FATE LA CARITAS

QUANDO SI E' CONVINTI DI FARE DEL BENE ,MA IN REALTÀ SI FA DEL MALE

IL TRAFFICO DEGLI INDUMENTI USATI RENDE ALLA MAFIA 200 MILIONI DI EURO L'ANNO

X 110.000 TONNELLATE DI INDUMENTI USATI,CHE TEORICAMENTE DOVREBBERO ESSERE

DISTRIBUITI SENZA SCOPO DI LUCRO, O PER ACCORDI, RIVENDUTI E IL RICAVATO

RIDISTRIBUITO ALLE ASSOCIAZIONI ,CHE PRESTANO SERVIZI UMANITARI .

MA IN REALTÀ SPEDITI IN TUNISIA  RIVENDENDOLI NEI MERCATI, MA DA QUALCHE TEMPO

LI TROVIAMO ANCHE SULLE BANCARELLE DEI MERCATI ITALIANI, VENDUTI DA PRIVATI 

E NON DALLE  ASSOCIAZIONI INTERESSATE .

L'ANTIMAFIA DI FIRENZE ,HA APERTO UN VASO DI PANDORA

CHE VEDE COINVOLTE PIU' 98 PERSONE 61 SOCIETÀ 

LEGATE AL CLAN  BIRRA IACOMINO E ASCIONE ,FINO ALL'IMPRENDITORE TOSCANO FRANCO FIORAVANTI ,

AFFIANCATO DA  CONSULENTI  O PRESTANOME ITALIANI E CINESI.

CAMBIANO I NOMI ED IL PRODOTTO ( LA PLASTICA ) MA IL RISULTATO E' LO STESSO

Risultati immagini per CASSONETTO GIALLORisultati immagini per CASSONETTO GIALLO

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6 messaggi in questa discussione

In questo momento, beatrixxx2017 ha scritto:

NON RIESCO ADBLOCK LA BLOCCA  ED UBLOCK  CONFERMA 

HO notato c' è un errore

 

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Subito dopo la guerra, (la seconda guerra mondiale) giravano per le strade i cosiddetti "Cenciaioli"  erano persone che comperavano per pochi centesimi vecchi abiti o stoffe dalle persone che volevano disfarsene; queste stoffe finivano a Prato (in Toscana) dove manualmente operaie provenienti dalla Puglia, dalla Calabria e da regioni del sud,  dividevano questi stracci in base al colore e poi venivano utilizzati come materia prima per fare nuove stoffe.

Adesso a Prato tutte le attività sono in mano ai Cinesi, i cenciaioli che pagavano gli stracci non esistono più, gli stracci li ottengono gratis dai cassonetti gialli che si trovano in tutte le città;  in molte realtà le  varie caritas locali e molte parrocchie invitano la gente a portare i vestiti da donare ai poveri direttamente  a loro e non metterli nei cassonetti, perché gli abiti dei cassonetti gialli prendono altre strade che non sono quelle dei poveri.

Gli abiti e gli stracci provenienti dai  cassonetti gialli vengono selezionati, la "roba" buona viene recuperata e finisce sulle bancarelle  delle occasioni a 5 euro (bisognerebbe chiedersi se viene preventivamente lavata) il resto degli stracci diventa materia prima per nuove stoffe; poi vedere chi veramente ci guadagna, se la mafia o i Cinesi o entrambi, è una cosa che spetta alla magistratura

Bisognerebbe anche chiedersi se coloro che vanno sulle bancarelle delle occasioni a comperare abiti a 5 euro, sono coscienti di comperare roba usata precedentemente indossata non si sa da chi.....

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quando mio marito, nativo di Prato mi diceva ke arrivavano Tir della CRI a scaricare vestiario regalato, stentavo crederci ma poi... voglio pensare ke la suddetta CRI li vendesse x, col ricavato, acquistare medicinali x i bisognosi ma ogni giorni si scoprono vasi di Pandora ke fanno vergogna e cattiva nomea al ns Paese.

stufa di sentirmi presa x il lato B, riduco quanto nn uso in brandelli e butto nel cassonetto.

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20 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Subito dopo la guerra, (la seconda guerra mondiale) giravano per le strade i cosiddetti "Cenciaioli"  erano persone che comperavano per pochi centesimi vecchi abiti o stoffe dalle persone che volevano disfarsene; queste stoffe finivano a Prato (in Toscana) dove manualmente operaie provenienti dalla Puglia, dalla Calabria e da regioni del sud,  dividevano questi stracci in base al colore e poi venivano utilizzati come materia prima per fare nuove stoffe.

Adesso a Prato tutte le attività sono in mano ai Cinesi, i cenciaioli che pagavano gli stracci non esistono più, gli stracci li ottengono gratis dai cassonetti gialli che si trovano in tutte le città;  in molte realtà le  varie caritas locali e molte parrocchie invitano la gente a portare i vestiti da donare ai poveri direttamente  a loro e non metterli nei cassonetti, perché gli abiti dei cassonetti gialli prendono altre strade che non sono quelle dei poveri.

Gli abiti e gli stracci provenienti dai  cassonetti gialli vengono selezionati, la "roba" buona viene recuperata e finisce sulle bancarelle  delle occasioni a 5 euro (bisognerebbe chiedersi se viene preventivamente lavata) il resto degli stracci diventa materia prima per nuove stoffe; poi vedere chi veramente ci guadagna, se la mafia o i Cinesi o entrambi, è una cosa che spetta alla magistratura

Bisognerebbe anche chiedersi se coloro che vanno sulle bancarelle delle occasioni a comperare abiti a 5 euro, sono coscienti di comperare roba usata precedentemente indossata non si sa da chi.....

Dubito che siano stati disinfettati anche se lo prevede il regolamento..  " PAROLE DI FRANCO FIORAVANTI SE NON ERRO "  ---- SE MI CHIEDONO I DOCUMENTI DEL TRATTAMENTO BATTERIOLOGICO GLI MOSTRO LA PISTOLA -----  

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