Dalle memorie di fosforo31...

Pubblico dalle memorie di fosforo31. BFODIDSAT

CAPITOLO I – Un pranzetto leggero

Avevo appena finito di mangiare. Per omaggiare la memoria degli otto patrioti giacobini (tra cui Eleonora Pimentel Fonseca, Gennaro Serra di Cassano e il vescovo Michele Natale) impiccati nella Piazza del Mercato dopo la sconfitta militare della Repubblica Napoletana, quel giorno mia moglie mi aveva preparato un pranzetto leggero: quindici chilogrammi di cozze con l’immancabile contorno di vongole, lupini, telline, fasolare, patelle, tartufi, ricci e cannolicchi crudi (e vivi), che ero andato appositamente ad acquistare a Torre del Greco dal mio ostricaro di fiducia. 

Per mantenere il mio BMI intorno a 29 (secondo le tabelle indica uno stato di visibile sovrappeso, le tabelle però non tengono conto della struttura più o meno atletica e muscolare del soggetto), ma soprattutto poiché avvertivo una lievissima sensazione di pesantezza allo stomaco, sono andato nello stanzino che a suo tempo ho attrezzato prendendo a modello la training room di Vin Diesel.

Ho sollevato più volte il bilanciere fino a un quintale, ho fatto non meno di 30 flessioni per i pettorali (in due serie), esercizi vari per bicipiti tricipiti quadricipiti spalle addominali polpacci, 10 minuti di vogatore e altrettanti di cyclette, ovviamente nel rapporto più duro.

Niente da fare. La lievissima sensazione di pesantezza allo stomaco non accennava a diminuire. Allora ho pensato di fare un salto presso il baretto sotto casa, proprio accanto al barbershop “Carmine Petruzziello”. Forse un amaro Averna sarebbe stato di aiuto.

Peppiniello a’ fetecchia, il titolare del baretto, appena sono entrato ha notato che qualcosa mi turbava.

« Ingegnè, mi sa che tenete qualche pensiero pa’ capa. Questioni di cuore?»

« Questioni di panza » e ho rendicontato a Peppiniello il pranzetto leggero a base di molluschi e organismi marini di contorno.

« Ingegnè, gli anni passano e le mamme imbiancano. Per vostra fortuna conosco il rimedio. A voi vi serve a’ Jacovella».

« Peppinie’ parliamoci chiaro: da quasi quattro decenni non mi rivolgo più ai servizi a pagamento di compiacenti signorine …»

« Ingegnè ma che avete capito? A’ Jacovella è un digestivo di mia creazione. Un terzo di liquore Strega, un terzo di Pastis, un terzo di centerbe artigianale della Maiella. La mistura viene poi riscaldata fino al punto di fusione del tungsteno con un apposito dispositivo inventato da un miocuggino, visiting professor presso la “Jean Louis David” di Visciano. Una spruzzatina di limone, lo tirate giù in un solo fiato e tornate leggero come prima».

Come avrete capito, le alternative non erano molte. Peppiniello ha preparato la mistura e ha provveduto a scaldarla con la strana macchina del suo miocuggino.

« Ingegnè, una spruzzatina di limone et voilà! Mi raccomando: bevete tutto in un solo fiato».

Peppiniello mi ha avvicinato alle labbra qualcosa che ricordava la lava incandescente del Vesuvio. Ho tracannato la pozione e sono caduto come corpo morto cade.

Dopo circa cinque secondi mi sono ripreso.

Poiché era agosto, la porta del bar era aperta e potevo udire i passanti. Parecchie voci si sovrapponevano:

- è scuppiata 'na bomba!

- 'e brigate ross, i terroristi, fuite!

Naturalmente non poteva mancare chi gridava:

- 'o Vesuvio, è scuppiato 'o Vesuvio, fuimmo!

Altri formulavano ipotesi alternative:

- ma no, nunné 'o Vesuvio, è a Solfatara!

- 'o terremoto, fuimmo! 

Una gran confusione regnava sovrana e tutti se la davano a gambe con la velocità di Usain Bolt.

Per la verità non mi sono quasi nemmeno reso conto dei carabinieri entrati nel bar di Peppiniello a’ fetecchia.

Dopo avermi arrestato senza nemmeno dire una parola, i carabinieri mi hanno portato nella caserma di Fuorigrotta.

(continua...)

