16 messaggi in questa discussione
La domanda sorge spontanea:
Aiuto gratuito e disinteressato o a pagamento?
1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:La domanda sorge spontanea:
Aiuto gratuito e disinteressato o a pagamento?
👍👍👍👍👍
7 ore fa, fosforo311 ha scritto:Ovviamente nelle scritte in italiano sugli scatoloni di mascherine non c'è nessun riferimento al partito del delinquente che si inventò la bufala vomitevole dei cinesi che mettevano in pentola i bambini. Ho letto che una delegazione di medici cinesi arriverà in Italia per dare preziosi suggerimenti e comunicare ai colleghi italiani le esperienze accumulate. Un popolo amico, un popolo serio, un grande popolo. Sono la prima economia mondiale (coi cambi a parità di potere d'acquisto) e stanno vincendo alla grande una battaglia incredibile contro un virus che potrebbe diventare la Chernobyl dell'Occidente. E poi c'è chi si inventa la bufala del fallimento del comunismo!
Ovviamente il Cazzaro di Napoli non perde una occasione , una , per dimostrarci quanto sia co@lione . Sgombriamo subito il campo da interpretazioni e da propaganda procomunismo che l’idio ta campano immette in campo suffragato da quell’altro idio ta e suo compaesano Giggino O’Steward assurto , non si sa bene come e perché , al ruolo di Ministro degli Esteri . Le mascherine negli scatoloni che arrivano in Italia ( arrivati questa mattina agli aeroporti di Pisa e Firenze ) sono a pagamento . Punto !! Insieme alle mascherine arriveranno pure tute protettive e 50.000 tamponi per effettuare test. Il Cazzaro di Napoli gongola ringraziando i “compagni” comunisti cinesi al pari dell’entusiasmo e dai festeggiamenti alla Farnesina di Giggino che si aggira tra i corridoi del ministero al grido di “ L’aiuto che ci viene da Pechino e’ frutto ed il risultato dell’asse ormai consolidato tra Roma e Pechino...bla ...bla ...bla “. Gli uffici del ministro hanno informato il colto e l’inclito che tuttocio’ avviene in tempi rapidissimi e grazie ai suoi consolidati rapporti con le stanze dei bottoni nella Città Proibita) con “aiuti” della Repubblica Popolare Cinese alla Repubblica Italiana. E’ una notizia che sbigottisce ed inquieta. La Cina vuole essere considerata “Paese in via di sviluppo” ai fini delle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ma allo scopo di applicarle in modo lasco. Pechino ha una responsabilità primaria nella pandemia del coronavirus per essersi mossa tardivamente ed avere intimidito e punito i propri medici ed epidemiologhi che avevano allertato le autorità politiche del rischio che si manifestava: avere perso un mese (e forse di più) ha scatenato un flagello che minaccia di costare migliaia di vite umane e almeno due punti del Pil mondiale. In altri tempi, la comunità internazionale e soprattutto il gruppo dei Paesi avanzati ad economia di mercato avrebbero chiesto “riparazioni” a Pechino . Oggi la geopolitica è tale che si chiederà a Xi Jinping solamente di osservare con massima cura le regole che la sua Repubblica Popolare ha firmato. Nel frattempo accolgo con gioia una notizia che pochi hanno notato: mentre alla Farnesina si festeggiava, in quel di Galliate, in provincia di Novara, la ditta Coccato&Mezzetti ha riattivato due linee di produzione di mascherine monouso con il marchio Promovita. Linee di produzione che aveva dovuto chiudere nel 2005 a ragione della massiccia importazione dalla Cina probabilmente in barba alle regole Omc e Oms.
La foto l'ha mandata pm.
