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Anche secondo me, si è trattato di una bella iniziativa. Colorata, simpatica e spontanea. E tutto ciò che è colorato, simpatico e spontaneo non è mai banale.

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