altra tegola in testa al pseudo governo
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director12,
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49 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Gesto coerente e rispettabile di un ministro serio e onesto che ha sempre operato per il bene comune e nello spirito più originario e radicale del M5S. Un gesto che potrà essere di stimolo per il Movimento e per tutto il governo che, una volta archiviato alla meno peggio lo scomodo dovere della manovra finanziaria, condizionata in buona parte dalle spese allegre dei Berlusconi e dei Renzi, potrà finalmente mettere in campo iniziative più forti, più coraggiose e all'insegna della radicalità. Fioramonti aveva ragione da vendere nel chiedere 3 miliardi, non un euro di meno, per l'istruzione e la ricerca. Anzi io ne avrei chiesti 6, ma dove prenderli? Io li avrei presi senza esitare dagli 80 euro elargiti da un populista incompetente a 10 milioni di occupati stabili che potevano e possono rinunciarvi senza drammi, per investirli nel settore chiave per il futuro del Paese. Sono certo che il presidente Conte, se fosse stato a capo die dei paesi scandinavi.
Dici?? ba'..scendiamo nei dettagli:
a) Come scrive il Corriere della Sera, il M5s avrebbe chiesto all'ex professore di economia politica all'Università di Pretoria di "restituire i 70mila euro che ci deve", somma che corrisponde ai mancati rimborsi di Fioramonti al partito e all'associazione Rousseau. Versamenti a cui sono vincolati tutti i parlamentari grillini
b) Nel suo - breve - ministero, Fioramonti ha collezionato gaffe e scandali. A partire dagli insulti choc sui social contro politici, donne e forze dell'ordine venuti alla luce grazie a un inchiesta de ilGiornale. Che, dopo la campagna #Fioramontidimettiti, il grillino lasci finalmente la poltrona?
Ministro questo?? pochi ne sentiranno la mancanza!!
Perché il ministro degli interni precedente era un ministro?
Muaaaàaaaa!
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Gesto coerente e rispettabile di un ministro serio e onesto che ha sempre operato per il bene comune e nello spirito più originario e radicale del M5S. Un gesto che potrà essere di stimolo per il Movimento e per tutto il governo che, una volta archiviato alla meno peggio lo scomodo dovere della manovra finanziaria, condizionata in buona parte dalle spese allegre dei Berlusconi e dei Renzi, potrà finalmente mettere in campo iniziative più forti, più coraggiose e all'insegna della radicalità. Fioramonti aveva ragione da vendere nel chiedere 3 miliardi, non un euro di meno, per l'istruzione e la ricerca. Anzi io ne avrei chiesti 6, ma dove prenderli? Io li avrei presi senza esitare dagli 80 euro elargiti da un populista incompetente a 10 milioni di occupati stabili che potevano e possono rinunciarvi senza drammi, per investirli nel settore chiave per il futuro del Paese. Sono certo che il presidente Conte, se fosse stato a capo di un monocolore grillino, me li avrebbe dati. Ma purtroppo Conte dipende da una maggioranza dove ci sono un grosso partito (Pd) e un partitino populista (Iv) che dipendono fortemente da quei 10 milioni di elettori. I disastri dei populisti hanno proprio questa particolarità: è pressoché impossibile porvi rimedio se non a rischio dell'impopolarità e di populismi ancora peggiori. La cosa più tragicomica di questa triste vicenda è il commento dei populisti della Lega. Con noi al governo i soldi per la scuola si sarebbero trovati. Roba da matti! Questi signori mi fanno venire in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Probabilmente Salvini sarebbe andato in pellegrinaggio e avrebbe chiesto il miracolo di far convivere la flat tax di Russia, Ucraina e Albania con i livelli di debito pubblico e di evasione nostrani e con i livelli di qualità dell'istruzione dei paesi scandinavi.
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