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9 messaggi in questa discussione

Si sta allenando per il concorso di scrittura promosso da pentel pen 

Sig ilsauro?

Modificato da ahaha.ha

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Si sta allenando per il concorso di scrittura promosso da pentel pen 

Sig ilsauro?

Più prosaicamente, egregio, qui abbiamo testimonianza diretta di uno degli effetti tipici del Rdc sugli abulici. Un nullafacente che non ha un cappio da fare dalla mattina alla sera e che, liberato pure dalla seccatura di mettere insieme il pranzo con la cena, risponde all'istinto primordiale di muovere di tanto in tanto qualche muscolo, limitandosi ai lombricali, giusto per non confondersi con la pianta grassa che vegeta beatamente insieme a lui accanto al divano. I risultati sono quelli che sono, ma appagano il suo amor proprio, le sue velleità "creative". Chi si contenta gode! E io sono contento per lui, nonché di offrirgli nel mio piccolo qualche pur effimera occasione per lavorar di fantasia. Vivaddio: nemmeno gli scalzacani vivono di solo pane! E poi certi soggetti vanno capiti. Con la vitadimmerda che fanno, evitano accuratamente ogni minimo turbamento alla loro aurea mediocritas, al loro fantozziano idillio con se stessi. Come potrebbe essere una riflessione (vocabolo peraltro sconosciuto nel mondo vegetale) sulla scoppola subita dal pifferaio che, come confessava questo assistito con i nostri soldi, avrebbe smosso perfino lui dal divano per andarlo a votare. Se la felicità è nelle piccole cose, allora il Rdc oggettivamente ha distribuito felicità. Il che, come disse una volta Prodi, è il fine ultimo della politica. Certo meglio, molto meglio che diffondere odio, paura, pregiudizio, che è il fine ultimo di quel pifferaio cinico. Ma nell'accozzaglia bastonata dagli emiliani c'è qualche senza cuore perfino più cinico e crudele, al limite del sa.dismo. Il forzidiota Tajani propone di abolire il Rdc. Ma non diciamolo al fantozzi del forum, non turbiamo la sua effimera felicità.

Saluti

Modificato da fosforo311

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CAPITOLO II - L’interrogatorio

Nella stanza degli interrogatori erano presenti il Maresciallo Matrecano e i carabinieri Esposito e Paganese, L’ultimo era incaricato di verbalizzare l’interrogatorio.

Il Maresciallo Matrecano ha esordito:

« Ingegnè, ma vi rendete conto in che sorta di guaio vi siete cacciato?»

Non capivo a cosa si riferisse il Maresciallo. Ho iniziato a sospettare che stesse parlando delle impennate che a suo tempo facevo con il mitico Fantic Motor Caballero per le vie di Forcella.

« Ingegnè, oggi in centro si è scatenato un putiferio. La causa precisa non è ancora nota ma tutti i sospetti convergono sulla vostra persona. Il mio dovere è quello di ricostruire la vicenda. Sappiamo che dopo un leggero pasto e qualche esercizio ginnico siete sceso al bar sotto casa. E poi cosa è successo?»

Ho raccontato al Maresciallo della lieve pesantezza di stomaco e del brillante rimedio suggerito da Peppiniello.

« Ingegnè, siete sicuro di non ricordare altro?»

Ci ho pensato per qualche secondo. Improvvisamente mi è tornato alla mente un particolare che in principio avevo ritenuto di secondaria importanza.

« Marescià, credo che dopo avere trangugiato il digestivo di Peppiniello mi sono prodotto in una emissione brusca e rumorosa dalla bocca, di grado 5 secondo la Enhanced Fujita Scale, che non esiterei a definire una fedele riproduzione del richiamo di caccia del teropode vissuto nel Cretaceo Superiore e reso celebre da una nota saga cinematografica».

Il carabiniere Paganese ha strabuzzato gli occhi e ha chiesto una versione dei fatti comprensibile da mettere a verbale.

Allora il Maresciallo Matrecano ha ordinato al carabiniere Esposito di chiamare l’Appuntato Marelli Brambilla, nato a Casalpusterlengo e ivi vissuto fino all’età di anni venti.

Dopo una trentina di secondi l’Appuntato Marelli Brambilla è entrato nella stanza.

« Maresciallo Matrecano, ovunque Le siano di ausilio i miei servigi là mi adopero. Comandi».