Non credo che sulle scatole delle mascherine a pagamento verrà scritto " forza Italia, siamo con voi"
4 ore fa, mark222220 ha scritto:Ovviamente il Cazzaro di Napoli non perde una occasione , una , per dimostrarci quanto sia co@lione . Sgombriamo subito il campo da interpretazioni e da propaganda procomunismo che l’idio ta campano immette in campo suffragato da quell’altro idio ta e suo compaesano Giggino O’Steward assurto , non si sa bene come e perché , al ruolo di Ministro degli Esteri . Le mascherine negli scatoloni che arrivano in Italia ( arrivati questa mattina agli aeroporti di Pisa e Firenze ) sono a pagamento . Punto !! Insieme alle mascherine arriveranno pure tute protettive e 50.000 tamponi per effettuare test. Il Cazzaro di Napoli gongola ringraziando i “compagni” comunisti cinesi al pari dell’entusiasmo e dai festeggiamenti alla Farnesina di Giggino che si aggira tra i corridoi del ministero al grido di “ L’aiuto che ci viene da Pechino e’ frutto ed il risultato dell’asse ormai consolidato tra Roma e Pechino...bla ...bla ...bla “. Gli uffici del ministro hanno informato il colto e l’inclito che tuttocio’ avviene in tempi rapidissimi e grazie ai suoi consolidati rapporti con le stanze dei bottoni nella Città Proibita) con “aiuti” della Repubblica Popolare Cinese alla Repubblica Italiana. E’ una notizia che sbigottisce ed inquieta. La Cina vuole essere considerata “Paese in via di sviluppo” ai fini delle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ma allo scopo di applicarle in modo lasco. Pechino ha una responsabilità primaria nella pandemia del coronavirus per essersi mossa tardivamente ed avere intimidito e punito i propri medici ed epidemiologhi che avevano allertato le autorità politiche del rischio che si manifestava: avere perso un mese (e forse di più) ha scatenato un flagello che minaccia di costare migliaia di vite umane e almeno due punti del Pil mondiale. In altri tempi, la comunità internazionale e soprattutto il gruppo dei Paesi avanzati ad economia di mercato avrebbero chiesto “riparazioni” a Pechino . Oggi la geopolitica è tale che si chiederà a Xi Jinping solamente di osservare con massima cura le regole che la sua Repubblica Popolare ha firmato. Nel frattempo accolgo con gioia una notizia che pochi hanno notato: mentre alla Farnesina si festeggiava, in quel di Galliate, in provincia di Novara, la ditta Coccato&Mezzetti ha riattivato due linee di produzione di mascherine monouso con il marchio Promovita. Linee di produzione che aveva dovuto chiudere nel 2005 a ragione della massiccia importazione dalla Cina probabilmente in barba alle regole Omc e Oms.
La Cina ha donato mascherine, tute, occhiali e intubatori. Chiaro che si tratta (al 70% almeno...) di atti propagandistici. In parte rimandano aiuti dello stesso tipo che mandammo loro a gennaio.
Però mi dica, gentilissimo sig. Mark, cosa abbiamo ricevuto da Washington ?????
Per combattere insieme l’epidemia da Covid-19, il governo cinese ha inviato un team di esperti medici in Italia, formato congiuntamente dal National Health Commission of China e dalla Red Cross Society of China. Il team volerà oggi a Roma insieme alle donazioni delle attrezzature e dei materiali sanitari d’emergenza. #ForzaCinaeItalia
2 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:La Cina ha donato mascherine, tute, occhiali e intubatori. Chiaro che si tratta (al 70% almeno...) di atti propagandistici. In parte rimandano aiuti dello stesso tipo che mandammo loro a gennaio.
Però mi dica, gentilissimo sig. Mark, cosa abbiamo ricevuto da Washington ?????
Da Washington?? Niente !! Nemmeno da Pechino!! Gentile Cortomaltese , dia un’occhiata qua sotto :

Roma. I buoni samaritani, in tempi di pandemie, non esistono. E già questo avrebbe dovuto accendere il dubbio a chi ieri ha scritto, condiviso e rilanciato articoli che celebravano la Cina: “Donerà centomila mascherine, e di massima tecnologia!”. E poi: “Ventimila tute protettive, oltre cinquantamila tamponi per effettuare test diagnostici”, ma, soprattutto, “mille respiratori”. “Grazie!”. “Siete grandi!”. “Al contrario dell’Europa, voi state dimostrando solidarietà!”, si legge nei commenti al post pubblicato dal profilo Facebook dell’ambasciata cinese in Italia, che non a caso scrive in modo piuttosto ambiguo: “Il Governo cinese è pronto a fare la sua parte in segno di profondo ringraziamento verso l’Italia che ha aiutato il Paese nel momento del bisogno”.
Ma come, non siamo stati i primi ad aver chiuso i ponti, letteralmente, con la Cina? Tanto più che le prime mascherine volate dalla penisola alla Cina sono state quelle del Vaticano, seguite poi dagli aiuti dell’Italia. E infatti, come confermano fonti della Farnesina e la Protezione civile, non c’è nessuna donazione, niente di gratis in quello che la Cina sta per mandare in Italia. La conversazione telefonica che il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto l’altro ieri con il nostro ministro Luigi Di Maio – che, lo abbiamo capito, ormai, è alla disperata ricerca di un balcone dal quale affacciarsi pure in questa inedita emergenza – aveva come oggetto sì, i respiratori, ma il loro acquisto. Il ministero degli Esteri avrebbe fatto solo da tramite tra il governo italiano e quello cinese. La Cina, infatti, è uno dei maggiori produttori al mondo di macchine e prodotti sanitari, come appunto mascherine e respiratori.
