Coronavirus: Perchè è meglio stare a casa

Marco De Nardin, medico rianimatore, spiega perché non bisogna aver paura del coronavirus, ma è comunque necessario stare a casa:
"Il problema del coronavirus non è la sua gravità, ma il fatto che è molto più infettivo dell'influenza, ciò vuol dire che si trasmette con enorme facilità."
Il pericolo maggiore è per gli anziani, mentre per i bambini il rischio è minimo e infatti non sono segnalati casi pediatrici gravi per il momento.
Quanti contagi si possono prevedere nella peggiore evoluzione? Secondo De Nardin circa 30 milioni visto che la stima potenziale di infettività si aggira intorno al 60%. Di conseguenza la mortalità, che è stimata tra l'1 e il 2%, potrebbe colpire tra le 300mila e le 600mila persone. Numeri catastrofici che si possono evitare in un solo modo: "Se state a casa la gente si infetta poco alla volta. Molti non se ne accorgono. Gli altri, specialmente gli anziani, ma anche qualche giovane, noi medici e infermieri li prendiamo, li mettiamo in terapia intensiva, li curiamo e ve li restituiamo. Un poco alla volta".
Il medico conclude: "Se invece tutti escono di casa  il rischio è che si infettino tutti insieme e che quindi non riusciamo a gestirli, con un aumento importante della mortalità. Non dovete andare nel panico ma prendete la cosa seriamente. State a casa".
Ok? Nelle regioni dove ci sono focolai, state a casa, evitate luoghi affollati, non salutate con baci e abbracci come facciamo di solito, lavatevi spesso le mani

Risultato immagini per marco de nardin

 

https://www.liberoquotidiano.it/news/scienze---tech/13567380/coronavirus-esperto-state-casa-vero-pericolo-scenario-peggiore-numeri-come-evitare-contagio.html

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7 messaggi in questa discussione

Intanto il parere di un medico rianimatore che parla di virus ha lo stesso valore di me che parlo di calcio. Poi la mortalità dell'OMS parla di 2.5 % di mortalità. Ma bisogna intenderci bene su questo 2,5%: la gran parte della gente che prende questo virus non se ne accorge neanche (ad esempio, leggevo proprio stamattina, di una coppia che ha avuto il virus e non ha avuto alcun sintomo e neanche hanno contagiato loro figlio che è risultato negativo al test ddegli anticorpi); il 2,5% si riferisce a quelli che sviluppano la malattia. Con questo voglio dire che, si, occorre prendere tutte le precauzioni possibili, ma neanche dovremmo farci prendere dal panico.

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20 minuti fa, lupogrigio1953 ha scritto:

Intanto il parere di un medico rianimatore che parla di virus ha lo stesso valore di me che parlo di calcio. Poi la mortalità dell'OMS parla di 2.5 % di mortalità. Ma bisogna intenderci bene su questo 2,5%: la gran parte della gente che prende questo virus non se ne accorge neanche (ad esempio, leggevo proprio stamattina, di una coppia che ha avuto il virus e non ha avuto alcun sintomo e neanche hanno contagiato loro figlio che è risultato negativo al test ddegli anticorpi); il 2,5% si riferisce a quelli che sviluppano la malattia. Con questo voglio dire che, si, occorre prendere tutte le precauzioni possibili, ma neanche dovremmo farci prendere dal panico.

Guarda che quello che dice non è un parere scientifico o medico, snocciola dei numeri che sono alla portata di tutti...

Se leggi con più attenzione capiresti che si parla di una potenziale infezione di circa il 60% della popolazione in virtù del tasso di contagiosità del virus, quindi 57.000.000 x 60% = 34.200.000 di potenziali ammalati che moltiplicato per il tasso di mortalità tra l'1 e il 2% da come risultato quei 300.000/600.000....

Anche la comunità scientifica o per meglio dire i virologi (quelli veri non i ciarlatani) si esprimono in questo momento solamente attraverso i numeri del fenomeno che stanno raccogliendo nei vari paesi, per cui si, oggi come oggi che piaccia o meno può parlare anche un medico rianimatore....purtroppo non si conosce ancora il virus in modo da poterne parlare dal punto di vista prettamente medico o scientifico che sia...

 

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7 minuti fa, yesm1975 ha scritto:

Guarda che quello che dice non è un parere scientifico o medico, snocciola dei numeri che sono alla portata di tutti...

Se leggi con più attenzione capiresti che si parla di una potenziale infezione di circa il 60% della popolazione in virtù del tasso di contagiosità del virus, quindi 57.000.000 x 60% = 34.200.000 di potenziali ammalati che moltiplicato per il tasso di mortalità tra l'1 e il 2% da come risultato quei 300.000/600.000....