« Marelli Brambilla» ha replicato il Maresciallo Matrecano « i’ aggio ancora a capi' perché non parli come tutti gli altri. A Casalpusterlengo cosa vi fanno da piccoli? Comunque sia, credo che potrai essere di aiuto. Il fermato fornisce una versione dei fatti che sembra uscita dalla tua bocca. Secondo me vi capite alla perfezione. Quindi ascolta attentamente la dichiarazione del fermato e traducila in linguaggio comprensibile per il carabiniere verbalizzante Paganese. Ingegnè, ripetete quello che avete dichiarato poco fa».

E io ho ripetuto: «dopo avere trangugiato il digestivo di Peppiniello mi sono prodotto in una emissione brusca e rumorosa dalla bocca, di grado 5 secondo la Enhanced Fujita Scale, che non esiterei a definire una fedele riproduzione del richiamo di caccia del teropode vissuto nel Cretaceo Superiore e reso celebre da una nota saga cinematografica».

L’Appuntato Marelli Brambilla ha tradotto: «il fermato ha testè dichiarato di avere bevuto l’intruglio digestivo di Peppiniello e di avere fatto un rutto da tirannosauro».

« E che sfaccimm!» ha esclamato il Maresciallo Matrecano rivolto al sottoscritto « ci voleva tanto? Ingegnè, parliamoci chiaro. La vostra posizione è molto, ma molto grave. La vostra condotta irresponsabile configura le seguenti fattispecie di reato:

1 – procurato allarme psicosociale

2 – fabbricazione abusiva di digestivi ad alto tasso esplosivo

3 – manipolazione della credulità popolare

4 – ruttilazione molesta aggravata

5 – indebita appropriazione dei diritti di autore in riferimento alla saga cinematografica di Jurassic Park.

Rischiate di essere processato per direttissima e di essere condannato ad almeno dodici anni di carcere vero. Vi consiglio di chiamare subito un avvocato».

(continua...)

 

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Vuoi proprio un applauso? Te lo farei volentieri:  in fondo la scrittura della lingua napoletana è passabile e lo sforzo "creativo" apprezzabile per un poltrone. Ma il mio vecchio ed economico tablet purtroppo non implementa la faccina per l'applauso. Nondimeno voglio essere generoso: sarebbe stato un applauso analogo e quasi altrettanto caloroso come quello che tributerei al fantasioso Freeman Dyson per le sue teorie fantascientifiche molto apprezzate da te e dai lettori di fumetti. 

Modificato da fosforo311

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Guardi sig fosforo

Che il sig ilsauro non è nuovo a queste imprese, già anni fa, naturalmente con altro Nick, partecipò a un concorso Pentel seppur senza vincerlo.

In lui, il sig ilsauro, si può comunque ravvisare un geniale rompicoglioni, anche se, con il passare del tempo, ha modificato i suoi metodi.

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CAPITOLO III – Bobby Fischer e la telefonata che ti salva la vita

Sembrava che le cose si stessero mettendo male per il sottoscritto. In particolare era il reato di cui al punto 4 che mi preoccupava.

Fortunatamente tra le mie letture, che in maniera non esaustiva comprendono :

- Guerra e pace (lettura integrale: 6 volte)

- I fratelli Karamazov (lettura integrale: 5 volte)

- Alla ricerca del tempo perduto (lettura integrale: 9 volte)

- I miserabili (lettura integrale: 5 volte)

- Il Signore degli Anelli (lettura integrale: 3 volte)

- La Bibbia (lettura integrale: 4 volte)

- L’opera omnia di Aristotele (lettura integrale: 3 volte)

- Iliade (lettura integrale: 3 volte)

- Odissea (lettura integrale: 3 volte)

- Delitto e castigo (lettura integrale: 5 volte)

- Anna Karenina (lettura integrale: 6 volte)

- Critica della ragion pura (lettura integrale: 8 volte)

- Critica della ragion pratica (lettura integrale: 5 volte)

trova posto il notevolissimo “Spiazza i tuoi avversari con l’analisi ragionata delle più belle partite di Bobby Fischer” (Carmine Petruzziello University Press).

Il quarto capitolo è dedicato alla strategia chiamata “quando i tuoi avversari ti hanno messo spalle al muro non rimane che esagerare”.

Ho chiesto il permesso di telefonare a casa. Il Maresciallo Matrecano ha acconsentito, ho fatto il numero e ha risposto mia figlia.

