GRETA, corri in Australia a INCENDIARE le piazze!

Sono 10,7 milioni gli ettari di boschi e foreste bruciati finora nella torrida estate australiana. Un'area pari quasi all'Italia settentrionale. Le due più grandi città, Sidney e Melbourne, sono ormai sotto una cappa asfissiante di fumo. A Melbourne una tennista si è già ritirata dal torneo di qualificazione agli Australian Open per una crisi respiratoria, un raccattapalle è addirittura svenuto in campo. Per effetto del global warming e delle particolari condizioni locali, la temperatura media in Australia è cresciuta di 1,4 gradi rispetto all'era pre-industriale, un incremento maggiore della media globale (1,1°C). Di conseguenza, ciò che sta accadendo laggiù è visto dai climatologi come lo specchio di ciò che accadrà nel resto del mondo (quindi anche qui da noi) tra un decennio o due. Ma ben di peggio, e cioè EFFETTI IRREVERSIBILI, dobbiamo aspettarci se l'incremento supererà il limite dei 2°C fissato dagli accordi di Parigi del 2015 (purtroppo già disattesi da molti Stati). Secondo il MIT di Boston sono ben 400 MILIONI le tonnellate di CO2 finora emesse in atmosfera dagli incendi australiani. Una quantità di gas serra superiore alle emissioni annue di interi paesi industriali come Italia, Francia e UK (presi singolarmente) e pari al totale delle emissioni dei 116 paesi più poveri e meno industrializzati del pianeta. Inoltre la vegetazione distrutta non potrà più sottrarre carbonio all'atmosfera per fotosintesi, una funzione che nelle aree incendiate potrà essere pienamente ripristinata solo tra molti anni. Insomma, parliamo di una CATASTROFE su scala continentale che avrà effetti non trascurabili anche su scala globale. 

Poteva il governo limitare questa catastrofe? Credo proprio di sì. La calura, la siccità e il vento hanno causato e allargato gli incendi (i piromani c'entrano poco) ma, a mio modesto avviso, IL GOVERNO AUSTRALIANO HA COLPE GRAVISSIME. I roghi sono iniziati a settembre, cioè alla fine dell'inverno australe, quando le condizioni climatiche non erano così sfavorevoli, e sono proseguiti per tutta la primavera. Il problema è stato  sottovalutato. In oltre 4 mesi non sono riusciti a spegnere gli incendi, ma io penso che anche nelle attuali condizioni, di gran lunga le peggiori dato che laggiù è estate, si potrebbero spegnere tutti i focolai entro un mese al massimo. Con una spesa aggiuntiva che io stimo in un massimo di 1 miliardo di euro (circa 1,6 miliardi di dollari australiani). Il mio calcolo è semplice. Dispiegando sul terreno 100.000 persone in più al giorno (locali e immigrati) dopo breve ma intenso addestramento, pagandole molto bene cioè 300 dollari australiani al giorno (186 euro), la spesa in un mese sarebbe 558 milioni di euro. Noleggerei poi una cinquantina di aerei antincendio della classe Supertanker. Ovvero Boeing 737 e 747, McDonnel Douglas DC-10, e i russi Beriev Be-200 Altair e Iliushin II-76. Che sono i più grossi e più veloci aerei antincendio esistenti, con una capacità fino a 95.000 litri d'acqua, pari a quella di 16 Canadair, e molto più veloci, quindi con una frequenza operativa tra un rifornimento e l'altro molto maggiore. Assumendo un costo medio di noleggio pari a 40.000 dollari americani al giorno, più un costo orario di 10.000 dollari/ora, e 12 ore giornaliere di volo per 30 giorni, il costo complessivo di questa formidabile flotta antincendio sarebbe pari, in un mese al cambio attuale, a 240 milioni di euro. Aggiungendo 202 milioni per la logistica, le attrezzature e i mezzi terrestri, raggiungiamo per l'appunto il miliardo tondo di euro. Una cifra quasi irrisoria rispetto ai danni locali e planetari della catastrofe in atto. E irrisoria anche per uno dei paesi più ricchi del mondo. L'Australia con meno della metà della nostra popolazione ha un PIL poco minore del nostro. Ha il decimo PIL pro capite del pianeta ed è sesta per indice di sviluppo umano. Da ben 28 anni l'economia australiana non conosce recessione, ed è cresciuta in questo periodo a una media di oltre il 3% annuo. L'Australia è l'unico paese OCSE che ha continuato a crescere perfino negli anni peggiori della crisi globale (2008 e 2009). Ma sta affrontando questa drammatica emergenza con mezzi e risorse quasi da paese del Terzo Mondo. VERGOGNA! 

Greta, piccola grande Greta, corri in Australia a incendiare le piazze e a buttare giù gli incapaci governanti australiani!

 

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33 messaggi in questa discussione

1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

.....io penso che anche nelle attuali condizioni, di gran lunga le peggiori dato che laggiù è estate, si potrebbero spegnere tutti i focolai entro un mese al massimo. Con una spesa aggiuntiva che io stimo in un massimo di 1 miliardo di euro (circa 1,6 miliardi di dollari australiani). Il mio calcolo è semplice. Dispiegando sul terreno 100.000 persone in più al giorno (locali e immigrati) dopo breve ma intenso addestramento, pagandole molto bene cioè 300 dollari australiani al giorno (186 euro), la spesa in un mese sarebbe 558 milioni di euro. Noleggerei poi una cinquantina di aerei antincendio della classe Supertanker. Ovvero Boeing 737 e 747, McDonnel Douglas DC-10, e i russi Beriev Be-200 Altair e Iliushin II-76. Che sono i più grossi e più veloci aerei antincendio esistenti, con una capacità fino a 95.000 litri d'acqua, pari a quella di 16 Canadair, e molto più veloci, quindi con una frequenza operativa tra un rifornimento e l'altro molto maggiore. Assumendo un costo medio di noleggio pari a 40.000 dollari americani al giorno, più un costo orario di 10.000 dollari/ora, e 12 ore giornaliere di volo per 30 giorni, il costo complessivo di questa formidabile flotta antincendio sarebbe pari, in un mese al cambio attuale, a 240 milioni di euro. Aggiungendo 202 milioni per la logistica, le attrezzature e i mezzi terrestri, raggiungiamo per l'appunto il miliardo tondo di euro....

Greta, piccola grande Greta, corri in Australia a incendiare le piazze e a buttare giù gli incapaci governanti australiani!

 

Io ancora mi chiedo che aspetta il governo Australiano ad assumere il Cazzaro O’Artificere !! Anche stavolta l’immenso Cazzaro napoletano ha in mano la soluzione per risolvere un problema che qualche centinaio di scienziati mondiali , che si stanno occupando di risolverlo , non vi riesce . Ma lo sanno che tra Forcella ed i Quartieri Spagnoli vive un fenomeno che negli ultimi anni , con le sue straordinarie intuizioni, ha risolto decine e decine di problemi ambientali ?? Oltre tutto sulla sua porta di casa c’è un cartello che così declama : Fosforo O’Artificerie . Telefono 081 / 7765234.  Nu poca spesa , risultati a’esposizione .   Vai Piccola grande Greta vai !! Corri in Australia , incendia le piazze al grido :” We Want  Fosforo O’Artificere “.                  

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Mentre il guitto pisano si limita a ironizzare, devo purtroppo correggere e aggiornare un dato drammatico. Secondo Wiki, che segue quasi in tempo reale la catastrofe ambientale australiana, al 14 gennaio gli ettari bruciati erano 18,6 milioni, cioè un'area più grande dell'intero Centronord d'Italia. Sempre su Wiki leggo che la qualità dell'aria che si respira nei dintorni di Sidney equivale al fumo di 37 sigarette al giorno. Immaginate i bambini, gli anziani e i malati che vivono da quelle parti. Ma nel pieno di questo disastro, nel dicembre scorso, il premier australiano, il liberale Scott Morrison, partiva con la famiglia per una vacanza alle Hawaii:

https://www.google.com/search?q=morrison+hawaii&oq=morrison+hawa&aqs=chrome.1.69i57j0l3.6789j0j8&client=tablet-android-datamatic&sourceid=chrome-mobile&ie=UTF-8#imgrc=ns-z3Vh5tTvBUM:

Ho anche reperito qualche dato sulle forze impegnate contro le fiamme: si parla di 2700 pompieri (inclusi quelli inviati da altre nazioni) e alcune migliaia di volontari. Io avrei schierato 100.000 persone ben pagate. Secondo il Guardian, l'Australia spende 14,8 milioni di dollari l'anno per la sua flotta aerea antincendio, cioè molto meno di noi pur avendo un territorio grande 25 volte e mezza l'Italia. Solo ultimamente il governo ha stanziato 20 milioni per prendere in leasing 4 nuovi aerei, tra i quali due DC-10 come quelli nella mia lista. Solo che io di questi aerei ne avrei presi 50. Ovvio che in 4 mesi questi incapaci, per giunta tirchi, sono riusciti solo a far estendere gli incendi. 

Rinnovo l'invito: 

Greta, corri in Australia, chiedi carta bianca (e fondi) alla regina, chiudi il primo ministro nel cesso e prendi il comando delle operazioni. 

Modificato da fosforo311

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No Greta, non andar per incendiar nessuno, c'è già chi pensa al fuoco...continua invece nella battaglia per valorizzare il verde del pianeta.

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6 ore fa, sempre135 ha scritto:

No Greta, non andar per incendiar nessuno, c'è già chi pensa al fuoco...continua invece nella battaglia per valorizzare il verde del pianeta.

Ma oggi la battaglia, anzi purtroppo la guerra per il verde e per il futuro dell'umanità, la stiamo perdendo soprattutto in Australia! E non solo per gli incendi che hanno bruciato finora quasi 20 milioni di ettari di vegetazione alterando il ciclo del carbonio e infliggendo una ferita profonda e forse insanabile all'ecosistema di un continente che andrebbe protetto come un santuario mondiale della biodiversità. Si stima che siano già morti nei roghi oltre 1 miliardo di animali, tra mammiferi, rettili e uccelli, incluse specie a rischio estinzione. Ciò che fa più rabbia è che questi incendi iniziati addirittura, secondo Wiki, a giugno dell'anno scorso (e non a settembre come avevo scritto) si potevano spegnere facilmente con uno sforzo economico adeguato e del tutto alla portata di uno dei paesi più ricchi del mondo.

Gli australiani sono probabilmente il popolo che ha avuto di più da Madre Natura, ma sono anche tra i suoi figli più ingrati. Ovviamente escludendo gli aborigeni il cui modello di vita viene irriso quando dovrebbe essere per certi aspetti imitato da noi occidentali, consumatori e devastatori patologici e criminali del pianeta e delle sue risorse. L'Australia è il primo produttore mondiale di ferro, di alluminio e di litio (elemento prezioso e strategico per la green economy); il secondo produttore di oro, diamanti, piombo, stagno, titanio e terre rare (elementi rarissimi e strategici per l'industria elettronica); il terzo di uranio e zinco; il quarto di carbone, manganese e antimonio (fondamentale, per ironia della sorte, per la produzione dei materiali ignifughi); il quinto di rame, argento, nikel e cobalto, e ha pure immense riserve di gas naturale. L'Australia è ricchissima di sole e vento e ha il 35% del territorio coperto da deserti, che sono l'ideale per le centrali solari ad alto rendimento. Potrebbe essere una nazione esemplare e fare da traino per le energie rinnovabili e la green economy e invece è un pessimo esempio di economia tuttora dipendente in larga parte dal peggiore dei combustibili fossili, il carbone. Di cui è il primo esportatore mondiale (in gran parte verso la Cina) e da cui ricava tuttora il 60% del suo fabbisogno di elettricità. L'Australia nel 2018 ha prodotto  meno della metà dell'energia da fonti rinnovabili che produciamo in Italia. È un paese caldo ma energivoro. Un australiano consuma più del doppio dell'energia di un italiano ed emette il triplo dei gas serra. Complice un governo inetto e insensibile ai problemi ambientali, e potendo contare su un territorio vastissimo in relazione alla popolazione, il popolo australiano (aborigeni esclusi) è uno dei peggiori esempi dell'irrazionale e perverso rapporto uomo-natura che ha condotto e che rischia di condurre molte specie viventi, inclusa la nostra, all'estinzione.

Modificato da fosforo311

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Buon giorno sig fosforo

oggi noto, dal suo post iniziale, che a lei non solo piace scrivere, ma piace anche dare i numeri.

Niente di male, i numeri ci aiutano ogni giorno, ed ogni giorno abbiamo a che fare coi numeri, però, se mi consente non si sostituisca agli amministratori australiani, avrebbe talmente tanti grattacapi che dovrebbe rinunciare alla scrittura e dedicarsi esclusivamente ai numeri, che in Australia sono davvero grandiosi.

 

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4 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

ha il 35% del territorio coperto da deserti,

Verissimo e sono deserti dove ogni anno la temperatura supera i 50 gradi; non ci dobbiamo meravigliare se in un clima di quel tipo le foreste possano prendere fuoco non per autocombustione ma per incendi dolosi o accidentali che con alte temperature diventano incontrollabili; che il clima a livello  planetario stia cambiando e si comporti  in modo diverso rispetto a quanto eravamo abituati a vedere è fuori discussione, resta da vedere per quale percentuale dipenda dall'attività dell'uomo e quanto dipenda invece dal sole e dalla natura; ( per quanto riguarda l'inquinamento questo è tutto un altro discorso rispetto al clima,  così come giustamente si dice che si potrebbero usare i deserti dell'Australia per produrre energia elettrica dal sole.)

P.S.  nel vocabolario esiste la parola "CARESTIA"  intendendo periodi di siccità che distruggeva i raccolti e portava la gente alla fame, di carestie ne parla la Bibbia, ne parla la storia, il clima ha sempre fatto degli "scherzi" e gli studiosi del clima cercano adesso di comprendere il perché di queste "anomalie"; una cosa è certa, queste cose avvenivano anche prima che l'uomo iniziasse a immettere anidride carbonica nel pianeta, si parla della Groenlandia chiamata  terra verde perché quando fu scoperta non era coperta di ghiacci, si parla di Annibale che attraversò le Alpi con gli elefanti, si parla dei romani che avevano in Libia il loro granaio.. se qualche carestia colpisse adesso l'umanità si darebbe la colpa all'inquinamento umano, ma forse le cause potrebbero anche  essere altre.

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Due note sintetiche a questo mirabile esempio di vaniloquenza.

1 - Ho appena scritto al governo australiano. Ho fatto presente che a Napoli vive il più grande disaster manager del sistema solare e ho invitato il governo australiano a contattare Fosforo31 "o' disaster manager ". In fondo basta trovare 100.000 persone da dispiegare sul territorio e seguire le linee operative del disaster manager di Forcella.  

2 - Gli aborigeni australiani non hanno una vecchia Subaru e una piccola utilitaria. Invito il cialtronissimo pulcinella fosforo31 a uniformarsi allo stile di vita degli aborigeni australiani e pertanto a vendere senza minimo indugio le due autovetture.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Buon giorno sig fosforo

oggi noto, dal suo post iniziale, che a lei non solo piace scrivere, ma piace anche dare i numeri.

Niente di male, i numeri ci aiutano ogni giorno, ed ogni giorno abbiamo a che fare coi numeri, però, se mi consente non si sostituisca agli amministratori australiani, avrebbe talmente tanti grattacapi che dovrebbe rinunciare alla scrittura e dedicarsi esclusivamente ai numeri, che in Australia sono davvero grandiosi.

 

Egregio, il governo australiano si è dimostrato del tutto incompetente e incapace nell'affrontare un'emergenza per salvare un patrimonio dell'umanità. Gli incendi sono divampati in giugno (e non a settembre come avevo scritto), erano piccoli focolai, hanno avuto tutto l'inverno australe per spegnerli ma hanno fatto arrivare la primavera e poi l'estate peggiorando solo le cose. Quei signori DOVREBBERO DIMETTERSI. SUBITO! 

Nel giugno 2017 un violentissimo incendio si sviluppò in Portogallo, sostenuto dai venti fortissimi dell'Atlantico. Ci furono 65 morti, 53.000 ettari bruciati, ma fu spento tutto in una settimana. Pochi mesi dopo alcuni focolai dolosi si accesero nel Parco nazionale del Vesuvio, patrimonio mondiale dell'umanità tutelato dall'UNESCO. Ma furono affrontati con lentezza e inettitudine analoghe a quelle del governo australiano. Ci vollero due settimane per spegnerlo e 3000 ettari di patrimonio dell'umanità furono completamente distrutti. 

Saluti

Modificato da fosforo311

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non si possono paragonare territori europei con il continente Australiano, sig fosforo. Certamente i politici australiani hanno le loro colpe ma spegnere incendi in zone desolate, nel senso poco abitate, non è semplice come sembrerebbe di capire dalle sue parole. Se mi consente, sig fosforo, lei dà l'impressione di avere le stesse taglienti certezze dei sig Di Maio e Di Battista che però quando vengono messe alla prova subiscono le difficoltà, a volte non proprio scavalcabili, che la realtà ti sbatte in faccia ogni giorno.

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Mi tocca darti ragione Cazzaro napoletano. Ed e’ proprio per questo che ti sollecito ad inviare,, prima possibile  , allo stesso governo australiano e con copia per conoscenza all’Onu  ed all’Organizzazione Mondiale Difesa Ambientale , il tuo piano di intervento che prevede , in circa 15 giorni , lo spegnimento completo dei roghi amazzonici . Mi sento quindi di dire che va modificato il tuo jingle iniziale o, almeno , ad aggiungere :   Vai , grande (seppur lievemente obeso ) grande fenomeno Cazzaro Napoletano . Corri in Australia e dopo aver decapitato sulla piazza più grande di Sidney, facce O’miracolo di spegnere anche il più insignificante fuocherello come nemmeno San Gennaro ne sarebbe stato capace .Lo devi all’umanita’ intera . L’umanità intera te ne sarà riconoscente in eterno ....

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4 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

non si possono paragonare territori europei con il continente Australiano, sig fosforo. Certamente i politici australiani hanno le loro colpe ma spegnere incendi in zone desolate, nel senso poco abitate, non è semplice come sembrerebbe di capire dalle sue parole. Se mi consente, sig fosforo, lei dà l'impressione di avere le stesse taglienti certezze dei sig Di Maio e Di Battista che però quando vengono messe alla prova subiscono le difficoltà, a volte non proprio scavalcabili, che la realtà ti sbatte in faccia ogni giorno.

Egregio, i numeri sono una delle passioni della mia vita, dunque so che nemmeno loro garantiscono certezze. Dai miei post precedenti penso che emergano due quasi certezze e una certezza relativa che definirei ragionevole. Le chiarisco e ribadisco nel seguito.

1) In Australia è in atto da 7 mesi una immane catastrofe ambientale, che colpisce un patrimonio universale e che potrebbe avere conseguenze planetarie. Essa va fermata al più presto e a tutti i costi. Con ciò intendevo non solo i costi economici, anche se ho prodotto una cifra volutamente esagerata per eccesso (oggi, tra un mese potrebbe esserlo per difetto): 1 miliardo di euro. Io penso che noi occidentali, obnubilati dal consumismo, non abbiamo solo smarrito il senso della natura e il rispetto e l'amore che le dobbiamo, ma anche il senso del sacrificio. Da molti decenni in Occidente non combattiamo una guerra seria (solo giochi di guerra, senza rischi, con cacciabombardieri e droni). Questo è ovviamente un bene ma c'è un rovescio della medaglia: ci siamo infiacchiti, non abbiamo più il coraggio né le motivazioni ideali per andare a rischiare la pelle. Ho scritto che arruolerei 100.000 mercenari molto ben pagati e brevemente ma intensamente addestrati per mandarli a domare le fiamme nelle zone più sperdute. Implicitamente ho messo in conto che uno o due su mille di questi inesperti potrebbero morire nell'impresa. Quindi 100 o 200 morti, ma morti per una giusta causa. Difendere la natura è come difendere nostra madre, e l'ambiente è la nostra casa, la casa di tutti, incluse le tante specie viventi (animali e vegetali) a rischio estinzione o decimazione in Australia. TUTTE imparentate con noi. Il 50% almeno della mappa genetica di una pianta di banane riproduce tal quali almeno la metà dei nostri geni. Ho letto che l'Australia detiene un triste primato: è il continente in cui negli ultimi 200 anni si sono estinte più specie viventi. Una statistica molto grave perché quello è anche e di gran lunga il continente meno densamente abitato dal più spietato e vorace dei predatori: l'uomo. 

2) La risposta del governo australiano è stata finora del tutto inadeguata in termini di uomini, mezzi, risorse economiche. Poche migliaia di persone impegnate, tra pompieri e volontari; pochi e inadeguati aerei antincendio; poche decine di milioni di dollari australiani destinate alle operazioni di spegnimento. A fronte di danni stimati già in oltre 4 miliardi. Molta gente e molti personaggi famosi stanno donando soldi all'Australia da tutto il mondo. Elton John 1 milione di dollari. Al posto del premier australiano mi vergognerei di accettarli e li destinerei all'Africa. L'Australia è uno dei paesi più ricchi del pianeta. Peraltro ci sono paesi poveri con condizioni geografiche e climatiche non troppo dissimili ma dove non ci si mette tutto questo tempo per domare gli incendi causati sistematicamente, per esempio, dai fulmini. 

3) Ho scritto che basterebbe spendere (spendere subito, non stanziare) 1 miliardo di euro per spegnere tutti gli incendi in Australia entro un mese al massimo. Ovviamente non è una certezza ma una possibilità ragionevole visto che con risorse molto minori si è riusciti per lo meno a tenere le città al riparo dalle fiamme. Probabilmente basterebbero 2 settimane e la metà di quella cifra. 100.000 persone disposte a rischiare la vita per 300 dollari australiani netti al giorno (186 euro) sarebbe forse difficile reclutarle in poco tempo nella ricca e infiacchita popolazione locale, ma arriverebbero di corsa dall'Indonesia, dalle Filippine, dallo Sri Lanka, etc. Sui costi degli aerei antincendio ho estrapolato in modo grossolano ma non campato in aria. In sostanza ho fatto una media tra i costi del più grande e costoso dei Supertankers esistenti, il Boeing 747 Evergreen, e quelli del Canadair, che è un mezzo valido e molto diffuso ma mio avviso troppo piccolo e lento per lo scenario in oggetto. 

Saluti

Modificato da fosforo311

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Un'appendice al mio ultimo post. Molto probabilmente la difficoltà maggiore nel concretizzare il mio drastico piano di attacco frontale all'emergenza australiana, starebbe nel reperire fisicamente i 50 aerei supertankers che ho proposto. Non sono infatti aerei antincendio molto diffusi. Bisogna però considerare che nell'emisfero boreale siamo in inverno, una stagione in genere non critica per gli incendi boschivi. Quindi i paesi più dotati di questi aerei, USA, Russia, Cina, Canada, potrebbero tranquillamente noleggiarli per un mese all'Australia. E se non si arrivasse a metterne insieme 50, ciascuno di quelli mancanti potrebbe essere sostituito con due o tre popolari Canadair.

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7 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Molto probabilmente la difficoltà maggiore nel concretizzare il mio drastico piano di attacco frontale all'emergenza australiana, starebbe nel reperire fisicamente i 50 aerei supertankers che ho proposto.

Insomma siamo di fronte ad un piano di attacco che presenta un lievissimo difetto: sarebbe difficile reperire fisicamente i 50 supertankers.

Al contrario trovare i 100.000 operatori terrestri sarebbe una bazzecola.

Se torni a giocare a RisiKo! ti risparmi diversi motivi per essere dileggiato.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Egregio, i numeri sono una delle passioni della mia vita ....,

Urka !! Ed ora aggiungiamo pure  anche questa “passione della vita “del Cazzaro, quella per i numeri. a tutte le altre passioni della vita che albergano  nel dna idionapoletanoide del Cazzaro . Dopo quella per : politica, arte , cinema ,  giornalismo sport , teatro ,  poesia ,  latino ,  storia , giornalismo.  pittura , motori. geografia , cucina regionale  napoletana ,  scacchi , economia , aeronautica,  musica di qualsiasi genere , filosofia , gastronomia, chimica e chissà quant’altro mi dimentico. Tante sono state , nel corso dei chilometrici post che negli anni il Cazzaro ci ha sottoposto , le passioni della vita  che lo hanno “preso”.  Mi verrebbe da dire :” ma la passione per la fi ga , ... No ??  Stambexxille e’ di una noia mortale !! Ora ci manca pure che si sia messo in testa di avere il piano perfetto dal punto di vista  1) Economico 2) Organizzativo 3) Ambientale 4) Strategico , per risolvere il problema degli incendi in Australia . Se potesse , se qualcuno fosse in grado di dargli un indirizzo , un nome , non avrebbe il minimo pudore di inviargli il piano completo . Si concede solo un dubbio : quello di aver sottovalutato il costo degli aerei atti agli spengimenti. Ma poi aggiunge subito :” però non e’ detto “. E sono convinto che ci crede davvero di essere un “unicum” per poter risolvere un problema che schiere di scienziati , economisti , geologi , tutti di fama mondiale , sono al capezzale e non trovano una quadra definitiva per risolverlo. Invece il Cazzaro e’ solo un “unicum” che andrebbe monitorato amorevolmente e giornalmente per non fargli perdere quel minimo di igiene mentale che , forse e ripeto il forse , gli rimane . 

Modificato da mark222220

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Mi verrebbe da dire :” ma la passione per la fi ga , ... No

***********

ogni stagione ha i suoi frutti, sig Mark, evidentemente quella stagione è passata ed è arrivata quella della prolissitudine, la stessa che sta percorrendo anche lei, non le sembra?

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Mhmhmhmhm , si sbaglia. Io la passione per la fi ga ce l’ho sempre avuta e non e’ calata nemmeno con il trascorrere degli anni . Invece , almeno questa e’ la mia sensazione , che il Cazzaro napoletano sta passione ce ne aveva poca anche da più giovane essendo oberato da un po’ troppine passioni di vita . Per la prolissitudine in parte posso darle ragione, ma non credo affatto di raggiungere nemmeno un quarto di quella del Cazzaro partenopeo. Eppoi , nella speranza di essere creduto , la sviluppo quasi esclusivamente quando mi diverto con il Panzanaro ( di nome e sembra pure di fatto ). 

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Vorrei porre una domandina ai forumisti intervenuti in questa discussione.

Immaginate che incendi analoghi a quelli australiani avvenissero in Italia da 7 mesi, ripeto da 7 mesi come in Australia, ovviamente fatte le debite proporzioni per l'area interessata in rapporto alla superficie nazionale. A quest'ora sarebbe già andata completamente in cenere un'area grande all'incirca come il Friuli-Venezia Giulia. E in un'area almeno 5 volte più grande  si respirerebbe un'aria che al confronto l'attuale cappa di smog sulle città della pianura padana sembrerebbe ossigeno puro di montagna. Ora  ditemi cosa fareste voi:

1) Chiedereste le immediate dimissioni del governo Conte?

2) Andreste volontari a rischiare la pelle per spegnere gli incendi?

3) Chiedereste al sottoscritto se ama di più la fi.ga, il Risiko o la prolissità?

Non siate prolissi ma  rispondete brevemente 1,2 o 3.

Grazie

Modificato da fosforo311

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Detto e considerato che l’Australia , da sola , e’ più grande dell’Europa , vorrei partecipare al referendum. Posso ??      1) Mi asterrei. 2) Mi asterrei 3) E’ sbagliato il quesito. Non ti verrebbe chiesto se ami di più la fi ga visto che e’ stato dimostrato che non ti piace un granché . 

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1) Chiedereste le immediate dimissioni del governo Conte?

No, se ha fatto tutto ciò che poteva fare.

2) Andreste volontari a rischiare la pelle per spegnere gli incendi?

A dare una mano sicuramente.

3) Chiedereste al sottoscritto se ama di più la fi.ga, il Risiko o la prolissità? 

Non serve chiedere: la sua prolissitudine è nota.

Non siate prolissi ma  rispondete brevemente 1,2 o 3.

Sono stato breve?

Grazie

Prego

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Ovviamente il governo australiano ha delle responsabilità. In Australia è anche una pratica agricola ancora diffusa , in pratica si incendiano parti di foresta o "prateria" la si libera dagli arbusti e animali e si ottiene del terreno fertile per qualche anno , senza dover utilizzare fertilizzanti , dopodiché quando incomincia a non produrre più lo si abbandona e si va ad incendiare un altro pezzo di foresta … e così via, ora questa pratica e distruttiva si distruggono anche tutti gli animali che abitano allo stato selvaggio … e questo modo di operare non è mai stato contrastato da nessuno … gli australiani possono inquinare tutta l'aria che vogliono, noi italiani grazie a certi ben pensanti ci vietiamo le auto, ci siamo inventati il blocco del diesel , gli euro 0,1, 2,3, 4, 5 ,ecc. alla fine è solo marketing, non è risolvere il problema dell'inquinamento … e che dire dei pozzi petroliferi incendiati ? degli esperimenti nucleari di pinco palla? quello non è inquinamento?...

 

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3 minuti fa, mylord611 ha scritto:

noi italiani grazie a certi ben pensanti ci vietiamo le auto, ci siamo inventati il blocco del diesel , gli euro 0,1, 2,3, 4, 5 ,ecc. alla fine è solo marketing, non è risolvere il problema dell'inquinamento

ci vietano le auto poi però continuano a funzionare i caminetti, le stufe a legna, le stufe a pellet i bruciatori dei condomini a gasolio, vietano le auto per costringere la gente a comperare una macchina nuova o magari due, una con targa pari e l'altra con targa dispari....

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3 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Vorrei porre una domandina ai forumisti intervenuti in questa discussione.

Immaginate che incendi analoghi a quelli australiani avvenissero in Italia da 7 mesi, ripeto da 7 mesi come in Australia, ovviamente fatte le debite proporzioni per l'area interessata in rapporto alla superficie nazionale. A quest'ora sarebbe già andata completamente in cenere un'area grande all'incirca come il Friuli-Venezia Giulia. E in un'area almeno 5 volte più grande  si respirerebbe un'aria che al confronto l'attuale cappa di smog sulle città della pianura padana sembrerebbe ossigeno puro di montagna. Ora  ditemi cosa fareste voi:

1) Chiedereste le immediate dimissioni del governo Conte?

2) Andreste volontari a rischiare la pelle per spegnere gli incendi?

3) Chiedereste al sottoscritto se ama di più la fi.ga, il Risiko o la prolissità?

Non siate prolissi ma  rispondete brevemente 1,2 o 3.

Grazie

3

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27 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

ci vietano le auto poi però continuano a funzionare i caminetti, le stufe a legna, le stufe a pellet i bruciatori dei condomini a gasolio, vietano le auto per costringere la gente a comperare una macchina nuova o magari due, una con targa pari e l'altra con targa dispari....

Mi scusi ma.....con 1.200 euro su un'auto a benzina installa il GPL, e va dove vuole e quando vuole.

In molte Regioni non paga il bollo (e quindi si ripaga l'impianto).

Oltre a inquinare meno, spende in carburante meno della metà.

Su 15.000 km. annui, risparmia 700/800 euro annui.......in 15 anni si ripaga l'auto.

Modificato da cortomaltese-im

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Il Gov. Australiano penso abbia tutte le possibilità per poter fronteggiare il problema degli incendi, ma in sostanza non gli frega niente di quello che accade, anzi, con gli aiuti che in molti vogliono dare si staranno sfregolando le mani....politici venduti al proprio tornaconto per far cassa ne esistono in tutto il mondo, l'Australia stà dimostrando una certa supremazia in questo, in conclusione mi sento di dire che le porcherie che possono succedere in baraccopoli, non sono certo peggiori di quelle che succedono nei palazzi del potere....mi riferisco sui generis....non al berlu in particolare...xD(nota personale)....

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