Le 3 Cose Da Disimparare Per Essere Un Buon Leader

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Migliaia di libri suggeriscono ciò che devi apprendere per essere un buon leader. Qui sveliamo 3 cose che, invece, devi disimparare.

Essere un buon leader, potremmo vederla come quella malattia per cui tutti hanno la giusta cura. Ma la verità è che, alla fine, ci sono principalmente 3 cose che potrebbero destabilizzare molte persone, in posizioni di leadership, minando proprio la loro capacità di essere un leader efficace.

3 abitudini di pensiero da disimparare che rappresentano in sintesi le chiavi per sbloccare il tuo potenziale come leader.

1Essere un buon leader non lega con l’ossessione del sapere.

Forse, il più grande problema con le persone che aspirano alla leadership, o che già occupano posizioni di leadership, è la sensazione che il tuo ruolo sia esclusivamente quello di fornire risposte a coloro che dipendono da te. E, pensando in questa direzione, i vecchi adagi come “la conoscenza è potere”, non fanno altro che influenzare negativamente. La realtà è che il compito di chi aspira ad essere un buon leader, un leader eccezionale direi, è quello di fornire domande potenti. La migliore guida stimola all’essere curiosi e dimostra il grande valore della curiosità. I leader devono essere studenti. E devono avvalorare costantemente con l’esempio che l’apprendimento e la crescita sono condizioni necessarie per chi vuole diventare una guida efficace. Concentrarsi sulla conoscenza acquisita, chiude la nostra capacità di apprendere, per cui un leader valido vive nella modalità di apprendimento continuo.

essere un buon leader

2 – Essere un buon leader non lega con la falsa convinzione che sia il leader a rendere un’organizzazione di successo.

La verità è che è l’organizzazione, nel suo complesso, che realizza il successo di un leader. Il ruolo della leadership in un gruppo, implica rendere necessario e possibile per l’organizzazione avere successo, ma non è mai la causa esclusiva del successo che raggiunge. Per essere, e diventare, un buon leader ci si adopera affinchè il gruppo sia strutturato per raggiungere il suo più alto potenziale. E’, solo in quel caso, che il leader può essere considerato a ragione una componente essenziale del successo. Non c’è mai stato un leader, di un’organizzazione fallita, che è stato considerato di grande successo. I leader efficaci concentrano la loro attenzione sulla creazione di *** pienamente competenti e performanti.

3 – Essere un buon leader non lega con l’idea che la leadership sia un punto di arrivo.

La leadership è un viaggio. Non è uno status che raggiungiamo, è qualcosa in cui dobbiamo costantemente crescere. Le condizioni, in mezzo alle quali, esercitiamo leadership cambiano continuamente e le richieste di buoni leader sono costantemente in aumento. La leadership richiede una crescita e un miglioramento continui. Per essere leader di grande successo devi avere il coraggio e la forza per sconfiggere lo status quo, per espellere la mediocrità da qualsiasi cosa e da chiunque tu stia guidando. Quel coraggio che, poi, ti stimoli a sfidare costantemente te stesso, e coloro che conduci, a rendere ciò che è necessario, possibile e ciò che è possibile, necessario, in modo da creare quel futuro che avresti scelto di vivere.

per essere un buon leader devi disimparare ciò che hai imparato

Riecheggiano in me le parole di Yoda in Star Wars, “Devi disimparare ciò che hai imparato“, rivolto a Luke Skywalker che già credeva di essere un Jedi senza i giusti insegnamenti.

Dobbiamo iniziare ad essere selettivi su ciò che dobbiamo imparare. E puntare decisamente su ciò che abbiamo bisogno di disimparare. Così probabilmente diverremo pienamente efficaci come leader. Sviluppare nuove abitudini di leadership richiede, però, di liberarci dalle nostre credenze e abitudini improduttive, che ci condizionano e che inibiscono il nostro potenziale.

La perdita di queste abitudini improduttive richiede di sfuggire ai limiti della nostra zona di comfort fino al punto in cui iniziamo a sfidarci, per diventare il tipo di leader che possiamo, e dobbiamo, essere. Disimparare queste tre abitudini di pensiero è un buon punto di partenza.

Ciao da Tommaso!

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3 messaggi in questa discussione

Un buon leader non è colui che sa parlare, ma colui che sa ascoltare. Il vero leader non è colui che trova i difetti negli altri, ma colui che sa trovare le positività altrui e le sa valorizzare.  Il vero leader propone (propone e non impone) linee guida, idee alternative ed innovative, senza rigurgiti del passsato. Diffidare da certi personaggi sul palco e con il microfono davanti.   

il vero leader non è colui che pone da parte i nuovi che portano idee nuove, ma si mette lui in disparte con le sue idee del vecchio. Il vero leader non è colui che identifica se stesso con le proprie idee, ma colui che sa aggiustare le proprie idee oltre che aggiustare se stesso. 

 

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stai lontano dalle persone negative -

trovano un problema per ogni suluzione - 

il bravo leader non è colui che critica

o mette alla prova i colleghi di lavoro -

bensì è colui che sa ascoltare e coordinare le idee -

fornendo ove necessario delle linee guida -  

 
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