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7 ore fa, pm610 ha scritto:non si tratta né di un’invasione né di una catastrofe
Evidentemente la Sig,ra Bonino vive nel suo mondo e non si rende conto di quello che sta accadendo; la posizione tenuta dall'Italia sino ad oggi è SBAGLIATA, occorre prendere esempio dalle altre nazioni Francia, Austria, Spagna che giustamente dicono che aprire ulteriori porti significherebbe incoraggiare il flusso migratorio; qui non si tratta di aprite nuovi porti, qui si tratta di chiuderli; in che modo?,,, semplicemente chiudendo i nostri porti alle navi delle ONG; se poi una nave si presenta nonostante la chiusura, ovviamente non si fa morire nessuno, si fa attraccare la nave, si sbarcano i migranti, si arrestano comandante ed equipaggio, si confisca la nave, si chiamano i rimorchiatori, si rimorchia la nave sino ad un porto attrezzato per lo smantellamento delle navi; dopo la prima, seconda, terza nave confiscata, cesserebbero di forzare il blocco e non andrebbero più nelle acque Libiche a fare la staffetta; per quanto riguarda poi il fatto che in Libia ci sono 700 mila persone che sono stipate, chiuse e recluse dentro veri e propri lager questo dipende dal fatto che la Libia è punto di passaggio verso l'Europa, se sapessero che in Europa tramite la Libia non ci si arriva più, cesserebbero di andare in Libia e quella nazione (La Libia) avrebbe qualche problema in meno....
4 ore fa, etrusco1900 ha scritto:Evidentemente la Sig,ra Bonino vive nel suo mondo e non si rende conto di quello che sta accadendo; la posizione tenuta dall'Italia sino ad oggi è SBAGLIATA, occorre prendere esempio dalle altre nazioni Francia, Austria, Spagna che giustamente dicono che aprire ulteriori porti significherebbe incoraggiare il flusso migratorio; qui non si tratta di aprite nuovi porti, qui si tratta di chiuderli; in che modo?,,, semplicemente chiudendo i nostri porti alle navi delle ONG; se poi una nave si presenta nonostante la chiusura, ovviamente non si fa morire nessuno, si fa attraccare la nave, si sbarcano i migranti, si arrestano comandante ed equipaggio, si confisca la nave, si chiamano i rimorchiatori, si rimorchia la nave sino ad un porto attrezzato per lo smantellamento delle navi; dopo la prima, seconda, terza nave confiscata, cesserebbero di forzare il blocco e non andrebbero più nelle acque Libiche a fare la staffetta; per quanto riguarda poi il fatto che in Libia ci sono 700 mila persone che sono stipate, chiuse e recluse dentro veri e propri lager questo dipende dal fatto che la Libia è punto di passaggio verso l'Europa, se sapessero che in Europa tramite la Libia non ci si arriva più, cesserebbero di andare in Libia e quella nazione (La Libia) avrebbe qualche problema in meno....
Ognuno vive nel suo mondo ma di certo la Bonino vive meglio di certi maldestri che da beceri xenofobi cavalcano questo argomento, come fosse il solo ed unico che ha sfasciato l ' Italia fa comodo per non far parlare del disastro lasciato proprio dalla destra che è scappata per ignavia lasciando allo sfascio socioeconomico un paese dal quale disastro ci vorranno almeno ventanni per uscirne sempre che ci sia un buon governo, cosa che non vedo all'orizzonte purtroppo
4 minuti fa, pm610 ha scritto:Ognuno vive nel suo mondo ma di certo la Bonino vive meglio di certi maldestri che da beceri xenofobi cavalcano questo argomento, come fosse il solo ed unico che ha sfasciato l ' Italia fa comodo per non far parlare del disastro lasciato proprio dalla destra che è scappata per ignavia lasciando allo sfascio socioeconomico un paese dal quale disastro ci vorranno almeno ventanni per uscirne sempre che ci sia un buon governo, cosa che non vedo all'orizzonte purtroppo
Con molto rispetto per una persona di valore come Emma Bonino, è bene ricordare che gli accordi che regolano l'immigrazione si chiamano Accordi di Dublino e risalgono nella prima versione al 2003 (governo Berlusconi) e nell'ultima al 2013 (governo Letta), come la Bonino ben sa essendo stata Ministro degli esteri di quel governo. Io credo che la storia vada raccontata con precisione sempre.
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«Prima questione: regolarizzarne il più possibile»
Ma Bonino dice anche un’altra cosa importante: in Libia ci ci sono 700 mila persone che sono stipate, chiuse e recluse dentro veri e propri lager – questo il termine usato dall’ambasciatore tedesco. Fino ad ora a tutti ha fatto comodo fare finta che quel problema non esistesse. Bonino ha parlato anche della situazione degli immigrati irregolari, chiedendo una soluzione per la loro regolarizzazione onde evitare che finiscano nelle mani della criminalità organizzata. L’ex ministra ha spiegato che a causa della Bossi Fini non c’è più alcun canale regolare per entrare in Italia: o si è rifugiati (e abbiamo visto le difficoltà dell’Italia a gestire il fenomeno) o non si può. Ed è per questo che – spiega Bonino – tutti si fanno passare per rifugiati (parliamo di circa 300 mila persone). È così stravagante parlare di regolarizzazione di questi immigrati? chiede Bonino. No, è impopolare, e fa perdere le elezioni. E questo, stranamente, Grillo non lo dice.
La seconda questione è quella di cui parlavamo qualche giorno fa: intervenire nei paesi d’origine con misure strutturali di aiuto a quelle popolazioni che confinano con la UE, cosa che ovviamente richiederà molto tempo. Emma Bonino ha concluso il suo intervento dicendo che ora come ora “bisogna gestire il problema” aggiungendo che “non si tratta né di un’invasione né di una catastrofe” (al contrario di quello che dicono in coro Renzi, Di Maio e Salvini). È un problema appunto. E se la politica non è in grado di risolvere i problemi, allora a cosa serve? Bella domanda, Emma.
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