Gli eroici cittadini di Torre del Greco hanno lottato da soli contro le fiamme

Notte d'inferno sul Vesuvio. Ieri l'altro, una settimana dopo l'inizio dell'incendio, il fuoco sembrava finalmente domato, gran parte dei soccorritori era andata via. Ma ieri, domenica, si è alzato il vento di grecale e la situazione è peggiorata rapidamente. I microfocolai sparsi tra le pinete, quelli che è possibile individuare e spegnere solo da terra, hanno riattizzato l'incendio. Per tutta la giornata gli eroici piloti dei Canadair e degli elicotteri hanno lottato, rischiando la vita, contro il fuoco e contro il vento. Una lotta impari. Ieri sera, per la prima volta al calar delle tenebre quando gli aeromobili sono costretti a ritirarsi, ho visto con il mio binocolo le fiamme levarsi ancora alte, anche a bassa quota e vicine come non mai alle luci delle abitazioni. Sono andato a letto con la morte nel cuore. Il vento soffiava ancora forte, ho temuto non solo la distruzione completa di un patrimonio dell'Umanità, ma anche la strage. Centinaia di famiglie dei quartieri alti di Torre del Greco avevano ricevuto l'ordine di evacuazione. Ma io conosco bene i torresi, popolo aduso a convivere da millenni con una delle più spaventose forze della natura, popolo che ricostruito 8 volte la propria città seppellita dalla lava e dalla cenere. Post fata resurgo è il loro motto. Come prevedevo, pochi hanno obbedito alle autorità, i torresi sono rimasti a difendere le loro case. Una notte d'inferno, uno Stato pressoché assente, una notte da eroi. Alcuni giorni fa il sindaco di Torre del Greco, cosciente dell'insufficienza e dell'inefficienza della macchina dei soccorsi, si era rivolto direttamente ai cittadini con un appello video, invitando tutte le persone in grado di farlo a salire sul Vesuvio e a dare una mano a spegnere l'incendio. Un appello che in qualsiasi altra città sarebbe stato giudicato provocatorio e irresponsabile: un sindaco che invita i suoi cittadini a trasformarsi in pompieri e per un'operazione non certo di routine ma terribilmente rischiosa. Anche a Torre molti si erano indignati e avevano criticato aspramente il sindaco sui social. Ma questa notte, nel momento di maggior bisogno, nel momento decisivo, i torresi hanno risposto. Con l'aiuto di pochi mezzi dei VV.FF e della Protezione Civile, hanno combattuto tutta la notte e hanno spento l'incendio salvando le loro case. Forse alcune o molte di queste case sono abusive, o sanate dopo un ab.uso ma qui questo non conta nulla: questi eroici cittadini vesuviani hanno anche salvato il poco o il molto che resta di un patrimonio dell'Umanità.  

http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/incendi-vesuvio-sindaco-torre-greco-serve-l-aiuto-tutti/a3253b18-66ee-11e7-88c5-2f84507f27c8

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_torre_del_greco_romina_stilo_incendio_vesuvio-2566886.html

Modificato da fosforo31

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3 messaggi in questa discussione

Lottassero così anche contro la CAMORRA ...

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1 ora fa, wronschi ha scritto:

Lottassero così anche contro la CAMORRA ...

Se il sindaco li invitasse a spegnere i camorristi come li ha invitati a spegnere l'incendio, sono sicuro che i torresi lo prenderebbero alla lettera.

Un aggiornamento. Al momento vedo solo alcuni pennacchi di fumo, niente fiamme visibili sul Vesuvio, ma temo che la partita non sia ancora vinta. Un governo serio avrebbe mandato l'esercito già da molti giorni. Poco fa l'inviata del Tg2 ha mostrato un gruppo di case circondate dalla vegetazione incenerita e ha commentato in diretta: "Queste case sono in piedi per miracolo". Nessun miracolo, sono state salvate dai cittadini di Torre del Greco, abbandonati questa notte dallo Stato ma non dal loro atavico coraggio.