« Carmè, per fortuna hai risposto tu. Mi serve proprio ‘na capa fresca. Sono in compagnia di alcuni amici che mi hanno chiesto se conosco un bravo avvocato. Vai nel mio studio e prendi il biglietto da visita accanto alla fotografia di Bruscolotti, quella che tengo incorniciata sulla mia scrivania».

« Papà, per prendere il biglietto da visita devo prima individuare la fotografia di cui parli. E io questo Bruscolotti non so nemmeno chi sia».

Ho avvertito chiaramente una ferita di lancia al costato, un vulnus che mi accompagnerà fino alla dipartita da questa valle di lacrime (e forse anche dopo).

La terra si è aperta sotto i miei piedi: mia figlia ignora chi sia Bruscolotti, o’ palo e’ fierr!

« Carmè, di queste tue lacune calcistiche poi ne riparliamo con calma. Per il momento ti basti sapere che la fotografia di Bruscolotti è sulla mia scrivania, accanto a quella di Franceschiello II di Borbone. Prendi il biglietto da visita e dettami il numero di telefono che trovi sullo stesso».

Avuto il numero di telefono, ho salutato mia figlia, consigliandole di dare una prima lettura alla “Storia del Napoli Calcio”(mirabile enciclopedia in quarantadue tomi regalatami da uno zio scapolone) che troneggia sulla libreria di casa.

Il numero di telefono che avevo avuto da mia figlia mi ha permesso di contattare il migliore studio legale di Napoli, allo scopo di avere un autorevole consiglio sulla mia delicata situazione.

Dopo circa dieci minuti di colloquio telefonico le idee erano piuttosto chiare. Chiusa la telefonata, ho imbastito una strategia di difesa sulla base dei consigli che mi erano stati dati.

« Maresciallo Matrecano, ho appena telefonato allo studio legale Cannavaro, Buffon & Chiellini. Secondo i tre illustri difensori questo processo non s’ha da fare, né domani né mai. Invoco alla presenza dei testimoni Esposito, Paganese e Marelli Brambilla:

1 - la violazione dell’articolo 111 della Costituzione

2 - la falsa applicazione del noto principio giuridico “Gaetà faccimm’ampress”.

Faccio inoltre presente che Peppiniello a’ fetecchia aprì il baretto in quanto abilissimo nel raccontare agli avventori barzellette e aneddoti. Una vera miniera dell'umorismo. Purtroppo per lui, preparare cocktail non è mai stata la vera vocazione. Voleva fare l'attore di cabaret ma a causa del suo fisico sgraziato, da cui il nomignolo a’ fetecchia, ha dovuto ripiegare sulla somministrazione di alcolici, nobile ed antichissima arte che se non svolta con la dovuta perizia può provocare danni epocali. Pertanto deve essermi pure riconosciuta l’attenuante del fatto generato dell’altrui imperizia».

« Ingegnè» ha replicato il Maresciallo Matrecano « effettivamente tutti i torti non li avete. Facciamo così: per questa volta chiudo un occhio però in futuro vi impegnate solennemente a non mangiare più di dodici chili di cozze per volta. E soprattutto state lontano dal centerbe artigianale della Maiella».

Come dice la saggezza popolare “tutto è bene quello che finisce bene”.

Da allora non ho più toccato bevande alcoliche, eccetto il litro e mezzo di birra quando vado in pizzeria e un dito di liquore Strega dopo il pranzo della domenica.

P.S. : oggi mia figlia Carmela riconosce senza esitazione e senza sbagliare una volta le fotografie di:

Tansini, Marietti, Franzese (SSC Napoli, campionato 1931-1932)

Gravisi, Bedendo, Maffioli (SSC Napoli, campionato 1932-1933)

Colombari, Sallustro I, Ferraris II ((SSC Napoli, campionato 1934-1935)

Modificato da ilsauro24ore

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Vabbè discutiamone . Ma quella su Bruscolotti e’ degna del miglior Crozza . Come dice il Cazzaro ?? Gustosa , sagace ed ....imperdibile !! 

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Visto sig fosforo?

dicono che isauri sono spariti, ma non è vero.

Lei gli dia l'occasione e il signor ilsauro è capace di inserirla tra i poliedrici personaggi del k-amasutra nei quali, lo stesso sig ilsauro fa parte fin dalle prime edizioni de il Lando e il T-romba.

Modificato da ahaha.ha

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