Ve la ricordate, qualche settimana fa, la storia delle mascherine negli ospedali italiani prodotte a Wuhan, che poi man mano sono iniziate a finire? Ecco: la scorsa settimana, in una conferenza stampa proprio dalla città epicentro dell’epidemia, il viceministro dell’Industria cinese Wang Jiangping ha incoraggiato le industrie del settore a “venire incontro alla domanda crescente di prodotti medicali dall’estero”, si legge sul China Daily, visto che “secondo lui, la Cina ha già soddisfatto la domanda di forniture mediche”. Per la provincia dello Hubei, dal 23 marzo praticamente in lockdown, ora che l’emergenza sembra essere passata è importante ricominciare a produrre, e ad avere ordini. Ma poi la storia la raccontava bene Milano Finanza ieri, che fa parte del gruppo Class, a sua volta partner dell’agenzia statale cinese Xinhua. Class ha fatto da mediatrice nell’operazione affiancando Intesa San Paolo, che ci ha messo i fondi. Insomma: è tutta una questione di solidarietà e filantropia privata, quella che oggi invece si celebra come benevolenza cinese.
“Ho chiamato la Cina”, ha detto Di Maio a “La Vita in Diretta”, come ho chiamato mio cugino, quello che risolve sempre tutto. E il riferimento neanche troppo velato è alla polemica contro l’Europa per le restrizioni sull’export imposte da Francia, Germania e da altri paesi sui prodotti biomedicali. Eppure, come qualunque politico dovrebbe sapere, quello è un protocollo che si impone in automatico in caso di emergenza. Lo avrebbe fatto anche l’Italia se avesse avuto il tempo di realizzare l’impatto dell’epidemia. “Insieme a mascherine e respiratori polmonari” – che non sono aiuti, è l’acquisto di materiale a pagamento, lo aggiungiamo noi, va – “arriveranno dalla Cina anche medici specializzati che hanno affrontato per primi il picco dell’emergenza coronavirus”. E’ la seconda vittoria della propaganda di Pechino, dopo quella sulla “Cina modello globale per lotta ai contagi”. Adesso c’è l’expertise sul virus. Basta guardare come viene trattata la notizia sulla stampa cinese, dove tutto gira, di nuovo, intorno alla benevolenza della Cina: “Se l’Italia lo richiede, possiamo anche mandare degli esperti”, avrebbe detto Wang, secondo quanto riportato dalla cinese Cgtn. Esperti che, a quanto si apprende, andranno comunque anche in altri paesi europei.
5 minuti fa, mark222220 ha scritto:Da Washington?? Niente !! Nemmeno da Pechino!! Gentile Cortomaltese , dia un’occhiata qua sotto :
12 MARZO, 2020Roma. I buoni samaritani, in tempi di pandemie, non esistono. E già questo avrebbe dovuto accendere il dubbio a chi ieri ha scritto, condiviso e rilanciato articoli che celebravano la Cina: “Donerà centomila mascherine, e di massima tecnologia!”. E poi: “Ventimila tute protettive, oltre cinquantamila tamponi per effettuare test diagnostici”, ma, soprattutto, “mille respiratori”. “Grazie!”. “Siete grandi!”. “Al contrario dell’Europa, voi state dimostrando solidarietà!”, si legge nei commenti al post pubblicato dal profilo Facebook dell’ambasciata cinese in Italia, che non a caso scrive in modo piuttosto ambiguo: “Il Governo cinese è pronto a fare la sua parte in segno di profondo ringraziamento verso l’Italia che ha aiutato il Paese nel momento del bisogno”.
Ma come, non siamo stati i primi ad aver chiuso i ponti, letteralmente, con la Cina? Tanto più che le prime mascherine volate dalla penisola alla Cina sono state quelle del Vaticano, seguite poi dagli aiuti dell’Italia. E infatti, come confermano fonti della Farnesina e la Protezione civile, non c’è nessuna donazione, niente di gratis in quello che la Cina sta per mandare in Italia. La conversazione telefonica che il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto l’altro ieri con il nostro ministro Luigi Di Maio – che, lo abbiamo capito, ormai, è alla disperata ricerca di un balcone dal quale affacciarsi pure in questa inedita emergenza – aveva come oggetto sì, i respiratori, ma il loro acquisto. Il ministero degli Esteri avrebbe fatto solo da tramite tra il governo italiano e quello cinese. La Cina, infatti, è uno dei maggiori produttori al mondo di macchine e prodotti sanitari, come appunto mascherine e respiratori.
