IL NEGAZIONISMO O MEGLIO DISINFORMAZIONE DILAGA

C’è da preoccuparsi seriamente per questo virus. Se continueremo a sottovalutarlo non risparmierà nessuno, nessuno.

Non è allarmismo il mio, la pandemia è tangibile, certificata e si diffonde a macchia d’olio.

Solo 16 anni fa erano, in Italia, il 2,7% a negare l’Olocausto, di per sé già una cifra altissima che oggi, dall'ultimo rapporto Eurispes, è smisuratamente cresciuta sino a giungere al 15,6%.

Siamo a quasi un italiano su cinque che nega l’Olocausto. Lo stesso italiano su cinque afferma anche che “a parte qualche piccolo sbaglio” mussolini ha fatto cose buone.

Stiamo perdendo la memoria, capite? Stiamo perdendo la cosa più preziosa che possediamo: l’esperienza. Quella più vera, dura e cruda fatta sulla “pelle” dei nostri avi.

La memoria “marchiata” su quella pelle. Un italiano su cinque sta negando quell'atroce esperienza che ha trasformato in “numeri” donne e uomini, li ha schiavizzati e poi… sterminati nei modi più atroci e crudeli possibili.

Abili manipolatori stanno inculcando nelle menti più deboli la loro verità, falsa e artefatta.

Non possiamo permettere questo. Lo dobbiamo a chi ancora oggi ne porta i segni e a chi, purtroppo, nei campi di sterminio (STERMINIO! Che terribile termine) ha perso la vita. La vita!

Intere famiglie, donne, bambini, uomini… sono state “eliminate” da pazzi criminali che credevano in una, inesistente, razza pura.

Rimanere indifferenti di fronte a questo orribile tentativo di stravolgere la verità, ci renderebbe complici e quindi carnefici sia della passata che della futura generazione.

Perché se non si trova un rimedio a questo terribile virus, la prossima generazione sarà destinata a ripetere quegli orrori. E sarebbe terribile. Terribile.

Se non riusciremo a tenere vivo il ricordo, se non riusciremo a tramandare la memoria, se non leggiamo la storia ai nostri figli e nipoti; se non riusciremo noi a essere “credibili” che siamo stati -e siamo- a diretto contatto con chi quella tragedia l’ha vissuta e subìta, chi potrà riuscirvi in futuro?

Se non lo facciamo noi, ora, adesso: avremo perso.

Inesorabilmente.

E non vi è scienziato che ci possa aiutare, non vi è vaccino che possa riuscire a evitare questa tragedia se non la nostra parola, il nostro sforzo nel narrare la Storia, il nostro esempio.

Abbiamo questa enorme responsabilità: Tramandare la VERITÀ.

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3 messaggi in questa discussione

Tranquillo signor seicento dieci virgola zero zero zero – quando tutta l'intera umidità (umidità, scusa umanità) si sarà estinta nessuno più parlerà del virus. Resterà solamente un giornaletto utile solamente a lucidare i vetri delle auto annebbiati dallo smog. - conservate le copie arretrate dei fatti arretrati e quotidiani del giorno prima e del giorno successivo. - ora torno alla diga ed aspetto i prossimo che si butta giù. 

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Okkio a non scivolare sig dune buggi, che il terreno è ancora ghiacciato.

Non vorrei che domani mattina venga a dirci che scivolando sul ghiaccio è volato giù dalla diga e battendo la testa ha creato, una voragine alla base, dalla quale ora sgorga acqua minerale purissima e levissima.🤭

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Lui è Luca Morisi. Lo spin doctor di Salvini. L'uomo dietro le quinte della “Bestia”. Il suo “architetto”.

E oggi Luca Morisi esce da dietro le quinte per regalarci un'opinione. Prende lo screenshot della notizia della nave da crociera bloccata a Taranto per presunto caso di corona virus, la pubblica e scrive: “6.000 croceristi bloccati a bordo ma per 400 presunti profughi da chissà dove porti spalancati”.

E noi, davvero, non potremmo provare più disgusto per le sue parole. Che rilevano due verità aberranti. Una peggio dell’altra. La prima è che, da ieri, la “Bestia” sta assaggiando il corona virus perché vuole capire se è in grado di sfruttare anche una pandemia globale per i propri fini mediatici (e, davvero, c’è da farsi venire il voltastomaco a pensare che esiste gente che vede in malattie mortali una risorsa da sfruttare mediaticamente).

La seconda è che per i leghisti uno che va in crociera ed uno che si è fatto 5-6 mesi in un lager libico ed ha poi affrontato il mare su un gommone sono la stessa cosa. Anzi, è meglio il crocerista. Perché lo scandalo è se blocchi lui per evitare un contagio e fai invece sbarcare un bambino o una donna incinta da una nave alle deriva.

Sapete allora cosa? Per carità, sui social andranno meglio loro. Sui social Morisi sarà più bravo a far trottare le loro “parole”. Ma è cento volte meglio stare sotto che abbassarsi ai loro infimi livelli. E’ cento volte meglio rinunciare a qualche like.

Ma non alla dignità.

Leonardo Cecchi

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