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Vede che nel suo piccolo anche il Cazzaro di Napoli serve a qualcosa ?? Magari manco se ne era accorto. Però non aveva fatto conto che il suo attendente e servo glielo avrebbe fatto notare .
Visto il merito del sig fosforo che l'ha trasformata, da anonimo maggiordomo, in propalatore di cultura, non sente l'obbligo di ringraziarlo?
2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:La Toscana sig fosforo è terra di geni, non occorre che le faccia l'elenco dei nomi in quanto lei è più colto di me.
Un merito però va anche a Napoli, che non ha prodotto tanti geni come la Toscana, ma per fortuna in quella città è nato lei, mio padrone e signore, che nel suo piccolo ha trasformato un anonimo maggiordomo toscano in uno dei maggiori divulgatori culturali e scientifici che noi contadini ignoranti invidiamo.
Onori a lei, mio signore e padrone.
Egregio, so bene che sei un fine umorista, certo più fine e più acuto del pacchiano e volgare Benigni. Un guitto strapagato per andare a mettere una mano sui genitali di Pippo Baudo o sulla "patonza" della Carrà. O per recitare Dante, quello che un Vittorio Gassman recitava infinitamente meglio di lui ma gratis. Ha fatto un discreto film, o forse un buon film, ma nulla di più: i premi Oscar di Hollywood, patria del cinema commerciale, non sono premi Nobel. E non sono nemmeno i premi, infinitamente più seri, del Festival di Cannes. E i geni sono un'altra cosa. Il Nobel per la Letteratura Dario Fo era un ge.nio ma si autodefiniva guitto, anzi giullare. Benigni è un guitto un po' più bravo di Alvaro Vitali, con uno "stile"analogo, ma molto più fortunato e presuntuoso, e soprattutto esoso. Se Benigni ha vinto un Oscar, e se l'Oscar fosse un premio serio, quanti ne avrebbero dovuti vincere giganti come Gassman, Volonté, Sergio Leone? Non ne vinsero nemmeno uno. Per non parlare di protagonisti assoluti della storia del cinema come Kubrick, Hitchcock, Chaplin, che ebbero una (offensiva) statuetta di consolazione solo per gli effetti speciali o alla carriera. Ora il guitto esoso Benigni si è intascato 300.000 euro per minacciare (solo minacciare) i genitali di Amadeus, più una scontata e lieve battuta sul citofono di Salvini (Crozza sarebbe stato molto più caustico, non a caso non lavora in Rai), più la lettura (per alcuni la storpiatura) di un passo della Bibbia, non a caso il più controverso e pruriginoso. Alvaro Vitali e la geniale Ciccio.lina non avrebbero scelto diversamente. Mentre le pagine di alta intensità e bellezza poetica sono ben altre, nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Il guitto ha definito il Cantico dei Cantici "la più bella canzone di tutti i tempi", ignorando la differenza tra un cantico e una canzone. Un ge.nio vero, tale Voltaire, lo definì ironicamente: "una canzone degna di un corpo di guardia dei granatieri". È anche un guitto opportunista Benigni. Ricordiamo tutti la sua giravolta sul referendum renziano quando la Rai era Telerenzi:
Allego qualche commento alla sua esibizione di ieri. Ma prima dico la mia personalissima: 3000 euro sarebbero stati un compenso più che equo.
Modificato da fosforo311Detto quello che penso di Benigni e della sua mediocre esibizione di ieri, un merito devo riconoscerglielo. Ha portato Dante in TV, in prima serata, il sommo poeta che molti italiani abbrutiti dalla TV commerciale avevano dimenticato. È vero che si è fatto pagare profumatamente (mentre Dante era un uomo austero) ma è comunque un merito.
"La canzone più bella di tutti i tempi, che non era mai stata cantata in tv" è costata agli abbonati Rai 300.000 euro di cachet per il "cantante" (o meglio per il lettore).
Caro Roberto, non è che a furia di votare per un tappetaro ti sei messo a vendere tappeti usati pure tu?
Modificato da fosforo311Crea un account o accedi per commentare
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La Toscana sig fosforo è terra di geni, non occorre che le faccia l'elenco dei nomi in quanto lei è più colto di me.
Un merito però va anche a Napoli, che non ha prodotto tanti geni come la Toscana, ma per fortuna in quella città è nato lei, mio padrone e signore, che nel suo piccolo ha trasformato un anonimo maggiordomo toscano in uno dei maggiori divulgatori culturali e scientifici che noi contadini ignoranti invidiamo.
Onori a lei, mio signore e padrone.
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