Ve la ricordate, qualche settimana fa, la storia delle mascherine negli ospedali italiani prodotte a Wuhan, che poi man mano sono iniziate a finire? Ecco: la scorsa settimana, in una conferenza stampa proprio dalla città epicentro dell’epidemia, il viceministro dell’Industria cinese Wang Jiangping ha incoraggiato le industrie del settore a “venire incontro alla domanda crescente di prodotti medicali dall’estero”, si legge sul China Daily, visto che “secondo lui, la Cina ha già soddisfatto la domanda di forniture mediche”. Per la provincia dello Hubei, dal 23 marzo praticamente in lockdown, ora che l’emergenza sembra essere passata è importante ricominciare a produrre, e ad avere ordini. Ma poi la storia la raccontava bene Milano Finanza ieri, che fa parte del gruppo Class, a sua volta partner dell’agenzia statale cinese Xinhua. Class ha fatto da mediatrice nell’operazione affiancando Intesa San Paolo, che ci ha messo i fondi. Insomma: è tutta una questione di solidarietà e filantropia privata, quella che oggi invece si celebra come benevolenza cinese.
“Ho chiamato la Cina”, ha detto Di Maio a “La Vita in Diretta”, come ho chiamato mio cugino, quello che risolve sempre tutto. E il riferimento neanche troppo velato è alla polemica contro l’Europa per le restrizioni sull’export imposte da Francia, Germania e da altri paesi sui prodotti biomedicali. Eppure, come qualunque politico dovrebbe sapere, quello è un protocollo che si impone in automatico in caso di emergenza. Lo avrebbe fatto anche l’Italia se avesse avuto il tempo di realizzare l’impatto dell’epidemia. “Insieme a mascherine e respiratori polmonari” – che non sono aiuti, è l’acquisto di materiale a pagamento, lo aggiungiamo noi, va – “arriveranno dalla Cina anche medici specializzati che hanno affrontato per primi il picco dell’emergenza coronavirus”. E’ la seconda vittoria della propaganda di Pechino, dopo quella sulla “Cina modello globale per lotta ai contagi”. Adesso c’è l’expertise sul virus. Basta guardare come viene trattata la notizia sulla stampa cinese, dove tutto gira, di nuovo, intorno alla benevolenza della Cina: “Se l’Italia lo richiede, possiamo anche mandare degli esperti”, avrebbe detto Wang, secondo quanto riportato dalla cinese Cgtn. Esperti che, a quanto si apprende, andranno comunque anche in altri paesi europei.
ma basta polemiche personali , che lasciano il tempo che trovano intanto le destre avanzano grazie anche alle nostre lotte intestine ma ancora non lo avete capito ? Certo i vari caniabbaianti e direttoinreto ci godono... FINITELA CHE E' ORA ?
2 ore fa, pm610 ha scritto:ma basta polemiche personali , che lasciano il tempo che trovano intanto le destre avanzano grazie anche alle nostre lotte intestine ma ancora non lo avete capito ? Certo i vari caniabbaianti e direttoinreto ci godono... FINITELA CHE E' ORA ?
" La Cina ha donato mascherine, tute, occhiali e intubatori. Chiaro che si tratta (al 70% almeno...) di atti propagandistici. In parte rimandano aiuti dello stesso tipo che mandammo loro a gennaio.
Però mi dica, gentilissimo sig. Mark, cosa abbiamo ricevuto da Washington ????? ""
IL PROBLEMA, CARO PM610, È CHE HO TOCCATO UN PUNTO DOLENTE. IL PRESIDENTE TRUMP CI STA DIMOSTRANDO TUTTA L'AMICIZIA AMERICANA, E QUESTO NON PUOI DIRLO O FARLO NOTARE ALLA SINISTRA A STELLE E STRISCE.......SI OFFENDONO SUBITO.....
Il 12/3/2020 in 01:42 , fosforo311 ha scritto:Ovviamente nelle scritte in italiano sugli scatoloni di mascherine non c'è nessun riferimento al partito del delinquente che si inventò la bufala vomitevole dei cinesi che mettevano in pentola i bambini. Ho letto che una delegazione di medici cinesi arriverà in Italia per dare preziosi suggerimenti e comunicare ai colleghi italiani le esperienze accumulate. Un popolo amico, un popolo serio, un grande popolo. Sono la prima economia mondiale (coi cambi a parità di potere d'acquisto) e stanno vincendo alla grande una battaglia incredibile contro un virus che potrebbe diventare la Chernobyl dell'Occidente. E poi c'è chi si inventa la bufala del fallimento del comunismo!
