Coronavirus: La testimonianza di un manager Reggiano che vive in Cina con moglie e figlia (video)

Tg Reggio ha sentito la testimonianza di Federico Maurilli, che da 5 anni vive a Shanghai con la moglie e ha raccontato la sua esperienza: “L’epidemia del nuovo Coronavirus si sta sviluppando velocemente, come riportano i media. Al momento c’è la preoccupazione che si possa espandere ulteriormente, fuori controllo. Ci sono città in cui non è possibile uscire e non è permesso nemmeno spostarsi”.

Federico Maurilli è un manager reggiano che da 5 anni si è trasferito per lavoro a Shanghai. A seguirlo in questa esperienza anche la moglie Chiara. Entrambi stanno vivendo in prima persona tutti i problemi che sta provocando il nuovo Coronavirus in Cina: la nota metropoli si trova a 500 km da Wuhan, la città epicentro da dove si è sviluppato il virus contagioso.

Malgrado la distanza, anche Shanghai sta vivendo una situazione particolare. “Si respira un’aria di desolazione, malgrado sia appena finito il Capodanno cinese e molti turisti arrivino qui a Shanghai. I locali hanno chiuso, pochi ristoranti aperti e sono vuoti. Pochi coffee shop aperti”. Il governo ha stabilito che in alcune città non fosse possibile nemmeno passeggiare nelle strade. Gli esercizi pubblici resteranno chiusi fino al 9 febbraio, le scuole invece resteranno serrate fino al 17. Non mancano le precauzioni messe in atto dal governo cinese.

“Viene misurata la temperatura. Entrate al caffè e vi misurano la temperatura in fronte e vi danno un liquido disinfettante lavamani. Nel caso tu abbia la temperatura superiore ai 37,5° C, viene segnalato, curato e controllato. E’ obbligatorio in questo momento l’uso della mascherina: se non l’avete, non potete entrare”.

In bocca al lupo a questa famiglia, io tornerei a casa...

Qui il video
https://www.reggionline.com/coronavirus-manager-reggiano-cina-situazione-desolante-video/

Risultati immagini per manager reggiano cina

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6 messaggi in questa discussione

Il problema non sono nazioni come quelle Europee Australiane o Americane dove ci sono strutture  in grado di gestire la crisi, il problema sono le nazioni Africane dove sono presenti migliaia di cinesi e dove le strutture non sono assolutamente in grado di fronteggiare il diffondersi dell'epidemia

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Non tutti i mali vengono per nuocere ..... Adesso tutti quei barconi carichi di clandestini che arrivano ad invadere l'Italia avranno un minimo di controllo .... meno clandestini = meno rischi 

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Si maaa...se il periodo di incubazione del virus va dai 10/14 giorni è non hanno subito la febbre

passano ugualmente !Meglio una mascherina da uomo a uomo contro gli sputacchi//

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Non tutti i mali vengono per nuocere ..... Adesso tutti quei barconi carichi di clandestini che arrivano ad invadere l'Italia avranno un minimo di controllo .... meno clandestini = meno rischi 

Diciamo che le mascherine che si vedono in giro non è che servano a molto, servono ad impedire, quando si starnutisce, che volino in giro particelle di saliva infette , tutto lì , non trattengono il virus perchè i virus sono più piccoli del tessuto delle mascherine .... poi le mascherine le devi smaltire con i dovuti modi ... facile raccogliere i virus e buttarli nella pattumiera, le mascherine vanno distrutte secondo certe modalità. considera che i polmoni da soli non bastano ad ossigenare il sangue: si respira anche con la pelle e la pelle di aria ne cattura parecchia, quindi bisogna proteggere anche il corpo , torace, gambe, braccia, tutto.... 

meno barconi= meno rischi 

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In rete si fanno molte illazione sulla reale origine del virus; pare che nella città Cinese da dove è partito il contagio esita un laboratorio militare per la guerra batteriologica e alcuni sostengono che potrebbe esserci stata una fuga da li; se la notizia fosse vera il coronavirus potrebbe essere per la Cina quello che la centrale di  Cernobyl fu per la ex Unione Sovietica;  d'altronde le immagini che ci giungono dalla Cina di un ospedale da campo con prefabbricati che stanno allestendo in fretta e furia (una volta si sarebbe chiamato lazzeretto) fa pensare che i Cinesi di quel virus e del suo pericolo sappiano molte cose e che forse sul virus  non abbiano  detto   alla comunità internazionale  tutto quello che sanno

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