E QUESTA SAREBBE DEMOCRAZIA?

In tutte le democrazie le percentuali vengono fatte sulla base dei voti veramente espressi e non in base agli aventi diritto al voto; forse c'è il rischi che a comandare siano delle minoranze "DITTATURA DELLE MINORANZE?"  navigando in rete ho trovato questo interessante articolo che spiega bene quello che sta avvenendo

http://www.antoniosocci.com/questa-democrazia-lestablishment-vuole-escludere-popolo/#more-6132

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2 messaggi in questa discussione

5 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

In tutte le democrazie le percentuali vengono fatte sulla base dei voti veramente espressi e non in base agli aventi diritto al voto; forse c'è il rischi che a comandare siano delle minoranze "DITTATURA DELLE MINORANZE?"  navigando in rete ho trovato questo interessante articolo che spiega bene quello che sta avvenendo

http://www.antoniosocci.com/questa-democrazia-lestablishment-vuole-escludere-popolo/#more-6132

Mi sono preso la briga di leggermi l'articolo.Molto interessante davvero etrusco.Vero che Macaron è un uomo dell'europa e della Merdel ma è anche vero che è stato eletto con il 15%del totale dei voti di cui almeno una buona parte proveniva dagli immigrati naturalizzati francesi.Il resto?Come ben specificato nell'articolo in questione,circa il 51%se ne è stato a guardare dalla finestra quello che accadeva.Analogie?Certamente,quando il Califfo da Rignano e l'emanazione del Califfato definita come Pd presero il 40%alle europee,fu enfatizzato come il grande trionfo della sinistra,guardandosene bene dal dire che,a tutti gli effetti,ed in primis dal Califfo,che la percentuale di voti si attestava a circa il 10%del totale.,mentre più del 50%dell'elettorato se ne stava a casa...Una futura conferma?Il 25 giugno,data scelta NON a caso-del resto chi esce con 40°per andare al seggio?-li vincerà il Pd,che come al solito darà grande enfasi il trionfo elettorale,ma se ne guarderà bene dal dire la percentuale di chi se ne starà a casa o se ne andrà al mare.

Cordialità.

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Se dovessi stilare una classifica degli italiani più antipatici, Renzusconi sarebbe ovviamente primo per distacco, ma per il secondo posto per me sarebbe un bel dilemma scegliere tra Gennaro Migliore, Emanuele Fiano e per l'appunto Antonio Socci, noto fondamentalista cattolico, noto avanzo di medioevo. Però la Matematica e la Costituzione non sono opinioni e qui il bigotto ha perfettamente ragione. In particolare quando afferma che

Lo scopo primario di una legge elettorale deve essere la rappresentatività, perché la nostra Costituzione all'art.1 proclama che la sovranità appartiene al popolo (da cui si desume pure che i parlamentari non possono essere "nominati" dai partiti ma devono essere decisi dagli elettori), e all'art.48 afferma che il voto è personale ed eguale, libero e segreto.

Da cui correttamente Socci deduce che l'unico modo per garantire l'eguaglianza del voto è il sistema proporzionale che dà a ciascun partito, in Parlamento, il peso effettivo che ha nel Paese. Ineccepibile. In effetti il sistema elettorale "scritto" nella nostra Costituzione è il proporzionale puro, senza premio di maggioranza (invenzione di un certo Mussolini), senza soglia di sbarramento e con la possibilità di votare per il candidato oltre che per il partito. Questo è il sistema che in buona sostanza è stato in vigore per tutta la durata della Prima Repubblica. Epoca in cui le crisi di governo erano frequenti, ma la stabilità politica era assoluta (governava sempre la Dc con i suoi alleati, ma per un semplice motivo: quella era la maggioranza parlamentare espressa dal popolo sovrano), la Costituzione era rispettata e l'Italia cresceva. Praticamente il contrario di quel che accade oggi. Un ducetto eletto da nessuno, che governa 3 anni, che stravolge il programma elettorale del suo partito e che cerca di manomettere la Costituzione stessa grazie a una maggioranza non uscita dalle urne e che è minoranza nel paese, è una cosa che fino al 1993 sarebbe stata assolutamente impensabile e impossibile. Quella era un'Italia più seria.

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