Mannaggia A ‘ Maronna !! Ho a schifo quelli che si inventano che il comunismo e’ fallito , tse !! . Oggi, ci restituiscono quattro mascherine a suo tempo regalate noi a loro ed e’ giusto che ci prostriamo davanti ai nostri amici cinesi e grazie che ci sono loro e seguiamo il consiglio del Cazzaro di Napoli intonando , tutti in piedi , la canzone WMarx, W Lenin , W Mao Tse Tung. Ci mandano anche i medici super esperti, che noi non abbiamo (sapete, siamo nel Burundi). Ci portano anche il plasma miracoloso, che forse metteremo nella teca, lo consegneremo al Cazzaro partenopeo che lo portera’ in processione come il sangue di San Gennaro. Poi magari ci portano anche le chewing-gum e la cioccolata, le calze di nylon e le penne bic come fecero gli Americani a Napoli quando ci liberarono ed i napoletani , allora , per ringraziarli , si inventarono la Tamurriata nera in onore agli yankee di colore che lasciarono sul suolo partenopeo qualche centinaio di neonati neretti concepiti con le vaiasse napoletane . I blue jeans, invece no !! I jeans ce li portavano già prima , solo che li pagavamo 200 euro al paio, perché c'era il brand del super stilista italiano Made in Italy. Grazie amici cinesi, vi abbiamo sempre amato. E voi a noi. Non come quei cattivi stron zi europei con cui abbiamo costruito 70 anni di pace e cooperazione. Sapete, loro hanno bloccato le esportazioni di mascherine. Abbracciamoci, amici cinesi, tanto il virus lo avete già sconfitto. Ieri eravate quelli che ci avevano fatto fallire le aziende e portato via le fabbriche facendo concorrenza sleale ai nostri meravigliosi prodotti, ma oggi ci avete donato un carico di mascherine. Come ai terremotati !! Dicevamo che mangiavate i topi vivi, ma perché non vi conoscevamo bene. Volevamo chiudere i voli dalla cina e bloccare tutti quelli con gli occhi a mandorla, chiuderli in quarantena su un'isola e buttare via la chiave. Ma perché non avevamo ancora una conoscenza scientifica del virus. Ora, grazie a voi, ce l'abbiamo !! Dicevamo che “mangiavate” i morti e gli cambiavate i documenti, che non morivate mai perché facevate venire un parente dalla Cina per ogni morto, che non si era mai visto il funerale di un cinese. Quanti stupidi pregiudizi avevamo su di voi, che invece siete così generosi e ci amate. Non come quei tedeschi e quei francesi che ci odiano e ci affamano. Non ci avete mai sconfitti nel calcio e questo va a vostro merito . E non avete mai affollato la riviera romagnola come i vi cumpra’. Pero voi , invece , avete comprato il Milan e l'Inter perché in quei Paesi dove il comunismo non e’ fallito , così si fa ed il popolo cinese lo capisce che questa e’ una branca di comunismo moderno . Il Milan lo stavate facendo fallire, ma perché vi hanno messo i bastoni tra le ruote e sono arrivati quei cattivi di fondi avvoltoio, altrimenti avreste già vinto la coppa dei campioni. Grazie cinesi, tornate più spesso. Mandateci anche qualche vaglia postale che qua abbiamo bisogno. Siamo , purtroppo , sempre Il popolo dell'otto settembre !! Non ci riesce proprio imparare dalla storia . Siamo quel che ci meritiamo di essere . Soprattutto oggi che grazie ad Internet , i palloni gonfiati pensano di essere candidati al Nobel e gli scemi avvinazzati non si accontentano più di fare il giro delle osterie a trangugiare Teroldego ma ci fanno sentire l’aroma delle loro decorazioni sul web.
e te pareva. Non contento di aver riempito una pagina di kagate in un post, ora le stesse kagate le replica su un altro post.
Che cosa la turba , Sanchino ??
Piuttosto cosa turba lei sig maggiordomo?
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Inviata
Ovviamente nelle scritte in italiano sugli scatoloni di mascherine non c'è nessun riferimento al partito del delinquente che si inventò la bufala vomitevole dei cinesi che mettevano in pentola i bambini. Ho letto che una delegazione di medici cinesi arriverà in Italia per dare preziosi suggerimenti e comunicare ai colleghi italiani le esperienze accumulate. Un popolo amico, un popolo serio, un grande popolo. Sono la prima economia mondiale (coi cambi a parità di potere d'acquisto) e stanno vincendo alla grande una battaglia incredibile contro un virus che potrebbe diventare la Chernobyl dell'Occidente. E poi c'è chi si inventa la bufala del fallimento del comunismo!
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti