Esproprio proletario

Comincia finalmente a prendere corpo la revoca della concessione di Autostrade. Molto bene presidente Conte, vada fino in fondo! È una battaglia difficilissima contro poteri forti: i suoi predecessori, eccetto forse De Gasperi, Fanfani e Moro, non avrebbero avuto neppure il coraggio di iniziarla. Ma sappia che l'Italia onesta, l'ltalia che ancora piange i 43 morti del ponte di Genova e i 40 del bus di Avellino, è TUTTA con lei, presidente Conte. Però, manco a dirlo, il pinocchio di Rignano (se perdo il referendum lascio la politica) si mette subito di traverso, cioè prende il posto che era stato di Salvini nel Conte1. Non mette conto soffermarsi: lo prevedevano anche le pietre. Chi fosse più disinformato delle pietre si aggiorni: https://infosannio.wordpress.com/2019/12/22/toto-gavio-e-castellucci-il-filo-rosso-con-matteoc/

Mi soffermo invece sulle parole di Teresa Bellanova: "Siamo all'esproprio proletario". La ministra Bellanova è anche la portavoce di Italia Viva nel governo, dunque ha espresso, in modo legittimo e chiaro, la posizione del suo partito, ben nota anche alle pietre. Ma allora che cosa le contesto? 

Cara Teresa, cara compagna, permettimi di chiamarti così, lo farò per la prima e ultima volta. Ormai non ti riconosco più, nondimeno ti dico che tu non puoi, tu non puoi assolutamente, per rispetto alla tua storia, alle tue idee e ai tuoi valori di un tempo, esprimerti in quel modo. Lascia che siano i ricchi mestieranti della politica, i figli di papà adusi alle ville di lusso, ai voli di Stato per andare a vedere una partita di tennis, o ai voli privati pagati dalle loro generose fondazioni per andare fare un discorsino di 143 secondi negli USA; lascia, compagna Teresa, che siano questi agiati e fortunati politucoli a parlare di "esproprio proletario" senza neppure sciacquarsi prima la bocca. Tu non puoi farlo. Tu sai cos'è il proletariato, l'hai vissuto, e sai che esiste ancora. Per esempio tra quei braccianti del profondo Sud tra i quali tu stessa, ancora adolescente, ti sudavi un pezzo di pane da portare a casa. Lasciasti gli studi per lavorare: la prole è la ricchezza delle famiglie proletarie. Eri una militante del Partito Comunista, diventasti sindacalista della CGIL dove facesti battaglie importanti per i braccianti, per i proletari. Lottavi contro i padroni, contro gli sfruttatori. Avrai visto braccianti spezzarsi la schiena sotto il sole, se non peggio, per fare arricchire il padrone. Cara Teresa, oggi TU PUOI ANDARE FIERA DELLA TUA TERZA MEDIA. E non vergognartene come quella ministra del Pd che si fingeva laureata. Però tu non puoi dire che la revoca ai Benetton è un esproprio proletario. Sai bene che non è così. Sai bene che è solo un restituire agli italiani un regalo enorme che politici "generosi" fecero a ricchi e potenti capitalisti che non lo meritavano e che ancora meno dimostrarono di meritarlo negli anni. Perdonami compagna, ma cosa kazzo deve fare di peggio un gestore per essere privato di una concessione pubblica? 83 morti sono "solo" il tragico consuntivo di decenni di gestione tanto lucrosa quanto, per usare un eufemismo, "disattenta". Per quanto sta venendo lentamente a galla poteva andare perfino peggio. Sono ancora agghiacciato dalla testimonianza a Report di quel dipendente di una ditta in subappalto per Autostrade, che denunciò la presenza della camorra nei lavori: forniture di materiali scadenti, funzionari corrotti, lavori eseguiti male, gravissimi rischi per la sicurezza. Minacciato di morte, viveva sotto scorta. Gliel'hanno revocata, ma non hanno ancora revocato la concessione ai Benetton.  

 http://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/237-vedi/77022-dopo-la-puntata-di-report-revocata-la-scorta-al-testimone-di-giustizia-gennaro-ciliberto.html

15 mesi, dicasi 15 mesi dopo la strage del Morandi, Luciano Benetton scrive a tutti i giornali. Finalmente parla degli omessi controlli, dei sensori guasti e non sostituiti, delle perizie falsate. Si dice sorpreso (!) e ferito, prima come cittadino che come imprenditore. Si sente addirittura parte lesa!! Eh no! Troppo comodo cascare dal pero, scaricare il barile su altri e fare la vittima dopo vent'anni di lauti guadagni (e di mancati controlli). Il miliardario si sente "ferito", ma 83 poveri innocenti sono morti e lui non molla la concessione. L'Autostrada del Sole fu costruita con i soldi e con il sangue degli italiani. Era un'opera di ingegneria arditissima per l'epoca, con oltre 400 tra ponti e viadotti. Più di 100 operai vi persero la vita, li ricorda una lapide in una chiesa presso il casello di Firenze. Ricordiamocene anche noi, compagna Bellanova! Oggi l'A1 è una miniera d'oro per una famiglia di miliardari. Se portargliela via è "esproprio proletario", allora, dopo tutto quel che è successo, lasciargliela sarebbe dittatura del capitalismo. L'Italia sarebbe come il Bangladesh e gli altri paesi del Terzo Mondo dove i capitalisti e le multinazionali tuttora spadroneggiano e lucrano sul lavoro e sulla pelle dei lavoratori. Leggiti bene soprattutto la seconda parte di questo articolo, cara compagna Teresa Bellanova. Possibile che il passaggio a Italia Viva abbia fatto morire in te gli ideali di una sindacalista comunista che difendeva i diritti della povera gente?  

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/02/benetton-la-sua-lettera-rischia-di-diventare-un-enorme-autogol/5589662/

Modificato da fosforo311

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53 messaggi in questa discussione

dopo un anno e mezzo dal crollo del ponte,con 43 morti,forse,dicasi forse prende corpo l'ipotesi di togliere la concessione alle autostrade.pero'...e dire che il giorno stesso,tale toninelli,allora ministro delle infrastrutture (sic!!) lancio epistemi contro la societa',minacciando di toglierla nelle immediatezze.e gia' come la risoluzione in via definitiva entro luglio!!! delle annosa questione grandi navi a venezia..sempre per bocca del solito ministro grillo. a cirino,nonchè geom,.filini...che dici,l'abbaglio dei grilli ti ha ancora accecato?? forse con i botti di fine anno ti sveglieranno dal de profundis in cui sei caduto??

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Ti ripeto, per sfidare certi poteri forti servono statisti del calibro di Giuseppe Conte. Ma nemmeno lui poteva toccare i Benetton finché c'era Salvini al governo. Ora c'è Renzi e il problema si ripropone. Vedremo. Avremo anche modo di testare la lealtà del personaggio. I precedenti non sono incoraggianti. Toninelli era un ministro onesto. Solo per questo è già da considerare migliore di molti dei suoi predecessori.

 

 

 

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4 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Ti ripeto, per sfidare certi poteri forti servono statisti del calibro di Giuseppe Conte. Ma nemmeno lui poteva toccare i Benetton finché c'era Salvini al governo. Ora c'è Renzi e il problema si ripropone. Vedremo. Avremo anche modo di testare la lealtà del personaggio. I precedenti non sono incoraggianti. Toninelli era un ministro onesto. Solo per questo è già da considerare migliore di molti dei suoi predecessori.

 

 

 

onesto è una cosa..babbeo è un'altra

ossequi a...pulcinella

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20 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

per sfidare certi poteri forti servono statisti del calibro di Giuseppe Conte. Ma nemmeno lui poteva toccare i Benetton finché c'era Salvini al governo.

L'ultima ca ga ta del panzanaro seriale fosforo31.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:

L'ultima ca ga ta del panzanaro seriale fosforo31.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Le risulta come ha votato Salvini il 29 maggio del 2008 sulla  conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59 ? In particolare detto "decreto Salva Benetton" ?

 

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Non esiste nessun decreto salva Benetton. Rimani in silenzio e forse riesci a fare la figura di quello vagamente intelligente.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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3 ore fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Le risulta come ha votato Salvini il 29 maggio del 2008 sulla  conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59 ? In particolare detto "decreto Salva Benetton" ?

 

http://www.senzasoste.it/decreto-salva-benetton-del-2008-salvini-voto-favore/

Il decreto Salva-Benetton del 2008? Salvini votò a favore!

I maggiori benefici per Autostrade per l'Italia furono votati nel giugno 2008 dal governo Berlusconi con il voto favorevole alla Camera di tutto il centrodestra, Matteo Salvini compreso

MALA  OPPOSIZIONE   DI  PREGIUDICATI , CONDANNATI , PRESCRITTI , INQUISITI , INDAGATI RINVIATI A  GIUDIZIO E /O AMNISTIATI  E  GRAZIATI  DI DESTRA

 

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2 minuti fa, pm610 ha scritto:

http://www.senzasoste.it/decreto-salva-benetton-del-2008-salvini-voto-favore/

Il decreto Salva-Benetton del 2008? Salvini votò a favore!

I maggiori benefici per Autostrade per l'Italia furono votati nel giugno 2008 dal governo Berlusconi con il voto favorevole alla Camera di tutto il centrodestra, Matteo Salvini compreso

MALA  OPPOSIZIONE   DI  PREGIUDICATI , CONDANNATI , PRESCRITTI , INQUISITI , INDAGATI RINVIATI A  GIUDIZIO E /O AMNISTIATI  E  GRAZIATI  DI DESTRA

 

https://www.tpi.it/2018/08/19/salvini-decreto-benetton-autostrade/

Salvini-Benetton2-243x300.pngQuesta invece è la legge sul sito del Parlamento:

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/08101l.htm

Questa è la votazione alla Camera con Salvini fra i favorevoli:

https://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/conversione-in-legge-del-decreto-legge-8-aprile-2008-n-59-recante-disposizioni-urgenti-per-lattuazione-di-obblighi-comunitari-e-lesecuzione-di-sentenze-della-corte-di-giustizia-delle-comunit/18648

Insomma, come sempre oltre gli slogan ci sono i fatti. Per risollevare questo paese serve impegno, conoscenza e serietà, specialmente da parte di noi cittadini. Gli slogan delle finte vergini e degli sciacalli invece non servono. Se è in grado, il governo sospenda o tolga le concessioni a Autostrade per l’Italia e ci dica quale modello di gestione delle infrastrutture propone. Perché di chi ha privatizzato tutto il privatizzabile, compresi i governi di cui Salvini e la Lega facevano parte, non ci fidiamo.

Qui è spiegato bene il come e il perché
http://contropiano.org/news/politica-news/2018/08/20/caro-di-maio-sulle-autostrade-faccia-due-domande-anche-alla-lega-0106841

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11 ore fa, fosforo311 ha scritto:

e Moro,

E no...questo lo hanno ucciso proprio per il suo coraggio di voler cominciare a cambiare alcune cose...

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11 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Non esiste nessun decreto salva Benetton. Rimani in silenzio e forse riesci a fare la figura di quello vagamente intelligente.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

E non esiste neppure il Ponte Morandi. I rettili strisciano sugli specchi.

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Se ti prendi la briga di leggere il provvedimento normativo, lasciando stare i copiaincolla del bimboscemo610, con l'aiuto dell'insegnante di sostegno forse riuscirai a capire che non esiste nessun decreto salva Benetton.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

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14 ore fa, director12 ha scritto:

onesto è una cosa..babbeo è un'altra

ossequi a...pulcinella

Toninelli non è affatto un babbeo. "Babbei" semmai erano quei ministri dei Trasporti che non si accorgevano dei Rolex regalati ai figli da imprenditori disonesti. O quelli che sottovalutavano i rischi del ponte di Genova e non rispondevano alle ripetute interrogazioni parlamentari di parlamentari di Genova. Toninelli è stato un ministro con la schiena dritta, uno che ha dato fastidio ai potenti.  E per questo è stato vittima, come la sindaca Raggi, di un killeraggio mediatico senza precedenti. Leggiti l'intervista di oggi di Telese su La Verità.

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Al sig Frizz chiederei: "chi incolpa per i morti del ponte Morandi?"

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4 ore fa, sempre135 ha scritto:

E no...questo lo hanno ucciso proprio per il suo coraggio di voler cominciare a cambiare alcune cose...

Perché dici "E no"? Se leggi bene, ho scritto che Moro, con De Gasperi,  Fanfani e Conte, è stato uno dei pochi statisti italiani dell'era repubblicana. Un altro che aveva senza alcun dubbio la statura dello statista fu Craxi. Peccato che avesse l'indole del ladro. Aldo Moro da ragazzo io lo criticavo, e in effetti fece errori importanti. Come la devoluzione di molti poteri dello Stato alle Regioni, peraltro in attuazione della Costituzione. Lo Stato centralista, anche grazie ai Moro e ai Fanfani e alle loro nazionalizzazioni, funzionava bene, aveva portato l'Italia dalle macerie di una guerra persa al boom economico. Attenzione: un boom che non arricchì solo i ricchi ma che ridusse in modo epocale le disuguaglianze. Prova a immaginare cosa sarebbe dell'Italia se oggi perdessimo una guerra mondiale che radesse quasi al suolo il nostro sistema produttivo e dopo arrivassero Berlusconi, Renzi o Salvini. Nella migliore delle ipotesi finiremmo al livello del Bangladesh ma sotto amministrazione della troika. L'avvento delle Regioni segnò l'inizio del declino. La Costituzione andava e andrebbe cambiata ABOLENDOLE. In ogni caso Moro fu non solo un grande politico e statista ma anche una persona eccezionale. Era uno di quei geni capaci di vivere al 200%. Pur impegnato al 100% nella politica, che per lui fu sempre una missione mai un lavoro, mai trascurò il suo lavoro e la sua passione di docente. Moro era il leader della Dc e stava andando in parlamento per una discussione importantissima, storica, sul nuovo governo di unità nazionale da lui voluto (ma osteggiato da USA e URSS), quando fu rapito. Nell'auto  crivellata dai colpi delle Brigate Rosse furono ritrovate le sue borse. Contenevano per lo più bozze delle tesi di laurea dei suoi allievi. Che gigante! Tra l'altro fu proprio Moro a introdurre l'insegnamento dell'Educazione Civica nelle scuole, materia fondamentale ma che poi di fatto andò scomparendo di pari passo con il declino del paese; e a introdurre i programmi didattici nel palinsesto RAI, in primis l'indimenticabile "Non è mai troppi tardi" del maestro Manzi. Certo la sua condotta nei mesi di prigionia non fu esemplare, le sue lettere dal covo delle Br furono a dir poco imbarazzanti e non all'altezza del personaggio. Ma non è lecito giudicare un uomo che si trova in una situazione del genere. Uno statista non deve necessariamente essere un eroe. Ricordiamoci dello statista Craxi che scappò come un codardo in Tunisia, non per scampare dalla morte ma da pochi anni di carcere.

Saluti

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14 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Prova a immaginare cosa sarebbe dell'Italia se oggi perdessimo una guerra mondiale che radesse quasi al suolo il nostro sistema produttivo e dopo arrivassero Berlusconi, Renzi o Salvini. Nella migliore delle ipotesi finiremmo al livello del Bangladesh ma sotto amministrazione della troika.

Torna il grande leit motiv della discussione barbershop oriented tanto cara al panzanaro seriale fosforo31:

coniugare il verbo IMMAGINARE

Oggi il mirabile esercizio di immaginazione ci regala un'Italietta al livello del Bangladesh.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

PS: avete fatto il necessario per staccarvi dalla rete ENEL?

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6 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Se ti prendi la briga di leggere il provvedimento normativo, lasciando stare i copiaincolla del bimboscemo610, con l'aiuto dell'insegnante di sostegno forse riuscirai a capire che non esiste nessun decreto salva Benetton.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

Impropriamente detto "salva Benetton" dalla stampa, il decreto "ARRICCHISCI BENETTON" esiste eccome. Salvo che per le merdeverdicomeserpentirettili.

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Il copiaincollatore nonché falsario seriale del forum copia anche il titolo di questa discussione (aggiungendo un paio di punti interrogativi) ma fa bene a evitare il tema, scomodo per la Bellanova e per gli altri italomorti (non per Renzi che a sinistra è sempre stato un corpo estraneo), cioè il tradimento delle proprie radici. Il pisano adduce un argomento secondo lui contrario alla nazionalizzazione delle autostrade e addirittura decisivo:

"Dopo che avete cacciato i privati, con quali soldi farete la manutenzione e gli investimenti sulla rete autostradale? Il governo dimentica che il problema tragico per noi sono gli investimenti da fare sulle infrastrutture. E che per farli c'è bisogno dei capitali privati. Più concessioni occorrerebbero, altro che meno! 

Roba da matti! Questo signore però una cosa giusta involontariamente la dice. Rispetto allo status quo, per lo Stato sarebbe conveniente privatizzare anche gli ultimi tratti autostradali che gestisce in proprio: la Salerno-R.C., il raccordo anulare di Roma e la Palermo-Catania. Che sono anche - guardate quanto è pollo lo Stato italiano - le uniche autostrade dove non si paga il pedaggio. Privatizzandole, accollerebbe ai privati la manutenzione e incasserebbe soldi dai canoni di concessione e dall'Iva sui pedaggi. Ma allo Stato, in realtà, converrebbe molto di più fare un'altra cosa: AZZERARE LE CONCESSIONI E NAZIONALIZZARE TUTTE LE AUTOSTRADE. L'argomento contrario addotto dal pisano (e da tutti i servi sciocchi dei vari Benetton, Gavio, Toto etc.) è infatti banalmente demolito dalle cifre. Una sintesi la trovate qui, cioè su una rivista tutt'altro che bolscevica o nemica dell'impresa privata:

https://www.panorama.it/economia/concessioni-autostradali-costi-benefici-atlantia-business-pedaggi-stato/

In sostanza leggiamo che TUTTI i concessionari italiani di autostrade realizzano utili consistenti. In altri termini, dagli incassi sui pedaggi, che sono oltre 8 miliardi l'anno, tolti l'Iva, i canoni di concessione, gli investimenti sulla rete e la manutenzione, e gli stipendi dei dipendenti, resta una torta di circa UN PAIO DI MILIARDI NETTI L'ANNO che viene divisa tra gli azionisti privati. Non si capisce perché lo Stato, che resta il PROPRIETARIO DI TUTTE LE AUTOSTRADE debba regalare tutti questi soldi ai privati. Gestendo tutte le autostrade in proprio, lo Stato, non avendo fini di lucro, potrebbe anzi migliorare la manutenzione (e la sicurezza), incrementare gli investimenti sulla rete e la qualità dei servizi, e forse potrebbe perfino abbassare un po' i pedaggi per gli utenti, anche tenuto conto delle economie di scala del gestore unico. In definitiva, una semplice analisi costi/benefici dimostra, senza ombra di dubbio, che la nazionalizzazione delle autostrade andrebbe nella direzione giusta: IL BENE COMUNE.  

 

Modificato da fosforo311

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52 minuti fa, cortomaltese-*** ha scritto:

Impropriamente detto "salva Benetton" dalla stampa, il decreto "ARRICCHISCI BENETTON" esiste eccome.

Consapevole che lavare gli asini con acqua e sapone è il modo migliore per sprecare entrambi, lavo con acqua e sapone l'asino cortodicervellomaltese.

Non è la prima volta, e non sarà certo l'ultima, che spreco acqua e sapone per lavare asini incapaci di andare oltre gli slogan letti sul blog del panzanaro di turno.

Partiamo da qui:

decreto legge 8 aprile 2008, n. 59 , rubricato "disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee" .

Il coppoladiminchiamaltese ha letto?

Attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee

Ci azzecca l' uropa, che tanto piace al coppoladiminchiamaltese.

Il decreto legge è firmato da

ROMANO PRODI e EMMA BONINO

che tanto piacciono al coppoladiminchiamaltese.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

PS: avete fatto il necessario per staccarvi dalla rete ENEL?

Modificato da ilsauro24ore

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43 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:

Consapevole che lavare gli asini con acqua e sapone è il modo migliore per sprecare entrambi, lavo con acqua e sapone l'asino cortodicervellomaltese.

Non è la prima volta, e non sarà certo l'ultima, che spreco acqua e sapone per lavare asini incapaci di andare oltre gli slogan letti sul blog del panzanaro di turno.

Partiamo da qui:

decreto legge 8 aprile 2008, n. 59 , rubricato "disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee" .

Il coppoladiminchiamaltese ha letto?

Attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee

Ci azzecca l' uropa, che tanto piace al coppoladiminchiamaltese.

Il decreto legge è firmato da

ROMANO PRODI e EMMA BONINO

che tanto piacciono al coppoladiminchiamaltese.

Buona futura opposizione di inquisiti di sinistra a tutti

PS: avete fatto il necessario per staccarvi dalla rete ENEL?

*** E VISCIDO RETTILE PELLEDISERPENTE !!

SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA.

NON PROVVEDIMENTO POLITICO DELL'UNIONE.

E COMUNQUE NULLA AVREBBE IMPEDITO A SALVINI ED ALLA LEGA DI VOTARE CONTRO L'ABORRITA EUROPA.

SOVRANISTI COI MIGRANTI E SERVI DI BRUXELLES QUANDO SI TRATTA DEI MAGLIARI VENETI ?

ALLORA DAVVERO MERDEVERDI !!!

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Il 22/12/2019 in 16:45 , fosforo311 ha scritto:

Comincia finalmente a prendere corpo la revoca della concessione di Autostrade. Molto bene presidente Conte, vada fino in fondo! È una battaglia difficilissima contro poteri forti: i suoi predecessori, eccetto forse De Gasperi, Fanfani e Moro, non avrebbero avuto neppure il coraggio di iniziarla. Ma sappia che l'Italia onesta, l'ltalia che ancora piange i 43 morti del ponte di Genova e i 40 del bus di Avellino, è TUTTA con lei, presidente Conte. Però, manco a dirlo, il pinocchio di Rignano (se perdo il referendum lascio la politica) si mette subito di traverso, cioè prende il posto che era stato di Salvini nel Conte1. Non mette conto soffermarsi: lo prevedevano anche le pietre. Chi fosse più disinformato delle pietre si aggiorni: https://infosannio.wordpress.com/2019/12/22/toto-gavio-e-castellucci-il-filo-rosso-con-matteoc/

Mi soffermo invece sulle parole di Teresa Bellanova: "Siamo all'esproprio proletario". La ministra Bellanova è anche la portavoce di Italia Viva nel governo, dunque ha espresso, in modo legittimo e chiaro, la posizione del suo partito, ben nota anche alle pietre. Ma allora che cosa le contesto? 

Cara Teresa, cara compagna, permettimi di chiamarti così, lo farò per la prima e ultima volta. Ormai non ti riconosco più, nondimeno ti dico che tu non puoi, tu non puoi assolutamente, per rispetto alla tua storia, alle tue idee e ai tuoi valori di un tempo, esprimerti in quel modo. Lascia che siano i ricchi mestieranti della politica, i figli di papà adusi alle ville di lusso, ai voli di Stato per andare a vedere una partita di tennis, o ai voli privati pagati dalle loro generose fondazioni per andare fare un discorsino di 143 secondi negli USA; lascia, compagna Teresa, che siano questi agiati e fortunati politucoli a parlare di "esproprio proletario" senza neppure sciacquarsi prima la bocca. Tu non puoi farlo. Tu sai cos'è il proletariato, l'hai vissuto, e sai che esiste ancora. Per esempio tra quei braccianti del profondo Sud tra i quali tu stessa, ancora adolescente, ti sudavi un pezzo di pane da portare a casa. Lasciasti gli studi per lavorare: la prole è la ricchezza delle famiglie proletarie. Eri una militante del Partito Comunista, diventasti sindacalista della CGIL dove facesti battaglie importanti per i braccianti, per i proletari. Lottavi contro i padroni, contro gli sfruttatori. Avrai visto braccianti spezzarsi la schiena sotto il sole, se non peggio, per fare arricchire il padrone. Cara Teresa, oggi TU PUOI ANDARE FIERA DELLA TUA TERZA MEDIA. E non vergognartene come quella ministra del Pd che si fingeva laureata. Però tu non puoi dire che la revoca ai Benetton è un esproprio proletario. Sai bene che non è così. Sai bene che è solo un restituire agli italiani un regalo enorme che politici "generosi" fecero a ricchi e potenti capitalisti che non lo meritavano e che ancora meno dimostrarono di meritarlo negli anni. Perdonami compagna, ma cosa kazzo deve fare di peggio un gestore per essere privato di una concessione pubblica? 83 morti sono "solo" il tragico consuntivo di decenni di gestione tanto lucrosa quanto, per usare un eufemismo, "disattenta". Per quanto sta venendo lentamente a galla poteva andare perfino peggio. Sono ancora agghiacciato dalla testimonianza a Report di quel dipendente di una ditta in subappalto per Autostrade, che denunciò la presenza della camorra nei lavori: forniture di materiali scadenti, funzionari corrotti, lavori eseguiti male, gravissimi rischi per la sicurezza. Minacciato di morte, viveva sotto scorta. Gliel'hanno revocata, ma non hanno ancora revocato la concessione ai Benetton.  

 http://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/237-vedi/77022-dopo-la-puntata-di-report-revocata-la-scorta-al-testimone-di-giustizia-gennaro-ciliberto.html

15 mesi, dicasi 15 mesi dopo la strage del Morandi, Luciano Benetton scrive a tutti i giornali. Finalmente parla degli omessi controlli, dei sensori guasti e non sostituiti, delle perizie falsate. Si dice sorpreso (!) e ferito, prima come cittadino che come imprenditore. Si sente addirittura parte lesa!! Eh no! Troppo comodo cascare dal pero, scaricare il barile su altri e fare la vittima dopo vent'anni di lauti guadagni (e di mancati controlli). Il miliardario si sente "ferito", ma 83 poveri innocenti sono morti e lui non molla la concessione. L'Autostrada del Sole fu costruita con i soldi e con il sangue degli italiani. Era un'opera di ingegneria arditissima per l'epoca, con oltre 400 tra ponti e viadotti. Più di 100 operai vi persero la vita, li ricorda una lapide in una chiesa presso il casello di Firenze. Ricordiamocene anche noi, compagna Bellanova! Oggi l'A1 è una miniera d'oro per una famiglia di miliardari. Se portargliela via è "esproprio proletario", allora, dopo tutto quel che è successo, lasciargliela sarebbe dittatura del capitalismo. L'Italia sarebbe come il Bangladesh e gli altri paesi del Terzo Mondo dove i capitalisti e le multinazionali tuttora spadroneggiano e lucrano sul lavoro e sulla pelle dei lavoratori. Leggiti bene soprattutto la seconda parte di questo articolo, cara compagna Teresa Bellanova. Possibile che il passaggio a Italia Viva abbia fatto morire in te gli ideali di una sindacalista comunista che difendeva i diritti della povera gente?  

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/02/benetton-la-sua-lettera-rischia-di-diventare-un-enorme-autogol/5589662/

 

L’esproprio proletario e’ definizione giusta per l'idea di politica industriale che i Cinque Stelle impongono al governo. Cioè , e’ la stessa definizione che piace tanto ad un idio ta come il Cazzaro di Napoli , tal Fosforo 311 volte idio ta !! Statalizzare un servizio ( la gestione della rete autostradale) a discrezione, stracciando i contratti sottoscritti con i privati e senza indennizzi, e' una misura sovietica, ma che dico ...venezuelana , punitiva. Ed e', dopo Ilva e Alitalia, l'ennesimo atto che congiura a stabilire che l'Italia non e' "un paese per investitori". Ma un paese da cui essi devono fuggire. Perche' in preda ad una deriva statalista, populista e demagogica  sull'economia e la politica industriale. Dove propone questa politica ( Gran Bretagna) la sinistra incontra disfatte elettorali. Ma c'e' un secondo punto decisivo.  Dopo che avete cacciato i privati con quali soldi farete le manutenzioni e gli investimenti sulla rete autostradale? Il governo dimentica che il problema tragico per noi sono gli investimenti da fare sulle infrastrutture. E che, per farli, c'e' bisogno dei capitali privati. Piu' conessioni occorrerebbero. Altro che meno. Si vuole cambiare qualcosa nel regime delle concessioni? Lo si faccia alla luce del sole. Non con decreti di fine anno. Cosi' e' solo un esproprio. Il governo vuole affidare il servizio a societa' pubbliche ( es. Anas). Che non sono esempio di operatore migliore dei privati. Per un motivo semplice: l'Anas e lo Stato non hanno le risorse per gestire servizi complessi. Dovrebbero farlo solo in partenariato o in pochi casi di surroga se i privati non ci sono. Uno stato indebitato e privo di risorse proprie, come puo' gestire in proprio l'intera rete autostradale ialiana? Una follia. Ipotizzabile solo in testa a populisti disinformati e incompetenti. Le risorse ( poche) che ha lo Stato dovrebbe usarle per creare le infrastrutture, per fare le opere. Da far gestire, in concessione, ai privati. Noi facciamo il contrario. La revoca, per le concessioni esistenti, deve essere quella prevista e regolata dai contratti. Non una misura introdotta, in corso d'opera,  ex novo. Questa e' una regola del diritto pubblico e privato di un'economia aperta, non venezuelana  ma di uno Stato di diritto. Dopo il ponte Morandi e' facile la demagogia contro i privati. Ricordo che le responsabilita' del crollo non sono ancora state accertate. E andrebbero, una volta provate, trattate adeguatamente, penalmente ed economicamente. Per il resto della rete autostradale sono emerse, a carico di dirigenti di Autostrade, gravi condotte di mancata manutenzione. Ma anche "mancato controllo" dei funzionari e delle strutture dello Stato. Ora si vorrebbe mettere nelle mani di questi funzionari o di strutture pubbliche, senza risorse, l'intera rete autostradale ?? Meno male che di Cazzari napoletani e non,  ce ne sono sempre meno ...!! 

 
 

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Visto che il servo sciocco dei Benetton e dei vari prenditori privati che continuano a lucrare sulle autostrade pubbliche, sulle NOSTRE autostrade, ricopia le sue panzane anche in questa discussione, sono costretto ad autocitarmi:

8 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Il copiaincollatore nonché falsario seriale del forum copia anche il titolo di questa discussione (aggiungendo un paio di punti interrogativi) ma fa bene a evitare il tema, scomodo per la Bellanova e per gli altri italomorti (non per Renzi che a sinistra è sempre stato un corpo estraneo), cioè il tradimento delle proprie radici. Il pisano adduce un argomento secondo lui contrario alla nazionalizzazione delle autostrade e addirittura decisivo:

"Dopo che avete cacciato i privati, con quali soldi farete la manutenzione e gli investimenti sulla rete autostradale? Il governo dimentica che il problema tragico per noi sono gli investimenti da fare sulle infrastrutture. E che per farli c'è bisogno dei capitali privati. Più concessioni occorrerebbero, altro che meno! 

Roba da matti! Questo signore però una cosa giusta involontariamente la dice. Rispetto allo status quo, per lo Stato sarebbe conveniente privatizzare anche gli ultimi tratti autostradali che gestisce in proprio: la Salerno-R.C., il raccordo anulare di Roma e la Palermo-Catania. Che sono anche - guardate quanto è pollo lo Stato italiano - le uniche autostrade dove non si paga il pedaggio. Privatizzandole, accollerebbe ai privati la manutenzione e incasserebbe soldi dai canoni di concessione e dall'Iva sui pedaggi. Ma allo Stato, in realtà, converrebbe molto di più fare un'altra cosa: AZZERARE LE CONCESSIONI E NAZIONALIZZARE TUTTE LE AUTOSTRADE. L'argomento contrario addotto dal pisano (e da tutti i servi sciocchi dei vari Benetton, Gavio, Toto etc.) è infatti banalmente demolito dalle cifre. Una sintesi la trovate qui, cioè su una rivista tutt'altro che bolscevica o nemica dell'impresa privata:

https://www.panorama.it/economia/concessioni-autostradali-costi-benefici-atlantia-business-pedaggi-stato/

In sostanza leggiamo che TUTTI i concessionari italiani di autostrade realizzano utili consistenti. In altri termini, dagli incassi sui pedaggi, che sono oltre 8 miliardi l'anno, tolti l'Iva, i canoni di concessione, gli investimenti sulla rete e la manutenzione, e gli stipendi dei dipendenti, resta una torta di circa UN PAIO DI MILIARDI NETTI L'ANNO che viene divisa tra gli azionisti privati. Non si capisce perché lo Stato, che resta il PROPRIETARIO DI TUTTE LE AUTOSTRADE debba continuare a regalare tutti questi soldi ai privati. Gestendo tutte le autostrade in proprio, lo Stato, non avendo fini di lucro, potrebbe anzi migliorare la manutenzione (e la sicurezza), incrementare gli investimenti sulla rete e la qualità dei servizi, e forse potrebbe perfino abbassare un po' i pedaggi per gli utenti, anche tenuto conto delle economie di scala del gestore unico. In definitiva, una semplice analisi costi/benefici dimostra, senza ombra di dubbio, che la nazionalizzazione delle autostrade andrebbe nella direzione giusta: IL BENE COMUNE.  

In aggiunta, mi limito a sottoporre ai forumisti seri quest'altra formidabile panzana del servo sciocco da Pisa:

"...l'Anas e lo Stato non hanno le risorse per gestire servizi complessi".

E chi le avrebbe le risorse per gestire questi non meglio identificati "servizi complessi"? I privati?? Ma mi faccia il piacere! direbbe il grande Totò. Ricordo che nonostante la sciagurata svendita di buona parte delle partecipazioni statali (che per inciso è il motivo per cui Romano Prodi non potrà mai essere seriamente considerato uno statista) le più grandi aziende italiane di beni e servizi ancora oggi sono tutte pubbliche: ENI, ENEL, Poste.  Probabilmente il pisano si riferisce ai servizi autostradali, quelli che lo Stato ha coperto egregiamente per decenni e con pedaggi, al netto dell'inflazione, sensibilmente più bassi degli attuali. Ma vediamo cosa dice il bolscevico Panorama nell'articolo citato:

"Tra il 2008 e il 2016... le concessionarie hanno investito 15 miliardi contro i 21,7 che erano stati promessi nei piani finanziari. Soldi messi a budget ma non spesi e quindi rimasti nei forzieri delle società A COSTO DEL RISCHIO DI CROLLI E MALFUNZIONAMENTI DELLE AUTOSTRADE".

E più avanti:

"Sono decine i tratti della nostra rete autostradale a rischio crolli, e ignari automobilisti ogni giorno passano e ripassano su strade che potrebbero sgretolarsi sotto le loro ruote".

 Avete capito? Secondo il bolscevico settimanale Panorama, se aspettiamo gli investimenti dei concessionari privati per ammodernare e mettere in sicurezza le sempre più malandate autostrade, stiamo freschi. Anzi molti di noi finiranno al fresco, sotto terra. Avevano promesso, tutti insieme, di investire 2,4 miliardi l'anno in 9 anni, ne hanno investiti appena 1,6 a fronte di 8 miliardi di entrate dai pedaggi. Sanguisughe! Solo lo Stato può (e deve) intervenire per mettere in sicurezza queste vitali infrastrutture. Ma per farlo deve prima riprendersi le sue autostrade e dichiarare finita la pacchia per i prenditori privati. 

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Nel caso sia ANAS a gestire autostrade dove prenderebbe i soldi?

Li prenderebbe da chi usa l'autostrada, esattamente come hanno fatto i privati fin'ora. O no?

Per me pagare un privato o un ente statale è la stessa cosa.

Qualcuno ricorda quando c'erano gli stradini?

Se ricordate, i cigli delle strade e le cunette erano sempre puliti, l'acqua scorreva libera  da ostacoli fino alla caditoia, e l'erba non era così alta da ostacolare la visuale nelle curve.

Buona giornata e auguri di buone feste a tutti.

 

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2 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Nel caso sia ANAS a gestire autostrade dove prenderebbe i soldi?

Li prenderebbe da chi usa l'autostrada, esattamente come hanno fatto i privati fin'ora. O no?

Per me pagare un privato o un ente statale è la stessa cosa.

Qualcuno ricorda quando c'erano gli stradini?

Se ricordate, i cigli delle strade e le cunette erano sempre puliti, l'acqua scorreva libera  da ostacoli fino alla caditoia, e l'erba non era così alta da ostacolare la visuale nelle curve.

Buona giornata e auguri di buone feste a tutti.

Molto d'accordo, eccetto che su un punto: io preferisco, generalmente, pagare lo Stato anziché il privato. Lo Stato siamo noi, il privato è lui. Il privato potrebbe essere un evasore fiscale, o peggio uno che porta all'estero i soldi guadagnati in Italia o addirittura la produzione e il lavoro, magari avviati con incentivi pubblici. Il privato quasi sempre antepone i suoi interessi al bene comune. Specie qui in Italia dove i secoli di dominazioni straniere influenzano tuttora, a livello atavico o inconscio, il concetto che molti italiani hanno dello Stato: un estraneo, quando non un nemico. Per il 99% degli italiani il dovere di pagare le tasse è una rogna, lo è spesso anche per gli onesti. Nei paesi seri gli onesti pagano le tasse con l'orgoglio di contribuire al bene comune. E trasmettono questo orgoglio ai loro figli. In Italia in molte famiglie, anche in quelle cosiddette perbene, ai figli si insegna a rubare. Per le aziende pubbliche il profitto non è la priorità. Se un viadotto è lesionato bisogna metterlo al sicuro, anche a costo di chiudere il bilancio in rosso.  Ma questo non vuol dire che le aziende pubbliche non possano realizzare utili. Ho fatto un veloce giro su Wiki delle principali aziende di beni e servizi controllate dallo Stato: Eni, Enel, Poste, FS, Leonardo (ex Finmeccanica), Fincantieri: tutte realizzano utili, anche importanti, e mantengono il grosso della produzione e del lavoro in Italia. È uno Stato che dà ancora tanto lavoro, lavoro stabile non precario. Uno Stato che funziona. Lo Stato che non funziona è per lo più quello delle amministrazioni locali (comuni, regioni, aziende sanitarie). Lo Stato gli ha devoluto troppi poteri, dovrebbe riprenderseli.  Se tornassero al governo i populisti, cioè la destraccia o l'altro Matteo, si può scommettere che svenderebbero ai privati anche quegli ultimi tesori del popolo italiano, pur di non toccare gli evasori e di elargire flat tax e bonus vari. 

Auguro un sereno Natale a te, ai tuoi cari e a tutto il forum.

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I costi Cazzaro Napoletano ,  i costi !! Devi dire  dove lo Stato trova le finanze per gestire  la manutenzione e gli investimenti sui tratti autostradali complessivi italiani.  Cosa proponi ?? Una patrimoniale al mese ?? Una tassa sul pane e sul latte come nel Venezuela di Maduro che ti piace tanto ?? Un centinaio di espropri al giorno ?? Dicci , dicci ebe te !! Facile fare le enunciazioni di principio . Siamo capaci tutti , sai idio ta ?? E con i mercati come la metti ?? Ed agli  investitori che scappano e che riducono il Paese come l’Argentina cosa diciamo ?? Ci pensi te , Cazzaro Napoletano , a garantire ?? Magari aiutato da Carmine Petruzziello e da Sasa’ Esposito ?? Dai su , esprimiti !! Facce vede’ come nel 2020 , un Paese Occidentale e legato a logiche di mercato come tutti i Paesi civili del Mondo risolve il problema . E poi , per il Cazzaro Partenopeo , non basterebbe ancora !! Ci sarebbe da statalizzare completamente pure le banche , i trasporti ( tutti!! Ferroviari , Marittimi , Per Cielo, i servizi essenziali come luce , acqua e gas ). Al Cazzaro piacerebbe al mattino fare il giro dei mercati alimentari e vedere il suo vicino di casa che in uniforme statale gli vende il pane , il cugino che sempre con la stessa mise gli incarta il pesce , il barista amico di Catello Abbatango gli prepara O’ Coctel . Uno come lui  al potere ridurrebbe la nostra Italia alla miseria totale nel giro di pochi mesi ...!! Roba da matti leggere sto imbexxille ...!! 

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