RENZISCETTICI ..!!! MA VA..!! , CHI SAREBBERO..???

Ora sono tutti “renziscettici” (tranne qualche ultimo samurai) dopo le Amministrative 2017. Questa, in estrema sintesi, potrebbe essere la descrizione del percorso politico di matteo renzi. Ma per matteo renzi e' tutto falso chi sarebbero i renzischettici ..??  Il PD e' unito ,sono la  lega con forza italia e la meloni ad avere problemi strutturali ,Non ho un piano B perche' non occorre un piano B, vinco anche da solo

RENZISCETTICI ..!!  ....MA CHI..?

renziscettici.jpg

http://beatrixxx2017.altervista.org/

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

3 messaggi in questa discussione

Seguo i dibattiti su questo forum fra tifosi e antagonisti di Renzi, fra presunti vincitori e presunti sconfitti però ( e questo e un VIZIO anche delle televisioni di stato controllate dal governo),   nessuno mette in risalto una cosa : L'ASTENSIONE se una marea di gente non va più a votare questo qualche cosa dovrà pure significare .... invece si preferisce beatamente di ignorare il problema, si fanno le statistiche sui voti presi fra coloro che sono effettivamente andati a votare e si fa finta di avere vinto

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

ALLORA HANNO RAGIONE

I RENZISCETTICI SONO COME I FANTASMI
TUTTI DICONO CHE ESISTONO 
MA NESSUNO LI HA MAI VISTI..

SON TUTTE B.LLE..HA..HA !! .. LO SAPEVO

NUOIVO PD

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Inviata (modificato)

20 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Seguo i dibattiti su questo forum fra tifosi e antagonisti di Renzi, fra presunti vincitori e presunti sconfitti però ( e questo e un VIZIO anche delle televisioni di stato controllate dal governo),   nessuno mette in risalto una cosa : L'ASTENSIONE se una marea di gente non va più a votare questo qualche cosa dovrà pure significare .... invece si preferisce beatamente di ignorare il problema, si fanno le statistiche sui voti presi fra coloro che sono effettivamente andati a votare e si fa finta di avere vinto

Sono d'accordo: il dato più importante emerso dalla tornata elettorale è l'astensione, e non è certo la prima volta, bensì la conferma di un trend assai negativo che vede gli italiani, inclusi quelli delle regioni in cui la partecipazione al voto era per tradizione elevata, allontanarsi dalla politica. Già alle Europee del 2014, a dispetto delle illusioni di vari milioni di ingenui sul rampante e ancora poco conosciuto Renzi, si erano persi 8 punti di affluenza. Ora si suol dire che gli assenti hanno sempre torto, e questo è vieppiù vero in tema di partecipazione democratica, tuttavia a me sembra che l'astensionismo dilagante sia la risposta più naturale e prevedibile a un degrado della politica oggettivamente senza precedenti, almeno a mia memoria. Oggi la politica non risponde ai bisogni del paese, non risolve i problemi strutturali, non risolve le emergenze, difetta drammaticamente di competenza, incisività, coraggio; propone per lo più soluzioni inutili ma costose, quando non dannose, e l'Italia perde  terreno a vista d'occhio in tutti i campi sui paesi più avanzati. Intendiamoci: la colpa di questo degrado non è solo dei politici e dei partiti, ma anche e soprattutto di noi italiani che continuiamo a votarli pur sapendo di votare, nella migliore delle ipotesi, per degli incapaci, e nella peggiore per dei corrotti asserviti alle lobby. Siamo da sempre un elettorato conservatore e poco mobile, somigliamo a un gregge stanco e rassegnato. Già nella Prima Repubblica ci turavamo il naso, per dirla alla Montanelli, per votare (con percentuali d'affluenza che oggi neppure ci sogniamo) politici e partiti che erano pur sempre meno peggiori degli attuali, e che avevano ancora qualche ideale e non solo avidità e interessi privati. La sorpresa più grossa nella storia delle nostre elezioni politiche fu il 25 e mezzo percento al movimento capeggiato da un comico nel 2013. Le cause furono tre: la peggiore crisi economica dal dopoguerra; la catastrofe, morale prima che politica ed economica, del berlusconismo; la manifesta incapacità della sinistra di opporsi in modo serio e radicale a quella degenerazione. Ora, appena un anno dopo il boom del 2016 e la conquista di Roma e Torino, anche il M5s segna il passo. Gli oggettivi erroracci di Grillo (Pizzarotti, Genova, Palermo, la scelta di una persona troppo inesperta per amministrare Roma) che sarebbero veniali se paragonati ai disastri e alle corruzioni dei partiti tradizionali ma che, al contrario di questi ultimi, vengono sistematicamente sottolineati e ingigantiti dai media, alimentano lo scetticismo degli italiani nei confronti del Movimento: ragazzi tutto sommato onesti, ma non senza peccato, però inesperti, inaffidabili e inadeguati: questo è tuttora il pensiero della maggioranza del gregge conservatore, dell'italiano medio che legge Repubblica o il Corriere e che si fa lavare il cervello da Telerenzi (ex Rai) o Mediaset. Ma è anche il dubbio di tanti grillini del 2013 che alle ultime amministrative hanno preferito restare a casa o andare al mare. Resta in ogni caso stupefacente la percentuale vicina al 30% che i sondaggi continuano ad assegnare al movimento politico più osteggiato di tutti i tempi dai poteri forti e dai media. Una cosa spiegabile solo con l'assoluta inconsistenza e la pressoché azzerata credibilità della casta partitocratica tradizionale che ormai pesca voti solo nel gregge pavido e interessato a conservare rendite di posizione, privilegi, impunità. Nella Prima Repubblica milioni di italiani votavano convintamente per un'idea, mentre quelli che si turavano il naso andavano ugualmente a votare, oggi prevalgono il vuoto ideale e la nausea. Un'eccezione è stata il referendum del 4 dicembre. Lì c'era in gioco la Costituzione, c'era da difendere l'ultimo argine prima dello sfascio totale, i cittadini l'hanno capito e hanno risposto. 20 anni di berlusconismo e 3 di renzismo (grave e ulteriore degenerazione nel medesimo solco) non sono riusciti a formattare le coscienze democratiche della maggioranza degli italiani.  Ma per il resto la rassegnazione e il distacco dalla politica se non sono giustificabili sono assolutamente comprensibili. Andiamo a vedere per esempio cosa ha fatto la politica nelle ultime settimane. Un altro regalo enorme, costosissimo, che pagheremo di tasca nostra, alle banche e ai bancarottieri che resteranno impuniti. Due leggi, sullo stalking e sul sequestro di beni per certe categorie di delinquenti (in cui poteva rientrava anche un noto delinquente di Arcore), in partenza buone e dunque prontamente annacquate e depotenziate a suon di emendamenti. Una leggiaccia che apre i parchi naturali ai cacciatori (sic) e ai petrolieri con le loro trivelle (doppio sic). Un governo di cartapesta che minaccia di chiudere i porti ai profughi (triplo sic), come farebbe il fascistoide xenofobo Orban se avesse i porti, ma che esce dal vertice europeo con un pugno di mosche in mano, a parte gli elogi retorici di Juncker da dare in pasto ai sudditi italiani tramite i tg di Telerenzi (ex Rai). Tutto questo, per giunta, da un parlamento e da un governo abusivi che esistono, in barba alla democrazia e alla Costituzione, solo per effetto di una legge elettorale incostituzionale. Che deve fare un popolo pacifico in una situazione del genere? In molti paesi seri il popolo si sarebbe già liberato dagli incapaci e dagli abusivi con le maniere forti. Noi ci limitiamo, come massima espressione di protesta, a disertare le urne, a congelare il nostro voto, a ibernare la partecipazione democratica. Perché tale va considerata, nel più benevolo dei giudizi, la democrazia italiana da molti, troppi anni: una democrazia ibernata, una democrazia dormiente.

Saluti

Modificato da fosforo31

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora