Le avventure scolastiche del Cazzaro di Napoli e della brigatista ...

 
52 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

..... Qui aggiungo, ma forse ne ho già accennato nel forum, (eh siii ) che sul finire del liceo mi ritrovai compagno di banco di una fiancheggiatrice delle BR ( ma vah , non lo avrei mai detto). Naturalmente nessuno lo sapeva, solo qualche sospetto, qualche diceria (e certo )....Una volta disegnò sul banco una stella a 5 punte dentro un cerchio: la cancellai subito ( e chi sennò ) e si mise a ridere (maleducata) .  Una brava professoressa, su pressione della famiglia, ( che immagino ti conosceva già di fama come il miglior allievo dei licei della Campania ) , me l'aveva messa accanto. Ero bravino ( urka un fenoneno  come poi si e’ dimostrato nella vita e nel forum ) e mi raccomandò ( in ginocchio ?) di darle una mano, specie in matematica. Persi i contatti, anni dopo la rividi in foto sul giornale: arrestata in una retata di brigatisti. Mi sentii malissimo per il mio fallimento ( te me fascisti chiagnere) ma soprattutto per lei. In fondo non era cattiva ....

 

 

E mi sembrava pure strano che il Cazzaro di Napoli non avesse avuto pure una compagna di classe brigatista , tse’ !! Ma che dico compagna di classe ..., pure di banco , doppio tse’. !!                             

P.S.  Tutto quello che scritto tra parentesi l’ho aggiunto  io ....!! 

 
 

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9 messaggi in questa discussione

Senza dimenticare la beatificazione di Prospero Gallinari. BFODIDSAT

Idealisti a modo loro.jpg

 

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E pure altro ...

36 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

La ciliegina sulla torta però è quella datata 22 settembre 2013 (ore 10.59). BFODIDSAT

SE LE BRIGATE ROSSE....jpg

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Rientro da un bellissimo e travolgente concerto gospel natalizio e trovo le mie ombre, il fedele e indefesso Mark e il fedele e indefesso Sauro, lievemente sconvolte. Un po' per le loro faticose ricerche negli archivi di Virgilio, un po' per un piccolo aneddoto, peraltro non inedito, sui miei lontanissimi ma indimenticabili anni di liceo. Ma bisogna comprenderle le mie povere ombre. Non sanno come riempire il loro inutile tempo, e hanno vissuto e vivono vite così monotone e incolori che scandagliare nel passato di uno sconosciuto che ha qualcosina da raccontare a figli e nipoti (e perché no, anche al forum) è esperienza oltremodo eccitante. Brividi e scosse elettriche gli risalgono poi le schiene al pensiero che il sottoscritto ebbe negli anni '70 una fiancheggiatrice delle Br come compagna di banco. Eccitazione, emozione, forse anche invidia sono malcelate da un goffo tentativo di ironizzarci sopra da parte dell'ombra pisana. Dopo avere consumato una parca cena e dopo avere facilmente demolito un loro tentativo meno ironico ma altrettanto goffo di farmi passare per un simpatizzante o un nostalgico delle Br, mi è venuto un po' di sonno e allora metto a letto le mie ombre. Tranquille, stanotte non scriverò nulla non è necessario che vi alziate all'alba per aprire il mio profilo. Ma domani, se vi comportate bene vi regalerò un'altra chicca. Un altro gustoso ed eccitante (per voi) aneddoto sulla "compagna" del liceo. 

Sogni d'oro, ombrette

 

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7 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Rientro da un bellissimo e travolgente concerto gospel natalizio e trovo le mie ombre, il fedele e indefesso Mark e il fedele e indefesso Sauro, lievemente sconvolte. Un po' per le loro faticose ricerche negli archivi di Virgilio, un po' per un piccolo aneddoto, peraltro non inedito, sui miei lontanissimi ma indimenticabili anni di liceo. Ma bisogna comprenderle le mie povere ombre. Non sanno come riempire il loro inutile tempo, e hanno vissuto e vivono vite così monotone e incolori che scandagliare nel passato di uno sconosciuto che ha qualcosina da raccontare a figli e nipoti (e perché no, anche al forum) è esperienza oltremodo eccitante. Brividi e scosse elettriche gli risalgono poi le schiene al pensiero che il sottoscritto ebbe negli anni '70 una fiancheggiatrice delle Br come compagna di banco. Eccitazione, emozione, forse anche invidia sono malcelate da un goffo tentativo di ironizzarci sopra da parte dell'ombra pisana. Dopo avere consumato una parca cena e dopo avere facilmente demolito un loro tentativo meno ironico ma altrettanto goffo di farmi passare per un simpatizzante o un nostalgico delle Br, mi è venuto un po' di sonno e allora metto a letto le mie ombre. Tranquille, stanotte non scriverò nulla non è necessario che vi alziate all'alba per aprire il mio profilo. Ma domani, se vi comportate bene vi regalerò un'altra chicca. Un altro gustoso ed eccitante (per voi) aneddoto sulla "compagna" del liceo. 

Sogni d'oro, ombrette

 

Te la sei zompata, la compagna di banco !!!

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7 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Te la sei zompata, la compagna di banco !!!

No, quella lì no. Non era il mio tipo, e poi fumava troppo. E questo mi riporta all'aneddoto che volevo raccontare. Una sera, finito di studiare, lei mi chiede di accompagnarla al "Circolo". Era un circolo anarchico, oggi diremmo un piccolo centro sociale. Mi presenta come un "compagno". Entriamo in una saletta chiusa, con una decina di persone, che mi sembrò subito una camera a gas. Per me che non avevo mai fumato l'aria era irrespirabile, cominciai a tossire come un pivello. All'epoca non avevo idea, ma l'odore del fumo non mi parve quello del tabacco. L'altra cosa che mi ricordo bene era un magnifico poster in b/n con la foto in grandezza naturale di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200m a Città del Messico, che abbassano la testa e alzano il pugno chiuso con il guanto nero durante l'inno americano. Un'immagine epocale! Le altre pareti erano tappezzate di falci e martello e poster di Lenin, di Mao, del Che e di Fidel a volontà. Notai la mancanza di Marx. Non era casuale: troppo poco rivoluzionario. Due o tre compagni si misero a parlare. Spesso andavo al bagno, ma era solo una scusa per respirare, perché c'era un finestrino. Non ricordo bene quello che  dissero. Capii solo che volevano indottrinarmi, ma li lasciai parlare per più di un'ora. Alla fine dissi: scusate compagni, vorrei dire qualcosa. I due che avevano parlato fecero un sorrisetto che non mi piacque. Come volessero dire: vediamo 'sto pivello cos'ha da dire. Parlai e vidi che mi ascoltavano, ovviamente senza smettere di fumare come turchi. Poi a un certo punto, all'improvviso, quello che sembrava il capo della baracca, un sosia tragico di Augusto Daolio, scambiò uno sguardo d'intesa con la mia amica e mi indicò la porta. Si era reso conto che a momenti indottrinavo io loro. Appena tornato a casa misi tutto in lavatrice e mi buttai sotto la doccia. A volte dico ai miei amici e alle mie figlie che in tutta la vita ho fumato solo un pacchetto di sigarette. In realtà, io non ho mai acceso una sigaretta in vita mia, le detesto. Però quello che respirai di fumo passivo quella sera valeva sicuramente un intero pacchetto, se non di più.  

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45 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

No, quella lì no. Non era il mio tipo...

Certamente risultò più interessante la biondona pivot titolare della nazionale norvegese di basket femminile cuccata con il tandem. Stavolta non posso darti torto.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti.

""""""""'''''

mi perdoni sig ilsauro, ma la scritta qui sopra la spalma anche sul pane al posto del burro?

Ha visto il filmato del sollevatore di pesi che si faceva il segno della croce ogni tre secondi?

Secondo me gli è venuto un tic esattamente come il suo.

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

No, quella lì no. Non era il mio tipo, e poi fumava troppo. E questo mi riporta all'aneddoto che volevo raccontare. Una sera, finito di studiare, lei mi chiede di accompagnarla al "Circolo". Era un circolo anarchico, oggi diremmo un piccolo centro sociale. Mi presenta come un "compagno". Entriamo in una saletta chiusa, con una decina di persone, che mi sembrò subito una camera a gas. Per me che non avevo mai fumato l'aria era irrespirabile, cominciai a tossire come un pivello. All'epoca non avevo idea, ma l'odore del fumo non mi parve quello del tabacco. L'altra cosa che mi ricordo bene era un magnifico poster in b/n con la foto in grandezza naturale di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200m a Città del Messico, che abbassano la testa e alzano il pugno chiuso con il guanto nero durante l'inno americano. Un'immagine epocale! Le altre pareti erano tappezzate di falci e martello e poster di Lenin, di Mao, del Che e di Fidel a volontà. Notai la mancanza di Marx. Non era casuale: troppo poco rivoluzionario. Due o tre compagni si misero a parlare. Spesso andavo al bagno, ma era solo una scusa per respirare, perché c'era un finestrino. Non ricordo bene quello che  dissero. Capii solo che volevano indottrinarmi, ma li lasciai parlare per più di un'ora. Alla fine dissi: scusate compagni, vorrei dire qualcosa. I due che avevano parlato fecero un sorrisetto che non mi piacque. Come volessero dire: vediamo 'sto pivello cos'ha da dire. Parlai e vidi che mi ascoltavano, ovviamente senza smettere di fumare come turchi. Poi a un certo punto, all'improvviso, quello che sembrava il capo della baracca, un sosia tragico di Augusto Daolio, scambiò uno sguardo d'intesa con la mia amica e mi indicò la porta. Si era reso conto che a momenti indottrinavo io loro. Appena tornato a casa misi tutto in lavatrice e mi buttai sotto la doccia. A volte dico ai miei amici e alle mie figlie che in tutta la vita ho fumato solo un pacchetto di sigarette. In realtà, io non ho mai acceso una sigaretta in vita mia, le detesto. Però quello che respirai di fumo passivo quella sera valeva sicuramente un intero pacchetto, se non di più.  

Non le accadde di notare uno strano aroma, diverso dalle "bionde" o dal "mezzo toscano" ?

Secondo me non era fumo passivo di tabacco, ma di qualcosa d'altro.....

 

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20 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Non le accadde di notare uno strano aroma, diverso dalle "bionde" o dal "mezzo toscano" ?

Secondo me non era fumo passivo di tabacco, ma di qualcosa d'altro.....

 

Infatti l'ho scritto, c'erano strani aromi nell'aria. Fumavano un po' di tutto. Ma con ciò non voglio denigrare quegli idealisti. Una delle poche cose che ricordo è che uno degli "speaker" era un compagno sardo che parlò dei sequestri di persona (una piaga nazionale all'epoca), associandoli alle terribili condizioni di sottosviluppo e di sfruttamento della Sardegna da parte dei capitalisti e della Nato. Ma senza paragonare i banditi sardi a dei Robin Hood, anzi chiedeva per loro la pena di morte. 

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