Anche la comunità scientifica o per meglio dire i virologi (quelli veri non i ciarlatani) si esprimono in questo momento solamente attraverso i numeri del fenomeno che stanno raccogliendo nei vari paesi, per cui si, oggi come oggi che piaccia o meno può parlare anche un medico rianimatore....purtroppo non si conosce ancora il virus in modo da poterne parlare dal punto di vista prettamente medico o scientifico che sia...

 

Infatti i numeri sono alla portata di tutti. Allora dovrebbe sapere che l'OMS parla del 2,5 % (anzi, se non ricordo male, è il 2,7) e non di 1 o 2%.

Se fosse vero il 2,5% di decessi, allora bisognerebbe dire che quelli che apartengono a casi conclamati morirebbero tutti, specie se hanno già delle complicazioni.

Poi, premesso che di medicina ne capisco quanto di calcio e di meccanica quantisticaa, secondo me andrebbe verificato (ma sono portato a credere che gli esperti lo abbiano già pensato) se questo coronavirus non sia più aggressivo quando colpisce organismi già debilitati dalla comune influenza. E' possibile quindi pensare che abbia colpito di meno nelle regioni dove si sono fatte più vaccinazioni per la comune influenza?

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3 ore fa, lupogrigio1953 ha scritto:

Infatti i numeri sono alla portata di tutti. Allora dovrebbe sapere che l'OMS parla del 2,5 % (anzi, se non ricordo male, è il 2,7) e non di 1 o 2%.

Se fosse vero il 2,5% di decessi, allora bisognerebbe dire che quelli che apartengono a casi conclamati morirebbero tutti, specie se hanno già delle complicazioni.

Poi, premesso che di medicina ne capisco quanto di calcio e di meccanica quantisticaa, secondo me andrebbe verificato (ma sono portato a credere che gli esperti lo abbiano già pensato) se questo coronavirus non sia più aggressivo quando colpisce organismi già debilitati dalla comune influenza. E' possibile quindi pensare che abbia colpito di meno nelle regioni dove si sono fatte più vaccinazioni per la comune influenza?

Ma se la mortalità è del 2,5% perchè dovrebbero morire tutti? Ne muoiono purtroppo 2,5 ogni 100, cioè 5 ogni 200 che è quello che sta accadendo in Italia dove abbiamo 7 morti su 288 contagiati

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11 minuti fa, diana-pi ha scritto:

Ma se la mortalità è del 2,5% perchè dovrebbero morire tutti? Ne muoiono purtroppo 2,5 ogni 100, cioè 5 ogni 200 che è quello che sta accadendo in Italia dove abbiamo 7 morti su 288 contagiati

In questo video (minuto 0:50) viene spiegato bene che il 2% di mortalità (non il 2,5% come avevo letto io, ma potrebbe essere che nel frattempo ci sia stato un aggiornamento delle statistiche) "si registra tra malati gravi e ospedalizzati".

https://notizie.virgilio.it/coronavirus-possibile-svolta-cure-annuncio-oms-1219907?ref=libero

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Il 25/2/2020 in 15:46 , lupogrigio1953 ha scritto:

In questo video (minuto 0:50) viene spiegato bene che il 2% di mortalità (non il 2,5% come avevo letto io, ma potrebbe essere che nel frattempo ci sia stato un aggiornamento delle statistiche) "si registra tra malati gravi e ospedalizzati".

https://notizie.virgilio.it/coronavirus-possibile-svolta-cure-annuncio-oms-1219907?ref=libero

Al momento (dati aggiornati a ieri) al mondo si contano 82.549 infetti, 2810 deceduti e 33252 ricoverati...quindi quando parlano di mortalità si riferiscono alla percentuale rispetto agli infetti. Se fosse come dici tu la percentuale di mortalità sui casi "gravi o ricoverati" sarebbe di quasi il 9%, lo dicono i numeri che ha fornito l'OMS.

 

 

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16 minuti fa, yesm1975 ha scritto:

Al momento (dati aggiornati a ieri) al mondo si contano 82.549 infetti, 2810 deceduti e 33252 ricoverati...quindi quando parlano di mortalità si riferiscono alla percentuale rispetto agli infetti. Se fosse come dici tu la percentuale di mortalità sui casi "gravi o ricoverati" sarebbe di quasi il 9%, lo dicono i numeri che ha fornito l'OMS.

 

 

"Se fosse come dico io" non conta: il video che ho proposto dice un'altra cosa. Semmai si deve dire che non c'è chiarezza: che intendono per "infettati"? E cosa per "malati gravi"? E tra gli "ospedalizzati" ci potrebbero essere malati che potevano benissimo rimanere a casa o casi di persone in fin di vita. Per me comunque c'è troppo allarmismo. E io sono uno di quei potenziali pazienti probabilmente "a rischio".

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