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3 ore fa, fosforo31 ha scritto:

Notte d'inferno sul Vesuvio. Ieri l'altro, una settimana dopo l'inizio dell'incendio, il fuoco sembrava finalmente domato, gran parte dei soccorritori era andata via. Ma ieri, domenica, si è alzato il vento di grecale e la situazione è peggiorata rapidamente. I microfocolai sparsi tra le pinete, quelli che è possibile individuare e spegnere solo da terra, hanno riattizzato l'incendio. Per tutta la giornata gli eroici piloti dei Canadair e degli elicotteri hanno lottato, rischiando la vita, contro il fuoco e contro il vento. Una lotta impari. Ieri sera, per la prima volta al calar delle tenebre quando gli aeromobili sono costretti a ritirarsi, ho visto con il mio binocolo le fiamme levarsi ancora alte, anche a bassa quota e vicine come non mai alle luci delle abitazioni. Sono andato a letto con la morte nel cuore. Il vento soffiava ancora forte, ho temuto non solo la distruzione completa di un patrimonio dell'Umanità, ma anche la strage. Centinaia di famiglie dei quartieri alti di Torre del Greco avevano ricevuto l'ordine di evacuazione. Ma io conosco bene i torresi, popolo aduso a convivere da millenni con una delle più spaventose forze della natura, popolo che ricostruito 8 volte la propria città seppellita dalla lava e dalla cenere. Post fata resurgo è il loro motto. Come prevedevo, pochi hanno obbedito alle autorità, i torresi sono rimasti a difendere le loro case. Una notte d'inferno, uno Stato pressoché assente, una notte da eroi. Alcuni giorni fa il sindaco di Torre del Greco, cosciente dell'insufficienza e dell'inefficienza della macchina dei soccorsi, si era rivolto direttamente ai cittadini con un appello video, invitando tutte le persone in grado di farlo a salire sul Vesuvio e a dare una mano a spegnere l'incendio. Un appello che in qualsiasi altra città sarebbe stato giudicato provocatorio e irresponsabile: un sindaco che invita i suoi cittadini a trasformarsi in pompieri e per un'operazione non certo di routine ma terribilmente rischiosa. Anche a Torre molti si erano indignati e avevano criticato aspramente il sindaco sui social. Ma questa notte, nel momento di maggior bisogno, nel momento decisivo, i torresi hanno risposto. Con l'aiuto di pochi mezzi dei VV.FF e della Protezione Civile, hanno combattuto tutta la notte e hanno spento l'incendio salvando le loro case. Forse alcune o molte di queste case sono abusive, o sanate dopo un ab.uso ma qui questo non conta nulla: questi eroici cittadini vesuviani hanno anche salvato il poco o il molto che resta di un patrimonio dell'Umanità.  

http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/incendi-vesuvio-sindaco-torre-greco-serve-l-aiuto-tutti/a3253b18-66ee-11e7-88c5-2f84507f27c8

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_torre_del_greco_romina_stilo_incendio_vesuvio-2566886.html

Continua la saga del Bufalaro in merito ai roghi sul Vesuvio e quindi non possono non continuare le bufale intrise a odio ed a rancore contro il Pd . Intanto mi vorrei , però, complimentare con il Cazzaro Partenopeo perché credo che sia in possesso del binocolo più pregiato del mondo . Lui riesce a vedere nitidamente le varie evoluzioni degli incendi ad una distanza di 17 km , tanti sono quelli che distano da Napoli a Torre del Greco. Considerato che uno dei binocoli più potenti del mondo , Essenback, arriva ad un chilometro e mezzo , le cose sono due : il Bufalaro ne racconta un'altra oppure hai in mano uno strumento eccezionale ed a oggi sconosciuto. Per tutto il resto meglio lasciar perdere gli ebe ti Fosforosi . Spara le solite cazxate da giorni e giorni ed ancora non sa che l'Italia e' il Paese Europeo con la flotta di Canadair più numerosa . Un encomio a quei cittadini che hanno difeso fondamentalmente le proprie abitazioni . Chissà se il Cazzaro ne avrà visto , con il binocolo , anche le lacrime . 

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