Ricordando il re della risata Paolo Villaggio
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ricordidivita,
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15 ore fa, fosforo31 ha scritto:Oggi, nel ricordo di Paolo Villaggio, siamo tutti un po' fantozziani. Ma forse non solo oggi, perché il grande artista genovese ha messo magistralmente alla berlina l'italica gente nel suo vizio atavico probabilmente più diffuso e peggiore: la soggezione al potere. Una cosa che lui, anche in privato e nel suo impegno politico, non ha mai sopportato e ha sempre combattuto.
Addio compagno Fantozzi.
Un compagno che ti sarebbe andato riccamente nel Ku.lo. Tutti i giorni a pranzo a Milano al ristorante "L'assassino" ( euro 75 al giorno ), alle 19 in punto aperitivo da Cova , zona Duomo ( Euro 20 ), a cena alla Trattoria Senese sui Navigli (80 euro a cena ). Hai voglia di salutare il compagno Villaggio . Andava nel Ku.lo ai proletari , a te , ai tuoi familiari ed ai bufalari come te !!
Mai piaciuto in modo particolare villaggio.
Anche lui ricusato per non aver fatto ridere una parte di italiani e per aver difeso Grillo.
Poveri e inconsapevoli somari, costretti a partecipare ai monologhi di Beningni sulla costituzione e al patto stretto con il Cazzaro fiorentino per deturparla.... Prima con un no e subito dopo, con un si.
Che la terra ti sia lieve Paolo.
BaS
Buon appetito Somari
46 minuti fa, shinycage ha scritto:Anche lui ricusato per non aver fatto ridere una parte di italiani e per aver difeso Grillo.
Poveri e inconsapevoli somari, costretti a partecipare ai monologhi di Beningni sulla costituzione e al patto stretto con il Cazzaro fiorentino per deturparla.... Prima con un no e subito dopo, con un si.
Che la terra ti sia lieve Paolo.
BaS
Buon appetito Somari
Paolo Villaggio , pace all'anima sua , per quanto cattivo, anzi cattivissimo, come si compiaceva di definirsi per divertirsi alle reazioni di chi lo ascoltava, il mitico Fantozzi non si è mai sognato di votare e far votare davvero per i grillini. Che, una volta tanto, non gliene hanno voluto ammettendolo da morto ,ma solo da morto, nel loro firmamento, chiamiamolo così. Grillo in persona ha voluto elogiare l’“originalità” dello scomparso scrivendo che “lo ha reso una stella”: la sesta evidentemente, ad honorem, o emerita, del suo movimento. Che Dio solo sa quanto bisogno abbia, in questo momento di crisi di consenso, di un aiuto dall’alto: molto dall’alto, dove ora Fantozzi si trova, assegnato a furor di popolo e di giornali al Paradiso, prima ancora che il Padre Eterno potesse disporne l’ammissione. Il fatto è che Paolo Villaggio, abituato a dissacrare tutto e tutti, e a farci riconoscere in lui anche per le nefandezze metaforiche di cui era capace sullo schermo o sui palchi, aveva probabilmente anche del movimento di Grillo l’opinione che gridò della corazzata -Potemkin- carissima alla cultura e alla militanza comunista: “una *** pazzesca”. Il massimo di avvicinamento non ai grillini ma ai loro dintorni Villaggio lo espresse offrendosi come collaboratore a Marco Travaglio, che se n’è giustamente vantato celebrandolo nell’editoriale del suo Fatto Quotidiano, una volta tanto sottratto ai temi del giustizialismo. Ma quella “*** pazzesca” della Potemkin e di tutto ciò che poteva significare sul piano cuturale e politico è rimasta impressa per sempre nel cuore e nella mente anche di Silvio Berlusconi. Che, come Grillo, ha avvertito lo stesso dolore “sordo” all’annuncio della morte di Villaggio e si è scomodato a celebrarlo di persona sul Giornale di famiglia. Nel frattempo il Cazzaro Fosforo saluta il "compagno" Villaggio alla stregua di un Che Guevara ed un bieco cieco come Shinycaghetta si traveste da poeta di quartiere e lo saluta con il tu ed il motto che la terra ti sia lieve , quando in vita personaggetti come loro gli.avrebbe caga ti i meno di zero . Ahahahahah , che ebe ti !
un comico da consumare a piccole dosi... nello sketch televisivo era divertentissimo, tutto un film diventava pesante. cmq grazie x le risate ke mi ha regalato.
Provo un profondo disprezzo verso coloro che vogliono distorcere un cordoglio ad un personaggio dello spettacolo, ed il volerlo indirizzare forzatamente in ambito politico.
Gli attori si giudicano per l'interpretazione delle loro opere, ed in questo posso dire solo grazie delle infinite risate che mi ha fatto fare.
Riposa in pace che resterai per sempre piacevolmente nei nostri ricordi.
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Oggi, nel ricordo di Paolo Villaggio, siamo tutti un po' fantozziani. Ma forse non solo oggi, perché il grande artista genovese ha messo magistralmente alla berlina l'italica gente nel suo vizio atavico probabilmente più diffuso e peggiore: la soggezione al potere. Una cosa che lui, anche in privato e nel suo impegno politico, non ha mai sopportato e ha sempre combattuto.
Addio compagno Fantozzi.
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